tag:blogger.com,1999:blog-38381091595028553322024-03-13T04:57:51.409-07:00La Mistica dell'Anima Il Nettare della Rosa
Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comBlogger168125tag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-14439841857264168042014-01-31T23:00:00.001-08:002022-09-27T10:02:39.299-07:00SALVE PELLEGRINI!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho110AxIMBo00sQoVKiX0Mta84fZSFVF9TIY7oD3P_f5_znlFEKmp0j-unXcy5ngMiP_u1YreEkaLre7Mm1x8YkxE9OQCOs0MVagkkYV1qwncXp_Sa9tTfdWeYv9uYzU2Gr82Qhsf0iABB/s1600/TABULA+SMARAGDINA+HERMETIS.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho110AxIMBo00sQoVKiX0Mta84fZSFVF9TIY7oD3P_f5_znlFEKmp0j-unXcy5ngMiP_u1YreEkaLre7Mm1x8YkxE9OQCOs0MVagkkYV1qwncXp_Sa9tTfdWeYv9uYzU2Gr82Qhsf0iABB/s1600/TABULA+SMARAGDINA+HERMETIS.jpg" width="320" /></a></div>
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Benvenuti pellegrini!<br />
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Nell'Archivio Blog di questo sito troverete varie informazioni inerenti all'Esoterismo e alla Spiritualità dove sono presenti argomenti che hanno come comune denominatore la Filosofia, la Teologia, il Misticismo, la Gnosi, l'Ermetismo, la Kabbalah.<br />
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Da secoli la condivisione di queste tematiche mirano al raggiungimento del perfezionamento del sè e, di conseguenza, di tutta la società. Queste antiche conoscenze venivano in passato custodite e al tempo stesso rivelate agli uomini con lo scopo di raggiungere nel migliore dei modi la realizzazione Spirituale.<br />
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Il Blog "La Mistica dell'Anima - Il Nettare della Rosa" è lieto di proporre tali lavori di impronta spiritualista con la speranza, quantomeno, di aiutare a far riavvicinare il pellegrino anche di un solo piccolo passo verso quell'infinito e profondo oceano in cui risiede il Divino.<br />
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Buona ricerca e Buon "Viaggio".<br />
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"La Rosa come Simbolo dell'Anima in evoluzione".<br />
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La Mistica dell'Anima - Trasformazione del Sè<br />
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MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHOsQHgjWlkV0gFyTafbI09Db2gBIp1zC8QyhWoZgpsofds9878yAYk8cpW5cDFqkem6DqImScQ1Hp2M54RcOzPBdrzycobsgTMOqwesCT1DnXUGsV8r8p_IUJs6h4e3VNCNgW7kElsic-/s1600/RADIX+DAVIDIS+-+ROSACROCE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHOsQHgjWlkV0gFyTafbI09Db2gBIp1zC8QyhWoZgpsofds9878yAYk8cpW5cDFqkem6DqImScQ1Hp2M54RcOzPBdrzycobsgTMOqwesCT1DnXUGsV8r8p_IUJs6h4e3VNCNgW7kElsic-/s1600/RADIX+DAVIDIS+-+ROSACROCE.jpg" width="206" /></a></div>
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<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-53212963975254001642014-01-31T15:16:00.001-08:002024-01-16T00:41:45.221-08:00LA SPADA ISRAELITA E LA CROCE: IL MESSIA TRA CHIAVE SIMBOLICA E MEMORIA STORICA di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IyAcWInyILf-IvJrbnT85MI3ylkSuyXiHxKPg4ekQ8vOgWrmwGsJhjMAW7zTYSKK19s83NBykt1hyphenhyphenTwYqujuak7DMkBqhA9XYM17YAw49SbpWE0ARG-CZgjFeKWGnVn2NtLXLxDbA2QS53OTAKKudVF1qdp0bSDoxvKRUrZsNc-jbiqQ331T-I2rOltg/s4271/copertina%20news.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3125" data-original-width="4271" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IyAcWInyILf-IvJrbnT85MI3ylkSuyXiHxKPg4ekQ8vOgWrmwGsJhjMAW7zTYSKK19s83NBykt1hyphenhyphenTwYqujuak7DMkBqhA9XYM17YAw49SbpWE0ARG-CZgjFeKWGnVn2NtLXLxDbA2QS53OTAKKudVF1qdp0bSDoxvKRUrZsNc-jbiqQ331T-I2rOltg/s320/copertina%20news.jpg" width="320" /></a></div><br /><p><br />Questo trattato ha la peculiarità di tracciare un sentiero particolare che unisce la chiave simbolica alla memoria storica e inoltre congiunge l’aspetto teologico con quello accademico rivisitando le vicende più importanti del popolo ebraico e la figura del Messia attraverso un’esposizione seria e tradizionalista concernente lo studio approfondito della Bibbia. <br /><br />In questo lavoro vengono esaminate soprattutto singolari questioni che sono proprie dell’Ebraismo e del Cristianesimo, ma poco conosciute o quantomeno percepite in modo superficiale dalle persone comuni. <br /><br />Non a caso riteniamo questo scritto, ad oggi, il nostro lavoro più importante e significativo per gli originali temi che andremo a trattare con dovizia di particolari. <br /><br />Per certi versi la Bibbia, in particolar modo l’Antico Testamento, tende a distruggere l’immaginario di molti. <br /><br />I libri contenuti al suo interno sono soprattutto capaci di abbattere quella visione troppo personale di Dio, cioè quella che lo identificherebbe simile ai nostri modi di pensare. <br /><br /><br />Dio non è un uomo, e conseguentemente non può essere associato in alcun modo a noi comuni mortali colmi di difetti, o paragonato a qualcosa di molto vicino alle nostre idee o ai nostri modi di ragionare. <br /><br />Il ‘dio’ che troppo spesso l’essere umano immagina e crea nella propria mente, e che quasi sempre risulta essere funzionale ad alimentare i desideri e le aspettative di milioni di persone, somiglia troppo a noi e non corrisponde a ciò che l’Eterno in realtà E’. <br /><br /><br />Detto ciò nei testi sacri in questione troviamo costantemente immagini viventi e simboli potenti che talvolta si rivelano confortanti, mentre altre volte risultano essere aspramente sconcertanti. <br /><br />Nessun lettore resta del tutto indifferente alla forza icastica delle parole presentate dalla Bibbia le quali, per una serie di ragioni, sono destinate a restare puntualmente scolpite nelle nostre menti. <br /><br />Molti versetti della Bibbia sono addirittura capaci di generare in noi figure e metafore che aprono alla comprensione di una realtà totalmente differente e distante dal concetto e dal modello logico di ‘verità’ che noi tutti generalmente seguiamo nella nostra quotidianità. <br /><br />Con la loro forza questi racconti imprimono nei nostri cuori sensazioni pungenti e durature che, nel bene e nel male, non possono fare altro che condizionarci. <br /><br /><br />Il saggio in questione ha infatti tra le altre cose un compito arduo da svolgere, ossia quello di partire dalla contemplazione dei simboli per poi realizzare come questi risultino essere vivi, fecondi e fruttuosi nella nostra interiorità nel momento in cui ci rapportiamo con loro. <br /><br /><br />Ma come possiamo effettivamente distinguere la realtà dalla storia che ci è stata tramandata sulla Bibbia e su Gesù di Nazareth? <br /><br />Il Cristo della fede e il Gesù storico hanno qualcosa in comune che la ricerca possa concretamente spiegare? Come dobbiamo interpretare il ruolo del Messia? <br /><br />Dobbiamo forse abbracciare la visione zelota di un Messia capopopolo rivoluzionario che libera la sua gente da una condizione di sofferenza in questo piano di realtà, o come un’Era di pace, vale a dire una sorta di Paradiso in terra come la descrive il misticismo ebraico, oppure dobbiamo accettarlo in chiave escatologica e soteriologica, come nella visione del Cristianesimo? <br /><br />Spesso i dati storici e quelli religiosi si intersecano in maniera tortuosa, rendendo lo studio della Bibbia un compito arduo per tutti gli studiosi. <br /><br />Questo lavoro confida nel poter dare un po’ di linearità su tali questioni, oltre che invitare il lettore ad aprirsi sempre di più alla dimensione del sacro muovendosi propriamente tra l’interpretazione storica e quella simbolica. <br />(L’Autore)<br /><br />******** <br /><br />INDICE SEZIONE ARGOMENTI: <br /><br />*CAPITOLO UNO <br /><br />FONDAMENTALE PREMESSA: LE GUERRE DI DIO E DEL POPOLO ELETTO SOTTO UNA PARTICOLARE OTTICA <br /><br />GLI EBREI: UN POPOLO SACERDOTALE <br /><br />LA DIVINA POTENZA DEI SIMBOLI NEL LINGUAGGIO BIBLICO <br /><br />I SIMBOLI SI FANNO CARNE <br /><br />L’ESTREMA IMPORTANZA DELLA CONVERSIONE <br /><br />BREVI CONSIDERAZIONI SUL DIO FATTO UOMO E SULLA FEDE <br /><br />LA CRISI SPIRITUALE DEL MONDO MODERNO <br /><br /><br />*CAPITOLO DUE <br /><br />L’ANTICO TESTAMENTO <br /><br />I CONTENUTI DELLA BIBBIA <br /><br />LA CURIOSA STORIA DI RUT <br /><br />UN RE PER ISRAELE: DALLA GIUDICATURA ALLA MONARCHIA <br /><br />SAMUELE, PROFETA DI DIO <br /><br />IL VOTO DI NAZIREATO DEL PROFETA SAMUELE <br /><br />LA MORTE DI SAUL <br /><br />IL SEME DI DAVIDE E LA DISCENDENZA MESSIANICA DELLA TRIBU’ DI GIUDA <br /><br />LA SPADA RICADE NELLA CASATA DI DAVIDE: ASSALONNE <br /><br />L’ULTIMO DEI FIGLI DI IESSE, MA IL PRIMO AGLI OCCHI DI DIO <br /><br />L’EBRAICITA’ DELL’UOMO GESU’ <br /><br />BREVE ACCENNO AL REGNO DI SALOMONE <br /><br />IL GRIDO DI DISPERAZIONE DEL POPOLO EBRAICO IN ESILIO E LA PROMESSA DELL’ARRIVO IMMINENTE DI UN SALVATORE <br /><br />MELCHÌSEDEK E CRISTO <br /><br /><br />*CAPITOLO TRE <br /><br />LA BIBBIA CRISTIANA <br /><br />PANORAMA STORICO DEGLI EVENTI PIU’ IMPORTANTI E LE DATE APPROSSIMATIVE <br /><br />DALL’EBRAISMO AL GIUDAISMO E LA VOCAZIONE PROFETICA DEL BATTISTA <br /><br />ISRAELE E LA VENUTA DEL MESSIA, IL LIBERATORE <br /><br />CURIOSITA’ SUI VANGELI <br /><br />SULLA NATIVITA’ DI CRISTO <br /><br />LA BUONA NOVELLA E LA STELLA DI BETLEMME <br /><br />GIUSEPPE DELLA STIRPE DI DAVID, CUSTODE DELLA VITA DI GESU’ <br /><br />L’ASPETTO TEOLOGICO DEL SALVATORE: ET VERBUM CARO FACTUM EST <br /><br />IL CONTESTO STORICO E LA POLITICA AI TEMPI DI GESU’ <br /><br />GLI ZELOTI E LE GUERRE GIUDAICHE <br /><br />PREDICAZIONE, PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI CRISTO <br /><br />LE FONTI EXTRA-EVANGELICHE SUL GESU’ STORICO <br /><br />LA SPADA DELL’APOSTOLO PIETRO <br /><br />GERUSALEMME E GLI ULTIMI GIORNI <br /><br />LA BATTAGLIA FINALE E IL RITORNO DI CRISTO <br /><br /><br />SEZIONI IMMAGINI <br />BIBLIOGRAFIA <br /><br />Copertina rigida - Pag.378<br /><br />*******</p><p>Il libro è acquistabile nel seguente link:<br /><a href="https://www.amazon.it/Spada-Israelita-Croce-simbolica-Memoria/dp/B0CQ3PKRBJ">https://www.amazon.it/Spada-Israelita-Croce-simbolica-Memoria/dp/B0CQ3PKRBJ</a><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM5dYHPBMYRyvOfv_GWnmi712iQ_ek9AlL2F5iYUkJUwR7iRQipxitK-Ns39OqCNilbBgxAb3crPUCABZGS4CzE5SeqX8WbhXMQ3o-8aWPYlS1YwrZ6bCUH-kiiAQV7OgS-4TF8YmouaQ3IILxhH3O8g0ecYTytqr3IWF9ZsRuBWyn6nymDw8LDU-gr3kF/s3209/david%20e%20golia.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3209" data-original-width="2184" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM5dYHPBMYRyvOfv_GWnmi712iQ_ek9AlL2F5iYUkJUwR7iRQipxitK-Ns39OqCNilbBgxAb3crPUCABZGS4CzE5SeqX8WbhXMQ3o-8aWPYlS1YwrZ6bCUH-kiiAQV7OgS-4TF8YmouaQ3IILxhH3O8g0ecYTytqr3IWF9ZsRuBWyn6nymDw8LDU-gr3kF/s320/david%20e%20golia.jpg" width="218" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /><br /></p>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-85158292440608696492014-01-31T15:16:00.000-08:002022-05-10T08:42:47.236-07:00ET INCARNATUS EST - INTRODUZIONE ALLA CRISTOLOGIA DI TOMMASO D'AQUINO NELLA SOMMA TEOLOGICA di Michele Perrotta<p style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsBLJeAigqfFP-gupZH8eE059wOsbfc92M8zyyAcptBp1BisxLMXkP24U13OrfRaIl-Upbdorh6GoF1Dn3d3HUhUtFpYnxcCF1T_EJ3F9Q3NFGcQ1khFeXKq0ccx7eTr1YSGHNp35_G3nWQNLSwnXx-SV3a23xbuA9wh3DaiCqX3bCG7WgC6uR7OdOjg/s4271/Copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="3125" data-original-width="4271" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsBLJeAigqfFP-gupZH8eE059wOsbfc92M8zyyAcptBp1BisxLMXkP24U13OrfRaIl-Upbdorh6GoF1Dn3d3HUhUtFpYnxcCF1T_EJ3F9Q3NFGcQ1khFeXKq0ccx7eTr1YSGHNp35_G3nWQNLSwnXx-SV3a23xbuA9wh3DaiCqX3bCG7WgC6uR7OdOjg/s320/Copertina.jpg" width="320" /></a> <br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />ET INCARNATUS EST - INTRODUZIONE ALLA CRISTOLOGIA DI TOMMASO D'AQUINO NELLA SOMMA TEOLOGICA di Michele Perrotta<br /><br /><br /><br />Consideriamo la Cristologia, e con essa tutto il mistero che l’avvolge, la nostra prima passione; letteralmente il nostro primo amore per quanto concerne la ricerca nel campo che costituisce l’ordine spirituale. <br /><br /><br />Dopo più di venticinque anni di studio su questo sublime argomento era doveroso per noi scrivere un saggio dedicato proprio alla Cristologia, soprattutto su quella parte inerente all’‘incarnazione di Dio’ nella persona di Gesù Cristo.<br /><br />In questo lavoro, che vuole essere un doveroso omaggio a colui che consideriamo il più grande teologo di tutti i tempi, nonché filosofo e frate domenicano San Tommaso d’Aquino (1225-1274), il quale ebbe il merito di unire nel Medio Evo la filosofia aristotelica alla teologia cristiana, elaborando un sistema basato sul presupposto che ‘ragione’ e ‘fede’ sono conciliabili, prenderemo in esame quella parte della Cristologia che si rifà al dogma principale del Cristianesimo che lo distingue per sua stessa natura dalle altre fedi religiose, cioè l’‘incarnazione di Dio’. <br /><br /><br />La Chiesa cattolica chiama incarnazione il mistero dell’ammirabile unione della natura divina e della natura umana nell’unica persona divina del Verbo. Per realizzare la nostra salvezza il ‘figlio di Dio’ si è fatto carne diventando veramente uomo. La fede nell’incarnazione è segno distintivo della ‘fede cristiana’. <br /><br />La singolarità del mistero dell’incarnazione, e questo è bene evidenziarlo, sarà unicamente esaminata in quest’opera dal punto di vista del Cristianesimo stesso. <br /><br /><br />Alla luce di quanto appena affermato, se partiamo da questo presupposto, è doveroso per noi precisare quanto segue su questa particolare fede religiosa: per quanto possa sembrare strano, secondo la concezione cristiana, il Cristianesimo non è una religione vera e propria, come può essere definita l’Ebraismo o l’Islam, bensì una ‘fede teologale’ in cui non è l’uomo a legarsi a Dio bensì è quest’ultimo che, secondo la rivelazione, si è legato alla creatura divenendo Egli stesso un ‘uomo’. <br /><br />In poche parole Dio, entrando nel tempo, si è donato divinamente all’uomo e lo ha coinvolto nella Sua Grazia santificante, cioè lo ha reso partecipe del Suo infinito amore. <br /><br /><br />Alla luce di quanto appena espresso, quindi, il Cristianesimo non si configura come religione, ma, e lo ripetiamo ancora una volta, come ‘fede teologale’. <br /><br />Infatti non dobbiamo confondere Dio, l’Altissimo, come oggetto di religione, semmai come oggetto di fede. <br /><br />La religione ha infatti per oggetto il culto, non Dio; è la fede teologale ad avere invece come oggetto l’Altissimo, cioè il Signore Dio. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBtN__li6t-O0krA4C3sGuY-1wC6s-7D0EQam8SDXrbhVzIobw0ZkCUhNU9dytsMN5qBeyKqIhDt8pjuwfLE6h_eg9fj8IrQdYxmwXZUrA8RkliO0T10E_RRORp85YNTzMKmToVKhVFJ3h943yIFmk-eppCUkRQ97ik7jtyTR4OJeEMe2VMK7fg57k0w/s600/immagine%20Tommaso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBtN__li6t-O0krA4C3sGuY-1wC6s-7D0EQam8SDXrbhVzIobw0ZkCUhNU9dytsMN5qBeyKqIhDt8pjuwfLE6h_eg9fj8IrQdYxmwXZUrA8RkliO0T10E_RRORp85YNTzMKmToVKhVFJ3h943yIFmk-eppCUkRQ97ik7jtyTR4OJeEMe2VMK7fg57k0w/s320/immagine%20Tommaso.jpg" width="320" /></a><br /><br /><br />La Somma Teologica (Summa Theologiae) è la più famosa delle opere di San Tommaso d’Aquino. <br /><br />È il trattato più celeberrimo della cosiddetta teologia medievale e fu scritto negli ultimi anni di vita dell’autore. In questo lavoro saranno trattate le prime cinque ‘Questioni’ della Terza parte della Somma Teologica incentrata proprio sulla Cristologia. <br /><br />Quest’opera vuole essere a tutti gli effetti un saggio focalizzato sui misteri, troppo spesso fraintesi, e sull’essenza stessa su cui si basa il Cristianesimo, ossia l’incarnazione di Dio (incarnatio dei): <br /><br />‘Et verbum caro factum est et habitavit in nobis’. <br /><br /><br />Michele P.<br /><br />******* <br /><br />SEZIONE ARGOMENTI: <br /><br />ET VERBUM CARO FACTUM EST <br /><br />I QUATTRO SENSI INTERPRETATIVI DELLE SACRE SCRITTURE <br /><br />INTRODUZIONE ALLA SOMMA TEOLOGICA DI TOMMASO D’AQUINO <br /><br />SUMMA THEOLOGIAE (TERTIA PARS) <br /><br />CONCLUSIONI <br /><br /><br />(Copertina rigida - 194 pagine) <br /><br />*******<br /><br />Il libro cartaceo è disponibile nel link sottostante:<br /><a href="https://www.amazon.it/INCARNATUS-EST-Introduzione-Cristologia-Teologica/dp/B09ZG429CQ">https://www.amazon.it/INCARNATUS-EST-Introduzione-Cristologia-Teologica/dp/B09ZG429CQ</a><br /></p><br /><br /><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJwnMLMueqGc5FebWfmPOeiWs-4nxIGKjRlCF5ZJsI-JNuQ8Xtb9VS4jKXZ0ST_qlmm8I4lF6KuEDEmPz6V4PvkeeBiRvhhk6Gk7XxNjUyjfMYBIuvRHzbsZm2p4SCeMaLI2Ljo5-HREC9eQ4pUsfZKrOszL5nEzv5pczifRu8DqdUoNp5K601pRHSQ/s1024/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="630" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzJwnMLMueqGc5FebWfmPOeiWs-4nxIGKjRlCF5ZJsI-JNuQ8Xtb9VS4jKXZ0ST_qlmm8I4lF6KuEDEmPz6V4PvkeeBiRvhhk6Gk7XxNjUyjfMYBIuvRHzbsZm2p4SCeMaLI2Ljo5-HREC9eQ4pUsfZKrOszL5nEzv5pczifRu8DqdUoNp5K601pRHSQ/s320/2.jpg" width="197" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-56805278471827512812014-01-31T15:15:00.249-08:002022-10-05T05:36:11.472-07:00ET VERBUM CARO FACTUM EST (PARAGRAFO TRATTO DAL LIBRO 'ET INCARNATUS EST: INTRODUZIONE ALLA CRISTOLOGIA DI TOMMASO D'AQUINO') di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT8pA-rNvO10I8UwNiOMiuNQEaEKZkoN6XV5FU09kZgZ-lVP_OqzQ3iitFmjRqBplDOue3826bGyd6qiU9VLJoCGaVjSx9pc7X41lGCd2ygNEiDe8S0rb_PJ6YICyp76XJtpYo6HUEArmh25zwUMy9ncci4MdXhmouWi7ryctav_TWzS8MKO3wvOIW2w/s1024/ecce.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="630" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT8pA-rNvO10I8UwNiOMiuNQEaEKZkoN6XV5FU09kZgZ-lVP_OqzQ3iitFmjRqBplDOue3826bGyd6qiU9VLJoCGaVjSx9pc7X41lGCd2ygNEiDe8S0rb_PJ6YICyp76XJtpYo6HUEArmh25zwUMy9ncci4MdXhmouWi7ryctav_TWzS8MKO3wvOIW2w/w295-h480/ecce.jpg" width="295" /></a></div><br /><p><br />Voglio offrire a tutti voi l'intero primo paragrafo tratto dal libro ‘Et incarnatus est: Introduzione alla Cristologia di Tommaso d’Aquino nella Somma Teologica’ di Michele Perrotta. <br /><br /><br /><br />Dal Testo in questione: <br /><br /><br />'ET VERBUM CARO FACTUM EST' </p><br />“È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”. <br />(Colossesi 2:9) <br /><p> </p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIsQVe5eLXyunv37Kwe0TPRWmjIoqIZIDK5GiQeTQWOHg-YetejA-u-27YLOsR3pK7TpiGc_7OWYRcVo4aq-5yioMvqkRATXCvRRAzIwrS70GHRQcos9pNaJomVBrOCEApDcFt6FvDP9ewo5Ph3OuFuMU8FP2J56KcjD8xfB5VIc5nC5K-bS-h-fATug/s4271/Copertina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3125" data-original-width="4271" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIsQVe5eLXyunv37Kwe0TPRWmjIoqIZIDK5GiQeTQWOHg-YetejA-u-27YLOsR3pK7TpiGc_7OWYRcVo4aq-5yioMvqkRATXCvRRAzIwrS70GHRQcos9pNaJomVBrOCEApDcFt6FvDP9ewo5Ph3OuFuMU8FP2J56KcjD8xfB5VIc5nC5K-bS-h-fATug/s320/Copertina.jpg" width="320" /></a></div></blockquote><br /><p><br /><br />Consideriamo la Cristologia, e con essa tutto il mistero che l’avvolge, la nostra prima passione; letteralmente il nostro primo amore per quanto concerne la ricerca nel campo che costituisce l’ordine spirituale. Dopo più di venticinque anni di studio su questo sublime argomento era doveroso per noi scrivere un saggio dedicato proprio alla Cristologia, soprattutto su quella parte inerente all’‘incarnazione di Dio’ nella persona di Gesù Cristo. <br /><br />Questo libro sarà ovviamente focalizzato sulla visione cristocentrica come riconosciuta e accettata dal Cattolicesimo. <br /><br />Per tanto, in questo lavoro, che vuole essere un doveroso omaggio a colui che consideriamo il più grande teologo di tutti i tempi, nonché filosofo e frate domenicano San Tommaso d’Aquino (1225-1274) , il quale ebbe il merito di unire nel Medio Evo la filosofia aristotelica alla teologia cristiana elaborando un sistema basato sul presupposto che ‘ragione’ e ‘fede’ sono conciliabili, prenderemo in esame quella parte della Cristologia che si rifà al dogma principale del Cristianesimo che lo distingue per sua stessa natura dalle altre fedi religiose, cioè l’‘incarnazione di Dio’. <br /><br /><br />La Chiesa cattolica chiama ‘Incarnazione’ il mistero dell’ammirabile unione della natura divina e della natura umana nell’unica persona divina del Verbo. <br /><br />Per realizzare la nostra salvezza il ‘figlio di Dio’ si è fatto carne diventando veramente uomo. La fede nell’incarnazione è segno distintivo della ‘fede cristiana’. <br /><br /><br />“Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. <br />Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei”. <br />(Luca 1:26-38) <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5T0DT4UjKdR6ioEJPPWRmQsHky9AWnEXqtntfjaGB2-2yFd2dG2nMZ7LcwUdtpE-kxp24EIOlKdAXLN_qVf0GaaLNA0MrHEsejn3VdoQKJAY9LmaAIG3qTfD-4OekuhXd2tlnxE85Y_gF-30EX5bl6ZOtWobqiUFMdM5bt3IV1AKXQl0aU5jiQ8YcQQ/s1296/Beato_Annunciazione_Corridoio.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1296" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5T0DT4UjKdR6ioEJPPWRmQsHky9AWnEXqtntfjaGB2-2yFd2dG2nMZ7LcwUdtpE-kxp24EIOlKdAXLN_qVf0GaaLNA0MrHEsejn3VdoQKJAY9LmaAIG3qTfD-4OekuhXd2tlnxE85Y_gF-30EX5bl6ZOtWobqiUFMdM5bt3IV1AKXQl0aU5jiQ8YcQQ/s320/Beato_Annunciazione_Corridoio.jpg" width="320" /></a><br /><br /><br /><br /><br />La singolarità del mistero dell’incarnazione, e questo è bene evidenziarlo, sarà unicamente esaminata in quest’opera dal punto di vista del Cristianesimo. <br /><br />Alla luce di quanto appena affermato, se partiamo da questo presupposto, è doveroso per noi precisare quanto segue su questa particolare fede religiosa: per quanto possa sembrare strano, secondo la concezione cristiana, il Cristianesimo non è una religione vera e propria, come può essere definita l’Ebraismo o l’Islam, bensì una ‘fede teologale’ in cui non è l’uomo a legarsi a Dio bensì è quest’ultimo che, secondo la rivelazione, si è legato alla creatura divenendo Egli stesso un ‘uomo’. <br /><br />In sostanza Dio, entrando nel tempo, si è donato divinamente all’uomo e lo ha coinvolto nella Sua Grazia santificante, cioè lo ha reso partecipe del Suo infinito amore. <br /><br /><br />“L’uomo cadde, ma Dio discese. Cadde l’uomo miseramente, discese Dio misericordiosamente; cadde l’uomo per la superbia, discese Dio con la grazia”. <br />(Sant’Agostino) <br /><br /><br /><br />Alla luce di quanto appena espresso, quindi, il Cristianesimo non si configura come religione, ma, e lo ripetiamo ancora una volta, come ‘fede teologale’. <br /><br />Infatti non dobbiamo confondere Dio, l’Altissimo, come oggetto di religione, semmai come oggetto di fede. <br /><br /><br />La religione ha infatti per oggetto il culto, non Dio; è la fede teologale ad avere invece come oggetto l’Altissimo, cioè il Signore Dio. <br /><br /><br />Questo secondo quanto professato dal Cristianesimo e non secondo quanto lo studioso delle religioni o il filosofo di turno dice del Cristianesimo.<br /><br />Tutto ciò lo possiamo attestare chiaramente dal punto di vista della Rivelazione, quindi alla luce di ciò che per sua natura il Cristianesimo descrive di sé e/o sostiene di essere. <br /><br />Non si tratta quindi, come già detto, di una religione, di una virtù umana che offre a Dio qualcosa (culto, sacrifici, preghiere, etc., etc.), bensì rappresenta la singolare ‘divinizzazione dell’uomo’. <br /><br /><br />Per rimanere in tema su quanto appena espresso, sulla Solennità del Corpus Domini San Tommaso d’Aquino offre la seguente disamina: <br /><br />“L’Unigenito Figlio di Dio, volendoci partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura e si fece uomo per far di noi, da uomini, dèi. Tutto quello che assunse, lo valorizzò per la nostra salvezza. Offrì infatti a Dio Padre il suo corpo come vittima sull’altare della croce per la nostra riconciliazione. Sparse il suo sangue facendolo valere come prezzo e come lavacro, perché, redenti dalla umiliante schiavitù, fossimo purificati da tutti i peccati. Perché rimanesse in noi, infine, un costante ricordo di così grande beneficio, lasciò ai suoi fedeli il suo corpo in cibo e il suo sangue come bevanda, sotto le specie del pane e del vino...”. <br />(‘Opere’ di san Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa – Opusc. 57, nella festa del Corpo del Signore, lect. 1-4) <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIvrFUr79VKxCFbK2qgMj3ug8RcNpQOYvHJkeACjP13X2tzVF6uUTlRyET9R_I2X7Ic3bMbBuoSBkQA_g-AtKS_rZmWmLH5lLaSJyp0vN_8SgYcRWbd6n_tROqJp9EjCq_wHlbT1b8LfNiMC3mSSH0wooRpE7unnZ7oSm7btS0UjVGvQ4DULGSA5nxoQ/s225/tommaso.