Misticismo - Esoterismo

La Rosa come Simbolo dell'Anima in evoluzione.

La Mistica dell'Anima - Il Nettare della Rosa

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Dio, Teologia, Misticismo, Filosofia, Gnosi, Esoterismo.

lunedì 23 gennaio 2012

IL LINGUAGGIO SEGRETO DI DANTE E DEI "FEDELI D'AMORE" di LUIGI VALLI















Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1928 dalla casa editrice Optima di Roma, fu integrato nel 1930, da un secondo volume dedicato alle "Discussioni e note aggiunte", originate dal primo.

Nel 1931 Luigi Valli moriva improvvisamente, lasciando così inconcluso il suo discorso sull'interpretazione profonda del linguaggio 'oscuro' delle opere di Dante e dei poeti del dolce stil novo.

Da allora quest'opera è diventata pressoché introvabile, benché costantemente citata, per approvazione o per scherno, dagli stessi studiosi del medioevo 'letterario' italiano e, più specificatamente, dai cosidetti 'dantisti'.


DANTE ESOTERICO




















IL LIBRO - IL LINGUAGGIO SEGRETO DI DANTE E DEI "FEDELI D'AMORE"


PARTE PRIMA:

Prefazione  La Storia dell'idea

I. Gli strani amori dei «Fedeli d'Amore»

1. Le poesie dei «Fedeli d'Amore» scritte per un gruppo chiuso

2. Poesie d'amore incomprensibili

3. Poesie riconosciute come scritte in gergo oscuro

4. L'«enigma forte» della «poesia d'amore»

5. La poesia d'amore e il suo «verace intendimento»

6. Gli oscuri rapporti personali tra i poeti

7. Carteggio informativo sotto veste di poesia d'amore

8. Idee politiche e religiose affini tra i «Fedeli d'Amore»

I. Le strane donne dei «Fedeli d'Amore»
1. Le donne inverosimili

2. Le donne «sapientissime»

3. Le due evidenti figure di donna-Sapienza

4. L'unicità della donna amata

5. Le stranissime «donne» che accompagnano «Madonna»

6. Le donne somiglianti a Madonna

II. L'ipotesi del gergo nella poesia d'amore e la sua verosimiglianza
1. Il vero significato dei motivi ricorrenti nella poesia d'amore

2. La convergenza degli indizi verso l'idea del gergo mistico

3. Pensieri limpidi, pensieri oscuri, pensieri assurdi nella poesia d'amore

IV. La «Donna-Sapienza» prima e fuori del dolce stil novo
1. L'«Intelligenza attiva» e la sua figurazione in donna amata

2. La mistica «Sapienza» pensata come donna nel neoplatonismo e nello gnosticismo

3. La mistica «Sapienza» personificata in donna nella Bibbia

4. «Rachele-Sapienza» e l'amore di Giacobbe secondo S. Agostino

5. La morte di Rachele e il suo significato mistico

V. Il gergo mistico-amatorio nella poesia prima e fuori del dolce stil novo
1. Il gergo amatorio nella poesia mistica della Persia

2. L'influenza del misticismo orientale sullo spirito dell'Occidente

3. Il gergo segreto nel «Fiore» e l'ingresso di «Falsosembiante» nella corte d'amore

4. Il gergo nella poesia d'amore dai provenzali ai siciliani

VI. L'ambiente e lo spirito del dolce stil novo
1. Modo e ragione del rinnovamento operato dal Guinizelli

2. La concezione dantesca del dolce stil novo

3. Il gergo erotico-filosofico del «Convivio» rivelato da Dante

4. L'ambiente storico e religioso del dolce stil novo

VII. Il dolce stil novo. Le parole del gergo
1. Il significato segreto della parola «Amore»

2. Il significato segreto della parola «Madonna»

3. Le parole «morte» e «vita», «Morte di Madonna», «Donne», «Dormire», «Folle», «Follia», «Fiore», «Fontana», «Fonte», «Fiume», «Rio», «Piangere», «Saluto», «Salute», «Luogo di ritrovo» e «corte d'amore», «Gaiezza», «Gaio», «Noia», «Noioso», «Vento», «Freddo», «Freddura», «Gelo», «Gelosia», «Pietra», «Sasso», «Marmo», «Selvaggio», «Villano», «Tuono», «Vergogna», «Vergognarsi», «Natura», «Gravezza» «Donna somigliante a Madonna», «Verde», «verdura»

4. Le parole occasionali e le incerte

VIII. Il dolce stil novo. Saggio di poesie tradotte dal gergo
1. La canzone: Al cor gentil» del Guinizelli

2. La canzone di Guido Cavalcanti: «Donna mi prega»

3. Altre poesie tradotte  IX. Un manuale settario.

I «Documenti d'Amore» di Francesco da Barberino
1. Il carattere generale dell'opera e i «mottetti oscuri»

2. La strana «Costanza» e la misteriosa «vedova»

3. La canzone: «Se più non raggia il sol» e il suo significato segreto

4. Il «Tractatus amoris» e la figura rivelatrice della setta d'amore

X. La misteriosa donna dell'«Acerba» di Cecco d'Ascoli
1. I rapporti di Cecco d'Ascoli con Dante e con gli altri poeti d'amore

