ET INCARNATUS EST - INTRODUZIONE ALLA CRISTOLOGIA DI TOMMASO D'AQUINO NELLA SOMMA TEOLOGICA di Michele Perrotta
Consideriamo la Cristologia, e con essa tutto il mistero che l’avvolge, la nostra prima passione; letteralmente il nostro primo amore per quanto concerne la ricerca nel campo che costituisce l’ordine spirituale.
Dopo più di venticinque anni di studio su questo sublime argomento era doveroso per noi scrivere un saggio dedicato proprio alla Cristologia, soprattutto su quella parte inerente all’‘incarnazione di Dio’ nella persona di Gesù Cristo.
In questo lavoro, che vuole essere un doveroso omaggio a colui che consideriamo il più grande teologo di tutti i tempi, nonché filosofo e frate domenicano San Tommaso d’Aquino (1225-1274), il quale ebbe il merito di unire nel Medio Evo la filosofia aristotelica alla teologia cristiana, elaborando un sistema basato sul presupposto che ‘ragione’ e ‘fede’ sono conciliabili, prenderemo in esame quella parte della Cristologia che si rifà al dogma principale del Cristianesimo che lo distingue per sua stessa natura dalle altre fedi religiose, cioè l’‘incarnazione di Dio’.
La Chiesa cattolica chiama incarnazione il mistero dell’ammirabile unione della natura divina e della natura umana nell’unica persona divina del Verbo. Per realizzare la nostra salvezza il ‘figlio di Dio’ si è fatto carne diventando veramente uomo. La fede nell’incarnazione è segno distintivo della ‘fede cristiana’.
La singolarità del mistero dell’incarnazione, e questo è bene evidenziarlo, sarà unicamente esaminata in quest’opera dal punto di vista del Cristianesimo stesso.
Alla luce di quanto appena affermato, se partiamo da questo presupposto, è doveroso per noi precisare quanto segue su questa particolare fede religiosa: per quanto possa sembrare strano, secondo la concezione cristiana, il Cristianesimo non è una religione vera e propria, come può essere definita l’Ebraismo o l’Islam, bensì una ‘fede teologale’ in cui non è l’uomo a legarsi a Dio bensì è quest’ultimo che, secondo la rivelazione, si è legato alla creatura divenendo Egli stesso un ‘uomo’.
In poche parole Dio, entrando nel tempo, si è donato divinamente all’uomo e lo ha coinvolto nella Sua Grazia santificante, cioè lo ha reso partecipe del Suo infinito amore.
Alla luce di quanto appena espresso, quindi, il Cristianesimo non si configura come religione, ma, e lo ripetiamo ancora una volta, come ‘fede teologale’.
Infatti non dobbiamo confondere Dio, l’Altissimo, come oggetto di religione, semmai come oggetto di fede.
La religione ha infatti per oggetto il culto, non Dio; è la fede teologale ad avere invece come oggetto l’Altissimo, cioè il Signore Dio.
La Somma Teologica (Summa Theologiae) è la più famosa delle opere di San Tommaso d’Aquino.
È il trattato più celeberrimo della cosiddetta teologia medievale e fu scritto negli ultimi anni di vita dell’autore. In questo lavoro saranno trattate le prime cinque ‘Questioni’ della Terza parte della Somma Teologica incentrata proprio sulla Cristologia.
Quest’opera vuole essere a tutti gli effetti un saggio focalizzato sui misteri, troppo spesso fraintesi, e sull’essenza stessa su cui si basa il Cristianesimo, ossia l’incarnazione di Dio (incarnatio dei):
‘Et verbum caro factum est et habitavit in nobis’.
Michele P.
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SEZIONE ARGOMENTI:
ET VERBUM CARO FACTUM EST
I QUATTRO SENSI INTERPRETATIVI DELLE SACRE SCRITTURE
INTRODUZIONE ALLA SOMMA TEOLOGICA DI TOMMASO D’AQUINO
SUMMA THEOLOGIAE (TERTIA PARS)
CONCLUSIONI
(Copertina rigida - 194 pagine)
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Il libro cartaceo è disponibile nel link sottostante:
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