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="225" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIvrFUr79VKxCFbK2qgMj3ug8RcNpQOYvHJkeACjP13X2tzVF6uUTlRyET9R_I2X7Ic3bMbBuoSBkQA_g-AtKS_rZmWmLH5lLaSJyp0vN_8SgYcRWbd6n_tROqJp9EjCq_wHlbT1b8LfNiMC3mSSH0wooRpE7unnZ7oSm7btS0UjVGvQ4DULGSA5nxoQ/w273-h273/tommaso.jpg" width="273" /></a><br /><br />Dato che la natura di Dio è esclusivamente amore, era necessario che l’uomo tornasse ad essere della stessa sostanza del Padre e quindi farsi Dio per mezzo dell’Unigenito Figlio. <br /><br />Questo ci dice esplicitamente la teologia cristiana. <br /><br />Cristo vive e muore per gli uomini. L’intero essere del Cristo è dato per noi; essere per noi è il suo unico modo di essere. Lui si è totalmente donato all’uomo, ragion per cui Dio è amore e la fede cristiana significa credere nel Dio che si fa uomo e che si è sacrificato per quest’ultimo. <br /><br />La fede senza amore può conservare solo l’apparenza dell’autentica fede cristiana ma non la sostanza. <br /><br /><br />In un nostro precedente lavoro avevamo accennato che anche il teologo, filosofo, e Padre domenicano, Giuseppe Barzaghi in una sua conferenza espresse un concetto analogo a quanto finora detto sulla natura spirituale del cristiano che ci colpì particolarmente. <br /><br /><br />Barzaghi, acuto studioso del Tomismo , espresse l’idea di come il Cristianesimo, nella sua essenza, non fosse una religione vera e propria ma ‘vita divina partecipata all’uomo’. <br /><br />Il teologo domenicano sulla medesima questione aggiunse le seguenti parole: <br /><br /><br /> “…Il Cristianesimo non c’entra niente con la religione perché la religione è l’uomo che si lega a Dio rendendo a Dio il culto che gli è dovuto. Il Cristianesimo non dice che l’uomo deve legarsi a Dio, ma che Dio ha assunto la natura umana! E’ Dio che si lega all’uomo, non l’uomo che deve legarsi a Dio. Avete mai sentito di un musulmano che parla di un musulmanesimo (Islam) anonimo? Per un musulmano uno che non è musulmano è un infedele. […] Per un ebreo uno che non è ebreo non fa parte del popolo eletto. Perché sono religioni! C’è un aspetto di visibilità, di atteggiamento cultuale che è esclusivo, cioè esclude! Nel Cristianesimo, invece, si dice: “ma uno che non è stato battezzato, e non per colpa sua, non è quindi mai stato raggiunto dal messaggio cristiano, questo qui non va all’Inferno?” Ma Dio è forse legato ai sacramenti? No, Dio la grazia la può dare a chi vuole, e quindi se uno non è stato battezzato, e non per colpa sua, non è mai stato raggiunto dal messaggio cristiano, può essere cristiano, anche se apertamente musulmano, anche se apertamente buddista, anche se apertamente ebreo. Perché il Cristianesimo non si risolve nell’atteggiamento religioso, il Cristianesimo è partecipazione della vita divina con la grazia santificante! Non si può dunque dire che il Cristianesimo è la ‘vera religione’, perché non c’entra niente con la religione, anche se ci sono degli elementi religiosi, non si risolve nella religiosità. E per fortuna! Perché se si risolvesse nella religiosità, visto che il Cristianesimo porta all’espansione massima il legame con Dio, implicherebbe l’espansione massima della religione. E l’eccesso di religione è superstizione”. </p><p><br />Anche da questa perspicace disamina di Padre Giuseppe Barzaghi, che noi sposiamo appieno, è ineccepibile comprendere, se non altro sotto l’aspetto metafisico, che per sua stessa essenza va ben oltre la questione fideistica, che più della fede e della speranza, quello che conta in maniera eccelsa tra le tre cosiddette ‘virtù teologali ’ è l’amore (caritas), come rimarcato da San Paolo nella prima lettera ai Corinzi (1Cor.13:1-13). <br /><br /><br />E quale amore è più grande se non quello di Dio, il ‘Reggente dell’Universo’, che decide di farsi uomo tra gli uomini per insegnarci la retta via e per donarci la vera libertà, cioè la Salvazione? <br /><br /><br />L’incarnazione di Dio, a differenza di quello che pensano altri studiosi di tematiche spirituali, è sempre stata per noi la cosa più misteriosa e affascinante che abbiamo studiato tra tutte le questioni riguardanti il sovrannaturale. <br /><br />Il Creatore che per pura grazia si ‘abbassa’ al livello della creatura per rettificarla e di conseguenza salvarla la riteniamo l’opera più nobile e più sublime sia dal punto di vista teologico che metafisico.<br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9-GBKvfuAlx5kEbZwKSo9w8PQWmODjvLs99zz7HcK8VMH8FCA5n2WNnH9gQueChnAwm9phbEXtTVBNZnSPqIoLdLE9rIYQUPe3qx23-Tg_wxQCq2aeBsp5ZybKKWZawSHxDzWBCf-u5XYXJvv1-kBme963jpBopEUBtK6_TZLI93wkrRMEvnXubxorw/s736/Anima%20mundi%20-R.%20Fludd.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="721" data-original-width="736" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9-GBKvfuAlx5kEbZwKSo9w8PQWmODjvLs99zz7HcK8VMH8FCA5n2WNnH9gQueChnAwm9phbEXtTVBNZnSPqIoLdLE9rIYQUPe3qx23-Tg_wxQCq2aeBsp5ZybKKWZawSHxDzWBCf-u5XYXJvv1-kBme963jpBopEUBtK6_TZLI93wkrRMEvnXubxorw/s320/Anima%20mundi%20-R.%20Fludd.jpg" width="320" /></a><br /><br /><br />Ma entriamo dentro a questa particolare visione partendo dell’incipit del Vangelo di Giovanni: <br /><br />“In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste”. <br />(Giovanni 1:1-3) <br /><br /><br />Questo ‘principio’, ed è qui la grandezza di tale questione, assume nella Sacra Scrittura una connotazione del tutto diversa da una porzione di tempo – esso designa l’eternità. <br /><br />Il Verbo, infatti, esiste prima dell’esistenza stessa, cioè esiste prima della creazione fisica (manifestazione materiale). <br /><br /><br />Per ‘prima’ intendiamo non una precedenza cronologica ma l’idea stessa di ‘vita eterna’ – antichi maestri parlano di quell’ ‘ante’ come un punto, un ‘luogo ideale’, dal quale osservare il dipanarsi della Creazione divina . <br /><br />Il ‘prima’ è dunque da intendere come una sorta di spiegazione del movimento dello Spirito Creatore che si espande da Dio verso l’atto creativo, cioè nel ‘Principio’ che l’apostolo Giovanni descrive nel suo Prologo e che poi si fa carne. <br /><br /><br />Questo ‘prima’ è sostanzialmente un punto di focalizzazione di uno stato eterno su cui Dio però ha voluto segnare il Suo ingresso nel nostro mondo. <br /><br />Per il Cristianesimo l’incarnazione di Dio risulta essere a tutti gli effetti un atto d’amore dell’Eterno verso l’uomo mediante la sottomissione del volere di una donna: Maria, ancella del Signore. <br /><br /><br />Stando a ciò che ci racconta la teologia, la grandezza di Maria risiede nella sua risposta a Dio: essa accetta umilmente il dono offerto dall’Altissimo rendendosi disponibile alla Sua chiamata. <br /><br />Grazie a Maria, che ha assecondato umilmente i piani del Signore Dio, l’intera umanità può godere di questo inestimabile dono. <br /><br /><br />Maria è il modello per tutti i cristiani perché esegue quello che Dio vuole da lei ed è proprio in questo che consiste la sua santità. <br /><br />Quest’opera, come abbiamo già ricordato, vuole essere a tutti gli effetti un saggio focalizzato sui misteri, troppo spesso fraintesi, e sull’essenza stessa su cui si basa il Cristianesimo, ossia l’incarnazione di Dio (incarnatio dei): </p><p>‘Et Verbum caro factum est et habitavit in nobis’. </p><p><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNtMVFfJ2IP5htifYRpH5MnqOTOmRC_4CrqQJpi9HB4bdvvJoRd0wKs_ypb8phk7wxbLqyz4U93GLLeOTMQE-gBeiLZqinkHkohchH3nMJa34iIeDkaNJtIIeBcpaJUtQaWEQfan8k6HPzpBFOJbfTOzS0S3omcZxciruQtN69eqiTtMqwszTP8YG4hg/s1000/gerrit-van-honthorst-adorazione-del-bambino.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="733" data-original-width="1000" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNtMVFfJ2IP5htifYRpH5MnqOTOmRC_4CrqQJpi9HB4bdvvJoRd0wKs_ypb8phk7wxbLqyz4U93GLLeOTMQE-gBeiLZqinkHkohchH3nMJa34iIeDkaNJtIIeBcpaJUtQaWEQfan8k6HPzpBFOJbfTOzS0S3omcZxciruQtN69eqiTtMqwszTP8YG4hg/w387-h284/gerrit-van-honthorst-adorazione-del-bambino.jpg" width="387" /></a><br /><br /><br /> Accettare l’incarnazione di Dio è un atto difficile in questo mondo materiale dominato dai sensi, dall’ignoranza, e da sistemi teorici basati su determinati schemi materialisti che, per forza di cose, hanno condizionato e condizionano tutt’oggi il nostro modo di pensare incentrato prevalentemente su ciò che noi chiamiamo ‘pragmatismo scientifico’. <br /><br />Detto questo, però, è altrettanto elementare comprendere che se accettiamo l’idea (spiritualista) che tutte quante noi siamo anime incarnate che partecipano al gioco della vita, chi può impedire a Dio onnipotente di interagire con noi in questo universo fisico e, in tal senso, prendere anche parte nella nostra esistenza interpretando il ruolo di un ‘essere umano’, che sia esso inteso come un’emanazione del Divino, una proiezione della Verità Assoluta, un’entità pienamente realizzata colma di attributi divini, o persino un’incarnazione stessa di Dio come enunciato dalla rivelazione cristica? <br /><br /><br />Nel Cristianesimo il Dio Padre, nonostante sia la stessa entità, diviene Figlio, l’Emmanuele (‘Dio con noi’), per donare la salvezza all’umanità. <br /><br />L’incarnazione di Dio, come ci rivela l’Aquinate nella sua opera più famosa che presenteremo nelle pagine a seguire, Summa Theologiae (Somma Teologica), è l’argomento centrale, ma anche quello più complesso e discusso all’interno della Cristologia. <br /><br /><br />L’Eterno entra nel tempo per mezzo dell’incarnazione, ed è in tal modo che, per Grazia Divina, l’Inconoscibile diviene conoscibile; l’Ultraterreno diviene terreno, ciò che è metafisico diviene fisico, in sostanza, ‘il Logos divino si fa carne’, ed è questo il grande miracolo: <br /><br />Dio, unica sorgente di verità, dalla Sua dimora più elevata, non si è scordato delle Sue creature più amate e della Sua promessa, cioè donarci la vita eterna. <br /><br /><br />Secondo la teologia cristiana la Bibbia deve esser letta in modo globale. Essa contiene una rivelazione progressiva che culmina con l’avvento di Cristo: non ci si può dunque fermare ad un brano, specie dell’Antico Testamento, e assolutizzarlo, senza tener conto della ‘rivelazione cristica’ che può averlo arricchito o addirittura ‘corretto’ (migliorato). <br /><br />Per i cristiani il Vecchio Testamento va letto alla luce del Nuovo Testamento; una verità spirituale, infatti, va vista nell’intero arco della rivelazione per comprenderla e svilupparla rettamente nel proprio intimo. </p><p>La Bibbia deve essere quindi utilizzata e compresa per intero dalla Genesi all’Apocalisse di Giovanni. </p><p><br /></p><p>Nel Vangelo il Paràclito (παρα κλητος – ‘invocato’) discende direttamente dal regno celeste del Padre per donare, attraverso Suo Figlio, la salvezza nel nome dell’Àgape. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_aJ38uslyvVQmo3vffkRHWFIZO-EOfPuNQmgUNApx6AGlY4o2Y5SKzPFzMnH2VdaWuB32ChRPICb_g8n1xXTfZ2_8afU_2LlgYSyHDa_vIlQW0OQ__FW0iuqCEcB3dlQ20ye2nm4kEXxRnG_VVboNehgKsEYZid2L6goiNq4SCATScnSPSDX7wDZVQw/s349/Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_079.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="266" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_aJ38uslyvVQmo3vffkRHWFIZO-EOfPuNQmgUNApx6AGlY4o2Y5SKzPFzMnH2VdaWuB32ChRPICb_g8n1xXTfZ2_8afU_2LlgYSyHDa_vIlQW0OQ__FW0iuqCEcB3dlQ20ye2nm4kEXxRnG_VVboNehgKsEYZid2L6goiNq4SCATScnSPSDX7wDZVQw/s320/Rembrandt_Harmensz._van_Rijn_079.jpg" width="244" /></a><br /> <br />Il Divino, che fino ad allora pretese di non essere raffigurato attraverso le statue e le immagini (Esodo 20:4), decide di rivelarsi agli uomini per mezzo dell’incarnazione chiedendo all’uomo soltanto una cosa: di essere amato e di seguire la Sua Legge. <br /><br /><br />Il Vangelo ci rivela non solo che Dio è amore, ma che attraverso questa ‘Nuova alleanza’ l’intera umanità si potrà salvare per mezzo del messaggio evangelico e del sacrificio del Dio fatto uomo. <br /><br />“ Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati”. <br />(Matteo 26:26-28) <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM2ngIWOXVF-0eXspGwAOodS-07U6ohNzdNrkmEek5aCD8hnTWS5bKfSxUEYND1fbhTFCpdUBBT2AKC-BSc2waUlu3xIUzwHzynE8c-LUOFg83_XhloJXPly_j9MXOnkMWKK6fFzpr8DdmjmM7F7pw1dm05ypKYAuLpxEJ3RjIvQChCWTlVv7lqmtfJw/s690/ultima%20cena.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="690" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM2ngIWOXVF-0eXspGwAOodS-07U6ohNzdNrkmEek5aCD8hnTWS5bKfSxUEYND1fbhTFCpdUBBT2AKC-BSc2waUlu3xIUzwHzynE8c-LUOFg83_XhloJXPly_j9MXOnkMWKK6fFzpr8DdmjmM7F7pw1dm05ypKYAuLpxEJ3RjIvQChCWTlVv7lqmtfJw/s320/ultima%20cena.jpg" width="320" /></a><br /><br />Quando nella Bibbia si parla dello ‘Spirito di Dio’ si allude alla potenza del Signore (YHWH) che crea. <br /><br /></p><p>E’ lo Spirito di Dio che all’inizio si vibrava sulle acque trasformando il Caos primordiale in Cosmo. <br /><br /><br />La Bibbia ci dice che quando lo Spirito viene inviato si creano gli esseri viventi. </p><p>Se lo Spirito viene su Maria è perché si deve realizzare dunque una ‘nuova creazione’. <br /><br /><br />Secondo la teologia, infatti, quello stesso Dio che ha creato l’essere dal nulla introduce nella storia un ‘nuovo principio vitale’ per mezzo della ‘madre di Dio’ (Θεοτόκος - Theotókos): Suo Figlio si fa carne, Dio si fa uomo. <br /><br /><br />La Buona novella si fa emblema della rivincita degli ultimi: la giustizia divina del Padre che, nel nome dell’amore, attraverso suo Figlio, prevarica sull’ingiustizia umana che più volte il ‘popolo eletto’, gli ebrei, ha subìto nel corso della sua esistenza. <br /><br />In questo progetto celeste, come già indicato, è Dio che si lega all’uomo e non viceversa! <br /><br /><br />Il concetto di religione viene dunque assimilato e allo stesso tempo dissolto in Lui per mezzo della Grazia divina. </p><p>Questo rivela nitidamente il Cristianesimo a cui siamo molto legati in quanto una delle principali forme tradizionali esistenti nel globo terrestre. <br /><br /><br />Dunque se il Cristianesimo è, nella sua essenza, la ‘partecipazione della vita di Dio’, cioè della vita eterna, per comprenderlo appieno dobbiamo rivolgerci al Suo sguardo, cioè focalizzare il tutto dal Suo punto di vista, vale a dire dallo sguardo stesso dell’Eterno. <br /><br />Dobbiamo in pratica trascendere la visione del mondo e proiettare la nostra mente nel piano verticale. <br /><br />Vedremo nel prossimo paragrafo il metodo con cui è possibile applicare la ‘visione anagogica’ della Sacra Scrittura per mettere a fuoco l’obiettivo con cui il Divino osserva le cose. <br /><br /><br />Nella visione cristiana Dio è Uno e Trino (Santissima Trinità), ed è in tal senso concepito come Padre, Figlio e Spirito Santo; questo concetto tripartito viene di solito spiegato mediante il seguente ragionamento: l’acqua può essere liquida, ghiaccio e vapore. <br /><br />Tre differenti aspetti della stessa sostanza o realtà. <br /><br /><br />Un’unica relazione, quindi, quella del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che si distingue negli opposti: la causa che pone nel proprio effetto una Sua somiglianza. <br /><br /><br />“ Il mistero dell’incarnazione non si è attuato per un qualche cambiamento nell’eterna condizione di Dio, ma in quanto Egli in maniera nuova si unì a una creatura o meglio unì a Sé la creatura ”. <br />(Thomas Aquinas – Summa Theologiae, Tertia pars – Questione 1; Articolo 1) <br /><br /><br /><br />L’Eterno, di per sé misterioso ed intellegibile, si dischiuse in tal modo aprendosi (facendosi conoscere) al mondo. <br /><br />Tutto questo, stando sempre secondo ciò che ci testimoniano le Scritture, per ‘grazia’, cioè per amore verso le Sue creature. <br /><br />Secondo Tommaso d’Aquino la filosofia è conciliante alla teologia, ed è infatti per mezzo di essa che è possibile ‘penetrare le verità della fede mediante la ragione’, considerata dall’Aquinate ‘preambula fidei’, ovvero motivazione principale del dono dell’intelletto che porta a realizzare e successivamente a credere. <br /><br />La ragione, messa al servizio della fede, per Tommaso deve chiarificare quest’ultima. </p><p>Ed è proprio questa la funzione che auspica questo nostro trattato: investigare sui misteri della fede mediante il raziocinio perché l’atto più sublime che l’uomo possa compiere è, a nostro avviso, proprio quello di saper pensare e attraverso il pensiero riuscire ad elevarsi. <br /><br /><br />La mente, del resto, non è altro che il ‘santuario’ dove vengono custodite le cose intelligenti e sapienti. </p><p><br /></p><p>Ma è davvero possibile, per usare le parole esposte in uno dei tanti quesiti che Volusiano rivolse a Sant’Agostino, ovvero: “ che dentro il corpicciuolo di un bimbo in fasce si nasconda colui al quale non basta l’universo; che abbandoni i suoi cieli il grande Sovrano, e riduca a un solo minuscolo corpo il governo di tutto l’universo”? <br /><br /><br />Per rispondere in maniera esaustiva a questo interessante quesito è doveroso stipulare alcune considerazioni ben precise inerenti alla Cristologia che sono le seguenti: la divinità, anche se in qualche modo sembra ‘ridursi’ nel prendere consistenza in un corpo umano, quindi all’interno di una creatura ‘finita’ e ‘limitata’, non rinuncia al controllo assoluto sull’intera creazione perché, in realtà, la Sua vera essenza è infinita ed illimitata, dunque senza spazio e senza tempo, e quindi non può avere un potere minore o ridotto quando discende nel mondo materiale. <br /><br /><br />Sant’Agostino, infatti, risponde a Volusiano utilizzando queste ferme parole: <br /><br />“ Egli ha il potere d’essere intero dovunque, senza essere racchiuso in alcun luogo, di venire senza allontanarsi dal luogo dov’era, d’andarsene senza abbandonare il luogo da dove era venuto”. <br /><br /></p><p>Questa è la grandezza di Dio che sfugge a tutte le leggi della fisica in quanto Onnipotente. <br /><br />Tommaso, nella Somma Teologica Questione 1; Articolo 1 (Tertia pars), riprende la medesima questione ampliando il seguente concetto in questi termini: <br /><br />“La dottrina cristiana non insegna che Dio, calandosi nella carne umana, abbia abbandonato o perduto il governo dell’universo, oppure che l’abbia come ristretto in quel minuscolo corpo: questa è immaginazione di uomini capaci di pensare solo a livello della materia. Dio è grande non per mole, ma per la sua potenza; perciò la sua grandezza raccogliendosi nelle piccole cose non ne sente disagio. Come il nostro fugace parlare viene ascoltato in un medesimo istante da molti e arriva a ciascuno per intero, così non è incredibile che il Verbo divino, non fugace, sia contemporaneamente tutto e dovunque”. <br /><br /><br />L’Aquinate specifica inoltre come Cristo, in quanto ‘vero Uomo e vero Dio’, in realtà non abbia avuto un corpo apparente e né un corpo celeste, ma un corpo fisico vero e proprio come quello degli uomini comuni – soggetto quindi al freddo, al calore, al dolore, alla fame, alla sete, etc., etc.. <br /><br /><br />Tutto ciò lo esamineremo in modo dettagliato più avanti quando sarà presentato il testo originale (Quaestiones 5,2). </p><p><br /></p><p>La natura divina di Gesù la si evince anche quando egli discese negli inferi: <br /><br />“Il termine Inferi o Inferno, ha riferimento al male della pena, non al male della colpa. Perciò era opportuno che Cristo vi discendesse: non perché lui meritasse la pena, ma per liberare quelli che dovevano subirla. La Passione di Cristo fu come la causa universale della salvezza umana, sia dei vivi che dei morti… <br />… l’anima di Cristo discese all’Inferno non con il moto che è proprio dei corpi, ma con quello che è proprio degli angeli”. <br />(Thomas Aquinas – Summa Theologiae, Tertia pars – Questione 52, Articolo1) <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi58ZIzZAWq_c_CfCB3XXi_mCcLmxDo1cPdY0dnfV2tVZZhwG_hlKe6A_w-NA7a-D-AdWJ-6hGSmab7SPl6IrlnCvnQuDPHayui-hovOZaYSzYKVKMS7Mj_UnI5Jz2STRCi7ibsDzTZAtBFNmYGT7i5YgSJImBVMpl8zDnw3NMbd-rsbqcbNidg-vnM9g/s1789/cristo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1789" data-original-width="1200" height="381" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi58ZIzZAWq_c_CfCB3XXi_mCcLmxDo1cPdY0dnfV2tVZZhwG_hlKe6A_w-NA7a-D-AdWJ-6hGSmab7SPl6IrlnCvnQuDPHayui-hovOZaYSzYKVKMS7Mj_UnI5Jz2STRCi7ibsDzTZAtBFNmYGT7i5YgSJImBVMpl8zDnw3NMbd-rsbqcbNidg-vnM9g/w256-h381/cristo.jpg" width="256" /></a><br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Cristo morì veramente perché potesse entrare la vita nel regno della morte. <br /><br /><br />Secondo la teologia cristiana la morte era stata introdotta nel mondo per colpa dell’egoismo di Adamo reo di aver messo se stesso al posto di Dio. <br /><br />La vita ci viene riportata dall’amore del sacrificio di Gesù. <br /><br />Dalla morte, adesso, pulsa la vita! <br /><br /><br />Cristo è infatti il Dio dei viventi, che vive eternamente nell’amore tra il Padre e il Figlio. <br /><br />L’incarnazione del figlio di Dio è il segno dell’amore di Dio per noi ed è il fondamento stesso della nostra eternità. <br /><br />“Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”. <br />(Luca 24:5-7) <br /><br /><br />Oggi gli esseri umani non si accorgono di esser parte di qualcosa più grande di loro. <div>Se desiderano sentirsi completi devono, a nostro modo di vedere, riscoprire in cuor loro Dio, uscendo definitivamente dall’illusione della realtà materialistica di cui sono, volenti o nolenti, prigionieri. <br /><br />Le persone comuni, nonostante siano state circondate per secoli dal Cristianesimo, non sono mai state completamente in sintonia con il suo messaggio spirituale. <br /><br /><br />Purtroppo il razionalismo dell’odierna società secolarizzata rende molte persone scettiche e persino ostili nei confronti del sacro. <br /><br />Salvo rarissime eccezioni, l’uomo moderno non riesce a comprendere che i fatti del mondo non sono la fine della questione; esiste una realtà spirituale, divina, che Tommaso d’Aquino descrive nei minimi particolari nei suoi magnifici trattati teologici ed è ad essa che dobbiamo prevalentemente pensare prima di dire o fare qualcosa su questo piano di realtà. <br /><br />Il senso della vita va infatti ricercato dentro di noi, laddove esiste una dimensione totalmente intima in cui la nostra anima dimora in attesa di essere risvegliata e di essere ricondotta a Dio – anche attraverso il lume della ragione. <br /><br /><br />Grazie allo studio della Summa Theologiae è possibile, secondo noi, rendere in comunione la nostra mente con la nostra anima e proiettare i nostri pensieri verso l’Altissimo, il sommo artefice di tutto ciò che esiste. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzfWwE1Xh4SALNnZ6Hrhur5IvB9ncXmMEUBFEQszQbKB1ioKmNQEQD4PIN5JA6Wdk1ilgFzSXsBOHbRnTxetAOoFLCeOmOnsVQlZLzvNb-wvvmHIulOYBIVGlgkA9pgk7G6qt-kKWq9xR9OeBC8gMEBGid-5UEUsoWvXaKoQDiTWAXhs4m46zuI9pq9w/s960/TOMMASO%20D'AQUINO.