mercoledì 25 dicembre 2013
IL BARDO THODOL (LIBRO TIBETANO DEI MORTI) E LA RELIGIONE Bön
Il Bardo Thodol ("liberazione attraverso l'ascolto"), meglio noto nei paesi occidentali come Libro tibetano dei morti, è un testo funerario.
Il testo tibetano descrive le esperienze che l'anima cosciente vive dopo la morte, o meglio nell'intervallo di tempo che, secondo la cultura buddhista, sta tra la morte e la reincarnazione.
Questo intervallo si chiama, in tibetano, Bardo.
KALACHAKRA - CANTI DEL BUDDISMO TANTRICO
Il Bardo Thodol include anche capitoli riguardanti i simboli di morte, i rituali da intraprendere quando la morte si avvicina, o quando ormai è avvenuta.
È il testo universalmente più noto della letteratura tibetana Nyingmapa.
IL LIBRO TIBETANO DEI MORTI
L'ANTICA RELIGIONE BON
Bön è un'antica religione del Tibet e del Nepal, diffusa anche in alcune aree dell'India, del Bhutan e nelle province cinesi del Sichuan, del Gansu e dello Yunnan.
Viene solitamente definita come religione legata allo sciamanesimo e all'animismo.
Il suo fondatore è considerato Tönpa Shenrab Miwoche, proveniente secondo la tradizione dalla "terra di Olmo Lungring", probabilmente nell'attuale Iran.
Il Bön distingue tre fasi del proprio sviluppo:
una orale, di "bon manifesto", in cui sarebbe stata prevalente la prassi dell'estasi oracolare e dei sacrifici, forse anche umani.
Nella fase successiva, di "bon differente" si officiavano soprattutto culti funerari regali.
Infine i testi sacri del bon riconoscono una terza fase di "bon trasformato", in cui si ammette l'influsso del pensiero buddhista.
Quest'ultima è l'unica fase storicamente accertabile del bon nella forma attuale e risale all'epoca dell'introduzione del buddhismo in Tibet (VII-VIII sec).
Il Bön ha raggiunto la sua massima diffusione nell'area himalayana e subhimalaiana nel VII secolo dopo Cristo.
Dopo la diffusione del buddhismo in Asia, si è mescolato con quest'ultimo e oggi sopravvive in una serie di rituali e di usanze considerate compatibili con il buddhismo stesso. In Tibet esistono diversi monasteri buddhisti-bön, il maggiore dei quali è il monastero di Menri, fondato nel 1405 da Nyammey Sherab.
Fonti: Nicoletti Martino, Nomadi dell'invisibile. L'autosacrificio rituale del chöd nel Bön tibetano, Roma, Exorma, 2011 (libro con dvd):
http://it.wikipedia.org/wiki/Bön
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MICHELE P.