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La Mistica dell'Anima - Il Nettare della Rosa

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Dio, Teologia, Misticismo, Filosofia, Gnosi, Esoterismo.

venerdì 31 gennaio 2014

DE OCCULTA SAPIENTIA - TRATTATO SULLA VIA REGALE E OPERATIVA DELLA GEOMETRIA SACRA TRA SCIENZA E MAGIA di Michele Perrotta

 


De Occulta Sapientia - Trattato sulla Via Regale e operativa della Geometria Sacra tra Scienza e Magia di Michele Perrotta

Descrizione: 

Quella che può sembrare una sorta di contraddizione in termini nell’utilizzo della parola Geometria sacra, in cui si unisce una ‘scienza matematica’, quindi tangibile e misurabile, con ciò che è sacro, e quindi con Dio che invece è un’entità trascendente e un concetto non tangibile, in realtà non lo è.

La Geometria sacra è il modello che rivela l’ordine divino presente in ogni aspetto della nostra realtà fisica oltre che della nostra interiorità. 

Possiamo individuare questo sacro ordine partendo dall’atomo fino ad arrivare ad esaminare la natura dei vari pianeti o delle innumerevoli stelle, scoprendo in loro la stessa matrice che è presente in noi.  Per queste ragioni possiamo considerare la Geometria sacra come un’impronta marcata della divinità. 


Questa ‘scienza’ è un sapere funzionale che porta a capire come è strutturata la matrice determinante in cui Dio esercita la sua funzione primaria, vale a dire come la ‘forza creatrice’ genera, forma e plasma ogni cosa nel creato pur rimanendo sempre attiva e produttiva in ogni punto del Cosmo. 

Cioè costantemente viva e presente in questa interminabile emanazione in cui l’Universo continua ancora ad espandersi. 

La scienza oggi è in grado di dimostrare come tutto quello che esiste nell’Universo materiale sia costituito principalmente da ‘Luce’, o più precisamente ‘Energia’ (misura), e ‘Vibrazione’ (peso/frequenze/intervalli). 

La gravità e i legami elettromagnetici sono, pertanto, gli ‘scultori’ delle svariate simmetrie presenti in Natura. 


Tutte le geometrie che osserviamo nell’Universo fisico sono dunque, ancora prima di essere ‘numeri’ che offriranno forme ben precise, ‘pensiero pensato’ da una ‘Mente superna’: sono creazioni elaborate da una ‘Legge divina’ non scritta ma sempre vigente. 


Le incalcolabili forme presenti nel mondo fisico sono a tutti gli effetti simboli della vita sviluppatasi grazie all’intervento di una precisa logica come se questa fosse realmente guidata dalla ‘mano’ di Dio. 

Sono da considerarsi a tutti gli effetti un’epifanìa, cioè manifestazioni terrene della divinità creante ed emanativa. 

Se c’è una ‘Logica’ ci deve essere di conseguenza un Artefice, un ideatore responsabile di tutto ciò. 


Molte cose presenti nella manifestazione materiale, così come le antiche strutture edificate dagli iniziati ai misteri con precise proporzioni geometriche, indicano per ‘numeri’ ed ‘immagini’ l’ordine divino o il ‘codice dell’Universo’ stesso con cui Dio dà origine alle infinite cose che esistono nel regno fisico. 

Questo saggio non vuole limitarsi ad essere il solito trattato incentrato sugli aspetti oscuri di una o più tradizioni che tenta di svelare chissà quale verità alternativa tenuta finora nascosta, o il solito scritto che tratta di Geometria sacra in senso generico, bensì ha l’ambiziosa pretesa di mettere in funzione, con un metodo che al lettore risulterà del tutto inatteso, quelle dinamiche interiori che sembrano essere andate perdute nonostante siano da sempre operative e presenti in noi. 

La conoscenza presentata in questa ricerca è poggiata su degli studi millenari basati sulla struttura dell’intero Cosmo ideato e modellato dalla Mente divina per mezzo di ‘energie vibrazionali’ conformi alle nostre ‘emozioni’, e dunque concatenate alla nostra reale natura o essenza.  Si tratta di un vero e proprio excursus nel ‘Mondo dell’anima’. 

Le perfette forme che noi osserviamo su questo piano di realtà, così come i misteriosi ‘Solidi platonici’, sono in grado di trasformare il nostro sentire e la nostra essenza rendendola più vicina a Dio, ‘forza vitale’ presente in ogni dove. 


In questo scritto è presente una conoscenza che è stata in passato volutamente occultata da alcuni grandi pensatori e mistici. Da qui il titolo. 

Con questo nome l’autore vuole soprattutto indicare una serie di conoscenze, di matrice misterica, che sono state volutamente celate nei secoli dalle varie tradizioni esoteriche. 

Insegnamenti celesti funzionali a smuovere le nostre ‘acque inferiori’.