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="639" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzfWwE1Xh4SALNnZ6Hrhur5IvB9ncXmMEUBFEQszQbKB1ioKmNQEQD4PIN5JA6Wdk1ilgFzSXsBOHbRnTxetAOoFLCeOmOnsVQlZLzvNb-wvvmHIulOYBIVGlgkA9pgk7G6qt-kKWq9xR9OeBC8gMEBGid-5UEUsoWvXaKoQDiTWAXhs4m46zuI9pq9w/s320/TOMMASO%20D'AQUINO.jpg" width="213" /></a><br /><br />Per Tommaso tutte le cose presenti in natura sono regolamentate dal rapporto causa-effetto di cui la ‘causa prima’ (esente da un precedente effetto originale) è Dio stesso. <br /><br />Inoltre per l’Aquinate non esiste il concetto di ‘infinito’, come invece teorizzato da altri pensatori, in quanto quest’ultimo è inteso da Tommaso come una ‘non prospettiva’. <br /><br />In rapporto a questa esperienza della ‘finitudine’, di fronte all’infinito medesimo, Tommaso realizza un disegno divino con un principio ed una fine che è Dio stesso. <br /><br /><br />Tutto ciò che è causato nell’universo fisico è figlio della causa prima, cioè è frutto dell’operato dell’Eterno. </div><div><br /></div><div>Ogni cosa per Tommaso avviene in vista di un fine di cui il fine ultimo è inequivocabilmente Dio – Ex fine. <br /><br /><br />In quest’ottica, anziché risalire all’indietro, l’Aquinate proietta la sua visione in avanti e cerca quale sia il fine della creazione. <br /><br />Ogni cosa ha uno scopo immediato, ma tutti gli scopi tenderanno verso un unico scopo universale che altri non è che Dio. <br /><br />Se per la teologia il Cristo incarna il Logos, è dunque opportuno dire che i cristiani potranno cercare di comprendere e risalire a Dio anche per mezzo della logica e non solo con la fede. <br /><br />Quindi, in accordo con quanto sostiene Tommaso, per mezzo della ragione. <br /><br /><br />Mantenere il pensiero elevato, a parer nostro, porta l’essere a contemplare le cose eccelse e, conseguentemente, a riavvicinarsi al Divino. <br /><br /><br /></div><div>La teologia sviluppata dall’Aquinate, a differenza di quella dei Padri della Chiesa e dello stesso Sant’Agostino, è fondamentalmente una ‘teologia razionale’, destinata non tanto alle persone comuni, quanto agli studenti e ai colleghi maestri di teologia. <br /><br /><br />Tommaso, scegliendo deliberatamente Aristotele come sua guida principale in filosofia, incorse inevitabilmente nella critica del tempo; da una parte fu criticato aspramente per aver messo in discussione la tradizione neoplatonica nella sua veste cristiana e, dall’altra, per aver abbracciato l’Aristotelismo del filosofo e medico musulmano Averroè (1126-1198). <br /><br /><br />Le opere di Aristotele, in gran parte recuperate proprio dagli arabi, una volta tradotte in latino ebbero un grande impatto sul pensiero medievale. Nondimeno l’opera di Tommaso d’Aquino ebbe tuttavia il merito di armonizzare nel Medio Evo il messaggio evangelico e la filosofia classica riunendola sotto una nuova luce. <br /><br /><br />La destrezza della sua mente analitica e sintetica, oggi riconosciuta da tutti, è come se avesse in qualche modo purificato tutto il materiale che egli ha studiato nel corso della sua formazione filosofica per ridurlo all’essenziale e dargli una forma nuova e originale, aperta alle prospettive future. <br /><br />Nel periodo in cui visse Tommaso fu l’Averroismo ad avere avuto il merito di introdurre nella cultura medievale, come già espresso, la filosofia aristotelica esaltandone il razionalismo; tuttavia Tommaso tradusse i testi di Aristotele in latino e creò una filosofia che utilizzava la grammatica aristotelica come metodo per fare esperienza dentro il concetto di Verità. <br /><br /><br />In principio le sue tesi non furono accettate, ma in un secondo momento, dopo la sua morte, ci fu un riconoscimento ufficiale: Tommaso d’Aquino aveva fondamentalmente ‘cristianizzato Aristotele’ trattando le problematiche del Cristianesimo e servendosi dei concetti del filosofo greco dimostrando in questo modo che la teologia poteva essere riconosciuta come un’effettiva ed accurata ‘scienza dimostrativa’. <br /><br /><br />Non a caso Tommaso d’Aquino viene considerato colui che portò la Scolastica al suo massimo splendore ed è, insieme a Sant’Agostino, riconosciuto tutt’oggi come uno dei pilastri portanti della dottrina cattolica. <br /><br />Mentre il Vescovo d’Ippona ebbe il merito di portare Platone nel mondo cristiano, Tommaso fu colui che introdusse Aristotele nel cuore della teologia cristiana. <br /><br /><br />Secondo l’Aquinate, infatti, sarà proprio attraverso la ragione, punto cardine della filosofia aristotelica, che sarà possibile indagare la natura e, di conseguenza, arrivare ad investigare i misteri della fede. <br /><br />Una fede, in pratica, supportata chiaramente dalla ragione. <br /><br /><br />Nei suoi scritti Tommaso sostiene che la fede cristiana non è né incompatibile né contraddittoria con un esercizio della ragione secondo i suoi princìpi; le ‘verità’, quelle di fede e quelle di ragione, possono quindi integrarsi in un armonico sistema sintetico senza contraddirsi. <br /><br />L’Aquinate pone come principio il rispetto dell’ordine razionale, creato e voluto da Dio, ‘Causa primaria’ e ‘Motore immobile’ (atto senza potenza e forma senza materia), per consentire all’uomo di conoscere la Verità ultima. <br /><br /><br />Egli distingue dunque ‘ragione naturale’ e ‘ragione illuminata dalla Rivelazione’, quindi ‘teologia naturale’ e ‘teologia rivelata’, in cui Dio è inequivocabilmente l’oggetto di tutta l’opera di Tommaso. <br /><br />Secondo il Doctor angelicus, la filosofia ha il compito prima di esaminare e studiare gli esseri creati per poi elevarsi, in un secondo momento, alla conoscenza del Creatore; nell’ordine della teologia, invece, si comincia con lo studio di Dio, ed è proprio quest’ordine che si segue nei suoi illuminanti lavori. <br /><br /><br />Non c’è separazione tra teologia e filosofia, a differenza di ciò che espose nelle sue conversazioni San Bonaventura, il quale affermava che la teologia iniziasse laddove finisse la filosofia. <br /><br />Per Tommaso, invece, e citiamo letteralmente le sue parole: <br /><br />“La filosofia è l’ancella della teologia”. <br /><br /><br />Alla critica mossa da San Bonaventura è nota la risposta che, in una disputa universitaria, Tommaso diede al santo di Bagnoregio che gli aveva rimproverato di versare l’acqua della ragione nel vino puro della Rivelazione, ossia di mischiare la filosofia con la teologia; l’Aquinate rispose all’amico francescano con queste strabilianti parole che ancora oggi risultano essere più che significative: <br /><br /><br />“ Noi continuiamo il convito di Cana, in cui l’acqua fu cambiata in vino. Faccio mio questo intendere, nella cosciente convinzione che non bisogna temere di capire, conoscere, procedere, soprattutto non bisogna aver paura di chi semina confusione poiché l’acqua fu cambiata in vino, rivelandosi, e più forte della morte è l’amore, e il pensiero che da esso genera, pensiero che edifica l’umano, lo rende azione e, con fermezza, si manifesta libero e incondizionato di fronte alla realtà ”. <br /><br /><br />Tommaso è inclusivo, include soprattutto sempre il Divino nei suoi concetti filosofici e ce lo mostra chiaramente attraverso tutti i suoi discorsi articolati come nella discussione appena citata. <br />E’ semplicemente geniale! <br /><br /><br />San Tommaso d’Aquino rappresenta uno dei principali pilastri del pensiero filosofico occidentale e il suo esempio di ricercatore di Verità ci ricorda che la mente umana, se guidata dalla fede più pura, può realmente arrivare a sfiorare la ‘Porta del Paradiso’. <br /><br /><br />Continua… <br /><br />*******<br /><br />Potete acquistare il libro cartaceo (copertina rigida) nel seguente link: <br /><br />ET INCARNATUS EST: Introduzione alla Cristologia di Tommaso d’Aquino nella Somma Teologica: <br /><a href="https://www.amazon.it/Libri-Michele-Perrotta/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3AMichele+Perrotta">https://www.amazon.it/Libri-Michele-Perrotta/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3AMichele+Perrotta</a><br /><p></p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibw0c9z5SAMG2R3YpyJOFflsaGCdzJHFmL9I_ezWc-C0iCrzXc2Hqz8Achpe9OmyFLtGrOCVUb4uanRVw-Mm0tVlb3-VjDzJdxIE3NJq7w8949011P8DRZFsC4WVKi4WqutV8TQJ6V_v5WrZylcVcCsVr4YUSDyB2kjWXs1X_GUOLnHVyLsTxEY70_DA/s4271/Copertina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3125" data-original-width="4271" height="348" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibw0c9z5SAMG2R3YpyJOFflsaGCdzJHFmL9I_ezWc-C0iCrzXc2Hqz8Achpe9OmyFLtGrOCVUb4uanRVw-Mm0tVlb3-VjDzJdxIE3NJq7w8949011P8DRZFsC4WVKi4WqutV8TQJ6V_v5WrZylcVcCsVr4YUSDyB2kjWXs1X_GUOLnHVyLsTxEY70_DA/w475-h348/Copertina.jpg" width="475" /></a></div></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></div>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-19591483452044170822014-01-31T15:14:00.068-08:002022-04-13T05:36:44.465-07:00IL FILO D'ORO: CONSIDERAZIONI SULLA CONOSCENZA DELL'UNIVERSALE NELLA TRADIZIONE PRIMORDIALE di Michele Perrotta<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEhcJEruIEFNfqJTTlNMSlKjocjeJupwJXiOYCzJDHbzJ6bJhMgE-U-FFfkMMDBCSi7xD2ApUUML-VDZk3ww6cZY3-TJEwBVfXE5kI0P0GbhIvTPwf8cK8e1hSK9BjKfErAh6y_jUxIZNMHQKCQm4A-ZVzxGB82dMSSTCuriUk9U77pU9f0ZZ1gREPxQ/s3733/copertina%20Il%20Filo%20d'oro.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2775" data-original-width="3733" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEhcJEruIEFNfqJTTlNMSlKjocjeJupwJXiOYCzJDHbzJ6bJhMgE-U-FFfkMMDBCSi7xD2ApUUML-VDZk3ww6cZY3-TJEwBVfXE5kI0P0GbhIvTPwf8cK8e1hSK9BjKfErAh6y_jUxIZNMHQKCQm4A-ZVzxGB82dMSSTCuriUk9U77pU9f0ZZ1gREPxQ/s320/copertina%20Il%20Filo%20d'oro.jpg" width="320" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Il Filo d’oro - Considerazioni sulla Conoscenza dell’universale nella Tradizione primordiale di Michele Perrotta: <p></p><p><br /></p><p>In questo lavoro, oltre a presentare la reale ed effettiva funzionalità dell’Esoterismo, proponiamo l’idea di una Tradizione primordiale, di origine ‘non terrena’, di cui le varie religioni o forme tradizionali presenti nel nostro pianeta non sarebbero che adattamenti determinati da distinti fattori storici e geografici ma con gli stessi precetti di valenza di ordine universale e di unità trascendentale. <br /><br />Per unità trascendentale delle religioni intendiamo che in ogni forma o dottrina vi sarebbero delle costanti che vanno al di là delle singole configurazioni e quindi le trascendono; una volta superata questa concezione, in cui tutto è unito da dei princìpi globali liberi dai dogmi di fede, sarebbe più rintracciabile e più adeguatamente assimilabile l’intelligibilità dell’Assoluto. <br /><br />E’ come far ritorno dal ‘mondo della parola’ al ‘mondo degli archetipi’, o, più esattamente, dalla dimensione terrena e materiale, sentimentale e religiosa, a quella metafisica in cui tutto è congiunto. <br /><br />Dunque le singole tradizioni altro non sono che incarnazioni della Philosophia perennis. <br /><br /><br />Il compito dell’impavido ricercatore di verità è quello di ricercare i frammenti di questa Tradizione primordiale, occultati e seminati un po’ ovunque nelle singole tradizioni, in modo da ricomporre nel proprio intimo questo prezioso mosaico smarrito. <br /><br />E' stata la perdita della vera sapienza o l’oblio della più pura ed elevata intellettualità a far degenerare e poi disperdere questa sublime ‘conoscenza di ordine superiore’ alimentando in questo modo confusione e separazione tra le tradizioni sapienziali postume - nonostante vi sia ancora un Filo d’oro che le tiene strettamente legate alla più alta definizione di Verità. <br /><br /><br />La principale causa della crisi del mondo moderno risiederebbe proprio in un perduto contatto con l’Esoterismo della vera Tradizione e nel conseguente estinguersi di dottrine che avessero il deposito di un corrispondente corpus di ‘conoscenze di ordine universale’. <br /><br />Stretto dunque nella stringente morsa del materialismo, l’Occidente negli ultimi tempi ha degenerato, plasmato e trasformato quello che un tempo era il suo pensiero elevato in superstizione ed è stato spinto nel finto bisogno di un continuo consumismo di cose inutili dal punto di vista della crescita interiore. <br /><br /><br />Il tentativo di partire da una o più tradizioni ancora esistenti e da lì procedere per integrazione attraverso il recupero degli insegnamenti tradizionali genuini è basilare se ci rivogliamo allacciare a quel Filo d’oro che incarna la Tradizione primordiale. <br /><br />In diversi culti religiosi sopravvivono infatti, seppur in uno stato latente, quei ‘princìpi universali’ e quei simboli sacri capaci di riavvicinare le anime individuali a Dio. <br /><br />Questo saggio auspica ad un risveglio di quegli immortali valori che sono sempre eterni seppur assopiti negli angoli più intimi di ogni essere umano connesso alla frequenza dell’Amore in cui Dio esercita perennemente. <br /><br /><br />Si tratta di un breve ma conciso manuale su come dovrebbe essere polarizzato oggigiorno lo spirito di uno kshatriya, un guerriero della Tradizione. <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-wwTdDQUK2BeK4qzvc_-zlre7BRH4BjHQhy84mLQ21wAQJMycOl3CYNiksUztDUlKLKDbZxaG1bN7q3iCzSnyEky7h_jedQfkCU-xCvNU3xVVd1kmJhQpLPHjaO8Bomq-nmdsjW3ZUdse_LDL4Bs_AqFTSSBZ_fUdSykWpPoqMKbtxNKOz0iozkIkMQ/s561/kalki%20Avatara.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="552" data-original-width="561" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-wwTdDQUK2BeK4qzvc_-zlre7BRH4BjHQhy84mLQ21wAQJMycOl3CYNiksUztDUlKLKDbZxaG1bN7q3iCzSnyEky7h_jedQfkCU-xCvNU3xVVd1kmJhQpLPHjaO8Bomq-nmdsjW3ZUdse_LDL4Bs_AqFTSSBZ_fUdSykWpPoqMKbtxNKOz0iozkIkMQ/s320/kalki%20Avatara.jpg" width="320" /></a><br /><br />******* <br /><br /><br />Dal testo: <br /><br />Le motivazioni che ci hanno condotto a scrivere questo trattato sono tante, ma ci tenevamo soprattutto a portare un po’ di nitidezza sulla confusione che si è venuta a creare in questi ultimi decenni intorno alla Spiritualità e all’Esoterismo. <br /><br />Siamo consci che alcuni dei nostri ragionamenti che presentiamo, soprattutto in questa prima parte, possono sembrare per taluni che si occupano di spiritualità rigidi, severi e persino intolleranti quando esponiamo il nostro tagliente giudizio nei confronti della società odierna e su alcune tradizioni che riteniamo mendaci e dannose... <br /><br /><br />...Tra le tante pretese arroganti della civiltà moderna occidentale vi è quella di essersi proclamata ‘scientifica’ e di credersi superiore rispetto ad altre culture del globo terrestre; in realtà l’Occidente è oggigiorno formato da gente che ha una concezione cinica e limitata della realtà, intellettualmente ottusa e con una visione spirituale del tutto orba rispetto ai grandi pensatori del passato. <br /><br />Purtroppo le persone che cercano di evadere da tutto questo regolarmente si rifugiano in correnti spiritualiste effimere o non regolari dal punto di vista iniziatico, cioè prive di un’effettiva ritualità originale connessa alla ‘dottrina metafisica primordiale’... <br /><br /><br />…Tornando alla critica che abbiamo rivolto alla cosiddetta società civilizzata occidentale e a tutte le contraffazioni messe dalla stessa in atto, abbiamo ritenuto opportuno prendersela in questo scritto in primis con i neospiritualismi più in voga, auspicando ad un loro abbattimento sistematico, e successivamente contravvenire contro l’ipocrisia buonista dell’uomo moderno dettata da una visione politica detta ‘progressista’ che di fatto sta accompagnando l’Occidente ad un suo tramonto definitivo. <br /><br /><br />La necessità di scrivere queste pagine, oltre a quanto finora esposto, è soprattutto maturata dal fatto che stiamo vivendo in un mondo sempre più materialista e quasi del tutto privo di valori spirituali perché spinto da il susseguirsi di alcuni eventi ‘terrestri’ e da alcune oscure dinamiche ‘non terrestri’ che lo hanno portato a divenire tale. <br /><br />Del resto tutto è collegato per ‘legge di corrispondenza’, dai piani superiori a quelli inferiori e viceversa: ‘Come in Alto, così in Basso’. <br /><br /><br />Questo nostro libro vuole essere, in pratica, un manuale funzionale a far rientrare la nostra vera essenza nella stessa lunghezza d’onda dello Spirito tradizionale che travalica il Tempo. <br /><br />Il declino del Pensiero elevato ha portato il mondo contemporaneo ad essere totalmente insensibile alle tematiche trascendentali e lo ha reso da questo punto di vista cieco e sordo al loro richiamo. <br /><br />Non riesce, salvo rarissime eccezioni, a concepire una realtà più grande ed andare oltre l’aspetto materiale in cui è infossato. <br /><br /><br />Oltre a sperare in un recupero integro di quei ‘valori cavallereschi’ che per loro stessa natura sono congiunti alla rettitudine dell’essere umano, in questo saggio proveremo a fare chiarezza su come siamo giunti a conseguire un mondo quasi del tutto privo di coscienza spirituale, ma anche e soprattutto, ci immergeremo nei celestiali insegnamenti inerenti alla Metafisica che sono il fulcro stesso dell’Esoterismo della Tradizione primordiale che ci sta particolarmente a cuore. <br /><br /><br />...Spesso la Metafisica, che noi consideriamo il baluardo dell’effettiva ‘conoscenza dell’ universale’, è talmente potente che travalica la comprensione immediata. Ciononostante essa, di per sé, armonizza tutte le forze presenti dentro e fuori di noi bilanciandole e/o rettificandole. <br /><br />La Metafisica che analizzeremo in queste pagine esclude per sua stessa natura qualsiasi concezione di carattere ipotetico o fondato sul materialismo, ed ecco perché il suo sguardo, nella sua sostanziale immutabilità, è la sconfessione stessa delle idee di evoluzione e di progresso tanto ambite dalla società civilizzata contemporanea. <br /><br /><br />Come la Santa Sapienza, la Sophia celeste degli gnostici, o la Madonna intelligenza di certe confraternite iniziatiche medievali, la Metafisica nasce ‘senza parto’ e può essere colta solo per mezzo dell’intuito; non si tratta di una donna simbolica, di un’idea o di una qualsivoglia concezione terrena, bensì di una funzione o legge ultraterrena basata sui ‘princìpi di ordine superiore’. <br /><br /><br />… In mancanza di questi elevati princìpi, l’Occidente è oggi divenuto in tutto e per tutto una forza antitradizionale, completamente atea, tracotante e fiera di essere centrata in ciò che noi chiamiamo ‘pragmatismo pseudo scientifico’. Nel corso di quest’opera esamineremo anche come si sono sviluppate le forze antitradizionali della contro-iniziazione (le società segrete di matrice misterica) che muovono le fila della finanza e della politica a livello mondiale. <br /><br />Continua… <br /><br /><br />Michele P. </p><p><br /></p><p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9XqalwFwJXrB1qxvuxH5xzfrBpl1askAMTkxL4L0gUUYtJmPkKcKuYph7hYHZ734D6TWeEfkKJdB5VZKqLUjn-hMuYBExGjBWO6OY3K0A5unLJ4nCaxNXytnWvB7FXWMz0xXsGeoC_1xS1VepkHuhxox7m4XjFczn2Qqrrdw5EH9d3ij1PdWiW4EoEQ/s1564/Il%20Filo%20d'oro%20-%20Illuminati.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1538" data-original-width="1564" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9XqalwFwJXrB1qxvuxH5xzfrBpl1askAMTkxL4L0gUUYtJmPkKcKuYph7hYHZ734D6TWeEfkKJdB5VZKqLUjn-hMuYBExGjBWO6OY3K0A5unLJ4nCaxNXytnWvB7FXWMz0xXsGeoC_1xS1VepkHuhxox7m4XjFczn2Qqrrdw5EH9d3ij1PdWiW4EoEQ/s320/Il%20Filo%20d'oro%20-%20Illuminati.jpg" width="320" /></a> <br /><br /><br /></p><p>Per maggiori informazioni sulle forze antitradizionali della contro-iniziazione vi offriamo uno spezzone tratto dal primo paragrafo:<br /><a href="https://www.ereticamente.net/2022/04/il-filo-doro-di-michele-perrotta.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-filo-doro-di-michele-perrotta">https://www.ereticamente.net/2022/04/il-filo-doro-di-michele-perrotta.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-filo-doro-di-michele-perrotta</a><br /><br /><br />******* <br /><br />SEZIONE ARGOMENTI:<br /><br />LA TRADIZIONE E IL PROGRESSISMO PSEUDO SPIRITUALISTA E SCIENTISTA DEL MONDO CONTEMPORANEO <br /><br /><br />LA METAFISICA QUALE LEGGE TRASCENDENTALE DI ORDINE UNIVERSALE <br /><br /><br />BREVE DISAMINA SULL’ESSENZA DELL’INIZIAZIONE <br /><br /><br />CONCLUSIONI <br /><br />Pagine 82 <br /><br /><br />*******</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Il libro cartaceo è disponibile nel link sottostante:<br /><br />Il Filo d’oro - Considerazioni sulla Conoscenza dell'universale nella Tradizione primordiale:<br /><a href="https://www.amazon.it/FILO-DORO-Considerazioni-delluniversale-primordiale/dp/B09VWKRRVF/ref=sr_1_2?qid=1648164830&refinements=p_27%3AMichele+Perrotta&s=books&sr=1-2 ">https://www.amazon.it/FILO-DORO-Considerazioni-delluniversale-primordiale/dp/B09VWKRRVF/ref=sr_1_2?qid=1648164830&refinements=p_27%3AMichele+Perrotta&s=books&sr=1-2 </a> <div><br /></div><div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEhcJEruIEFNfqJTTlNMSlKjocjeJupwJXiOYCzJDHbzJ6bJhMgE-U-FFfkMMDBCSi7xD2ApUUML-VDZk3ww6cZY3-TJEwBVfXE5kI0P0GbhIvTPwf8cK8e1hSK9BjKfErAh6y_jUxIZNMHQKCQm4A-ZVzxGB82dMSSTCuriUk9U77pU9f0ZZ1gREPxQ/s3733/copertina%20Il%20Filo%20d'oro.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2775" data-original-width="3733" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEhcJEruIEFNfqJTTlNMSlKjocjeJupwJXiOYCzJDHbzJ6bJhMgE-U-FFfkMMDBCSi7xD2ApUUML-VDZk3ww6cZY3-TJEwBVfXE5kI0P0GbhIvTPwf8cK8e1hSK9BjKfErAh6y_jUxIZNMHQKCQm4A-ZVzxGB82dMSSTCuriUk9U77pU9f0ZZ1gREPxQ/s320/copertina%20Il%20Filo%20d'oro.jpg" width="320" /></a></div><br /></div>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-16664835421783868212014-01-31T15:13:00.102-08:002021-02-10T14:26:39.236-08:00DE OCCULTA SAPIENTIA - TRATTATO SULLA VIA REGALE E OPERATIVA DELLA GEOMETRIA SACRA TRA SCIENZA E MAGIA di Michele Perrotta<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCtjLsJiayyY4nq2cYW_xjcuSOUtpD9BaV8lEfkXhBGaEpmlKsZMD4ZtEnW7eTuFySOzdgwY9-n9BAYx71bi5cMeXhM1gA2rg49IjchBEvDTTxI3wlTyeHpDNhlSAHxwd3Dcboy3pzokE2/s2048/Copertina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1467" data-original-width="2048" height="353" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCtjLsJiayyY4nq2cYW_xjcuSOUtpD9BaV8lEfkXhBGaEpmlKsZMD4ZtEnW7eTuFySOzdgwY9-n9BAYx71bi5cMeXhM1gA2rg49IjchBEvDTTxI3wlTyeHpDNhlSAHxwd3Dcboy3pzokE2/w493-h353/Copertina.jpg" width="493" /></a></div><br /><p></p><p>De Occulta Sapientia - Trattato sulla Via Regale e operativa della Geometria Sacra tra Scienza e Magia di Michele Perrotta</p><p>Descrizione: <br /><br />Quella che può sembrare una sorta di contraddizione in termini nell’utilizzo della parola Geometria sacra, in cui si unisce una ‘scienza matematica’, quindi tangibile e misurabile, con ciò che è sacro, e quindi con Dio che invece è un’entità trascendente e un concetto non tangibile, in realtà non lo è. <br /><br />La Geometria sacra è il modello che rivela l’ordine divino presente in ogni aspetto della nostra realtà fisica oltre che della nostra interiorità. <br /><br />Possiamo individuare questo sacro ordine partendo dall’atomo fino ad arrivare ad esaminare la natura dei vari pianeti o delle innumerevoli stelle, scoprendo in loro la stessa matrice che è presente in noi. Per queste ragioni possiamo considerare la Geometria sacra come un’impronta marcata della divinità. <br /><br /><br />Questa ‘scienza’ è un sapere funzionale che porta a capire come è strutturata la matrice determinante in cui Dio esercita la sua funzione primaria, vale a dire come la ‘forza creatrice’ genera, forma e plasma ogni cosa nel creato pur rimanendo sempre attiva e produttiva in ogni punto del Cosmo. <br /><br />Cioè costantemente viva e presente in questa interminabile emanazione in cui l’Universo continua ancora ad espandersi. <br /><br />La scienza oggi è in grado di dimostrare come tutto quello che esiste nell’Universo materiale sia costituito principalmente da ‘Luce’, o più precisamente ‘Energia’ (misura), e ‘Vibrazione’ (peso/frequenze/intervalli). <br /><br />La gravità e i legami elettromagnetici sono, pertanto, gli ‘scultori’ delle svariate simmetrie presenti in Natura. <br /><br /><br />Tutte le geometrie che osserviamo nell’Universo fisico sono dunque, ancora prima di essere ‘numeri’ che offriranno forme ben precise, ‘pensiero pensato’ da una ‘Mente superna’: sono creazioni elaborate da una ‘Legge divina’ non scritta ma sempre vigente. <br /><br /><br />Le incalcolabili forme presenti nel mondo fisico sono a tutti gli effetti simboli della vita sviluppatasi grazie all’intervento di una precisa logica come se questa fosse realmente guidata dalla ‘mano’ di Dio. <br /><br />Sono da considerarsi a tutti gli effetti un’epifanìa, cioè manifestazioni terrene della divinità creante ed emanativa. <br /><br />Se c’è una ‘Logica’ ci deve essere di conseguenza un Artefice, un ideatore responsabile di tutto ciò. <br /><br /><br />Molte cose presenti nella manifestazione materiale, così come le antiche strutture edificate dagli iniziati ai misteri con precise proporzioni geometriche, indicano per ‘numeri’ ed ‘immagini’ l’ordine divino o il ‘codice dell’Universo’ stesso con cui Dio dà origine alle infinite cose che esistono nel regno fisico. <br /><br />Questo saggio non vuole limitarsi ad essere il solito trattato incentrato sugli aspetti oscuri di una o più tradizioni che tenta di svelare chissà quale verità alternativa tenuta finora nascosta, o il solito scritto che tratta di Geometria sacra in senso generico, bensì ha l’ambiziosa pretesa di mettere in funzione, con un metodo che al lettore risulterà del tutto inatteso, quelle dinamiche interiori che sembrano essere andate perdute nonostante siano da sempre operative e presenti in noi. <br /><br />La conoscenza presentata in questa ricerca è poggiata su degli studi millenari basati sulla struttura dell’intero Cosmo ideato e modellato dalla Mente divina per mezzo di ‘energie vibrazionali’ conformi alle nostre ‘emozioni’, e dunque concatenate alla nostra reale natura o essenza. Si tratta di un vero e proprio excursus nel ‘Mondo dell’anima’. <br /><br />Le perfette forme che noi osserviamo su questo piano di realtà, così come i misteriosi ‘Solidi platonici’, sono in grado di trasformare il nostro sentire e la nostra essenza rendendola più vicina a Dio, ‘forza vitale’ presente in ogni dove. <br /><br /><br />In questo scritto è presente una conoscenza che è stata in passato volutamente occultata da alcuni grandi pensatori e mistici. Da qui il titolo. <br /><br />Con questo nome l’autore vuole soprattutto indicare una serie di conoscenze, di matrice misterica, che sono state volutamente celate nei secoli dalle varie tradizioni esoteriche. <br /><br />Insegnamenti celesti funzionali a smuovere le nostre ‘acque inferiori’. