Secondo la mistica ebraica l'Albero della vita (Etz Haim - עץ החיים) è associabile, in termini simbolici, ad un "Giardino" o ad una "Fontana di Luce".
Questi simboli richiamano esotericamente la frase presente nel quarto capitolo del 'Cantico dei Cantici' di Re Salomone (שיר השירים - shìr hasshirìm):
"Gan naul achoti khalla' gal naul mayan chatum " - "גַּן נָעוּל, אֲחֹתִי כַלָּה; גַּל נָעוּל, מַעְיָן חָתוּם ".
"Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata".
(Cantico dei Cantici 4:12)
La Kabbalah ci rivela continuamente che nella nostra interiorità è presente a livello sottile un'energia (comunicante) connessa ai "mondi superiori".
L'Albero sefirotico, oltre ad essere l'Albero della vita posto nel centro del 'Gan Eden', incarna a tutti gli effetti la "porta del cielo" situata nell'intimo di ogni essere umano.
Tramite questo potente simbolo, strettamente connesso all'Eterno, giunge a noi il sostentamento energetico che vivifica l'anima, la nostra parte più divina, la più regale; essa è la scintilla divina che è presente all'interno del corpo grossolano di ogni creatura.
L'anima individuale di ogni essere vivente è infatti comparabile ad una goccia di Luce di quell'infinito oceano che è Dio.
Lo scopo delle pratiche cabbalistiche sono volte al recupero di quella condizione spirituale che favorirebbe, attraverso la connessione con la Luce divina, l'apertura e/o la ricostruzione dei "sigilli" (Sephiroth) chiusi/spaccati del nostro benamato "giardino".
(Per maggiori dettagli si consiglia di leggere anche questo post:
Yitzak Luria e la Cabala Lurianica:
http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/yitzhak-luria-e-la-cabala-lurianica.html)
Attraverso queste pratiche, secondo ciò che viene tramandato dalla Kabbalah ebraica, il mistico può sperare di ritrovare quella condizione spirituale in cui l'uomo, l'Adam, un tempo "passeggiava" (era in sintonia) con Dio, e tornare in tutto e per tutto in comunione con Lui.
" Poi il Signore Dio (YHWH) piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'Albero della vita in mezzo al giardino e l'Albero della conoscenza del bene e del male (fonte dell'universo duale) ".
(Genesi 2:8-9)
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'L'uomo fatto ad Immagine di Dio' di Michele Perrotta
La Bibbia ci rivela che noi siamo stati creati "A Sua Immagine"(nella sostanza):
Esaminando il 'Tetragramma' (YHVH - יַהְוֶה), e giocando con le lettere ebraiche ("fuoco nero su fuoco bianco") spostando le lettere in verticale, è possibile visualizzare nel nome di Dio le sembianze di un uomo:
*YOD (Testa)
*HEY (Braccia)
*VAV (Tronco)
*HEY (Gambe)
Il Padre connesso al Figlio e viceversa mediante il fuoco sacro: l'Amore.
L'Anima spirituale dell'uomo è quindi comparabile all'essenza di Dio che risulta essere nella Sacra Scrittura 'Luce' e 'Fuoco':
" Dio creò l'uomo a Sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò ".
(Genesi 1:27)
" Un fuoco uscì dalla presenza del Signore (YHWH) e consumò sull'altare l'olocausto e i grassi; tutto il popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con la faccia a terra".
(Levitico 9:24)
" Poiché il Signore tuo Dio è fuoco divoratore, un Dio geloso ".
(Deuteronomio 4:24)
"Perché il nostro Dio è un fuoco divoratore".
(Lettera agli Ebrei 12:29)
I.N.R.I. (Igne Natura Renovatur Integra - chiave esoterica del 'Titulus Crucis' che richiama alla resurrezione del Cristo interiore (la nostra parte divina e/o l'anima):
"La natura è rinnovata interamente nel fuoco")
L’ebraico è una lingua connessa ai “piani superiori”; il fatto che sia un linguaggio archetipico, e che abbia a che fare con i numeri, essendo una lingua alfanumerica, ci fa capire come sia completamente e in maniera inequivocabile un'idioma in totale sintonia con l’Assoluto, colui che ha emanato il Suono primordiale, espressione simbolica del "Verbo divino" che ha disposto la creazione con peso, forma e misura.
"…Ma Tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso".
(Sapienza 11:20)
Il termine ebraico "Kabbalah" significa "Ricevuta/Ricezione/Corrispondenza" ed ha una valenza numerica di 137.
Questo numero è oggigiorno associato nella Fisica al rapporto tra la velocità della Luce e quella dell’Elettrone in orbita intorno al nucleo dell’Atomo d’idrogeno.
Tutto è vibrazione e Luce!
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L'Ebraico è "Fuoco nero su Fuoco Bianco":
"Gli ebrei custodiscono, attraverso l'ebraico ("lingua del fuoco"), il metodo per comunicare con Dio - possiedono, in sostanza, quella connessione che Adamo, padre di tutta l'umanità, smarrì.
Attraverso le lettere ebraiche è possibile, infatti, far tornare (accedere) la nostra anima nel Gan Eden".
(messaggio giuntomi durante una meditazione - pratica meditativa sui Nomi di Dio tramandata da Abraham Abulafia)
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Nihil sub sole novi
" Non c'è niente di nuovo sotto il sole (nel regno materiale di Malkuth, dove le anime attendono l'avvento dell'Era Messianica - il Liberatore/Messia/l'Eletto) ".
(Qoelet 1:9)
Il Roveto ardente nel sacro suolo (nell'intimo del giusto dimora la presenza di Dio)
" L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava (come il fuoco sacro/iniziatico del "Popolo Eletto", fiamma perenne d'Amore verso l'Eterno).
Mosè pensò: "Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?".
Il Signore (YHVH) vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: "Mosè, Mosè!". Rispose: "Eccomi!".
Riprese: "Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!".
(Esodo 3:2-5)
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L'Anima del mistico, se vuole realmente trascendere la pesantezza del regno materiale e liberarsi una volta per tutte del Faraone (l'oppressore/ogni tipo di condizionamento), ha il dovere di percorrere e di rettificare i dieci mondi presenti nel proprio intimo attraverso specifiche pratiche meditative volte all'accrescimento del sé.
Spogliandosi della propria tunica di pelle, attraverso la sua vera essenza composta da Luce divina, è possibile connettersi a qualcosa di superiore che permette di lavorare il terreno fertile della nostra dimora sacra e far germogliare in noi i frutti più saporiti dell'Albero Sefirotico (Luce da Luce).
Noi, come Dio, siamo Amore!
" Chi è colei che sale dal deserto, appoggiata al suo diletto?
Sotto il melo ti ho svegliata; là, dove ti concepì tua madre, là, dove la tua genitrice ti partorì.
Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! "
(Cantico dei Cantici 8:5-6)
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MICHELE P.