XI. La «Vita Nuova» di Dante tradotta dal gergo
1. Il mito di Beatrice

2. Dall'iniziazione al «Saluto» rituale

3. La canzone «Donne ch'avete intelletto d'amore» e la risposta delle donne a Dante

4. La mistica morte di Beatrice-Rachele

5. La «donna gentile» (filosofia) di fronte alla Sapienza mistica (Beatrice)

6. Il ritorno a Beatrice

7. La «sentenzia» della «Vita Nuova»

XII. I pensieri segreti nelle «Rime» di Dante
1. Le «Rime» tradotte dal gergo

2. Le canzoni d'odio contro la «Pietra»

3. La canzone: «Tre donne» fatta di «color nuovi»

4. Le rime varie del tempo dell'esilio

XIII. La «Divina Commedia» e i «Fedeli d'Amore».

1. L'erompere della «Divina Commedia» dall'ambiente settario

2. La dottrina originale della «Divina Commedia» e il suo nuovo simbolismo

3. Tracce del gergo dei «Fedeli d'Amore» nella «Commedia»

4. «Per crucem et aquilam ad rosam»

5. I consettari di Dante e la «Commedia»

6. La beffa dantesca del «Fedele d'Amore» Giovanni Boccaccio

XIV. Obiezioni, dubbi, problemi
1. Le pscudo-obiezioni della critica «positiva»

2. Le Obiezioni

3. II problema dell'origine e della natura del movimento dei «Fedeli d'Amore»

4. Il problema dell'estensione e della durata del movimento

5. Il Boccaccio

6. Il Petrarca e il dissolversi della tradizione dei «Fedeli d'Amore»  Appendice: La legittima attribuzione del «Fiore» a Dante

Note aggiunte: Il sonetto di Dante «Non mi poriano» (cap. XII, I)  Dimostrazioni convergenti


PARTE SECONDA:

Discussione e note aggiunte
Il cammino di un'idea
Gli oppositori
Le obiezioni di Giulio Bertoni
Poesie belle e quindi non simboliche
La soluzione della «cattiva moda»
L'innegabile figurazione dell'«Intelligenza attiva»
I precedenti nelle letterature straniere
Se « ancidere» voglia dire «uccidere»
Le obiezioni di Luigi Tonelli
La pretesa assenza dell'amore
La pretesa onniveggenza della Chiesa
La pretesa «singolarità del caso»
Il Roman de la Rose Discussioni di fatti e discussioni di giudizi
Le obiezioni di Augusto Vicinelli
La pretesa «viltà» dello scrivere in gergo
L'attività pratica dei «Fedeli d'Amore»
Le parole polisense
I limiti del movimento Settari veri e pretesi poeti Ancora dell'onniveggenza della Chiesa
La pretesa ingenuità dei «Fedeli d'Amore»
Il Boccaccio della «gente grossa» e il Boccaccio vero
La pretesa chiarezza della canzone «Donne ch'avete intelletto d'amore»
I residui del gergo nella Divina Commedia  Accomodamenti di assurdità con migliorate lezioni
La «spes contemplationis»
La duplice donna delle «pietrose»
La morte di Beatrice Nascondersi al volgo e nascondersi all'Inquisizione
Tentativi ingenui di spiegazioni letterali Il «Dante che non nascondeva»
Del ricantarsi i sonetti ben riusciti e dell'indagine storica
Le obiezioni di Giovanni Costa
Le obiezioni di Natalino Sapegno
Delle molte interpretazioni della poesia d'amore
La pretesa insufficienza delle mie spiegazioni
La volontà di nascondersi dei «Fedeli d'Amore»
L'excessus mentis di Niccolò de' Rossi
Il preteso contrasto fra la donna e Dio Chiarificazioni dimenticate e confusioni create
La pretesa chiarezza delle rime di Dante
La soppressione delle oscurità nella Vita Nuova
Le opere didattiche sull'amore e il loro preteso distacco dalla poesia d'amore
I misteriosi passi di Francesco da Barberino
La figura misteriosa del Tractatus Amoris Vecchie obiezioni inconsistenti
Le posizioni polemiche e la tattica avversaria
Il primo artificio: le rammendature
Il secondo artificio: il silenzio sulle spiegazioni limpide
Il terzo artificio: le paratie stagne tra le diverse poesie dei «Fedeli d'Amore»
Opposizioni secondarie
Preoccupazioni non scientifiche Di alcuni trucchi dell'alta critica
Un'uscita comica Testimonianze, emendamenti, sviluppi
Testimonianze sui vecchi e sui nuovi valori della poesia d'amore Emendamenti e sviluppi Testimonianze di studiosi delle tradizioni
Testimonianze varie Conclusione
Note aggiunte Come Dante «Facea li vocaboli dire altro che quello ch'erano usati»
Il carattere iniziatico della «Rosa» dimostrato dal «Rebis» alchemico
Le medaglie dantesche del museo di Vienna
Un altro poemetto erotico-iniziatico
La «nona figura» di Dante e di F. da Barberino
Indice dei nomi

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 IL LINGUAGGIO SEGRETO DI DANTE E DEI "FEDELI D'AMORE"
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MICHELE P.