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2QD5EBw5DABgL1Y6TwayQKtAhVZJC_U1GIz6xkQwoQzKJXVPOXxgJGlLv0k1wrmRoI5lVjSVHj3FV1feqJHHrfJUjWdntqKBJYB_LrOsUyyab-SJtO3OI0x0pYrWMt34cVRizb74Pw-uF/s825/Fiore+della+vita+-+cerchio+dell%2527universo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="550" data-original-width="825" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2QD5EBw5DABgL1Y6TwayQKtAhVZJC_U1GIz6xkQwoQzKJXVPOXxgJGlLv0k1wrmRoI5lVjSVHj3FV1feqJHHrfJUjWdntqKBJYB_LrOsUyyab-SJtO3OI0x0pYrWMt34cVRizb74Pw-uF/w438-h292/Fiore+della+vita+-+cerchio+dell%2527universo.jpg" width="438" /></a><br /><br /><br /><br />******* <br /><br />Sezione argomenti: <br /><br />INDIRIZZI DI PALINGENESI di Luca Valentini (INTRODUZIONE AL TESTO) <br /><br />BREVE PREMESSA <br /><br />INTRODUZIONE ALLA CONOSCENZA NASCOSTA: LE ETERNE CONNESSIONI TRA DIO E L’UOMO PER MEZZO DELLE EMOZIONI <br /><br />LA MULTIDIMENSIONALITA’ DELL’ESSERE – TRA REALTA’ FISICA E REALTA’ METAFISICA <br /><br />LE EMOZIONI INTESE COME FREQUENZE ENERGETICHE DELLA GEOMETRIA SACRA <br /><br />ALCUNE BREVI CONSIDERAZIONI SULLA METAFISICA <br /><br />LA REGALITA’ DELLA LEGGE DELL’OTTAVA <br /><br />IL MONDO DEL SIMBOLO E LA VIA ESOTERICA <br /><br />LA VIA TRASCENDENTALE <br /><br />LE GEOMETRIE EMOZIONALI DEI SOLIDI PLATONICI <br /><br />LA MERKABAH E LA CONOSCENZA MISTERICA DELLA STIRPE DI DAVID <br /><br />LE ENERGIE SOTTILI DERIVANTI DAI MONDI SUPERIORI E IL SEGRETO DEL FIORE DELLA VITA <br /><br />LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI TRA MITOLOGIA E MATEMATICA <br /><br />LA SCUOLA PITAGORICA: “TUTTO E’ NUMERO” <br /><br />I SIGILLI ERMETICI DI GIORDANO BRUNO E IL CUBO DI METATRON <br /><br />LA GEOMETRIA DEL TEMPO – IL TESSERATTO (L’IPERCUBO) E LE SUE DIFFERENTI DIMENSIONI <br /><br />CONCLUSIONI <br /><br />SEZIONE IMMAGINI <br /><br />NOTE <br /><br />BIBLIOGRAFIA <br /><br /><br />[Copertina flessibile : 319 pagine]<br /><br />*******</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-eo6unjuexY7lKAMDoRhy3_tLkAVQcC6I2fjAiSlrjOvnCQw7HKk1KICQkjxQcWonOJ6Hu64iSPYSuC1zuEHDc8uqCQQQF3FB9qA6328M5b2dS4ROWXIusPW7r7yq2O5F3gKeTMobXWrv/s952/cubo+di+metatron+e+fiore+della+vita+top.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="952" data-original-width="736" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-eo6unjuexY7lKAMDoRhy3_tLkAVQcC6I2fjAiSlrjOvnCQw7HKk1KICQkjxQcWonOJ6Hu64iSPYSuC1zuEHDc8uqCQQQF3FB9qA6328M5b2dS4ROWXIusPW7r7yq2O5F3gKeTMobXWrv/s320/cubo+di+metatron+e+fiore+della+vita+top.jpg" /></a></div><br /><p>Dall'introduzione al testo - Indirizzi di Palingenesi di Luca Valentini:</p><p><br /><br />Assumersi l’onere di trattare con diligenza, scrupolo e competenza della dottrina esoterica nelle sue implicazioni e nelle relazioni con la Magia e con la Cabala, è sempre stato un impegno gravoso, di non semplici responsabilità e con non poche problematiche da affrontare e da dirimere, perché la comprensione fallace di simbolismi, di istruzioni criptiche e di insegnamenti filosofici ed ermetici incombe sempre ad ogni pur semplice riflessione. <br /><br /><br />Tale onere è stato assunto in codesto volume, che con piacere introduciamo, da Michele Perrotta, giovane ricercatore dello spirito, che già ha esplicitato tutto il suo valore ermeneutico in una precedente pubblicazione dedicata a Giordano Bruno. <br /><br />Assumendo una prospettiva significativamente pitagorica e cabalistica, nella sua dissertazione scritta l’autore ha avuto la serietà di tematizzare e di risolvere alcuni nodi gordiani che spesso si presentano dinanzi allo studioso delle dottrine magico–sapienziali. <br /><br /><br />Il primo nodo di Gordio brillantemente sciolto è stato – come noterà nelle pagine seguenti di questo volume l’attento lettore – quello inerente al rapporto tra la sfera dell’Iniziazione e la dimensione devozionale, tra la cosiddetta Ars Regia, concepita come percorso realizzativo attivo e solare, e la comune religiosità, intesa come mero misticismo, di natura essenzialmente lunare e passiva. <br /><br /><br />Nel merito, la dottrina, come riportato chiaramente dalle fonti e dai classici nelle più diverse forme tradizionali, sono comunemente concordi in una precisa e non casuale differenziazione dei diversi approcci che l’uomo possa avere con il ‘Mondo del sovrasensibile’. <br /><br /><br />Al Perrotta bisogna tributare il merito di aver superato la diffusa e ripetuta confusione di domini circa l’esatta e correlata terminologia afferente alle differenziate sfere del Sacro, tra ciò che deve giustamente appartenere alla dimensione dogmatico–devozionale della religione e ciò che deve doverosamente essere di esclusiva pertinenza della conoscenza iniziatica. <br /><br />Tale specificazione polare sussiste tramite due fondamentali del rapporto tra Uomo e Divino, nell’ambito della pratica operativa che vi si attua e nell’ambito microcosmico con cui tale o talaltra assunzione realizzativa si connette. <br /><br /><br />E’, pertanto, d’uopo evidenziare che la prima confusione da redimere è proprio quella tra culto e rito, tra una prassi religiosa invocatoria che ricerca fuori da sé la divinità, quale ente personificato, ed una prassi misterico–teurgica di natura essenzialmente evocatoria, in cui il soprasensibile è inteso come ‘potenza’ da far risorgere attivamente da se stessi: <br /><br />“Il religioso e il discepolo in magia cercano tutti due la conoscenza del mondo divino, il primo passivamente mettendo in pratica i precetti religiosi, il secondo attivamente tentando di forzare la natura umana ad entrare nel mondo invisibile per scoprire le leggi e servirsene come padrone per la conquista delle podestà divine… <br />… La santità si ottiene, la magia si conquista” . <br />(Giuliano Kremmerz, Il Mondo Secreto, in La Scienza dei Magi, vol. I, Edizioni Mediterranee, Roma, p. 107) <br /><br /><br />Per comprendere cosa si debba intendere per Sapienza – e ciò aiuterà a capire successivamente la vera natura del presente libro – dobbiamo necessariamente affermare che Essa deve essere intesa assolutamente come una condizione dello Spirito, l’identificazione per quanto perfetta possibile dell’interiorità umana col ‘Mondo siderale del Divino’, la riscoperta del Sacro nell’aurificazione della pietra grezza che in sé dimora. <br /><br />Ciò ci conduce a rappresentare il ‘Sapiente’ o il ‘Mago’, come un realizzato, come un Vivente eternamente presente, specchio cristallino dell’Ente–Uno, da cui promana la molteplicità fenomenica. <br /><br /><br />Tale rappresentazione si differenzia categoricamente da quelle che hanno posto in similitudine l’Arte Hermetica con la devozione o con il semplice sapere: basata, la prima, su di una passività dogmatica, ed il secondo, fondato su un’astrazione, imperniata su un’erudizione non sperimentale, la conoscenza occulta essendo, al contrario, attiva identificazione, agente trasmutativo permanente. <br /><br />Pertanto l’Occulta Sapienza non può essere intesa come un insieme di contenuti veri e saggi, non come una sistematica organizzazione del pensiero, scaturendo dall’Io risvegliato e non dall’Ego dormiente della coscienza ordinaria e psicologica dell’uomo comune.<br /><br />Essa è la sperimentazione interna del Divino, indi è oltre la razionalità pensante, è oltre la dimensione della pistis, della fede.<br /><br /><br />Continua...</p><p>*******</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhai3Zd47XUcPxRBK8EmPzMV6mZafCi6BD2KANcSqVSpAJInmkHmOVN5AD4vMocZdnhd6mb_SLhIkV0nYEYN8nOKhYdtdjYNn7ikUERYPxcJ0IU4LJwhqMQ57RbmKKvf11Ff6x1BOv6Rrji/s1000/philosophia.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="953" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhai3Zd47XUcPxRBK8EmPzMV6mZafCi6BD2KANcSqVSpAJInmkHmOVN5AD4vMocZdnhd6mb_SLhIkV0nYEYN8nOKhYdtdjYNn7ikUERYPxcJ0IU4LJwhqMQ57RbmKKvf11Ff6x1BOv6Rrji/s320/philosophia.jpeg" width="320" /></a></div><br /><p><br /></p><p>Dal libro: <br /><br />… Le religioni, come più volte da noi indicato, sono abiti diversi che ricoprono in realtà gli stessi ‘Principi universali’; sono ‘Mondi’ distinti che conducono all’Uno. <br /><br />Noi possiamo scegliere di seguire quale tradizione o quale percorso intraprendere per visionare e magari ‘visitare’ uno o più di questi ‘Mondi’, ma il fine sarà sempre il medesimo: Dio. <br /><br />Una volta conquistata questa ‘iniziazione’, che mette la nostra coscienza in perfetta armonia con le dinamiche proprie della Geometria sacra di cui la vita stessa è pregna, entriamo in contatto diretto con l’essenza del Divino, cioè assimiliamo attraverso la nostra Mente e la nostra coscienza come la Sua essenza si sviluppa e continua ad emanare l’energia vitale all’interno di ogni particella della materia. <br /><br /><br />Questa peculiarità è propria della cosiddetta ‘evoluzione platonica’ dei ‘Solidi’ che sono inequivocabilmente connessi alle emozioni dell’‘Anima dell’Universo’ e di conseguenza anche alle nostre anime. <br /><br />Non si tratta di ‘creazione’ come viene esposta dalle varie religioni in cui Dio si separa da quest’ultima una volta terminata, ma una continua ‘emanazione’ in cui il Divino è presente in ogni dove, in ogni punto della galassia: Dio che agisce continuamente all’interno di ogni atomo presente in Natura. <br /><br /><br />Tutte le storie esposte nelle varie tradizioni religiose dove si parla di un ‘Dio personale’ che avrebbe creato il mondo e si relazionerebbe con noi, il quale addirittura in passato avrebbe anche assunto un corpo fisico per mezzo dell’incarnazione o attraverso una Sua emanazione, come insegnato nel Cristianesimo e nel Vaishnavismo di cui ci siamo occupati nei nostri precedenti lavori, sono funzionali alla conoscenza di Dio per mezzo della devozione (correnti devozionali), ma a nostro avviso l’uomo deve fare uno sforzo in più se vuole realmente conoscere la reale natura di Dio; deve riuscire, in parole povere, a trascendere (senza rinnegare) queste dinamiche sentimentali e devozionali che sono alla base di ogni dottrina monoteistica per andare incontro all’Infinito, vale a dire verso la ‘dimensione metafisica’ in cui dimora la vera essenza di Dio, Spirito Supremo. <br /><br /><br />Questo è possibile capirlo mediante l’Esoterismo dove tra le altre cose è presente quella scienza di cui ci stiamo occupando in questa ricerca: la Geometria sacra. <br /><br />La sola visualizzazione (anche interiore – ad occhi chiusi), oltre che la contemplazione, di queste speciali figure geometriche equivale ad una efficace meditazione in cui si mettono in moto all’interno di noi ‘energie emotive’ capaci di infondere ‘sostentamento energetico’ dal regno sottile e/o metafisico. <br /><br /><br />Si tratta della stessa produzione emotiva che è connessa a quei ‘Principi universali’ di cui l’essenza creante dell’Anima mundi risulta essere realmente ‘Principio’ e ‘Causa’ incessantemente operosa di tutto ciò che ci circonda. <br /><br />I desideri sani, i ‘pensieri creanti’, sono ‘atti di luce’ che forgiano la nostra realtà, ossia sono capaci di purificare la nostra Mente e generare nuove concezioni esistenziali. <br /><br /><br />Una volta riconquistate queste nozioni, secondo il processo di ‘anamnesi’, le ‘verità primordiali’ (archetipi) che sono alla base dell’intera esistenza sboccerebbero in noi come un giardino all’albeggiare di una nuova primavera. <br /><br /><br />Continua…<br /><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwyYip2mkeP3MgcCgHS7n2kpR0Up49vl-nIBHki1qjPP6gM5l7bOkkA3J_QDN2F1XXGqR4bdF2jNvVOG7K8V0rsctXYYUEu3vwkMKEP4HxxJu91LQsiwayJ_gLS42i65GCvg4da01h1wNY/s720/FB_IMG_1612888937268.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="704" data-original-width="720" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwyYip2mkeP3MgcCgHS7n2kpR0Up49vl-nIBHki1qjPP6gM5l7bOkkA3J_QDN2F1XXGqR4bdF2jNvVOG7K8V0rsctXYYUEu3vwkMKEP4HxxJu91LQsiwayJ_gLS42i65GCvg4da01h1wNY/s320/FB_IMG_1612888937268.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnpqJOq_-mrLdpvoj6XmpE1Ag6XqdZWxIj-0gpqG1mEVRFKkWL-4K0G3q4mZ-564Fkmf8Fp1_I5hOvBCPq2vQ-2FY2NcABXvAZgOt7z5tBsFgqu9wTUVXan0ciHOEAyFTISvEZrk_bS33I/s700/B.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="700" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnpqJOq_-mrLdpvoj6XmpE1Ag6XqdZWxIj-0gpqG1mEVRFKkWL-4K0G3q4mZ-564Fkmf8Fp1_I5hOvBCPq2vQ-2FY2NcABXvAZgOt7z5tBsFgqu9wTUVXan0ciHOEAyFTISvEZrk_bS33I/s320/B.png" width="320" /></a></div><br /><p>*******</p><p><br />Il libro è ordinabile al seguente indirizzo:<br /><a href="https://www.amazon.it/dp/B08VLQKC8J/ref=sr_1_4?dchild=1&qid=1612257534&refinements=p_27%3AMichele+Perrotta&s=books&sr=1-4">https://www.amazon.it/dp/B08VLQKC8J/ref=sr_1_4?dchild=1&qid=1612257534&refinements=p_27%3AMichele+Perrotta&s=books&sr=1-4</a><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Ib-E37wOr2WMt5i7NSyWYTQ_qUk6eEeotcIRqZL5f7paTNX2mluk7lmmygYI6SspAu0PwrCihmvEiGRB4xQSDoRFKCZ1QoeLEPKqJbUtJfraN9-4HuR3fRw2ONsDpw5_461T26CnyNi4/s900/Platonic-solids.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="900" height="367" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Ib-E37wOr2WMt5i7NSyWYTQ_qUk6eEeotcIRqZL5f7paTNX2mluk7lmmygYI6SspAu0PwrCihmvEiGRB4xQSDoRFKCZ1QoeLEPKqJbUtJfraN9-4HuR3fRw2ONsDpw5_461T26CnyNi4/w367-h367/Platonic-solids.jpg" width="367" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjCIsg9CQU4eRx2yiFyhQCayXVpyYVIH685EoahgrjC_veMU_5H-mFWT-hqlj6kH6mRGPpKbiIOa1GF_tGZqNzZDZosrJPHIqu5MilgqdDjjdC7eKUafaPDZyNUOaNdtZxBcbdxax0TXNx/s2048/Copertina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1467" data-original-width="2048" height="279" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjCIsg9CQU4eRx2yiFyhQCayXVpyYVIH685EoahgrjC_veMU_5H-mFWT-hqlj6kH6mRGPpKbiIOa1GF_tGZqNzZDZosrJPHIqu5MilgqdDjjdC7eKUafaPDZyNUOaNdtZxBcbdxax0TXNx/w389-h279/Copertina.jpg" width="389" /></a></div><br /><p><br /></p>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-20667978001204032042014-01-31T00:09:00.000-08:002020-04-09T11:23:19.194-07:00GIORDANO BRUNO E LA DIMENSIONE SIMBOLICA DEL MONDO DELLE IDEE di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpmjHr5Crs18ln5emqXzinwG-nDQheM92-ioW12rwH-3Vu2RS169FajQPP1sGqe7sneT8pkQFaqvhu0M9Gf8vnz52qZEzKp6lnz0VTP5zjJYsYhy47tRpIf5yFp__zeT2_vXRmIHdDLojE/s1600/Cover+libro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1147" data-original-width="1600" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpmjHr5Crs18ln5emqXzinwG-nDQheM92-ioW12rwH-3Vu2RS169FajQPP1sGqe7sneT8pkQFaqvhu0M9Gf8vnz52qZEzKp6lnz0VTP5zjJYsYhy47tRpIf5yFp__zeT2_vXRmIHdDLojE/s320/Cover+libro.jpg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
GIORDANO BRUNO E LA DIMENSIONE SIMBOLICA DEL MONDO DELLE IDEE - UN PERCORSO ESOTERICO NEL CUORE DELLA NOLANA FILOSOFIA: <br />
<br />
<br />
Questo libro esamina gli aspetti iniziatici dell’Occidente, più esattamente di quell’esoterismo occidentale parente stretto della filosofia greca, dell’Ermetismo e del Rinascimento italiano di cui “Philotheus Jordanus Brunus Nolanus” fu uno dei massimi esponenti. <br />
<br />
<br />
Questa ricerca non è improntata nel disquisire sul tanto cavalcato aspetto storico e biografico, più o meno leggendario, che vede Giordano Bruno come il martire del libero pensiero per eccellenza, bensì vuole rendere omaggio alla sua profonda visione filosofica e al suo sublime modo di realizzare e concepire esotericamente quella realtà prevalente che è figlia di una mente superiore, collocata al di sopra di tutto (“Mens super omnia”) e, al tempo stesso, presente in tutto ciò che esiste (“Mens insita omnibus”): “Iddio tutto è in tutte le cose”. <br />
<br />
<br />
La Nolana filosofia, per quanto sia curata nei minimi dettagli sotto l’aspetto filosofico, non è una sorta di foschia romantica dedita ad abbellire chissà quale elevato pensiero sotto la chiave poetica, ma una via operativa funzionale all’accrescimento interiore. <br />
<br />
Giordano Bruno, personalità inquieta e allo stesso tempo eroica del suo tempo, fu il filosofo che più di tutti percepì Dio realizzandolo nell’“infinito”. <br />
<br />
<br />
Questo saggio cercherà di rivelare quegli aspetti nascosti o quantomeno poco conosciuti del suo arcano, elevato e “magico” pensiero. <br />
<br />
Inoltre offrirà una chiave del tutto nuova sui famigerati Sigilli bruniani, i talismani incisi nel legno dal Nolano a Praga; strumenti esoterici capaci di creare una effettiva connessione tra il “mondo reale” e il “mondo ideale” e di risvegliare la “memoria immortale”, ovverosia la memoria dell’anima. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Indice capitoli: <br />
<br />
*CAPITOLO PRIMO <br />
NELLA MENTE DI GIORDANO BRUNO, IL CANTORE DELLA NATURA DIVINIZZATA <br />
<br />
DOVEROSA PREMESSA <br />
<br />
BREVE CRONOLOGIA DELLA VITA E DELLE OPERE DI GIORDANO BRUNO <br />
<br />
DORMITANTIUM ANIMORUM EXCUBITOR <br />
<br />
IL SUPERAMENTO DELLA CONCEZIONE ARISTOTELICA-TOLEMAICA <br />
<br />
DIO E LA NATURA – LA MATERIA COME MATRICE DIVINA DELLA VITA <br />
<br />
UNA “NOVA FILOSOFIA” PER COMPRENDERE MEGLIO L’ESSENZA DI DIO <br />
<br />
<br />
*CAPITOLO SECONDO <br />
DALLA FILOSOFIA GRECA AL RINASCIMENTO – NASCITA E SVILUPPO DEL PENSIERO BRUNIANO <br />
<br />
IL PASSAGGIO DAL MITO ALLA FILOSOFIA <br />
<br />
LE MUSE, IDEALI SUPREMI DELLE ARTI <br />
<br />
ORFEO E I PITAGORICI – I NUMERI COME PRINCIPI DIVINI <br />
<br />
LA DOTTRINA DELLA METEMPSICOSI NEL MITO DI ER DI PLATONE <br />
<br />
IL MITO DEL CARRO ALATO TRATTO DAL FEDRO <br />
<br />
L’ATOMISMO DI LEUCIPPO E DI DEMOCRITO <br />
<br />
IL PANPSICHISMO E IL NATURALISMO DI BERNARDINO TELESIO <br />
<br />
TOMMASO CAMPANELLA TRA NATURALISMO ED OCCULTISMO <br />
<br />
<br />
*CAPITOLO TERZO <br />
BRUNO E IL RINASCIMENTO – GLI ANNI DELLA MAGIA <br />
<br />
UNA RINASCITA FILOSOFICA E SPIRITUALE <br />
<br />
LA MAGIA NATURALIS <br />
<br />
I SIGILLI BRUNIANI <br />
<br />
GIORDANO BRUNO E I ROSA+CROCE <br />
<br />
CONCLUSIONI <br />
<br />
SEZIONE IMMAGINI <br />
<br />
NOTE <br />
<br />
BIBLIOGRAFIA <br />
<br />
<br />
Copertina flessibile: 383 pagine<br />
<br />
<br />
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<br />
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********** <br />
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<br />
Prefazione di Michele Proclamato: <br />
<br />
<br />
Con Michele Perrotta ci conosciamo da alcuni anni e siccome lo stimo come persona e come esoterista non nascondo il fatto che recensire un suo libro è comunque un atto di cui ritengo mai mi pentirò. Perrotta è bravo. Storicamente, simbolicamente, a livello deduttivo e conoscitivo. <br />
<br />
<br />
Quindi non ho nulla da perdere per una lunga serie di motivi fra cui chiaramente, e lo sottolineo ancora, spicca l’amicizia. E’ un uomo di cuore, e chi si occupa di esoterismo, la scienza del simbolo, non può mai farne a meno. <br />
<br />
Qualche mese addietro mi ha annunciato che avrebbe scritto di Giordano Bruno. E come mi aspettavo: lo ha fatto. <br />
<br />
A modo suo, con il suo metodo secco, schietto, pulito, ficcante ed onesto. Senza mai trascurare un dato emotivo ed intuitivo di cui comunque, nonostante il suo rigore intellettuale, è dotato. E quindi adesso eccomi qui a mantenere la parola data. E credetemi le mie, di parole, non possono aggiungere nulla di più a ciò che ha saputo scrivere sul Nolano. <br />
<br />
<br />
Io mi sono occupato dei Sigilli di Giordano Bruno e Michele lo sa, eccome se lo sa, come sa che Bruno non fu quasi nulla di ciò che normalmente si dice di lui nei soliti salotti di storici e accademici ben informati che dicono la loro sulle sue gesta conoscitive e bibliografiche. <br />
<br />
L’autore di questo saggio sa benissimo che colui che fondò i Giordanisti, futuri iniziati alla confraternita dei Rosa+Croce, aveva riassunto secoli di pensiero iniziatico, figlio di un unico sapere sempre uguale e in continua trasformazione, che io chiamo Ottava. <br />
<br />
Michele Perrotta sa benissimo cosa sono i segni da lui lasciati. Conosce e sa che ciò che incise Bruno a Praga dopo aver messo per iscritto il suo sapere, altro non è che la summa degli schemi mentali evolutivi inseguiti e raggiunti da Philotheus (Filoteo) per tutta la sua volutamente corta vita. <br />
<br />
E ciò che fa Perrotta in questo saggio, è uno sforzo, graduale e ben documentato, affinché tutti possano avvicinarsi mentalmente a capire che cosa realmente sapesse e fosse LUI. <br />
<br />
<br />
Occhio a questo amico e scrittore fiorentino, lui si occupa di sapere simbolico con mente e cuore, e quando questo succede, poi avviene che sia possibile mettere per iscritto che Giordano Bruno da Nola fu in grado di sapere e sentire di Dio la Sua vera essenza. <br />
<br />
Quell’essenza superna che può apparire attraverso il numero, la geometria, o per mezzo del mito; ma soprattutto attraverso il Tempo ed una forma che rese eterna in Amore o Venere, il suo Sigillo preferito. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
L’Ottava sostanzialmente descrive come Dio diventa realtà attraverso 8 frequenze temporali che si coagulano in 5 Solidi platonici ben precisi, l’arte delle memoria bruniana, attraverso i Sigilli, mette in moto un meccanismo mentale capace di comprendere tutto ciò e di risvegliare in noi la nostra parte divina.<br />
<br />
Le immagini che Bruno ha inserito nei suoi preziosissimi lavori sono un vero e proprio linguaggio arcaico che l’uomo ha dimenticato, ma che può benissimo recuperare attraverso l’Ars Memoriae, la magistrale arte che risveglia la memoria dell’anima. <br />
<br />
<br />
Attenzione a ciò che scrive Michele Perrotta in questa accurata ricerca, perché lui tacca dopo tacca s’è fatto e non è meno a nessuno. Va seguito con molta attenzione. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
“Riterrai dunque feconde quelle figure non solo perché comprendono i presupposti di ogni genere di misura, ma anche perché, con la loro configurazione, rappresentano l’archetipo e il sigillo delle cose”. <br />
(Giordano Bruno – De triplici minimo et mensura)<br />
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MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmIELVTun6AUXdYInfHsudaiph4EI3Ua-DeXKguKH0XEoPAnq8oDTP5IJASQH2z4e4u6Y5KO5N-PYHl08cqKrO_CbECG9BDuyDiA72Po46hanxVuBFd0ykYvcXx2Ab-mY2zebTbrsmvxtu/s1600/La+Monade.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="872" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmIELVTun6AUXdYInfHsudaiph4EI3Ua-DeXKguKH0XEoPAnq8oDTP5IJASQH2z4e4u6Y5KO5N-PYHl08cqKrO_CbECG9BDuyDiA72Po46hanxVuBFd0ykYvcXx2Ab-mY2zebTbrsmvxtu/s320/La+Monade.jpg" width="290" /></a>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-61024786423495980792014-01-31T00:02:00.003-08:002022-04-13T06:25:32.253-07:00KRISHNA E LA METAFISICA DEL DIVINO AMORE di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzo1o-GJEaSaxO98TY9_3ppfc-Qnl1JrUlbMo_UFa9lTgKBvVHm0RM9iJ-nI5l-cehVjHw2S4Q5REz6K6hgHB0kUiu886WdSH8mfdY5KEYtQqeA7tDattGxH3o1hJ1t05M3jraXKl3ONURwnqW-PmXOilBqpsceRTHyjU2DjuIn0Z98CLffrTNZcJ_5w/s3875/Copertina%20definitiva%20nuova%20edizione.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2775" data-original-width="3875" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzo1o-GJEaSaxO98TY9_3ppfc-Qnl1JrUlbMo_UFa9lTgKBvVHm0RM9iJ-nI5l-cehVjHw2S4Q5REz6K6hgHB0kUiu886WdSH8mfdY5KEYtQqeA7tDattGxH3o1hJ1t05M3jraXKl3ONURwnqW-PmXOilBqpsceRTHyjU2DjuIn0Z98CLffrTNZcJ_5w/s320/Copertina%20definitiva%20nuova%20edizione.jpg" width="320" /></a></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Krishna e la metafisica del Divino Amore di Michele Perrotta.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>- Nuova Edizione - Descrizione libro:<br />
<br />
Questo saggio è un trattato sull’“Amore sacro”, una ricerca di impronta spiritualista che spazia dal profondo insegnamento mistico presente nella filosofia Vaishnava, una tradizione monoteista i cui insegnamenti discendono da antichi testi millenari dell’India, ai superni “principi di ordine universale” propri della metafisica; è sostanzialmente un inno a Dio e alla Bhakti. <div><br /></div><div> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSEeKotLxUb_fDP4nGG_ue0kL-hlnKLH_Qws_vhSmqWY0B3Irqq20bRCMGxua5Kff4QhyNPmlJM0TUR39nZQgZ3uUbjcE75qyio1xLYJlPGC2k7UBA3FM1PdepbSPZ7Br0teDMIWJbVzWX/s1600/yasoda+tiene+in+braccio+krishna.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="697" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSEeKotLxUb_fDP4nGG_ue0kL-hlnKLH_Qws_vhSmqWY0B3Irqq20bRCMGxua5Kff4QhyNPmlJM0TUR39nZQgZ3uUbjcE75qyio1xLYJlPGC2k7UBA3FM1PdepbSPZ7Br0teDMIWJbVzWX/s320/yasoda+tiene+in+braccio+krishna.jpg" width="232" /></a> <br />
<br />
<br />
<br />
Per Bhakti si intende principalmente la “devozione”, “l’adorazione al Signore”, e il Bhakti Yoga è fondamentalmente il metodo primario e l’ultima tappa dello Yoga che porta all’abbandono totale dell’ego in onore dell’Amato per eccellenza: Dio, l’Essere Supremo,“ il perfetto sposo di ogni anima mistica”. <br />
<br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2LVTnarPN6rnMUHIeHlUQDeGyFO2I7Ym2kerdGGComZnZT9ih1IkcMuspTe-1Wc5wiUXv3QOHADR_YSbLL81aaL6OiYn-QwnowelOmEN4xwwdvIRpa_JgkTbO2GM0UToRDkeTc77uDGgF/s1600/esposizione+del+bhagavata+purana.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="840" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2LVTnarPN6rnMUHIeHlUQDeGyFO2I7Ym2kerdGGComZnZT9ih1IkcMuspTe-1Wc5wiUXv3QOHADR_YSbLL81aaL6OiYn-QwnowelOmEN4xwwdvIRpa_JgkTbO2GM0UToRDkeTc77uDGgF/s320/esposizione+del+bhagavata+purana.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
