Misticismo - Esoterismo

La Rosa come Simbolo dell'Anima in evoluzione.

La Mistica dell'Anima - Il Nettare della Rosa

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Dio, Teologia, Misticismo, Filosofia, Gnosi, Esoterismo.

mercoledì 25 dicembre 2013

RUDOLF STEINER - LE OPERE SCIENTIFICHE DI GOETHE









Steiner, Rudolf - Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, fondando una società dissidente, detta appunto di antroposofia, che ebbe la sua sede a Dornach in un edificio detto Goetheanum. 


Propugnava un potenziamento dei mezzi conoscitivi umani mediante pratiche di meditazione e di concentrazione che dovevano portare, attraverso l'ispirazione, fino all'intuizione.

La storia era concepita da Steiner come svolgimento della lotta dualistica tra un Cristo solare e Ahriman. Importante l'influenza sulle sue concezioni del pensiero indiano e della filosofia di Nietzsche e, nel suo primo periodo, della filosofia della natura di Goethe.


Si fece inoltre attivo propugnatore delle sue idee in campo pedagogico, dando vita a un'istituzione scolastica privata, le Waldorfschulen.


Opere principali: Grundlinien einer Erkenntnistheorie der goetheschen Weltanschauung (1886); Die Philosophie der Freiheit: Grundzüge einen modernen Weltanschauung (1894); Die Mystik im Aufgange des neuzeitlichen Geisteslebens (1901); Theosophie, Einführung in übersinnliche Welterkenntnis und Menschenbestimmung (1904); Die Erziehung des Kindes vom Gesichtspunkte der Geistewissenschaft (1907); Von Jesus zu Christus (1912); Von Menschenzätsel (1916); Allgemeine Menschenkunde als Grundlage der Pädagogik (post., 1932).

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Nato a Kraljevic (Ungheria) il 27 febbraio 1861, morto a Dornach (presso Basilea) il 30 marzo 1925, fu il fondatore della cosiddetta antroposofia .

Dopo avere studiato a Vienna e avere soggiornato parecchi anni a Weimar, collaborando all'edizione delle opere di Goethe e compiendo ricerche sugli scritti filosofici e naturalistici di quest'ultimo, si convertì alla teosofia e divenne segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica.

Uscitone nel 1913 per un dissidio con Annie Besant, che era a capo di tale società, fondò la Società antroposofica, diretta a sostenere quella divergente concezione della teosofia che lo St. propugnava sotto il nome, appunto, di antroposofia. Sede di quest'ultima società e dell'insegnamento antroposofico fu un edificio, per metà tempio e per metà scuola, che lo stesso St. eresse a Dornach nella Svizzera, col nome di Goetheanum.


Fonte Enciclopedia Treccani

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Johann Wolfgang von Goehte - Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832).

Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la consapevolezza d'una acquisita libertà di sentimenti e di espressione; gli fu quindi spontaneo rendersene partecipe e anzi incrementarla segnando un cambiamento radicale nella coscienza culturale tedesca ed europea.


Definito "olimpico" per il suo equilibrio, per esso esaltato e anche censurato, e talora persino schernito, di questo equilibrio non fece oggetto di soddisfatta fruizione bensì oggetto ambizioso d'una continua, tutt'altro che olimpica ricerca, operata nei varî campi d'interesse, negli studî scientifici, nell'azione pubblica e soprattutto nella produzione poetica.

Il padre Johann Kaspar, di modesta famiglia originaria della Turingia, valente giurista e consigliere imperiale, gli fu modello nella serietà degli studî e nella inesausta curiosità; la madre Katharina Elisabeth Textor, figlia del sindaco della città e appartenente alla migliore borghesia originaria della Svevia, gli trasmise il "piacere del favoleggiare".

Cresciuto quindi in un ambiente assai scelto, ebbe un'educazione adeguata, e già a 16 anni era a Lipsia per studiarvi diritto.