                     



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Sezione argomenti:

INDIRIZZI DI PALINGENESI di Luca Valentini (INTRODUZIONE AL TESTO)

BREVE PREMESSA

INTRODUZIONE ALLA CONOSCENZA NASCOSTA:  LE ETERNE CONNESSIONI TRA DIO E L’UOMO PER MEZZO DELLE EMOZIONI

LA MULTIDIMENSIONALITA’ DELL’ESSERE –  TRA REALTA’ FISICA E REALTA’ METAFISICA

LE EMOZIONI INTESE COME FREQUENZE ENERGETICHE DELLA GEOMETRIA SACRA

ALCUNE BREVI CONSIDERAZIONI SULLA METAFISICA

LA REGALITA’ DELLA LEGGE DELL’OTTAVA

IL MONDO DEL SIMBOLO E LA VIA ESOTERICA

LA VIA TRASCENDENTALE 

LE GEOMETRIE EMOZIONALI DEI  SOLIDI PLATONICI

LA MERKABAH E LA CONOSCENZA MISTERICA DELLA STIRPE DI DAVID 

LE ENERGIE SOTTILI DERIVANTI DAI MONDI SUPERIORI  E IL SEGRETO DEL FIORE DELLA VITA

LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI  TRA MITOLOGIA E MATEMATICA

LA SCUOLA PITAGORICA: “TUTTO E’ NUMERO”

I SIGILLI ERMETICI DI GIORDANO BRUNO E IL CUBO DI METATRON

LA GEOMETRIA DEL TEMPO – IL  TESSERATTO (L’IPERCUBO) E LE SUE DIFFERENTI DIMENSIONI

CONCLUSIONI

SEZIONE IMMAGINI

NOTE

BIBLIOGRAFIA


[Copertina flessibile : 319 pagine]

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Dall'introduzione al testo - Indirizzi di Palingenesi di Luca Valentini:



Assumersi l’onere di trattare con diligenza, scrupolo e competenza della dottrina esoterica nelle sue implicazioni e nelle relazioni con la Magia e con la Cabala, è sempre stato un impegno gravoso, di non semplici responsabilità e con non poche problematiche da affrontare e da dirimere, perché la comprensione fallace di simbolismi, di istruzioni criptiche e di insegnamenti filosofici ed ermetici incombe sempre ad ogni pur semplice riflessione.


Tale onere è stato assunto in codesto volume, che con piacere introduciamo, da Michele Perrotta, giovane ricercatore dello spirito, che già ha esplicitato tutto il suo valore ermeneutico in una precedente pubblicazione dedicata a Giordano Bruno.

Assumendo una prospettiva significativamente pitagorica e cabalistica, nella sua dissertazione scritta l’autore ha avuto la serietà di tematizzare e di risolvere alcuni nodi gordiani che spesso si presentano dinanzi allo studioso delle dottrine magico–sapienziali. 


Il primo nodo di Gordio brillantemente sciolto è stato – come noterà nelle pagine seguenti di questo volume l’attento lettore – quello inerente al rapporto tra la sfera dell’Iniziazione e la dimensione devozionale, tra la cosiddetta Ars Regia, concepita come percorso realizzativo attivo e solare, e la comune religiosità, intesa come mero misticismo, di natura essenzialmente lunare e passiva.


Nel merito, la dottrina, come riportato chiaramente dalle fonti e dai classici nelle più diverse forme tradizionali, sono comunemente concordi in una precisa e non casuale differenziazione dei diversi approcci che l’uomo possa avere con il ‘Mondo del sovrasensibile’.


Al Perrotta bisogna tributare il merito di aver superato la diffusa e ripetuta confusione di domini circa l’esatta e correlata terminologia afferente alle differenziate sfere del Sacro, tra ciò che deve giustamente appartenere alla dimensione dogmatico–devozionale della religione e ciò che deve doverosamente essere di esclusiva pertinenza della conoscenza iniziatica.

Tale specificazione polare sussiste tramite due fondamentali del rapporto tra Uomo e Divino, nell’ambito della pratica operativa che vi si attua e nell’ambito microcosmico con cui tale o talaltra assunzione realizzativa si connette.


E’, pertanto, d’uopo evidenziare che la prima confusione da redimere è proprio quella tra culto e rito, tra una prassi religiosa invocatoria che ricerca fuori da sé la divinità, quale ente personificato, ed una prassi misterico–teurgica di natura essenzialmente evocatoria, in cui il soprasensibile è inteso come ‘potenza’ da far risorgere attivamente da se stessi: 

“Il religioso e il discepolo in magia cercano tutti due la conoscenza del mondo divino, il primo passivamente mettendo in pratica i precetti religiosi, il secondo attivamente tentando di forzare la natura umana ad entrare nel mondo invisibile per scoprire le leggi e servirsene come padrone per la conquista delle podestà divine…
… La santità si ottiene, la magia si conquista” . 
(Giuliano Kremmerz, Il Mondo Secreto, in La Scienza dei Magi, vol. I, Edizioni Mediterranee, Roma, p. 107)   


Per comprendere cosa si debba intendere per Sapienza – e ciò aiuterà a capire successivamente la vera natura del presente libro  – dobbiamo necessariamente affermare che Essa deve essere intesa assolutamente come una condizione dello Spirito, l’identificazione per quanto perfetta possibile dell’interiorità umana col ‘Mondo siderale del Divino’, la riscoperta del Sacro nell’aurificazione della pietra grezza che in sé dimora.