La Bhakti, essendo pura devozione, va oltre la teologia e la filosofia, e, per sua stessa natura, trascende ogni forma di speculazione mentale; essendo puro amore, ha la tendenza ad unire e non a dividere. <br />
<br />
<br />
Tutte le tradizioni spirituali autentiche posseggono un duplice aspetto, religioso e metafisico; è definito essoterico (esteriore) l’aspetto religioso della dottrina, quello alla portata di tutti, ed esoterico (interiore), iniziatico, il suo aspetto metafisico. <br />
<br />
<br />
Per esoterismo intendiamo principalmente la scienza sacra legata all’intelletto e all’intuito che non si insegna per mezzo di studi specifici bensì si coglie come si colgono le idee illuminanti dal nulla; essendo una disciplina legata allo Spirito e, di conseguenza, ai principi universali senza tempo, l’esoterismo è un linguaggio totalmente trascendentale capace di trasportare la coscienza dell’individuo che sa cogliere gli aspetti più profondi e sensibili della realtà nelle dimensioni più elevate del sè. <br />
<br />
<br />
<span style="text-align: center;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSJEadZrHQiOWDrQyuU9xED25orTPplUNFnNcZBkTxFiTUXumVuC7jyHACCJgEr0wsORFNGDBFd6POu2hbV-LxOkSSwd1jEQHkRknv0ieNBisco67522UwRI5rA9dhnqGbQphIToBYae_e/s1600/krishna+consola+arjuna.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="1152" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSJEadZrHQiOWDrQyuU9xED25orTPplUNFnNcZBkTxFiTUXumVuC7jyHACCJgEr0wsORFNGDBFd6POu2hbV-LxOkSSwd1jEQHkRknv0ieNBisco67522UwRI5rA9dhnqGbQphIToBYae_e/s320/krishna+consola+arjuna.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
L’intuito ha la facoltà di spogliare quasi completamente il “mondo della parola” in cui tutti quanti noi siamo in qualche modo incatenati mentalmente per far ritornare in sintonia la nostra coscienza con i “mondi superiori” o “mondo degli archetipi”, la dimensione elevata in cui risiedono gli “dèi”, “gli esseri celesti”, gli “angeli”, etc.<br />
<br />
L'esoterismo è, in sostanza, un sentiero che va oltre il qui e ora. <br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ_z3ERsehHhNzpnoRYUqNcU5qjYVFQHRa2TtMFT5hQ4PmeL35dlEo7shWPWymY8ozNpcAESvvjCuDbMVl-Wt73FYYh761NtYthy8atIWbv6mX9t0Q-yhYpkkduqA3nYrDPTi2e3vTvSJm/s1600/bhagavad-gita.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="559" data-original-width="745" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ_z3ERsehHhNzpnoRYUqNcU5qjYVFQHRa2TtMFT5hQ4PmeL35dlEo7shWPWymY8ozNpcAESvvjCuDbMVl-Wt73FYYh761NtYthy8atIWbv6mX9t0Q-yhYpkkduqA3nYrDPTi2e3vTvSJm/s320/bhagavad-gita.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
Questo lavoro è stato essenzialmente progettato con lo scopo di trasmettere almeno una piccola goccia di queste preziose nozioni presenti nel colossale insegnamento krishnaita della tradizione vaishnava. Per lo meno questo è il nostro augurio: toccando certe corde auspichiamo di far conoscere meglio il nobile spirito dell’antica India, e con esso i principi universali che da sempre lo accompagnano, e in qualche modo trasmetterlo nuovamente e con maggiore intensità nei cuori dei cosiddetti “innamorati di Dio”.<br />
<br />
<br />
<br />
Il Bhakti Yoga è un sentiero spirituale per gli esseri protesi al divenire; è una via per coloro che non si rassegnano ad un destino ordinario, ma mirano, invece, al raggiungimento della trascendenza per ottenere la vera liberazione (da ogni tipo di condizionamento).<br />
<br />
E’ un cammino pratico ed intimo proteso all’Amore assoluto.<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpAKpbGrAmNK2zQHmL27urKGzEwaTZFaMvVMk7NdZ3Nq84OC1W7XrnP7dahflGKeZmfiHc1aH1EQaaJ03EGTvqAyrrGiEefmBMTbTgxD2uZG8jysO19dYmLI4TnVBaBnxAUQ_0F9YY5KSc/s1600/apparizione+di+krishna.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="720" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpAKpbGrAmNK2zQHmL27urKGzEwaTZFaMvVMk7NdZ3Nq84OC1W7XrnP7dahflGKeZmfiHc1aH1EQaaJ03EGTvqAyrrGiEefmBMTbTgxD2uZG8jysO19dYmLI4TnVBaBnxAUQ_0F9YY5KSc/s320/apparizione+di+krishna.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
Diversi yogi credono fermamente che nessun atto di culto sia paragonabile alla meditazione, il Bhakti Yoga ci insegna, invece, e in modo inequivocabile, che non può esistere alcuna autentica meditazione senza l’atto d’amore verso l’oggetto di culto più elevato, l’“amato per eccellenza”: Dio. <br />
<br />
<br />
In questo trattato verranno esaminati dettagliatamente importanti testi quali il Rāmāyaṇa, il Mahābhārata, la Bhagavad-Gita, lo Srimad Bhagavatam, Gītagovinda ed altri scritti fondamentali per l’accrescimento del sè.<br />
<br />
<br />
Immergersi in questi immortali libri sacri trattati in quest’opera è come fare un viaggio alla ricerca del sé e lasciarsi alle spalle casa per andare incontro all’intero Universo: l’Io che si espande nell’universale per riconciliarsi con l’Assoluto.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIEoumue3mvYSB2X6Hlp7R8lKIIDpQ9CXt6uEZaBgL0XmLx0zPMOjoXIzSJ99_56hWWD1hDQ3uB1YUbzRm44jH6gwAXXSgq3w9_fKb_Y4fMF0lXc0ZxSw-6twqrrPDy4ruDAHjkcprfifN/s1600/krishna+affascina+le+gopi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="500" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIEoumue3mvYSB2X6Hlp7R8lKIIDpQ9CXt6uEZaBgL0XmLx0zPMOjoXIzSJ99_56hWWD1hDQ3uB1YUbzRm44jH6gwAXXSgq3w9_fKb_Y4fMF0lXc0ZxSw-6twqrrPDy4ruDAHjkcprfifN/s320/krishna+affascina+le+gopi.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
******* <br /><br />VIDEO<br /><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Agyv5eaTYLY" width="560"></iframe><br /><br />*******<br />
<br />
Indice Capitoli: <br />
<br />
Introduzione al testo – Critica al mondo moderno e al suo processo di annichilimento dello Spirito di Michele Perrotta <br />
<br />
*Capitolo Uno – La Tradizione spirituale Vaishnava <br />
Noi siamo l’anima<br />
I diversi modi per concepire Dio secondo il Vedanta <br />
Differenze tra i sistemi dualisti e i sistemi monistici (non-duali) <br />
Il Vaishnavismo o Vishnuismo <br />
Le differenti tipologie di Avatāra<br />
La figura di Gesù nelle tradizioni orientali <br />
Le quattro Sampradāya Vaishnava e la Scuola di Caitanya <br />
Dottrine diverse ma non separate tra loro <br />
Differenze tra Gnosticismo e Vaishnavismo <br />
<br />
<br />
*Capitolo Due – L’Avatāra dorato: Sri Caitanya Mahaprabhu e la dottrina dell’Amore<br />
Caitanya Mahaprabhu e il Maha-Mantra <br />
La catena spirituale da cui discendono questi insegnamenti sacri <br />
La vita di Caitanya Mahaprabhu e il suo nettare spirituale <br />
Struttura della Sri Caitanya-caritāmṛta <br />
La dipartita del discepolo amato: Haridasa Thakura <br />
Il sistema delle caste in India e le quattro tappe dell’iniziazione <br />
<br />
<br />
*Capitolo Tre – Gli insegnamenti sacri del Ramayana e del Mahabharata<br />
Il Ramayana <br />
Struttura del Ramayana <br />
I sette capitoli del Ramayana <br />
Il Mahabharata <br />
Struttura del Mahabharata <br />
Kunti Devi, la Regina Kunti <br />
I Pandava <br />
Le ragioni della guerra e i potenti mezzi utilizzati <br />
Le regole di guerra <br />
<br />
<br />
*Capitolo Quattro – L’eterno insegnamento della Bhagavad Gita<br />
La Bhagavad Gita, la “Canzone di Dio” <br />
La struttura della Bhagavad Gita <br />
La conoscenza trascendentale <br />
Cosa rappresenta la Bhagavad Gita per l’uomo odierno <br />
Krishna rivela la Sua vera natura ad Arjuna <br />
L’interpretazione esoterica del carro di Arjuna e le comparazioni con la Merkavah della mistica ebraica <br />
La caduta di Drona narrata nel Mahabharata <br />
La morte di Bhisma narrata nel Mahabharata e nello Srimad Bhagavatam <br />
<br />
<br />
*Capitolo Cinque – I “giochi divini” del Signore Supremo, Sri Krishna <br />
Sull’apparizione di Krishna e sull’incarnazione di Dio nell’ottica cristiana <br />
Krishna e Cristo – Realtà differenti, stessi principi universali<br />
Struttura del Decimo Canto dello Srimad Bhagavatam <br />
Breve descrizione dei capitoli del Decimo Canto dello Srimad Bhagavatam <br />
L’avvento del Signore Supremo Sri Krishna e la strage degli innocenti <br />
I Līlā del Signore Supremo e la cosmogonia vishnuita <br />
Il flauto di Krishna affascina le Gopī – paragrafo tratto da “Il libro di Krishna” di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada <br />
La Danza Rāsa-Līlā – L’insegnamento misterico della danza sacra di Sri Krishna e il principio metafisico legato a Śakti <br />
<br />
<br />
Conclusioni <br />
Note <br />
Sezione immagini (26 immagini tradizionali con descrizione) <br />
Bibliografia <br />
<br />
<br />Copertina flessibile: 378 pagine<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKTYLaUr3zdQI8hmu0tuZ161sdnNz4SwhSXg6xrsOK22N9IYumMBO0iZc5Dwu36jo97xBiKYdD4HmXBXv_5XeB0JGb0Yo7NZ_HOMTppoxQoU1LILL5NuwmcIHotqU03PIMF7NDtbEgjfXl/s1600/radha.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKTYLaUr3zdQI8hmu0tuZ161sdnNz4SwhSXg6xrsOK22N9IYumMBO0iZc5Dwu36jo97xBiKYdD4HmXBXv_5XeB0JGb0Yo7NZ_HOMTppoxQoU1LILL5NuwmcIHotqU03PIMF7NDtbEgjfXl/s320/radha.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
*******<br />
<br />
Potete ordinare il libro cartaceo (Nuova Edizione) al seguente indirizzo:<br /><div><a href="https://www.amazon.it/Krishna-metafisica-del-divino-amore/dp/8827843159/ref=sr_1_2?qid=1643121209&refinements=p_27%3AMichele+Perrotta&s=books&sr=1-2">https://www.amazon.it/Krishna-metafisica-del-divino-amore/dp/8827843159/ref=sr_1_2?qid=1643121209&refinements=p_27%3AMichele+Perrotta&s=books&sr=1-2</a></div><div><br />
*******<br />
<br />
MICHELE P.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzo1o-GJEaSaxO98TY9_3ppfc-Qnl1JrUlbMo_UFa9lTgKBvVHm0RM9iJ-nI5l-cehVjHw2S4Q5REz6K6hgHB0kUiu886WdSH8mfdY5KEYtQqeA7tDattGxH3o1hJ1t05M3jraXKl3ONURwnqW-PmXOilBqpsceRTHyjU2DjuIn0Z98CLffrTNZcJ_5w/s3875/Copertina%20definitiva%20nuova%20edizione.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2775" data-original-width="3875" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzo1o-GJEaSaxO98TY9_3ppfc-Qnl1JrUlbMo_UFa9lTgKBvVHm0RM9iJ-nI5l-cehVjHw2S4Q5REz6K6hgHB0kUiu886WdSH8mfdY5KEYtQqeA7tDattGxH3o1hJ1t05M3jraXKl3ONURwnqW-PmXOilBqpsceRTHyjU2DjuIn0Z98CLffrTNZcJ_5w/s320/Copertina%20definitiva%20nuova%20edizione.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div></div>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-65962773984757472222014-01-30T21:00:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.915-08:00LA BIBBIA RIVELATA VOL. 2 - IL CORPO DI LUCE E IL SEGRETO DEL FIORE DELLA VITA di Michele Perrotta<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJgwuwe2whU5cKdgvyDU697hyphenhyphenSxUQqqWYLs2-2SUKXGo-ZJtHashHwAMayxlPk1ulkrFhCepKO32pAcdFcpcFrTvAuSf9OtqikNIJK7MZpR_hRpeS_ESjhbcN-MX7bqoKONyI2LPeR-O94/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJgwuwe2whU5cKdgvyDU697hyphenhyphenSxUQqqWYLs2-2SUKXGo-ZJtHashHwAMayxlPk1ulkrFhCepKO32pAcdFcpcFrTvAuSf9OtqikNIJK7MZpR_hRpeS_ESjhbcN-MX7bqoKONyI2LPeR-O94/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" width="247" /></a></div>
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
In questo secondo volume, l'autore esamina la conoscenza della Geometria Sacra, il codice della creazione, di come questo sapere custodito da gruppi iniziatici avesse a che fare con i principi energetici che sottendono a questa realtà.<br />
<br />
Perchè tutto è vibrazione, ad iniziare dalla coscienza umana, vero seme di una scienza dello Spirito presente in ogni Tradizione, e che è definita Merkavah, Carro di Luce o Corpo di Gloria.<br />
<br />
Oltre ai corpi sottili esisterebbe, per l’uomo che mira alla realizzazione spirituale, la possibilità di edificare ciò che gli alchimisti e i mistici denominano con il nome di “Corpo di Luce”, l’essenza stessa della prima creazione di Dio, che risiede nella creatura umana come scintilla divina. <br />
<br />
<br />
In questa scintilla sono contenuti tutti i “talenti”, le potenzialità dell’essere. <br />
<br />
Tale disciplina, oltre che nella tradizione cabbalistica, è ben radicata nel Cristianesimo delle origini, nel Sufismo, nello Yoga, nel Buddismo tantrico e nell’Alchimia. <br />
<br />
Questa ricerca, dunque non mira solo alla rivisitazione della Bibbia, ma, soprattutto, alla comprensione del “senso nascosto” del messaggio di “restaurazione” all’interno di questi libri che formano l’Antico e il Nuovo Testamento. <br />
<br />
La Bibbia fornisce istruzioni per un congiungimento con un qualcosa di più profondo e al tempo stesso elevato che mira non solo all’arricchimento interiore, ma al recupero di una condizione spirituale originaria e alla trasformazione dell’essere umano in qualcosa di superiore.<br />
<br />
<br />
LA BIBBIA RIVELATA VOL.2 - IL CORPO DI LUCE E IL SEGRETO DEL FIORE DELLA VITA<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
SEZIONE CAPITOLI: <br />
<br />
PREFAZIONE di Adriano Forgione<br />
<br />
INTRODUZIONE AL TESTO:<br />
<br />
• NELLA BIBBIA DIO E’ LUCE E FUOCO<br />
• MATERIA E SPIRITO<br />
• IL CORPO DI LUCE <br />
<br />
CAPITOLO QUATTRO:<br />
<br />
• INTRODUZIONE ALLA MERKABA <br />
• L’ILLUMINAZIONE O RISVEGLIO BUDDICO<br />
• GLI ERRORI DELLA PALEOASTRONAUTICA E DELLO SCIENTISMO<br />
• IL SAPERE SEGRETO DELLE CONFRATERNITE INIZIATICHE<br />
• COMPARAZIONI ESOTERICHE CON IL MONDO ORIENTALE<br />
• L’INTERPRETAZIONE ESOTERICA DEI CHAKRA<br />
• OGGI COME POTREBBE ESSERE DEFINITA SCIENTIFICAMENTE LA MERKABA?<br />
• LEONARDO DA VINCI E LA RADIX DAVIDIS<br />
• IL SAPERE DELL’OTTAVA<br />
• L’ASPETTO NASCOSTO DEI TESTI SACRI <br />
<br />
CAPITOLO CINQUE:<br />
<br />
• MERKAVAH (IL CARRO O “GLORIA DI DIO”)<br />
• I LIVELLI MULTIPLI O CIELI<br />
• ETIMOLOGIA E ORIGINI DELLA MERKAVAH<br />
• IL TETRAMORFO<br />
• IL TETRAMORFO NELL’EBRAISMO<br />
• IL TETRAMORFO NEL CRISTIANESIMO<br />
• MA’ASEH MERKABAH – “OPERA DEL CARRO”<br />
• HEKHALOT<br />
• VERSETTI SUI RAPIMENTI MISTICI E SUL CORPO DI GLORIA<br />
• ESOTERISMO APOCALITTICO E MISTICISMO DELLA MERKABAH di Gershom Scholem<br />
• IL MISTICISMO DELLA MERKABAH di Gershom Scholem<br />
• METATRON di Gershom Scholem <br />
• LA REALIZZAZIONE SPIRITUALE E IL CORPO DI LUCE <br />
<br />
CAPITOLO SEI:<br />
<br />
• IL MISTICISMO E L’ESOTERISMO DI DANTE CELATO NELLA DIVINA COMMEDIA E IL FIORE DELLA VITA<br />
• LA DONNA ANGELO DEI FEDELI D’AMORE E IL SEGRETO DELLA COSTELLAZIONE DEL CIGNO<br />
• GIOACCHINO DA FIORE E LA RADIX DAVIDIS<br />
• ANCORA SULL’INTERPRETAZONE “SOD” (ESOTERICA) DI MOSE’ <br />
<br />
CAPITOLO SETTE:<br />
<br />
• IL CORPO DI GLORIA NEL VANGELO E NEL CRISTIANESIMO ESOTERICO<br />
• PASSIONE, MORTE E RESURREZONE<br />
• IL CORPO DI LUCE – IMMAGINE DELL’UOMO-SOLE (LA STELLA) NELLE TRADIZIONI ESOTERICHE E NEL TANTRISMO<br />
• L’ANDROGINO E IL CULTO SEGRETO DEI TEMPLARI<br />
• L’ORDINE DEL TEMPIO, IL NUMERO AUREO E LA FILOSOFIA RINASCIMENTALE SULL’ANIMA MUNDI E SULL’ARMONIA DELLE SFERE CELESTI<br />
• L’INTERPRETAZIONE “SOD” (ESOTERICA) DELLA GENESI DOVE TUTTO EBBE ORIGINE<br />
• SINTESI SULLA “CACCIATA DELL’EDEN” – LA STATUIFICAZIONE DELLE ANIME SPIRITUALI CONFINATE NELL’UNIVERSO MATERIALE<br />
• SINTESI SULLA VIA PRATICA ADATTA AI GIORNI NOSTRI<br />
• CONCLUSIONI<br />
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LA BIBBIA RIVELATA VOL.2<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/BFbw7e7hE9g" width="420"></iframe><br />
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«Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”. Rispose loro Gesù:“Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”.<br />
Ma egli parlava del tempio del suo corpo».<br />
(Giovanni 18:21)<br />
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MICHELE P.<br />
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<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-37548675221102607502014-01-30T20:00:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.808-08:00LA BIBBIA RIVELATA VOL.I - INIZIAZIONE AL LINGUAGGIO ESOTERICO DELLA SACRA SCRITTURA - VOL.I di Michele Perrotta<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrNKeslg5I7Q8I3ftRegtP1o0YFtpdK3tPiVEEwByY9p1CLYARiMZtLPuMgruL9002RDNfqjD4Gt4MRH8SuDRkS2xfzrazSmiVogdcAaaTOWSEI6_u4sjSSZK-KCAX_0XeNOOJD9BQAnVU/s1600/copertina+-+cover+-+LA+BIBBIA+RIVELATA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrNKeslg5I7Q8I3ftRegtP1o0YFtpdK3tPiVEEwByY9p1CLYARiMZtLPuMgruL9002RDNfqjD4Gt4MRH8SuDRkS2xfzrazSmiVogdcAaaTOWSEI6_u4sjSSZK-KCAX_0XeNOOJD9BQAnVU/s320/copertina+-+cover+-+LA+BIBBIA+RIVELATA.jpg" width="246" /></a><br />
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LA BIBBIA RIVELATA VOL.I - INIZIAZIONE AL LINGUAGGIO ESOTERICO DELLA SACRA SCRITTURA<br />
<br />
<br />
<br />
La Bibbia non si preoccupa di riportare verità storiche quanto verità spirituali, proprio per questi motivi, la chiave di lettura non è letterale, ma simbolica.<br />
<br />
In questo primo volume l'autore esamina le quattro chiavi di lettura della Bibbia per interpretare il senso esoterico e profondo del più famoso libro sacro di tutti i tempi. <br />
<br />
Viene inoltre spiegato come la chiave letterale sia ritenuta dai mistici e dai cabalisti la meno importante rispetto alle altre più profonde nel loro significato teologico, simbolico, ed esoterico. <br />
<br />
In questa ricerca più che l'aspetto storico viene esaltato l'aspetto archetipico, e con esso tutto ciò che ha a che fare con i simboli e con i numeri della Bibbia, perchè è in essi che si nasconde la verità ultima del suo significato occulto. <br />
<br />
<br />
Questa ricerca, dunque non mira solo alla rivisitazione della Bibbia, ma, soprattutto, alla comprensione del "senso nascosto" del messaggio divino all'interno di questi libri che formano l'Antico e il Nuovo Testamento. <br />
<br />
Viene anche analizzata la conoscenza Rosa+Croce della Bibbia e affrontato il tema della Radix Davidis. <br />
<br />
La Bibbia fornisce istruzioni per un congiungimento con un qualcosa di più profondo e al tempo stesso elevato che mira non solo all'arricchimento interiore, ma al recupero di una condizione spirituale originaria e alla trasformazione dell'essere umano in qualcosa di superiore.<br />
<br />
<br />
BREVE INTRODUZIONE<br />
<br />
Qualsiasi dottrina è rilegata alla mente, ma la dottrina mistica, che corrisponde alla scienza delle verità superiori, invita la mente a trascendere se stessa.<br />
<br />
I testi sacri sono tali non perché qualche istituzione religiosa lo ha deciso, essi sono sacri perché hanno un contenuto archetipico, simbolico, e detengono in sè numeri ben precisi che indicano diverse verità velate tra cui, non ultima, l’Alchimia trasformativa del sè.<br />
<br />
Tra questi numeri spiccano coloro che hanno la matrice numerica di 8, 12 ed i loro multipli: <br />
<br />
8-12-16-24-36-72. <br />
<br />
<br />
Tutto questo, a detta di diversi iniziati ai misteri, proverrebbe da un altro piano di realtà.<br />
<br />
Tali verità primordiali, o archetipi, sarebbero impulsi dell’Eterno proiettati e recepiti nel nostro mondo da noi esseri umani sotto diversi aspetti, gli stessi che sono inequivocabilmente connessi alla Luce, la fonte da cui tutto proviene. <br />
<br />
<br />
Secondo vari concetti spiritualisti la stessa nostra anima sarebbe comparabile ad una goccia di Luce di quell’infinito oceano che presso le filosofie orientali prende il nome di Brahman, l’aspetto impersonale di Dio e della verità assoluta. <br />
<br />
Tutto ciò rappresenterebbe il linguaggio con cui parlerebbe il Creatore, o la sua “mente”, e che necessita del rapporto continuo con le creature. <br />
<br />
<br />
I testi sacri risultano quindi essere a tutti gli effetti le vestigia di queste verità archetipiche che noi conosciamo attraverso il linguaggio di Dio: la Sacra Scrittura. <br />
<br />
Coloro che hanno redatto tali libri erano a conoscenza di verità iniziatiche superiori, e tali verità dovevano essere custodite e al tempo stesso tramandate nei secoli attraverso la “fabula” o “novella”: l’aspetto esteriore di una determinata storia che proclama un importante annuncio o messaggio. <br />
<br />
I simboli, presenti all’interno dei testi sacri e divenuti successivamente o iconografiche nel mondo dell’arte, o leggende più o meno veritiere nel folclore popolare, non sono altro che la sintesi stessa di queste verità primordiali condivise a livello inconscio da tutta l’umanità provenienti dai regni superiori, le dimensioni spirituali. <br />
<br />
I simboli non hanno un’appartenenza specifica, vengono “adottati” e adattati dalle diverse tradizioni sacre per far comprendere all’umanità, nel migliore dei modi, il medesimo messaggio se pur in modo differente. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcvJcA7JTWzkjNB6Yhu99khri5W_6YO0Eb6_5-MFSWSZLrgjLOYbgKZBTxe41lDdWkZCFGbOr2GwPwvP_3gFsqnHvNL2OAb52mfrIh1rRlLDPBuAShGy52tT25DU3qe0ghWUSZbYkKzRf9/s1600/PAGINA+460+-+IMMANUEL+-+simbolo+dei+Rosa%252BCroce+con+versetto+del+Cantico+dei+Cantici+e+l%2527Emmanuele+%2528Dio+con+noi%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcvJcA7JTWzkjNB6Yhu99khri5W_6YO0Eb6_5-MFSWSZLrgjLOYbgKZBTxe41lDdWkZCFGbOr2GwPwvP_3gFsqnHvNL2OAb52mfrIh1rRlLDPBuAShGy52tT25DU3qe0ghWUSZbYkKzRf9/s320/PAGINA+460+-+IMMANUEL+-+simbolo+dei+Rosa%252BCroce+con+versetto+del+Cantico+dei+Cantici+e+l%2527Emmanuele+%2528Dio+con+noi%2529.jpg" width="232" /></a></div>
<br />
<br />
Tali misteri non sono tuttavia penetrabili con la ragione, essi vengono assimilati correttamente solo dopo un’iniziazione, ovvero attraverso una morte simbolica che condurrebbe l’ego dell’iniziando a nuova vita (rinascita spirituale) offrendogli una visione del mondo, e di conseguenza della Sacra Scrittura e di tutto ciò che è inerente al sacro, del tutto nuova.<br />
<br />
E’ qui che, in termini simbolici, la “Vergine” partorisce il Logos di Dio per la “salvezza” degli uomini.<br />
<br />
E’ qui, dal “mondo delle idee” al mondo fisico, che gli archetipi si fanno “carne” e vengono accolti dalle genti, se pur in modo non del tutto cristallino.<br />
<br />
Questo è il senso del termine “Concepire” (che sia esso un figlio e/o intendere o sviluppare idee, concetti, simboli, ragionamenti, etc.). <br />
<br />
Il simbolo ha di per sè una determinata funzione: far giungere nell’immediato, alla mèta, all’origine dell’archetipo, la mente che sa riconoscere ed interpretare il suo messaggio.<br />
<br />
Secondo questa legge universale, derivante da un determinato linguaggio esoterico proprio degli iniziati, i testi sacri sarebbero realmente l’accesso per giungere o far ritorno nel regno di Dio onnipotente (El-Shaddaï).<br />
<br />
Per accedere in questo luogo sacro, dove l’entrata è situata perennemente nel cuore di ogni mistico, dobbiamo inequivocabilmente essere umili, puri d’animo e veri discepoli dell’Amore. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMP9qTSehyTXLEz99D7w_4QXFuU9bEmz-6cPaatjiiJHgkiMuQP876KEeBxRGcy6BjwOoukja5Ocj06vRDNL6WXc4NkkNaWNh8KI_-_NXV3Ku3ZQV0vppwQE2w8XFIyN4UA_t08adDI7mx/s1600/PAGINA+166+-+Davide+e+Golia+-+l%2527umile+che+uccide+il+gigante.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMP9qTSehyTXLEz99D7w_4QXFuU9bEmz-6cPaatjiiJHgkiMuQP876KEeBxRGcy6BjwOoukja5Ocj06vRDNL6WXc4NkkNaWNh8KI_-_NXV3Ku3ZQV0vppwQE2w8XFIyN4UA_t08adDI7mx/s320/PAGINA+166+-+Davide+e+Golia+-+l%2527umile+che+uccide+il+gigante.jpg" width="259" /></a></div>
<br />
<br />
Sono quattro le vie che, se unite, come le chiavi interpretative della Sacra Scrittura, conducono nel regno dell’Altissimo:<br />
<br />
la conoscenza, la contemplazione, la condotta, la trascendenza.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Ergo, per percorrere questo astruso cammino, è di fondamentale importanza immergersi in tali verità ed essere buoni pellegrini nel mondo, ma non per perpetuare nel mondo, poiché, come Dio, noi non siamo di questo mondo. <br />
<br />
<br />
« Gesù disse, “Quando vedrete uno che non è nato da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il vostro Padre.” <br />
Gesù disse, “Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra. Perché saranno in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro due e due contro tre, padre contro figlio e figlio contro padre, e saranno soli.” Gesù disse, “Vi offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato, quello che non è apparso nel cuore degli uomini.” I discepoli dissero a Gesù, “Dicci, come verrà la nostra fine?” Gesù disse, “Avete dunque trovato il principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà dove è il principio. Beato colui che si situa al principio: perché conoscerà la fine e non sperimenterà la morte.” Gesù disse, “Beato colui che nacque prima di nascere” ». (Vangelo di Tommaso 15-19 – Vangelo Gnostico) <br />
<br />
<br />
<br />
Michele Perrotta.<br />
<br />
*******<br />
<br />
SEZIONE CAPITOLI - PRIMO VOLUME (288 Pagine + Illustrazioni): <br />