Nel clima illuministicamente aperto della città fornì le sue prime prove poetiche secondo la moda anacreontica promossa da F. Hagedorn e Ch. M. Wieland, privilegiando un'espressione personalizzata contro la pedanteria moraleggiante imposta da J. Ch. Gottsched e da Ch. F. Gellert.


Così, nel 1767, scrisse in alessandrini la commedia pastorale Die Laune des Verliebten ("I capricci dell'innamorato"), che è la prima professione d'un amore agitato e irritabile.

Sulla stessa linea, tornato a Francoforte, nel 1769 scrisse la commedia d'ambiente Die Mitschuldigen ("I correi"), quadro acuto e scettico del mondo borghese.


Marginali composizioni poetiche, raccolte in Buch Annette ("Libro per Annette") e in Neue Lieder ("Canti nuovi") fanno avvertire, oltre la moda, la ricerca d'un senso inconsueto della natura.

Una grave malattia lo dispose a subire l'influsso della religiosità pietistica della madre e ancora di più dell'amica di lei, Susanne von Klettenberg, che lo orientò a cercare, come poi sempre fece, l'orma del divino nel segreto della natura.

Continua: http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-wolfgang-von-goethe/

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LE OPERE SCIENTIFICHE DI GOETHE di Rudolf Steiner


Dall’introduzione dell’autore: "Il 18 agosto del 1787, Goethe scriveva dall’Italia a Knebel: « Dopo quanto ho veduto di piante e di pesci, presso Napoli e in Sicilia.

sarei molto tentato, se fossi più giovane dii dieci anni, di fare un viaggio in India, non già per scoprire cose nuove, ma per contemplare a modo mio quelle già scoperte».


In queste parole è indicato il punto di vista dal quale dobbiamo considerare le opere scientifiche di Goethe.

Nel caso suo non si tratta mai della scoperta di fatti nuovi, ma dell’adozione d’un nuovo punto di vista, di un determinato modo di osservare la natura.

È vero che Goethe ha fatto una serie di importanti scoperte singole, come quella dell’osso intermascellare e della teoria vertebrale del cranio, nell’osteologia, e, nel campo della botanica, quella dell’identità di tutti gli organi della pianta con la foglia caulinaria; ecc.


Ma come soffio animatore di questi particolari, dobbiamo considerare una grandiosa concezione della natura, dalla quale essi tutti sono sorretti; e sopra tutto dobbiamo vedere nella teoria degli organismi una scoperta grandiosa, tale da mettere in ombra tutto il resto: quella dell’essenza dell’organismo stesso.

Goethe ha esposto il principio per il quale un organismo è ciò ch’esso di sè ci manifesta, le cause di cui i fenomeni della vita ci appaiono la conseguenza. e tutte le questioni di principio che a tale proposito dobbiamo sollevare....".


INTRODUZIONE

I - La Genesi della dottrina della metamorfosi

II - La Genesi della dottrina di Goethe sulla formazione degli animali

III - L'essenza e il significato degli scritti goethiani sulla formazione organica

IV - Conclusione sulle concezioni morfologiche di Goethe

V - La conoscenza goethiana

VI - Dell'ordine in cui sono state disposte le opere scientifiche di Goethe

VII - Dall'arte alla scienza

VIII - La teoria goethiana della conoscenza

IX - Sapere e agire alla luce del pensiero goethiano

X - Rapporto fra il pensiero goethiano ed altre concezioni

XI - Goethe e la matematica

XII - Il principio fondamentale geologico di Goethe

XIII - Le concezioni meteorologiche di Goethe

XIV - Goethe e l'illusionismo scientifico

XV - Goethe quale pensatore e scienziato

XVI - Goethe contro l'atomismo

XVII - La concezione goethiana del mondo nei "Detti in prosa" del poeta


Le opere scientifiche di Goethe di R. Steiner (Ebook - Pdf):
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/maestri/leoperescientifiche.pdf

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Si dice che sia Goethe che Steiner appartenevano alla confraternita dei Rosa+Croce.


MICHELE P.