Ciò ci conduce a rappresentare il ‘Sapiente’ o il ‘Mago’, come un realizzato, come un Vivente eternamente presente, specchio cristallino dell’Ente–Uno, da cui promana la molteplicità fenomenica.


Tale rappresentazione si differenzia categoricamente da quelle che hanno posto in similitudine l’Arte Hermetica con la devozione o con il semplice sapere: basata, la prima, su di una passività dogmatica, ed il secondo, fondato su un’astrazione, imperniata su un’erudizione non sperimentale, la conoscenza occulta essendo, al contrario, attiva identificazione, agente trasmutativo permanente.

Pertanto l’Occulta Sapienza non può essere intesa come un insieme di contenuti veri e saggi, non come una sistematica organizzazione del pensiero, scaturendo dall’Io risvegliato e non dall’Ego dormiente della coscienza ordinaria e psicologica dell’uomo comune.

Essa è la sperimentazione interna del Divino, indi è oltre la razionalità pensante, è oltre la dimensione della pistis, della fede.


Continua...

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Dal libro:

… Le religioni, come più volte da noi indicato, sono abiti diversi che ricoprono in realtà gli stessi ‘Principi universali’; sono ‘Mondi’ distinti che conducono all’Uno.

Noi possiamo scegliere di seguire quale tradizione o quale percorso intraprendere per visionare e magari ‘visitare’ uno o più di questi ‘Mondi’, ma il fine sarà sempre il medesimo: Dio.

Una volta conquistata questa ‘iniziazione’, che mette la nostra coscienza in perfetta armonia con le dinamiche proprie della Geometria sacra di cui la vita stessa è pregna, entriamo in contatto diretto con l’essenza del Divino, cioè assimiliamo attraverso la nostra Mente e la nostra coscienza come la Sua essenza si sviluppa e continua ad emanare l’energia vitale all’interno di ogni particella della materia. 


Questa peculiarità è propria della cosiddetta ‘evoluzione platonica’ dei ‘Solidi’ che sono inequivocabilmente connessi alle emozioni dell’‘Anima dell’Universo’ e di conseguenza anche alle nostre anime.

Non si tratta di ‘creazione’ come viene esposta dalle varie religioni in cui Dio si separa da quest’ultima una volta terminata, ma una continua ‘emanazione’ in cui il Divino è presente in ogni dove, in ogni punto della galassia: Dio che agisce continuamente all’interno di ogni atomo presente in Natura.   


Tutte le storie esposte nelle varie tradizioni religiose dove si parla di un ‘Dio personale’ che avrebbe creato il mondo e si relazionerebbe con noi, il quale addirittura in passato avrebbe anche assunto un corpo fisico per mezzo dell’incarnazione o attraverso una Sua emanazione, come insegnato nel Cristianesimo e nel Vaishnavismo di cui ci siamo occupati nei nostri precedenti lavori, sono funzionali alla conoscenza di Dio per mezzo della devozione (correnti devozionali), ma a nostro avviso l’uomo deve fare uno sforzo in più se vuole realmente conoscere la reale natura di Dio; deve riuscire, in parole povere, a trascendere (senza rinnegare) queste dinamiche sentimentali e devozionali che sono alla base di ogni dottrina monoteistica per andare incontro all’Infinito, vale a dire verso la ‘dimensione metafisica’ in cui dimora la vera essenza di Dio, Spirito Supremo. 


Questo è possibile capirlo mediante l’Esoterismo dove tra le altre cose è presente quella scienza di cui ci stiamo occupando in questa ricerca: la Geometria sacra.     

La sola visualizzazione (anche interiore – ad occhi chiusi), oltre che la contemplazione, di queste speciali figure geometriche equivale ad una efficace meditazione in cui si mettono in moto all’interno di noi ‘energie emotive’ capaci di infondere ‘sostentamento energetico’ dal regno sottile e/o metafisico. 


Si tratta della stessa produzione emotiva che è connessa a quei ‘Principi universali’ di cui l’essenza creante dell’Anima mundi risulta essere realmente ‘Principio’ e ‘Causa’ incessantemente operosa di tutto ciò che ci circonda. 

I desideri sani, i ‘pensieri creanti’, sono ‘atti di luce’ che forgiano la nostra realtà, ossia sono capaci di purificare la nostra Mente e generare nuove concezioni esistenziali. 


Una volta riconquistate queste nozioni, secondo il processo di ‘anamnesi’, le ‘verità primordiali’ (archetipi) che sono alla base dell’intera esistenza sboccerebbero in noi come un giardino all’albeggiare di una nuova primavera.   


Continua…


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