<br />
Dedica e presentazione iniziale <br />
<br />
PREFAZIONE di Adriano Forgione<br />
<br />
PREFAZIONE dell'autore<br />
<br />
<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>INTRODUZIONE AL TESTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>ESOTERISMO ED ESSOTERISMO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>V.I.T.R.I.O.L.<br />
<br />
--------<br />
CAPITOLO UNO: <br />
<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>STRUTTURA DELL’ANTICO TESTAMENTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>CONTENUTI <br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>PANORAMA STORICO DEI PERSONAGGI PIU’ IMPORTANTI DELLA BIBBIA E LE DATE APPROSSIMATIVE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>DOVEROSA PREMESSA <br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA CHIAVE LETTERALE: CRITICA AL “SIGNORE DIO”, IL DIO GELOSO DELL’ANTICO TESTAMENTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>MOSE’ E LA SCIENZA DEI MAGI<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>L’ALLEANZA TRA IL “SIGNORE DIO” E MOSE’<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>GIOSUE’ IL CONQUISTATORE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>DIFFERENZE TRA ANTICO E NUOVO TESTAMENTO E IL SACERDOZIO DI MELCHISEDECH <br />
<br />
-------<br />
CAPITOLO DUE: <br />
<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA KABBALAH E IL MISTICISMO EBRAICO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL CERVELLO UMANO NELL’INSEGNAMENTO ESOTERICO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL SISTEMA PARDES E I QUATTRO LIVELLI D’INTERPRETAZIONE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>I SETTE SENTIERI DELLA TORAH di Abramo Abulafia<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>CONCLUSIONI SULL’INTERPRETAZIONE DELLA BIBBIA E LE COMPARAZIONI CON LA DIVINA COMMEDIA DI DANTE ALIGHIERI<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA): MOSE’<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA): GIOSUE’<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL PERIODO DEI GIUDICI<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA): SANSONE <br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL NAZIREATO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA CHIAVE DI LETTURA ASTROLOGICA SU CRISTO <br />
<br />
-------<br />
CAPITOLO TRE: <br />
<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>RE DAVIDE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>GLI EVENTI<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>UN RE PER ISRAELE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>SAMUELE, PROFETA DELL’ANTICO TESTAMENTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL VOTO DI NAZIREATO DEL PROFETA SAMUELE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA “CASA DI DAVID” – LA STIRPE DAVIDICA DA CUI PROVERRA’ IL MESSIA SANTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>L’ORIGINE DELLA RADIX DAVIDIS – LA STIRPE DI GIUDA E IL SIMBOLISMO DEL PELLICANO E DELLA ROSA<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>GIUSEPPE D’ARIMATEA, LA RADIX DAVIDIS E I ROSA+CROCE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA NOSTRA IPOTESI SU CHI POTREBBE AVER REDATTO I VANGELI<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL VANGELO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LE INFLUENZE ESSENE<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA) DEL VANGELO <br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL VELO DEL VANGELO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL CRISTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>“DOVE VADO IO, VOI NON POTETE VENIRE”<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>LE PROFEZIOE DELL’ANTICO TESTAMENTO SU GESU’ CRISTO E IL LORO COMPIMENTO<br />
•<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>IL REGNO DELL’ETERNO<br />
<br />
<br />
*******<br />
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« Salmo. Di Davide. L’Eterno (il Signore) è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni ». (SALMO 23)<br />
<br />
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MICHELE P.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjufE2sSvnBEGLSMikkzwsrgEcVqVZoMSW60HwKZdI5bTeighyDG0x0PfP4JIbTyknpi4W7BgWlWuyfu1vRXeqXYwAiWpqyfRyJF8rthVRjGCrmk7uNHHCPVe3ls0IbBoIyhWTrlVq7nFu0/s1600/pubblicit%25C3%25A0+libro+-+LA+BIBBIA+RIVELATA.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjufE2sSvnBEGLSMikkzwsrgEcVqVZoMSW60HwKZdI5bTeighyDG0x0PfP4JIbTyknpi4W7BgWlWuyfu1vRXeqXYwAiWpqyfRyJF8rthVRjGCrmk7uNHHCPVe3ls0IbBoIyhWTrlVq7nFu0/s320/pubblicit%25C3%25A0+libro+-+LA+BIBBIA+RIVELATA.jpeg" width="225" /></a></div>
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-10406287008571763462014-01-29T10:50:00.000-08:002020-03-26T07:03:27.648-07:00L'ESSENZA E LA FUNZIONE PRIMARIA DELL'ESOTERISMO di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz-arfqsDnO_6y8f2PzXCZWHDcZzYo0RJWDdErQAo9u05hgPZjqVZPEP69J0l7L7fMrG_dkDrpxnLluo-EQ2tcy6q1CaNUyYQJk-PH_J0RQdq0KW5hISEYVgn9YS8BhnYiVbzD5m3FBlX-/s1600/x.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="453" data-original-width="740" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhz-arfqsDnO_6y8f2PzXCZWHDcZzYo0RJWDdErQAo9u05hgPZjqVZPEP69J0l7L7fMrG_dkDrpxnLluo-EQ2tcy6q1CaNUyYQJk-PH_J0RQdq0KW5hISEYVgn9YS8BhnYiVbzD5m3FBlX-/s320/x.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
L’Esoterismo, e questo è sempre bene rimarcarlo, non ha niente a che vedere con l’Occultismo, dove sono presenti dottrine o fenomeni quali lo “Spiritismo” ed il “Satanismo”, o con altre pratiche sinistre orientate a far accrescere le tenebre e il caos nel nostro mondo.<br />
<br />
<br />
Il terminine “Esotèrico” (dal latino tardo esoterĭcus, dal greco ἐσωτερικός) deriva dalla parola ἔσω “dentro” o “interno/interiore”.<br />
<br />
<br />
L'Esoterismo, attraverso lo studio di ciò che è celato (nascosto/sotterraneo) nei simboli (vedere la Nota 1) e nelle storie presenti nelle varie dottrine, scova e “risuscita” gli archetipi, le impronte originarie, le verità primordiali presenti in noi, rendendole in armonia con ciò che gli antichi filosofi greci chiamavano l’Archè (ἀρχή) e con ciò che questa “scienza” considera la Tradizione ancestrale da cui tutto discenderebbe (concetto cardine del “Perennialismo”).<br />
<br />
<br />
l’Esoterismo è, in sostanza, quella disciplina che segue il “metodo tradizionale” che ha come funzione principale quella di saper mettere bene in luce le costanti e gli archetipi per quanto concerne i simboli, le vicende, i personaggi, i luoghi e le situazioni dei vari argomenti esaminati, ne compara i significati con altre discipline, e ne palesa il loro contenuto metafisico che, come ben sappiamo, essendo al di là di ogni credo e di ogni dottrina, è universale.<br />
<br />
<br />
Ed è proprio questo il lavoro che il vero esoterista è chiamato a fare, specialmente perché egli considera le religioni (non tutte) rami diversi dello stesso albero generato dal seme dell’arcaica e pura Tradizione; in pratica costui concepisce le varie dottrine come abiti diversi che ricoprono in realtà le medesime leggi celesti: i “principi di ordine universale”.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOAwhd1lOezvvqtFcnZCUQaK3TvTRtlectVx1c81NEjE1pR0JPZdDN9Yeb4JYDXsHoULw8n8Oe9tZ9aSYzn8IU3g-ae_NZv50_b4zfYogZAjE4MPCwC6JTFccVLK8-4rQ26S9V6CUWolRU/s1600/leone+alchemico.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOAwhd1lOezvvqtFcnZCUQaK3TvTRtlectVx1c81NEjE1pR0JPZdDN9Yeb4JYDXsHoULw8n8Oe9tZ9aSYzn8IU3g-ae_NZv50_b4zfYogZAjE4MPCwC6JTFccVLK8-4rQ26S9V6CUWolRU/s320/leone+alchemico.jpg" width="320" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Che ci piaccia ammetterlo o no, il contenuto simbolico presente nei testi sacri, che da sempre e per sempre riguarda tutti quanti noi, domina il pensiero antico di un tempo eterno. <br />
<br />
Le religioni debbano quindi essere intese come abiti diversi che ricoprono da sempre le medesime leggi universali del Divino e non come vie settarie chiuse all’incontro tra le diverse fedi: sono linguaggi distinti che tentano di decodificare, decifrare, e spiegare la medesima “Realtà Suprema”.<br />
<br />
<br />
Motivo per cui l’Esoterismo è ritenuto, da chi ha raggiunto certi gradi di consapevolezza, di estrema e fondamentale importanza per l’essere condizionato che vuol far accrescere in questo mondo la sua parte più nobile: l’anima.<br />
<br />
<br />
Per far comprendere con un esempio pratico come l’aspetto nascosto (esoterico/interiore) sia utile e di fondamentale importanza quanto quello esteriore (essoterico) lo compariamo ad uno strumento musicale in piena attività il quale, pur essendo costituito da elementi materiali, fornisce all’ambiente in cui tutti quanti noi viviamo la musica che è, per sua natura, immateriale (non può essere afferrata, né misurata e nè pesata con gli strumenti mondani). <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
L’aspetto nascosto, in questo caso la musica, diventa in questo senso più importante di quello visivo (lo strumento) poiché sarebbe sostanzialmente il frutto stesso di tutto un determinato processo che diviene vivente e presente nel nostro mondo, esattamente come una dolce melodia ben suonata da dei violini utilizzati da eccelsi musicisti.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio8baSIoeDOTVdyuXGyeSscDn1erTBUgI2uavJRZglTQUoo3WS5OPu-jwx-8-jLweWcYJwtHyINwKedZp1MbEZiW1Sl_y8FQ6qemgZi3DJ24JCuXIrzk35XgY3Y6O5Yzl11JzUAlPlBtH3/s1600/david+pastore+e+musico.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio8baSIoeDOTVdyuXGyeSscDn1erTBUgI2uavJRZglTQUoo3WS5OPu-jwx-8-jLweWcYJwtHyINwKedZp1MbEZiW1Sl_y8FQ6qemgZi3DJ24JCuXIrzk35XgY3Y6O5Yzl11JzUAlPlBtH3/s320/david+pastore+e+musico.JPG" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Per ottenere tutto ciò è palesemente ovvio che c’è bisogno di entrambe le cose: gli strumenti, e con essi i musicisti, e la musica. <br />
<br />
<br />
L’Esoterismo è quindi la “scienza sacra” legata all’intelletto e all’intuito che non si insegna per mezzo di studi specifici bensì si coglie come si colgono le idee illuminanti dal nulla; essendo una disciplina legata allo Spirito e, di conseguenza, ai principi universali senza tempo, l’Esoterismo è un linguaggio totalmente trascendentale capace di trasportare la coscienza dell’individuo che sa cogliere gli aspetti più profondi e sensibili della realtà nelle dimensioni più elevate del sé. <br />
<br />
L’intuito ha la facoltà di spogliare quasi completamente il “mondo della parola” in cui tutti quanti noi siamo in qualche modo incatenati mentalmente per far ritornare in sintonia la nostra coscienza con i “mondi superiori” o “mondo degli archetipi”, dove risiedono gli “dèi”, “gli esseri celesti”, “le muse”, gli “angeli”, gli “spiriti guida”, le “idee”, etc., etc. <br />
<br />
<br />
Un esoterista serio, attraverso lo studio di ciò che è celato nei simboli e nelle storie presenti nelle varie dottrine, deve riuscire ad intuire e a scovare le impronte originarie, le verità primordiali, rendendole in armonia con ciò che egli considera la Tradizione ancestrale da cui tutto discenderebbe. <br />
<br />
<br />
L'esoterismo è senza dubbio quel perpetuo ponte invisibile che unisce la Metafisica al mondo della materia; è quel nobile sentiero costituito da simboli e archetipi capace di riequilibrare le nostre dinamiche interiori e soddisfare, di conseguenza, i bisogni dell'anima.<br />
<br />
*******<br />
<br />
<br />
* [Nota 1: <br />
Il termine “simbolo”, da Symballo (συμβάλλω), deriva dall’unione del prefisso σύμ- (sym), “insieme” con il verbo greco βάλλω (ballo) “getto”, letteralmente esprime l’equivalente di “unire”, “mettere insieme”, “armonizzare”, “ricongiungere”.<br />
Il simbolo, per sua stessa natura, tende in qualche modo a riavvicinare, se non addirittura a ricondurre, le anime individuali ad un qualcosa di superiore. Questo termine si differenzia dalla parola “diaballo”, ovvero il “diavolo”, che deriva dal latino tardo “Diabŏlus”, traduzione del termine greco Διάβολος, Diábolos: “colui che divide”, “il separatore”. <br />
La via del simbolo, a differenza di quella diabolica, è dunque una strada che conduce alla trascendenza e all’unione della nostra anima, dispersa nel regno materiale dove esiste lo spazio e il tempo, con il Creatore, l’Essere Supremo.<br />
<br />
_________________________________<br />
<br />
<br />
Per maggiori info. su queste tematiche potete consultare il seguente libro:<br />
<br />
'Giordano Bruno e la dimensione simbolica del Mondo delle Idee - un percorso esoterico nel cuore della Nolana filosofia' di Michele Perrotta<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">: </span><br />
<span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;"><span class="MsoHyperlink"><a href="https://www.amazon.it/dp/1693844745">https://www.amazon.it/dp/1693844745</a><br />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--></span></span><br />
<br />
********<br />
<br />
MICHELE P.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyBCgZ_RptaZIGNmw-_BDj9kv4NnuACdfnDlCUL-5rARZZNmXd8KWLnC-ZWSjSw3EbQK5YaPC02QmSY_8V-2hauUAISxIqvnxav-hPyka_7Fxxqu-yRzLwLC-RC6CdjrK1CHozdpO4Jovo/s1600/Tabula-Smaragdina-Heiko-IMG_20180215_0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="700" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyBCgZ_RptaZIGNmw-_BDj9kv4NnuACdfnDlCUL-5rARZZNmXd8KWLnC-ZWSjSw3EbQK5YaPC02QmSY_8V-2hauUAISxIqvnxav-hPyka_7Fxxqu-yRzLwLC-RC6CdjrK1CHozdpO4Jovo/s320/Tabula-Smaragdina-Heiko-IMG_20180215_0001.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-21899801513049710422014-01-29T10:49:00.003-08:002023-09-09T15:44:26.919-07:00DISAMINA ESOTERICA SULLA ŚAKTI (SHAKTI) di Michele Perrotta<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrguU85mSknf6LJsJLJBow1kVsZiiEPkcC5PSPsE1SgBMAmMPathuR5fWc-kr6aqogLDCOLDMfWeQ3cJ20mfmWp01Jo0UKLkYnFTVTFq2CmZFveQLF1mCZS8rQ73tnvDGrCDe6ChnqRnCJ/s1600/Kali+maa%252C+la+shakti+perfetta+di+shiva+secondo+la+via+tantrica+della+mano+sinistra.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="926" data-original-width="736" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrguU85mSknf6LJsJLJBow1kVsZiiEPkcC5PSPsE1SgBMAmMPathuR5fWc-kr6aqogLDCOLDMfWeQ3cJ20mfmWp01Jo0UKLkYnFTVTFq2CmZFveQLF1mCZS8rQ73tnvDGrCDe6ChnqRnCJ/s320/Kali+maa%252C+la+shakti+perfetta+di+shiva+secondo+la+via+tantrica+della+mano+sinistra.jpg" width="254" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br style="mso-special-character: line-break;" />
<!--[endif]--><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /><br /><br /><br /><br /><br />Le tante informazioni che troverete all’interno di questo post sono tratte da vari
paragrafi presenti nel saggio “Krishna e la metafisica del Divino Amore” di
Michele Perrotta.<br /><br />[Per comprendere nel migliore dei modi il contenuto di questo scritto si
consiglia di leggere l’intero libro -in fondo alla pagina troverete il link per
acquistare il cartaceo]<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">… Iniziamo
col dire che il Tantrismo, affiorato nella civiltà indo-aria nei primi secoli
dell’era cristiana (IV-V sec. D.C.), nonostante alcune leggende collocano la
sua origine intorno a 5500 anni fa, intende collocarsi al di là del dualismo
(Samkhya); superando la dualità esso si incentra ad ottenere lo stato androgino
dell’essere (in alchimia chiamato Rebis) attraverso l’unione di Śiva (Shiva),
la divinità centrale del Tantrismo e rappresentazione del maschile, e Śakti
(Shakti), sua “consorte” e simbolo della divina “Potenza”, dell’energia del
cosmo e dell’intelligenza creatrice. <br /><br /><br /><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Il
Tantrismo è un sistema di pratiche e dottrine di forte impronta mistica ed
esoterica. Nato come sviluppo interno delle religioni indiane, le ha talmente
caratterizzate che a partire da un certo periodo in poi nell’Induismo, così
come anche in gran parte del Buddismo, nessuna corrente è sfuggita alla sua
influenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Sul
piano delle pratiche spirituali il Tantrismo ha senza dubbi portato notevoli
sviluppi di estrema sottigliezza nel campo della metafisica. <br />
<br />
Già nei primi secoli dal suo sviluppo la tradizione Indù aveva fatto
distinzione tra l’insegnamento vedico (Vaidika) e quello tantrico (Tāntrika);
in quel periodo erano sostanzialmente apparse di fronte due forme di
“rivelazione” differenti, la prima più “ortodossa” rispetto all’altra
(nonostante quest’ultima sembrava essere più adatta ai bisogni dell’epoca). <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBG8CMIydOwJJ_Wh6pbqs3sztXZtNdkmnHORaMtVXtywbQXWzbpndTp1HY_cUdIQDKsD1-81_bEalWW2aoYYVr9VW9kpsRoZIXw8Uu2JZ2MHvGJ1IIGCcgqLZhYp8OddtXOkRp-vRU57IN/s1600/shiva-luna.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="951" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBG8CMIydOwJJ_Wh6pbqs3sztXZtNdkmnHORaMtVXtywbQXWzbpndTp1HY_cUdIQDKsD1-81_bEalWW2aoYYVr9VW9kpsRoZIXw8Uu2JZ2MHvGJ1IIGCcgqLZhYp8OddtXOkRp-vRU57IN/s320/shiva-luna.jpg" width="317" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Queste
due vie persistevano fianco a fianco e talvolta risultavano essere persino in
simbiosi l’una con l’altra tanto erano ben vive all’interno del contesto
tradizionale. <br />
<br /><br />
A differenza degli insegnamenti presenti nell’Induismo tradizionale, nel
Tantrismo il mondo non è Māya, un’energia illusoria creata da Īśhvara, il
Signore Supremo, ma Potenza: è Śakti. <br />
<br />
Le tecniche tantriche basate sulla Śakti (Shakti sādhana), oltre ad essere
strettamente iniziatiche, sarebbero le più efficaci nell’Era attuale ed esse
sono volte a facilitare la liberazione rispetto alle dottrine filosofiche
precedenti. <br />
<br />
I Tantra hanno infatti la pretesa di essere più pratici rispetto agli antichi
insegnamenti ritenuti incompleti o del tutto vani nell’attuale epoca. <br /><br /><br />Questa
divina energia, che pervade tutto il Cosmo, come abbiamo appena indicato, è
personificata da Śakti, ovvero da colei che secondo i principi dei Tantra
diventa attiva nell’impassibilità di Shiva portando frutto:
distruzione/trasformazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br />
Essa incarna sostanzialmente la Grande Devī, la Madre dell’Universo, che, in
quanto “Forza Vitale” (Shakti-Kundalinī), risiede come energia eterica nel
corpo dell’uomo nel punto più basso, sotto la colonna vertebrale, mentre Shiva
si realizza nel più alto centro cerebrale, la Corona o Sahasrāra padma Chakra. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs6SzmAI_06OgC72hKI9x9r3Y1moznqUIaP6Z_Li9LJIcA9CBUYIuIwSS65HIlRGzrKoaMt3ZQhoYGsYX7Ca13V174TFKBILYeWdYNCdZCnLdNrBE4hACmzJJ3atHpqc_UJ_qLmdyDRv4l/s1600/sole+luna+-+Kundalini.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="653" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs6SzmAI_06OgC72hKI9x9r3Y1moznqUIaP6Z_Li9LJIcA9CBUYIuIwSS65HIlRGzrKoaMt3ZQhoYGsYX7Ca13V174TFKBILYeWdYNCdZCnLdNrBE4hACmzJJ3atHpqc_UJ_qLmdyDRv4l/s320/sole+luna+-+Kundalini.jpg" width="235" /></a><br /><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"> </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Il
compimento dello Yoga Tantrico è l’unione tra queste due forze divine nel corpo
dell’iniziato. <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhteMGD6QW5txiWUIXYQG2YDFFE45zfgnasVBBt5KCh8HGBoiFXzpa7REHdEC6ft60vWv6LUfjLrpIxUXBCfKUsbNX-UsZNMEUbUhui5lTlkN9acrdPfVwcgcAIEvi4mnrj1hn0x1QVPGPp/s1600/Shiva-Shakti+-.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="348" data-original-width="930" height="119" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhteMGD6QW5txiWUIXYQG2YDFFE45zfgnasVBBt5KCh8HGBoiFXzpa7REHdEC6ft60vWv6LUfjLrpIxUXBCfKUsbNX-UsZNMEUbUhui5lTlkN9acrdPfVwcgcAIEvi4mnrj1hn0x1QVPGPp/s320/Shiva-Shakti+-.jpg" width="320" /></a><br /><br /><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Tutto
ciò è alla base del principio metafisico dell’unione di Puruṣa (principio
maschile immutabile e luminoso del Divino e/o dell’Uomo Cosmico) e Prakṛti
(“natura” o “manifestazione”, associata all’energia femminile) che renderebbe,
per mezzo di forze interne e attraverso specifici processi spirituali, l’uomo libero dalla dualità (Laya o “dissoluzione”). </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Nel corso dei secoli la
personificazione di Śakti ha trovato spazio nei vari culti delle numerose
divinità femminili o Devī. <br /><br /><br /><o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz3fRRrKHbK7CYPEOVAmjVdTvB0fPAQZIO61vK7TI5ICtsef7KqdSlGlk19rC2EirohWrvmKg35Sk7i7mgSWucDt3SR2y5XYpcUyy_5fGLXs0prKdZyS4KXFWcyaBhS76_qEFrqa6Rt7qp/s1600/shiva_mandala.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="746" data-original-width="568" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz3fRRrKHbK7CYPEOVAmjVdTvB0fPAQZIO61vK7TI5ICtsef7KqdSlGlk19rC2EirohWrvmKg35Sk7i7mgSWucDt3SR2y5XYpcUyy_5fGLXs0prKdZyS4KXFWcyaBhS76_qEFrqa6Rt7qp/s320/shiva_mandala.jpg" width="243" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br />
Nello Yoga tantrico la Realtà Suprema viene concepita come Coscienza pura e
Shiva e Śakti costituiscono i due aspetti dell’unico Brahman. <br /><br /><br />Lo spirito
presente nell’uomo è lo Spirito unico del Divino che risiede in tutte le cose e
che, come oggetto di culto, è il Signore (Īśhvara), l’Essere Supremo, da non
confondersi con la Manifestazione suprema (Īśhvari). <br />
<br />
Shiva e Shakti sono in sostanza inseparabili e simboleggiano la realtà
informale della Coscienza (Shiva) unita alla Potenza (Śakti). <br /><br /><br /><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Presso
lo Shivaismo Shiva è l’Essere Supremo ed assume i tratti sia del Creatore, sia
del distruttore. <br /><br />Nello Shivaismo monistico kashmiro, considerato una delle
vette del pensiero filosofico e religioso indiano, spiccano le opere di
Abhinavagupta (950 – 1020 D.C.) tra cui il notorio testo Tantrāloka,
un’opera che presenta la sintesi dei Tantra monistici e delle dottrine
principali dello Shivaismo. <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF3m0WsHbZWT25O6rw26HAPdua_-cdvSi6dJDZwOkaAqyfcyqfk_SpYwA40VrY5itXP3-ewPHS1K4rE7ky8311P2QJ8XeOx59pwZ_AWwPqs3-HFd4-2hCdQmUN0hAYJLJFQ2ESFBsBw9x2/s1600/Shiva+in+meditazione.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="737" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF3m0WsHbZWT25O6rw26HAPdua_-cdvSi6dJDZwOkaAqyfcyqfk_SpYwA40VrY5itXP3-ewPHS1K4rE7ky8311P2QJ8XeOx59pwZ_AWwPqs3-HFd4-2hCdQmUN0hAYJLJFQ2ESFBsBw9x2/s320/Shiva+in+meditazione.jpg" width="230" /></a><o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Secondo la tradizionae indiana Shiva è il distruttore dei mondi per eccellenza,
soprattutto grazie alla sua celeberrima “danza distruttrice”, ma nelle
assunzioni tantriche è, quando unito ad una delle sue consorti, il veicolo
primario per la trascendenza. <br /><br />In questa tradizione Rudra (altro nome di Shiva)
è colui che viene indicato come “Signore della Folgore”, personificazione
stessa della divinità distruttiva o “dio della morte”; Shiva è la divinità
iniziatica per eccellenza, è colui che uccide il corpo vecchio dello yogi, più
esattamente del Siddha (l’uomo realizzato), per trasformarlo e vivificarlo in
un corpo nuovo, il Corpo di Luce (Folgore/Diamante o Corpo Adamantino). <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqEU5fW1l7gkxi8YwTPoBe7N2A63XJvYHvwE1EsjV5eo1WP1QfqVCrklCg369U03MdMsbWN9JL6ZmmO3DAA3lGoRlwsx13M3FfneQSt-GKoq3hzCHPSPPq-1s1G-wHueb_Kv8WK7BAXAWX/s1600/SHIVA+E+SHAKTI+-+IMMAGINE+ALTERNATIVA.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqEU5fW1l7gkxi8YwTPoBe7N2A63XJvYHvwE1EsjV5eo1WP1QfqVCrklCg369U03MdMsbWN9JL6ZmmO3DAA3lGoRlwsx13M3FfneQSt-GKoq3hzCHPSPPq-1s1G-wHueb_Kv8WK7BAXAWX/s320/SHIVA+E+SHAKTI+-+IMMAGINE+ALTERNATIVA.jpg" width="240" /></a><br /><br /><o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Questa
perfetta unione simbolica di Amore cosmico è, sempre secondo l’aspetto
tantrico, simboleggiata anche da Krishna e Radha (Radharani), la Gopī preferita
da Sri Bhagavān Krishna. <br />
<br />
Nonostante fosse una donna sposata Radha è la devota per eccellenza ed è
considerata, di conseguenza, “l’amante perfetta del Signore” e “Sua eterna
compagna”. <br /><br /><br />È doveroso per noi precisare che questa relazione e questa unione
tra le due figure in questione non ha niente a che vedere con l’amore mondano
che tende a consumarsi nel piano fisico bensì con un amore del tutto spirituale
(questo concetto lo rimarcheremo più volte nel corso di questo trattato). <br /><br /><br />Radha
rappresenta inoltre l’energia femminile di Dio: “Hare”. <br />
<br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS7QA_hCRtet-OGiqo_Rct_OOU8btO7A3UkrCT2aKhRQfPiZWDLTmIa52JzEvgOil5ZvAGy6f_QKKbfNxpatJ8D6uzqehF1KvseflMNRld0wVPTPmA5fiHOtO3PfLmSaNk93C7JmEucVXf/s1600/krishna+e+radha+-+dipinto.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="948" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS7QA_hCRtet-OGiqo_Rct_OOU8btO7A3UkrCT2aKhRQfPiZWDLTmIa52JzEvgOil5ZvAGy6f_QKKbfNxpatJ8D6uzqehF1KvseflMNRld0wVPTPmA5fiHOtO3PfLmSaNk93C7JmEucVXf/s320/krishna+e+radha+-+dipinto.jpg" width="320" /></a><br /><br />La formula “Hare Krishna” indica, infatti, il completamento dell’energia
femminile del Divino personificata da Srimati Radharani unita a quella maschile
del Signore stesso, Sri Krishna. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">I
Bhakta si focalizzano proprio su questo rapporto mistico di “unione” o
“sposalizio” tra l’umano e il Signore; si tratta di una relazione che cresce
continuamente nell’intimo di ogni puro devoto e che, similmente ai concetti
metafisici dello Yoga Tantrico, veicola le emozioni indirizzandole in stadi
superiori del sé attraverso questa sublime “sizigia” (“congiunzione”). <br />
<br />
Nel Vaishnavismo il culmine di questo tipo di raccoglimento viene esposto negli
insegnamenti esoterici della Danza Rāsa-Līlā in cui Krishna balla con tutte le
Gopī pur restando Uno. <br /><br /><br />Secondo la tradizione vaishnava le Gopī sono divise in
cinque gruppi, di cui il più importante è quello delle Parama-prestha-sakhi
costituito dalle otto Gopī principali: Lalita, Visakha, Citra, Indulekha,
Campakalata, Tungavidya, Rangadevi e Sudevi. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Molti dettagli della loro vita e
del loro servizio: l’età, il carattere, il temperamento, il colore della pelle,
etc., sono descritti nella vasta letteratura vaishnava. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Tutti
questi elementi costituiscono la base per una meditazione interiore o Sadhana,
finalizzata a portare il devoto nel regno spirituale. <br />
<br />
Attraverso questa pratica si sviluppa gradualmente Prema, l’Amore per Krishna. <br />
<br />
Di questo insegnamento trascendentale, di natura esclusivamente iniziatica,
insieme ai principi metafisici presenti nello Yoga tantrico, ne parleremo alla
fine di questo nostro lavoro…<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHXmNeapongMS3VugVY1PedEc6YN2uLUVPPA49_9o_qqj1AgS0uZAx-3VKx9M6pn9Zb4tzUsMLsJcS4yg1-stRjTDnVScMu791BjBgmkUKXI3iqv1Uy8txENdqO7mCvE3EnrqDMeBwlMVJ/s1600/shiva.shakti.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="733" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHXmNeapongMS3VugVY1PedEc6YN2uLUVPPA49_9o_qqj1AgS0uZAx-3VKx9M6pn9Zb4tzUsMLsJcS4yg1-stRjTDnVScMu791BjBgmkUKXI3iqv1Uy8txENdqO7mCvE3EnrqDMeBwlMVJ/s320/shiva.shakti.jpg" width="229" /></a><br /><br />
… <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>I seguaci dello Shivaismo sono
chiamati “Śivaiti” (Shivaiti) o “Śaiva”, mentre gli adoratori della Śakti,
ossia dell’aspetto di Dio sotto specie di “Madre” e “Potenza suprema
dell’universo”, sono chiamati Shakta. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Shiva e Shakti (Śakti) sono i
rappresentanti principali, come abbiamo più volte indicato, del Tantrismo, il
sistema non-duale di cui abbiamo accennato all’inizio di questo nostro saggio,
mentre gli Shakta (cultori dello Shaktismo) sostengono di essere un tutt’uno
con Shakti e che tutto quello che percepiscono altro non è che lei nelle
svariate forme.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Lo
Shaktismo, dove si esaltano gli aspetti delle Devī (Lakshmi, Pārvatī,
Sarasvatī, Sati, Tripurasundarī, Durgā, Kālī, etc.) e con esso alcuni precetti
dello Yoga tantrico, trovarono spazio anche in certi movimenti esoterici
dell’Europa medievale come in quello dei “Fedeli d’Amore” di cui Dante
Alighieri (1285-1321), così come Guido Cavalcanti (1255-1300), Francesco
Petrarca (1304-1374) e Giovanni Boccaccio (1313-1375), fecero parte. <br /><br /><br />La
“Beatrice” descritta dal Sommo Poeta nella sua opera più famosa, La Divina
Commedia, oltre ad essere un “simulacro della Santa Sapienza” (come lo è la
Sophia della Gnosi), è la “donna angelo”, la “madonna intelligenza” o
“perfezione celeste”, è, in sostanza, la rappresentazione simbolica di
Shakti-Kundalinī, l’eterna amata che accompagna il nostro vero Io, in questo
caso Dante, nei regni superiori, gli stati elevati del sé: nel Paradiso:<br />
<br />
<br />
“ Gloriosa donna della mia mente … fu chiamata da molti Beatrice, li quali non
sapevano che sì chiamare” (non sapevano di cosa veramente si trattasse). <br />
(Vita Nova I,2)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixQXiPv2uT0eBfdgVuvgaghiVTx9_0ze9IYwj1Ae2KW0mH_Nu7Vf0on3-sQdasrY96aDUqJZa5qYWY4hOCfT9CCOFBO4SxseARHIZxzlLHsH0C09Uh1teNKYycy1XkYT173NyKxoeZ5En4/s1600/PAGINA+206+-+Beatrice+archetipo+della+Donna-Angelo+o+Madonna+Intelligenza+nel+gergo+dei+Fedeli+d%2527Amore.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="814" data-original-width="650" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixQXiPv2uT0eBfdgVuvgaghiVTx9_0ze9IYwj1Ae2KW0mH_Nu7Vf0on3-sQdasrY96aDUqJZa5qYWY4hOCfT9CCOFBO4SxseARHIZxzlLHsH0C09Uh1teNKYycy1XkYT173NyKxoeZ5En4/s320/PAGINA+206+-+Beatrice+archetipo+della+Donna-Angelo+o+Madonna+Intelligenza+nel+gergo+dei+Fedeli+d%2527Amore.jpg" width="255" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nel
Canto XIX del “Paradiso” (Divina Commedia), Dante colloca addirittura nel
regno celeste alcune anime provenienti dalle “rive dell’Indo” (India),
nonostante queste non abbiamo mai “conosciuto” Cristo in vita loro (non sono
venute a conoscenza dei suoi precetti). </span></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">
<br />
In questi splendidi versi vi sono richiami non di poco conto sull’importanza
che il Sommo Poeta dava alla metafisica “orientale”, la stessa che, secondo
Dante, era in grado di elevare le anime nella dimensione più eccelsa: il “Regno
dei Cieli”.<br />
<br />
<br />
Restando sempre in tema di trascendenza, alla stessa maniera di Dioniso, la
divinità dell’Olimpo greco connessa ai riti misterici, Shiva veniva considerato
in queste confraternite un archetipo dell’iniziazione esoterica; egli
sostanzialmente rappresentava, e rappresenta tutt'oggi, quando è unito alla sua
amata, il vettore principale del potere energetico e vitale che si cela in
tutta la manifestazione oltre che nell’uomo. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTL4v9L_2Y7r41qCpd0fasuyHoxiS_wkctd5nOkyTATNR_6FSwVPFQbDQ4pn699PVLV-KMrUUVxYz5GHOQDMi1Rm0WgewOy7soIh_9shYcsXLiCsVp-zzoXS11v1AlcgHZAgLgNXCXwtIb/s1600/dioniso.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTL4v9L_2Y7r41qCpd0fasuyHoxiS_wkctd5nOkyTATNR_6FSwVPFQbDQ4pn699PVLV-KMrUUVxYz5GHOQDMi1Rm0WgewOy7soIh_9shYcsXLiCsVp-zzoXS11v1AlcgHZAgLgNXCXwtIb/s1600/dioniso.jpg" /></a></span><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">I
culti dionisiaci, rifioriti in Occidente durante Rinascimento, dove erano
presenti l’assunzione di “bevande sacre” e “danze iniziatiche”, vengono spesso
comparati agli insegnamenti shivaiti per le loro affinità simboliche e non
solo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Secondo
il mito Dioniso era considerato dai greci un “dio di origine straniera” ed il
suo culto segreto era spesso contornato dall’orgiasmo delle baccanti che si
univano con la divinità in preda all’ebbrezza per cercare in tal modo di
trascendere la pesantezza del mondo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Alla
stessa maniera dello Shivaismo tantrico, in queste pratiche venivano esaltati
gli aspetti energetici nascosti nell’essere umano volti all’ascesi mistica. <br />
<br />
<br />
Le figure di Shiva e Dioniso sono da sempre strettamente legate alla rinascita
interiore dell’essere. <br /><br />Una leggenda addirittura vuole che Dioniso fuggì dalla
Grecia per andare in India dove incontrò Shiva e, mentre la divinità greca
stava fissando il dio della folgore, egli si riconobbe in lui. <br />
<br />
<br />
A nostro avviso questa storia rimarca a livello simbolico e non solo una forte
connessione che ebbero in passato alcune confraternite occidentali con altre
orientali. Sull’aspetto metafisico di Shiva e Shakti (Śakti) come “coppia
sacra” ci torneremo più avanti...<br />
<br />
<br />
«“ Alla fine dell’unione sessuale, si presenta un suono sotto forma di
risonanza spontanea scaturita involontariamente dalla gola dell’amata (Śakti). <br />
Quello è il suono inesauribile e indescrivibile che non richiede né meditazione
né concentrazione. Se vi si fissa il pensiero, si diverrà improvvisamente
padroni dell’universo”» <br />
(Kulagahvara Tantra)<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqC0ZO8RxE1kythj604417kFgPtAvwgHZ0AYnrAKGTwmsm7QkfNu_bCeNEb1rd9ew8OmRi71LtJy4EKFvxzcWbFZ90O1ygDI97NhLb1wpuN39dQslw6aXAx6HIxr1R63QR-PCtPRLZf6j5/s1600/shiva+nella+stella+di+david.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="918" data-original-width="960" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqC0ZO8RxE1kythj604417kFgPtAvwgHZ0AYnrAKGTwmsm7QkfNu_bCeNEb1rd9ew8OmRi71LtJy4EKFvxzcWbFZ90O1ygDI97NhLb1wpuN39dQslw6aXAx6HIxr1R63QR-PCtPRLZf6j5/s320/shiva+nella+stella+di+david.jpg" width="320" /></a><br /><br />
…. L’Amore che viene presentato in poesia nei libri sacri, così come
all’interno di queste confraternite misteriche, non rappresenta la passione
profana, ma pura essenza trascendentale. <br />
<br />
E’ un Amore volto totalmente al Cielo. <br />
<br /><br />
Quando i Templari a squarcia gola urlavano il loro grido di battaglia: “Viva
Dio Santo Amore!”, non intendevano esaltare la loro passione verso la “santa
causa” bensì glorificavano l’elevata essenza di Dio. <br />
<br /><br />L’amore era concepito da costoro come il mezzo principale per magnificare il
Divino. </span><br />
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Tutti i “canti d’ amore” presenti negli scritti del passato dei più
grandi iniziati d’Occidente, che dai Templari ai Fedeli d’Amore arrivano sino
ai Rosa+Croce, sono sostanzialmente un inno a “donne” che incarnano il
principio metafisico di Śakti e Prakṛti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Nel
Vaishnavismo (Vishnuismo) tutto ciò, a nostro avviso, viene velatamente personificato da
Radha e dal suo amore per Krishna. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Il
“Divino Amore” esaltato all’interno delle confraternite misteriche è
quell’“amor” da intendere come “a-mors”, ossia “senza morte” (immortale); una
forza eterna e celestiale che spinge le anime coscienti nell’asse verticale,
quindi verso lo Spirito. <br />
<br /><br />
Tutti quanti noi, se ci pensate bene, siamo venuti al mondo grazie ad un atto
d’amore e, poichè siamo inequivocabilmente noi stessi “amore che ricerca
amore”, non possiamo fare a meno di ricercarlo inconsciamente o consciamente
nel Creatore, unica fonte dell’intera nostra esistenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /> </o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Tornando
al principio metafisico del femminile tanto esaltato dalle confraternite
esoteriche, uno dei rituali dei Templari che creò scandalo e che fu contestato
aspramente dalla Chiesa, ovvero quello del “bacio sul deretano” ai propri
confratelli, era anch’esso in realtà un simbolo di quanto appena espresso;
questa pratica, infatti, era puramente simbolica ed alludeva al risveglio della
“bella addormentata”, Shakti-Kundalinī, per mezzo del bacio nel punto esatto
dove ella “giace arrotolata” sotto forma di energia sottile all’interno
dell’uomo. <br />
<br />
Il bacio, e questo vale in quasi tutte le culture, è l’emblema per eccellenza
dell’Amore. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdYM5OeFazjCmw_5RuKhNRAb4NDw2mDkH_yu6UueZdNZhVf32SUdZb2UyyzZ8gtZ_hFk4lxeCRYDuyoakFn4Jutn4DzZfGoWRtSVefoD3E0nEyZWg4MqNAZw7RcM2kfiXK0S4SirDkntqc/s1600/RADIX+DAVIDIS+-+ROSACROCE.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1213" data-original-width="783" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdYM5OeFazjCmw_5RuKhNRAb4NDw2mDkH_yu6UueZdNZhVf32SUdZb2UyyzZ8gtZ_hFk4lxeCRYDuyoakFn4Jutn4DzZfGoWRtSVefoD3E0nEyZWg4MqNAZw7RcM2kfiXK0S4SirDkntqc/s320/RADIX+DAVIDIS+-+ROSACROCE.jpg" width="206" /></a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">I
Rosa+Croce, di cui si dice che scomparvero nel nulla tornando in Oriente,
chiamano nel loro gergo questa sublime forza celeste tanto ricercata dagli yogi
così come dagli alchimisti medievali “Rugiada Cotta” (R+C). </span></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">
<br /><br />
Simbolicamente la Rosa, oltre all’iniziazione e all’anima in evoluzione, negli
ambienti rosacruciani viene associata alla Pietra Filosofale, mentre la Croce
al corpo fisico e al Crogiolo; entrambi i simboli, però, quando sono uniti,
indicano la Rugiada Cotta, ovvero il “fuoco astrale” addormentato e riposto
alla base della colonna vertebrale che, se risvegliato, ascende tra le “spine
del fiore” (Nāḍī) per edificare nell’uomo quel principio cosmico associato alla
medesima energia creatrice e divina: <br /><br />in sostanza Kundalinī, avvolta
nell’abbraccio di Ida e Piṅgala, ascende nella Sushumna per “deificare”
l’essere trasportandolo nell’“alto dei cieli”. <br />
<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWHaW_-X9pGxNwtOUV23n04RwPVvmmyaJ4UfzyGy1ixVgBcH4Ly8yVD-BXLfOcVbrqXQ-R_C0E0J2o59Sx0lxD235tMqkNz2jGggwm1uC5NDRxk-xaicH61Ng5UCog11lgL1jvuasQuF1X/s1600/PELLICANO+ALCHIMISTICO.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="289" data-original-width="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWHaW_-X9pGxNwtOUV23n04RwPVvmmyaJ4UfzyGy1ixVgBcH4Ly8yVD-BXLfOcVbrqXQ-R_C0E0J2o59Sx0lxD235tMqkNz2jGggwm1uC5NDRxk-xaicH61Ng5UCog11lgL1jvuasQuF1X/s1600/PELLICANO+ALCHIMISTICO.jpg" /></a><br /><br /><br />
Secondo gli alchimisti la virtù di questa straordinaria “forza celeste” sarebbe
proprio quella di sollevare, sotto l’effetto del calore veicolato con prudenza,
tutti i sali terrestri per ottenere una trasformazione degli elementi. <br /><br /><br />In
sostanza tutto questo sapere che circolava tra le varie confraternite
iniziatiche sotto forma di “velame sentimentale” non era altro che un modo
diverso per intendere la medesima realtà metafisica connessa al “Divino Amore”,
la Potenza creatrice di Dio. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXoy_NTUGWwEcLYvZeoBMYy_iXyWcuvintASyp55jOcXJWutyzl8vzQBd6iONK9nvaf-7FMLv8N-rI7_Js_scs-MbVn8o-8ZhziFOSOsfp2MLAa9HENneA2wK20DTyzcsMuYd32N_16YXx/s1600/chakras--.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="703" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXoy_NTUGWwEcLYvZeoBMYy_iXyWcuvintASyp55jOcXJWutyzl8vzQBd6iONK9nvaf-7FMLv8N-rI7_Js_scs-MbVn8o-8ZhziFOSOsfp2MLAa9HENneA2wK20DTyzcsMuYd32N_16YXx/s320/chakras--.jpg" width="227" /></a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Secondo
questo antico sapere, oltre al raggiungimento delle dimensioni superiori, l’iniziato,
il quale deteneva una conoscenza esclusiva sia teorica che pratica, come un
perfetto yogi, era chiamato ad ottenere l’annientamento dell’ego per
raggiungere la liberazione (Mukti) nella dissoluzione (Laya) dove, secondo
l’insegnamento tantrico, alla fine sarebbe realmente possibile vedere il tutto
come in realtà è: <br /><br />Shiva-Shakti congiunti (Prasarati) che, come “essere unico”
(l’Androgino- Bafometto), si manifesta assumendo tutte le forme della vita
cosmica: la dualità che ritorna nell’unità fondendosi nel Brahman.</span></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p><br /></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Il
principio universale di Shiva feconda in tal modo l’essenza di Shakti
destandola: Īśhvara, l’Essere supremo, si congiunge ciclicamente a Īśhvari, la
Manifestazione suprema. <br />
<br />
<br />
Secondo alcuni Tantra l’iniziato ai misteri del Tantrismo è chiamato Vīrya,
ovvero un eroe alla ricerca della perfezione; esso rappresenta sostanzialmente
l’impavido che, distaccatosi quasi totalmente dal mondo (concetti, leggi,
dottrine, etc.), vuole oltrepassare ogni tipo di ostacolo per ricercare il “Dio
occulto”, la divinità interiore. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFp5LX9NC6fQkElEIleLyKR1gUQhTy-QKWrxD-IJo0GkHvNShYVhHrmcbigwfvB3-74SDHy_6pLiklZKtiBkX5CxeatTJ0GpGd8L6hD-5aot6f9-vHxtdKz6wKn0G39-AzrPzmyyQvCmyI/s1600/CHAKRA.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFp5LX9NC6fQkElEIleLyKR1gUQhTy-QKWrxD-IJo0GkHvNShYVhHrmcbigwfvB3-74SDHy_6pLiklZKtiBkX5CxeatTJ0GpGd8L6hD-5aot6f9-vHxtdKz6wKn0G39-AzrPzmyyQvCmyI/s320/CHAKRA.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Il
Vīrya compie attraverso pratiche dinamiche più accentuate un “sacrificio
interiore” grazie alla respirazione, tramite l’utilizzo di alcuni Mudrā
(particolari gesti simbolici fatti con le mani), con la visualizzazione interiore
degli Yantra (forme geometriche in grado di risvegliare la coscienza), ed
enunciando dei mantra. <br /><br />La meditazione diventa in tal senso creatrice di
immagini simboliche mentali (Bhāvanā) e fa sì che l’officiante si immedesimi
con la divinità onorata unendosi addirittura con essa mentalmente. <br /><br /><br />
Qui la divinità si congiunge con la coscienza dell’iniziato e la “impregna”
edificando i principi universali di Puruṣa (maschile-coscienza) e Prakṛti
(femminile-energia) uniti al suo interno. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgad5zhdOI5jQQIkbY4QN9zo__eVd0b8AU7p0Ximck7UcigHuJe3a9kWc2eZZgi8tNE8dg9U2ofs_MwWc5sd14f_P9WHAbuoWuN3jTW4Nj4UZVRBtwGcZ7XwKdvePgDPgTmcv7QBMm4XrgT/s1600/CHAKRAS.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgad5zhdOI5jQQIkbY4QN9zo__eVd0b8AU7p0Ximck7UcigHuJe3a9kWc2eZZgi8tNE8dg9U2ofs_MwWc5sd14f_P9WHAbuoWuN3jTW4Nj4UZVRBtwGcZ7XwKdvePgDPgTmcv7QBMm4XrgT/s320/CHAKRAS.jpg" width="314" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La
Tradizione ci dice che il risveglio di questa divina Potenza viene preceduto
nell’intimo dell’iniziato da alcuni suoni che ricordano “sciami di api pazze
d’Amore” o un “tuono”; dopo di ciò il mentale viene totalmente dissolto e si
manifesta Sadhashiva, che è Śakti.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr0P7U74D8Fxdh4RiOQBF6t65sPwjnLjlKCICQVlXTMafc_GajjcRRhyHmf913V9m2pTAIKtOBKYsWdew9mxLzJZGxm5JXA6voNNJpY5Wle1Z03-2L-3M__r63rXDdjhdTpm1nJSl2FIss/s1600/PAGINA+14+-+Rosa%252BCroce.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="306" data-original-width="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr0P7U74D8Fxdh4RiOQBF6t65sPwjnLjlKCICQVlXTMafc_GajjcRRhyHmf913V9m2pTAIKtOBKYsWdew9mxLzJZGxm5JXA6voNNJpY5Wle1Z03-2L-3M__r63rXDdjhdTpm1nJSl2FIss/s1600/PAGINA+14+-+Rosa%252BCroce.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 46.4pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">
«“ Chi sono nell'istante che precede la mia volontà o il mio definirsi? <br />
È ciò che invero sono! Essendo diventato ciò, bisognerebbe immergersi in ciò, e
la mente dovrebbe identificarsi con ciò... <br />
... Contempla il tuo corpo, come pure l'universo, come intrecci della stessa
trama della Coscienza.<br />
Non vi è alcuna separazione, solo il perpetuo risveglio della Coscienza”» <br />
(Vijñānabhairava Tantra) <br /><br /><br />
<br />
In questi rituali l’utilizzo dei mantra è di fondamentale importanza perchè
essi, più che ad evocare il nome, l’immagine e il carattere della divinità
invocata, dal “mondo delle idee” all’intimo dell’essere umano, reintegrano la
“Potenza”, la Śakti, di questa - ogni divinità ha, a seconda della funzione che
vogliamo invocare, una propria energia e dei propri mantra -. <br /><br />
Il potere evocatore del suono emanato dai mantra trasporta l’essenza spirituale
di questi potenti agenti energetici nel piano della Buddhi, quindi dal regno
spirituale si addentrano nell’intelletto dell’uomo inseminandolo (Bīja) con la
Luce divina proveniente dai piani superiori. <br /><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWtZkLtCjgwHh-SoGcPk4EasfzOPhNfPLYVIWiXAfXKgpV3lPaiFhxF_1b2TU0CkeCEOgNhaSkYlJRpMoJkjMD8sU618Qpfy-QpqLzUNe42nCi4mboxzQUF5mOQ0ap83Qn2x9HmmjkKA7x/s1600/PAGINA+449+-+Il+Re+e+la+sposa%252C+Dio+e+l%2527anima%252C+uniti+a+nozze+-+archetipo+del+mascolino+e+femminino+sacro+congiunti.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="703" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWtZkLtCjgwHh-SoGcPk4EasfzOPhNfPLYVIWiXAfXKgpV3lPaiFhxF_1b2TU0CkeCEOgNhaSkYlJRpMoJkjMD8sU618Qpfy-QpqLzUNe42nCi4mboxzQUF5mOQ0ap83Qn2x9HmmjkKA7x/s320/PAGINA+449+-+Il+Re+e+la+sposa%252C+Dio+e+l%2527anima%252C+uniti+a+nozze+-+archetipo+del+mascolino+e+femminino+sacro+congiunti.jpg" width="234" /></a><br /><br />Anche Maria di Magdala, la Maddalena, l’Apostola degli apostoli che viene
esaltata da una branca del Cristianesimo gnostico come la “sposa di Cristo” in
realtà, sotto l’aspetto esoterico, è simbolo, più che del semplice sposalizio terreno
tra uomo e donna, del medesimo principio metafisico del “coniunctio
oppositorum”, ovvero dei due aspetti sacri (Sole-Luna;Giglio-Rosa)
apparentemente opposti uniti: le polarità dei principi energetici vitali
complementari l’una con l’altra: positivo- negativo; maschile-femminile. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br />Cristo
stesso viene concepito come archetipo dello “sposo” perfetto di ogni anima
mistica. <br />
<br /><br />Questa congiunzione, alla base della legge di corrispondenza, è anche l’emblema
della compenetrazione dei due piani di realtà, quello celeste e quello
terrestre, del Macrocosmo e del Microcosmo. <br />
<br />
<br />
“ Gesù vide alcuni neonati che poppavano. Disse ai suoi discepoli, “Questi
neonati che poppano sono come quelli che entrano nel Regno.” E loro gli
dissero, “Dunque entreremo nel regno come neonati?” Gesù disse loro, “Quando
farete dei due uno, e quando farete l’interno come l’esterno e l'esterno come
l’interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa
sola, così che l'uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete
occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi,
e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno.” Gesù disse,
“Sceglierò fra voi, uno fra mille e due fra diecimila, e quelli saranno come un
uomo solo ”. <br />
(Vangelo gnostico di Tommaso 22;23) <br />
<br /><br />
Qualunque nome queste “donne divine” abbiano, che sia esso Pārvatī, Radha,
Iside, Maria, Beatrice, etc., e qualunque ruolo esse svolgono all’interno dei
testi sacri, costoro incarnano un unico principio universale: la divina energia
creatrice Śakti, la “Donna iniziatrice”, l’“Intelligenza attiva”, la “Sapienza
celeste”, la “Potenza”.<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdiwc6zWEA09ymI447LErvp5_d6MUubEIhweVq6t-LvDWDcH05ELFHEzdKDI8XhYV0AmBASpPsPUQkLKA9rSsDnWcQQaxYdpA_doewqNHVEAvH9_VWXsqVP-1NNQedHsuUGKdJSZcPhVbm/s1600/Shakti.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1400" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdiwc6zWEA09ymI447LErvp5_d6MUubEIhweVq6t-LvDWDcH05ELFHEzdKDI8XhYV0AmBASpPsPUQkLKA9rSsDnWcQQaxYdpA_doewqNHVEAvH9_VWXsqVP-1NNQedHsuUGKdJSZcPhVbm/s320/Shakti.jpg" width="320" /></a></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">«“Shakti è immanente in Shiva, e Shiva è immanente in Shakti, dunque vedi che
non vi è nessuna differenza tra i due, come tra la luna e la luce lunare”». <br />
(Siddha-Siddhdnta-Paddhati) <br />
<br />
<br />
Esaltare questo aspetto del sacro non significa affatto sventolare il
femminismo o l’emancipazione della donna come baluardo di un presunto riscatto
sociale del “sesso debole” o attraverso l’istaurazione del “matriarcato” che
rivendicherebbe in tal modo una sua presunta rivincita verso tutti i culti
patriarcali, così come non ha niente a che vedere con la riabilitazione della
figura di Lilith, la prima moglie di Adamo che secondo lo Zohar avrebbe abbracciato
la via del male rinnegando l’Altissimo accoppiandosi con dei demoni. <br />
<br />
<br />
Tutte queste tematiche revisioniste sono oggigiorno riprese in Occidente da
correnti della New Age per dare valore ad una presunta “modernità”, paladina
della parità dei sessi e della strumentale riabilitazione del femminile, ma
tale approccio, oltre ad essere totalmente fuorviante per quanto riguarda la
dimensione spirituale, non ha niente a che fare con i valori tradizionali
legati allo Spirito che invece venivano esaltati dai circoli iniziatici che si
rifacevano agli elevati aspetti del femminino sacro che per sua stessa essenza
va ben oltre le questioni che riguardano la morale. <br />
<br />
<br />
Per molti anni in India gli antichi testi segreti dei culti dedicati alla
Shakti, dalla radice Shak “avere potere”, furono occultati non soltanto agli
occidentali, ma agli stessi indiani seguaci delle dottrine ortodosse. <br />
<br />
<br />
I numerosissimi Tantra indiani costituiscono tutt’oggi le autentiche Scritture
(Śāstra) esoteriche dell’Era di Kali, e come tali sono considerate la fonte
imponente del presente e pratico Induismo perchè furono ideati appositamente
per soddisfare le esigenze di questa era oscura, l’era della dissoluzione.
<br /><br />Secondo la tradizione tantrica gli unici insegnamenti adatti alla nostra era sarebbero,
appunto, proprio quelli del Tantrismo che avrebbero infatti la pretesa di
essere i soli adeguati ai giorni nostri. <br />
<br />
<br />
«“ Noi invochiamo la Paradevatā unita con Shiva, la cui sostanza è nettare
purissimo di beatitudine, rosso come il giovane fior vermiglio dell'ibisco e
come il cielo al tramonto; Lei che, apertasi la via attraverso il turbine
sonante nasce dall’urto e dal cozzo dei due venti in seno alla Sushumnā,
s’innalza sino alla sfalvillante Energia che scintilla con lo splendore di
dieci milioni di folgori. <br />
Possa Kundalinī, Lei che rapida sale a Shiva e ne discende, concederci il
frutto dello Yoga: quand’è ridestata, Ella è ai Kaula la Vacca dell’Abbondanza,
è il Gancio Kalpa che afferra ogni cosa desiderata per coloro che l’adorano ”».
<br />
(Shāradā Tilaka, XXXV, 70)<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLgsGpjG6reCd8h09dZQUM9emm-9jjZlpTSh1F_h_lOPHuLaHfWyaypaWMGVaMthPBNbgUZzi6F4BAMUrw9uDTWS7ZtSKk4nH_EuTCD3N2Tcs-oiQxU8xPEhyLWJUM6C8JbEBrg0PNNaWU/s1600/ESPANSIONE+CHAKRA.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="558" data-original-width="417" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLgsGpjG6reCd8h09dZQUM9emm-9jjZlpTSh1F_h_lOPHuLaHfWyaypaWMGVaMthPBNbgUZzi6F4BAMUrw9uDTWS7ZtSKk4nH_EuTCD3N2Tcs-oiQxU8xPEhyLWJUM6C8JbEBrg0PNNaWU/s320/ESPANSIONE+CHAKRA.jpg" width="239" /></a><br /><br />La metafisica presente nel Tantrismo, al di là dell’aspetto teistico, presenta
il concetto di Devī, “Grande Dea” o “Madre Suprema”, come principio di “Realtà
persistente” in ogni essere vivente e sotto ogni forma; questa energia divina,
concezione stessa di “Mondo come Potenza”, è ciò che noi indichiamo con il
termine di “Divino Amore”, concetto pressappoco analogo all’Anima Mundi
neoplatonica e allo Spirito Santo che tutto feconda e vivifica. <br />
<br /><br />La Śakti, concezione di “Dio Madre e Sposa”, rappresenta in sostanza l’aspetto
attivo del Divino che genera, nutre (come una madre che allatta) e mantiene in
vita ogni elemento nel creato.<br /><br />
I principi universali connessi alla Śakti sono unici nel loro genere: mentre
Shiva costituisce l’aspetto statico ed immutabile della Coscienza Suprema,
Śakti incarna la sua parte attiva; entrambi rappresentano “l’unità indivisibile
dell’aspetto di dualità”. <br /><br /><br />L’attività di Śakti, per sua essenza, data la sua
potente energia, vela di continuo la coscienza e nega la sua reale natura (si
cela nella Māya). <br />
<br />
<br />
Quando l’intera manifestazione cesserà di esistere, e sarà completamente
dissolta, Śakti si ritrarrà nel punto esatto da cui tutto l’Universo materiale
è scaturito (Shivabindu). <br /><br /><br />In sostanza, in accordo con ciò che viene tramandato
dalle varie tradizioni shivaite così come anche nello Shaktismo, la Potenza
divina di Śakti verrà riassorbita dallo Shiva- Shakti-Tattva che aveva in
principio generato tutta la creazione materiale. <br />
<br />
<br />
Śakti sostanzialmente è colei che si rivelerà alla fine dei giochi come
l’essenza stessa dell’Universo e causa di tutte le cause. <br />
<br />
<br />
E’ qualcosa di più che semplice “energia sessuale” come la intendono
superificialmente diversi studiosi occidentali. <br /><br />Secondo gli insegnamenti dello
Yoga tantrico o Kuṇḍalinī Yoga questa sacra energia sarebbe inoltre riposta,
come abbiamo già ricordato, a livello sottile e arrotolata come un serpente,
nel “centro terrestre” dell’essere umano: nel Mūlādhāra Chakra. <br />
<br />
<br />
La Śakti individuale di ogni creatura è connessa alla “Grande Madre”, la Śakti
cosmica (Mahā-Kundalī) che è a sua volta unita a Shiva con cui costituisce in
realtà un’unica entità. <br />
<br />
Questo modo di intendere Shakti-Kundalinī vuole esaltare, in sostanza, la
“Potenza divina in riposo” intorno alla quale ogni forma di esistenza è
strettamente collegata. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSePiHUDKJALqh8pZsHdvJazyFvLnWzTPV6bFTq5xXmzlSCEmQGs_dEuuYi3QB93Lcp8GK9PEdZrfE5R9XlqkKBKVzqb94IJfxpkBGnogow8hgHOeLxcmM5KkSkW6tgYKFZEoRieQAGWlP/s1600/PAGINA+139+-+Shiva+e+Shakti+uniti+formano+l%2527Androgino.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSePiHUDKJALqh8pZsHdvJazyFvLnWzTPV6bFTq5xXmzlSCEmQGs_dEuuYi3QB93Lcp8GK9PEdZrfE5R9XlqkKBKVzqb94IJfxpkBGnogow8hgHOeLxcmM5KkSkW6tgYKFZEoRieQAGWlP/s320/PAGINA+139+-+Shiva+e+Shakti+uniti+formano+l%2527Androgino.jpg" width="320" /></a><br /><br />Lo scopo dello Yoga (“unione con Dio”) è, appunto,
quello di superare la dualità del mentale e del materiale, del fisico e del
metafisico, per mezzo dell’unione di queste due forze all’interno di noi: Coscienza
e Potenza. <br /><br /><br />
Nei sistemi monistici come lo Shivaismo ed il Tantrismo, infatti, l’essenza
dell’Essere Supremo viene anche associata all’anima individuale di ogni essere
vivente come a voler indicare che tutto in questo mondo è in realtà collegato e
alla fine dovrà ritornare al Brahman, la fonte da cui proviene: <br /><br /><br />
«“ Jiva è Shiva, Shiva è Jiva, il Jiva è soltanto Shiva. Quando è in cattività
(l’essere condizionato/incarnato) è chiamato Jiva, quando è libero dalla
prigionia è chiamato Sadāśiva ”».<br />
(Kulārṇava Tantra, 9:42) <br />
<br />
<br />
Tornando al culto della “Donna divina”, anche nello Gnosticismo troviamo
elementi di fondamentale importanza come ad esempio Sophia, l’eterno femminino,
ponte fra "Dio-Madre" e il mondo, che ricorda, se pur in maniera non del tutto
identica, gli stessi principi connessi a Śakti.<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1X4JUeep6Y0l9w0ntq3Dz7BkPQMWjpf3zrX8TyEa5zt5FFdZGGRjstdko_1sQE3VWzteYFq9CIkRd2LU5SgFlT-AmFoX8rRqm7RGPkDtLhQkdObsusIG2U_toIBm7khgmB7E3adBfK6Y8/s1600/PAGINA+200+-+Dat+Rosa+Mel+Apibus.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="500" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1X4JUeep6Y0l9w0ntq3Dz7BkPQMWjpf3zrX8TyEa5zt5FFdZGGRjstdko_1sQE3VWzteYFq9CIkRd2LU5SgFlT-AmFoX8rRqm7RGPkDtLhQkdObsusIG2U_toIBm7khgmB7E3adBfK6Y8/s320/PAGINA+200+-+Dat+Rosa+Mel+Apibus.jpg" width="320" /></a><br /><br />
I Rosa+Croce, invece, esaltano i medesimi concetti esoterici per mezzo del
simbolismo della Rosa. <br /><br />
La Rosa che è invece presso il Cattolicesimo associata a Maria, madre di Gesù.
<br /><br /><br />La Madonna, oltre all’epiteto di Notre-Dame (“Nostra Signora”) e “Rosa
mystica”, dogma mariano che indica “L’immacolata concezione”, nel V secolo
assunse addirittura il titolo di Theotókos: “Madre di Dio” ed ha un ruolo quasi
centrale all’interno della Cristologia. <br /><br />Il culto alle cosiddette “madonne nere”
presente nel Cattolicesimo trae in realtà origine dagli stessi principi
universali che riguardano le Devī e la metafisica connessa a Śakti. <br />
<br />
<br />
Nell’Ebraismo l’aspetto femminile del Divino è presente invece nel concetto di
Shekhinah, la “presenza” o “dimora di Dio” che si manifesta sotto forma di
“nube”. <br /><br /><br />La Kabbalah ebraica identifica questo elevato aspetto sacro del
femminile mettendolo in correlazione al nostro regno: Malkhut. <br />
<br />
<br />
Nel mondo ebraico si menziona inoltre la città inviolabile Luz, di cui si dice
che a neanche l’Angelo della morte sia permesso entrare in quel luogo. <br />
<br />
Luz in realtà è il simbolo del “nocciolo d’immortalità” presente dentro l’uomo,
del tutto inviolabile dalle forze esterne, e sarebbe situato sotto la colonna
vertebrale, dove risiede, guarda caso, Shakti-Kundalinī. <br /><br /><br />
</span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tutta questa simbologia non è altro che un richiamo allo “stato primordiale”,
la “dimensione paradisiaca”, dove dimora da sempre l’immortale Potenza Divina. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br />
Da tutte queste informazioni è facilmente comprensibile capire come l’aspetto
del femminile sia da sempre e in ogni luogo di fondamentale importanza presso
tutte le dottrine spirituali e come esso agisca in qualche modo in maniera più
diretta e spontanea nel nostro mondo se realizzato all’interno di noi nella
corretta maniera. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRtQ3Vhy2YtLSoAP_I1U4gShpfICLo2ziLsk9yfPXTQrj2-Qnh2lCCEZOJQ1nhtrmEAyhxQXc5vzdKU_y5A9Q4314iI_lZngJ5cF7KH1qYEr7_iIhZovYwOic6Np2_axHzKnQ5N3ABAlZt/s1600/amore.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="788" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRtQ3Vhy2YtLSoAP_I1U4gShpfICLo2ziLsk9yfPXTQrj2-Qnh2lCCEZOJQ1nhtrmEAyhxQXc5vzdKU_y5A9Q4314iI_lZngJ5cF7KH1qYEr7_iIhZovYwOic6Np2_axHzKnQ5N3ABAlZt/s320/amore.jpg" width="262" /></a><br />
<br />
Tornando all’aspetto nascosto di alcuni importanti libri redatti da grandi
iniziati ai misteri, nella Divina Commedia di Dante, immortale testo ricco di
simbologia, i tre regni dell’aldilà (Inferno, Purgatorio, Paradiso) non
rappresentano luoghi bensì stati coscienziali dell’individuo associati ai tre
Guna di cui abbiamo già indicato in precedenza l’operatività all’interno della
Trimurti. <br /><br />
Il Paradiso equivale dunque al Guna più elevato, il Guna della Virtù, e così
via. <br /><br />
Nelle varie correnti del Cristianesimo esoterico medievale, infatti, il
concetto di “regno dei cieli” veniva inteso come una condizione del cuore e non
necessariamente una regione ultraterrena. <br />
<br /><br />
Dio, in maniera del tutto simile agli insegnamenti iniziatici dello Shaktismo,
dove è centrale il ruolo della Bhakti, è quell’“Amore Sacro e Universale” che
Dante chiama “Glorioso Sire” (Vita Nova II,22), dormiente nell’uomo e che da
sempre pervade e dà origine ad ogni cosa: Luce da Luce. <br /><br />
La cosmogonia presente nei Tantra monistici (Advaita) rivela che prima della
manifestazione dell’Universo materiale vi era soltanto l’Essere-Coscienza-
Beatitudine, ovvero Shiva-Shakti, come essere unico e/o essenza stessa del
“Divino Amore” creatore e mutevole: l’Amore Supremo che riposa nella
beatitudine del Sè….<br /><br /><br />
… Rimanendo sempre in tema di “unione sacra”, il nobile sentiero del Bhakti
Yoga, che vede l’anima unirsi a Dio, è, a nostro avviso, del tutto in sintonia
con ciò che viene indicato negli ambienti iniziatici con il termine di “via
della mano destra”. <br />
<br />
La “via della mano destra”, in sanscrito Dakṣiṇācāra, si incentra nella
creazione e protezione del logos (nome e forma) che corrisponde al culto
rituale, alla realizzazione delle leggi divine, al mantenimento della
dottrina; essa è attribuita a Brahma (creazione) e Vishnu (mantenimento). <br />
<br /><br />
La “via della mano sinistra”, in sanscrito Vāmācāra, invece, mira alla
dissoluzione del nome e della forma ed è sotto la guida di Shiva (distruzione).<br />
<br />
<br />
In quest’ultima via, tanto esaltata da spiritisti e occultisti, si pratica,
soprattutto nel Tantrismo, il contatto fisico reale nell’atto sessuale (dove
tuttavia non è permessa alcuna eiaculazione), gli eccessi “dionisiaci”, tra cui
la “magia cerimoniale”, le assunzioni di bevande sacre proibite, e pratiche
stregoniche ed orgiastiche volte ad entrare in contatto con “entità” che
risiedono in altre sfere o dimensioni. <br />
<br /><br />
Nell’Era attuale le forze oscure, così come quelle interne o abissali legati ai
bassi istinti presenti nell’uomo, sono libere ed è proprio per questa ragione
che il Tantrismo ammette anche la “via della mano sinistra” su cui regna
sovrana la Dea Kālī. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisVOZsJT9PJtiHE9cSR9UvlxrWgLY_4p43yNaFM6qpt_uggKiupWI56g9WsVAwTQd9jHQvCfTXThNPBDKZanhZTBuHh0eZivvw6o5E362HcwbRsbg2kxPaIF7xV-P2563J01c04iJHKXsx/s1600/kali.png" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="450" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisVOZsJT9PJtiHE9cSR9UvlxrWgLY_4p43yNaFM6qpt_uggKiupWI56g9WsVAwTQd9jHQvCfTXThNPBDKZanhZTBuHh0eZivvw6o5E362HcwbRsbg2kxPaIF7xV-P2563J01c04iJHKXsx/s320/kali.png" width="320" /></a><br /><br />Nello Yoga Tantrico sia Durgā che Kālī giocano un ruolo di
fondamentale importanza in quanto considerate “Donne divine”, soprattutto
quando costoro uniscono la loro Shakti (Śakti) con Shiva. <br />
<br />
<br />
E’ proprio questo processo metafisico che l’iniziato tende continuamente a
ricercare in maniera perfetta: unire l’impassibilità di Shiva (forza statica) e
l’ardente Shakti (forza dinamica) nel proprio essere e su tutti i piani di
realtà. <br />
<br />
<br />
In assenza della Shakti, il principio energetico di Shiva è considerato
“shava”, ossia inerme o privo di vita. <br />
<br /><br />
Nel culto della Śakti è nascosto il superamento della netta divisione tra
trascendenza divina e immanenza terrena per opera della “Potenza femminile di
Dio”. <br /><br /><br />Nel Kali Yuga queste Devī, considerate a tutti gli effetti “dee nere”,
possono apparire terribili e terrificanti quando vengono venerate da sole, ma
allo stesso tempo sono considerate sovrane e custodi di principi universali
salvifici quando riproducono Śakti multiple all’interno della “coppia divina”. <br />
<br />
<br />
Sostanzialmente la potente natura di Śakti sul piano metafisico altro non è che
il “Brahman attivo”, quel “principio divino” che, se veicolato correttamente
all’interno dell’essere, può rettificare l’uomo e lo scioglie da ogni vincolo
esistenziale e da ogni tipo di condizionamento. <br />
<br />
<br />
Kālī, oltre a rappresentare l’aspetto trascendente e distruttivo di Shiva,
viene raffigurata nuda, con la chioma sciolta, mentre indossa una collana con
cinquanta teste recise, contornata da fiamme eterne, con in mano una sciabola e
danzante sopra il corpo immobile del “dio della folgore”. <br />
<br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh1ERoYF5EumBLpTAIAB8kOiMqLJRMiNOvccaWn_OQypVoYSQnR_fZVoS4mxEdSswgh_VaQrRV0SV18-kcu450pR-6ePsOo2s8L_VZkZ4GymwrAjG0QCGPJUgbNJmQhpH-4H4qIzCZCyaO/s1600/K%25C4%2581l%25C4%25AB+danza+sul+corpo+del+dio+della+folgore.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="764" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh1ERoYF5EumBLpTAIAB8kOiMqLJRMiNOvccaWn_OQypVoYSQnR_fZVoS4mxEdSswgh_VaQrRV0SV18-kcu450pR-6ePsOo2s8L_VZkZ4GymwrAjG0QCGPJUgbNJmQhpH-4H4qIzCZCyaO/s320/K%25C4%2581l%25C4%25AB+danza+sul+corpo+del+dio+della+folgore.jpg" width="254" /></a><br />Il suo simbolismo è molto potente in quanto capace sia di risvegliare la
“scintilla di Luce” assopita all’interno dell’uomo che di sottometterlo
mentalmente al suo volere. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Per ottenere dei benefici con questo tipo di Yoga
tantrico attraverso il Maithuna (“coito mistico” o “coito magico”), il Sadhaka
(l’iniziato o “sacerdote tantrico”) deve riuscire ad “impregnare” sé stesso
mediante la pratica spirituale non eiaculando il seme (Bindu), ma vivendo con
intensità la sua intima unione mentale con la divinità e canalizzando gli impulsi
psichici destando in tal modo le energie sottili mosse al suo interno. <br />
<br /><br />
L’atto del coito interiore è diretto ad accendere il “fuoco mistico” analogo al
“Mercurio” degli alchimisti. <br />
<br />
Questa operazione porterebbe all’attivazione della “divina energia sottile”
situata dentro di noi (Shakti-Kundalinī), la sola capace di farci raggiungere
l’ascesi mistica e, mediante la ghiandola pineale, aprire “l’occhio di Shiva”,
il “terzo occhio”, catapultare il sé nelle dimensioni astrali, e, infine,
generare il “Corpo di Luce”. <br /><br />
<br />
Questo segreto legato a Śakti si riallaccia al “Principio Igneo” presente nel
Cristianesimo esoterico nella formula “Igne Natura Renovatur Integra”, ovvero
“La natura rinnovata interamente nel fuoco”, uno dei tanti significati
esoterici dell’I.N.R.I. (Titulus Crucis) che indicherebbe l’aspetto divino e
trasformativo all’interno dell’“uomo risorto” nel “Corpo di Gloria”. <br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXc39H7K-pGakhM0GzTNTnn6ivjmeLBkRszett3ckkNjXrenWqDXd5uUOBQI_g1oL2S9A524l5wqITUIev-AkRXcGqcRJUW-QfRmAyKE-VBJQFk2FeVwBo3wuVUeBVASMWX7rF3GDGIQqf/s1600/Kali_by_Raja_Ravi_Varma.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1150" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXc39H7K-pGakhM0GzTNTnn6ivjmeLBkRszett3ckkNjXrenWqDXd5uUOBQI_g1oL2S9A524l5wqITUIev-AkRXcGqcRJUW-QfRmAyKE-VBJQFk2FeVwBo3wuVUeBVASMWX7rF3GDGIQqf/s320/Kali_by_Raja_Ravi_Varma.jpg" width="230" /></a><br />
<br />
La natura tanto terrificante e distruttiva di Kālī simboleggia in realtà il
superamento da ogni tipo di ostacolo e da ogni vincolo che debbono essere
decapitati dallo yogi per oltrepassare la soglia del mondo sensibile. <br />
<br />
<br />
Secondo la mitologia indù Kālī è una Rūpa (forma) di Durgā, la dea guerriera
che cavalca la tigre; ci sono varie storie su Kālī maa, una di queste è che fu
creata dalla collera di Durgā appositamente per lottare contro dei demoni,
mentre un’altra versione sostiene che nacque dalla trasfigurazione “irata” di
Pārvatī, la consorte di Shiva. <br />
<br />
<br />
Kālī è vincitrice del tempo e nel suo culto, ancora vivo in certe zone
dell’India come ad esempio a Calcutta, sono ammessi i sacrifici di animali e
non solo. <br />
<br />
<br />
Famigerata in India fu la setta dei Thug, fedele alla “dea nera”, che vide nel
XIX secolo arrestare la loro attività dedita addirittura ai sacrifici umani per
mano dell’esercito britannico. <br />
<br />Intorno al 1830 ci fu una vera e propria persecuzione verso i seguaci di questa
spaventosa setta di fanatici e strangolatori che si estinse successivamente nel
giro di pochi anni. <br /><br />
<br />
Secondo gli insegnamenti della “via della mano sinistra” Kālī sarebbe la “Śakti
perfetta” di Shiva in tutto e per tutto in quanto libera da ogni forma e da
ogni regola ed è per questo considerata la “Signora suprema” di questa epoca
oscura (tuttavia il nome dell’attuale Era in cui viviamo non è associato alla
dea Kālī, il “tempo”, bensì ad un antico demone della tradizione indù). <br />
<br />
<br />
La “coppia divina” formata da Kālī e Shiva viene ritenuta distruttrice
dell’illusione e di tutto ciò che è irreale. Secondo la tradizione tantrica
Durgā e Kālī incarnano la terribile manifestazione energetica, indomabile e
scatenata, del dio Shiva. <br />
<br />
<br />
A nostro avviso Kālī simboleggia inoltre, per certi versi, l’essenza della
Gnosi, la conoscenza superiore che, se conquistata, è in grado di “decapitare”
la Pistis, la comune credenza, a favore di una via spirituale solitaria e più
intensa.<br />
<br />
<br />
La Potenza di Kālī, di cui si dice che può essere sia veleno che medicina,
tanto è potente, è capace di elevare e di sotterrare l’essere fino a
distruggerlo ed è proprio questa peculiarità che la rende tanto temuta. <br />
<br />
<br />
La Śakti di Kālī maa è definita dai suoi seguaci un’energia così potente che a
confronto non esiste niente di superiore. Sarebbe grazie a questa arcana
Potenza che, sotto forma di raggio psichico, gli esseri realizzati in passato
mutavano la loro energia soggettiva in “energia oggettivizzata” trasformando di
fatto il loro corpo sottile in Vimana (Merkavah). <br />
<br />
<br />
Nella tradizione Indù esiste un concetto simile, quello del Jīvan-mukta, ovvero
l’essere trascendente: “il liberato già in vita”. <br /><br /><br />
I nazisti, per lo meno una parte della cerchia gerarchica dedita
all’occultismo, da autentici “maghi neri” quali erano, cercarono in tutti i
modi di recuperare questa antica scienza spirituale volta all’integrazione e
disintegrazione della materia per ottenere la facoltà di ubiquità mediante il
Corpo di Luce (“Sonnenmensch” – L’uomo solare). <br />
<br /> </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2t66a2o9u_atuHVao4j2VeEO1KiPc4WZgXmWCW3tgwIWhucUOgV-DhZeMh8svUEUhMPhhokktUEkIMSf8pzbSuIKOjNU4yt9vZb8gmxjR74Ufl5NtlGGB3oAicedDCTvyhyphenhyphennX7ftFl3z9/s1600/Ahnenerbe.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2t66a2o9u_atuHVao4j2VeEO1KiPc4WZgXmWCW3tgwIWhucUOgV-DhZeMh8svUEUhMPhhokktUEkIMSf8pzbSuIKOjNU4yt9vZb8gmxjR74Ufl5NtlGGB3oAicedDCTvyhyphenhyphennX7ftFl3z9/s320/Ahnenerbe.gif" width="320" /></a></span></div>
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">
Oltre alla totale dedizione al paranormale, il Nazionalsocialismo progettava di
riformare l’intera umanità per mezzo di un recupero di antiche credenze pagane
ed orientali. <br /><br />Un delirio collettivo che spaziava dal culto degli eroi alle
complesse pratiche meditative rivisitate con lo studio delle Rune e attraverso
l’esaltazione del simbolo polare e solare dello Swastika. <br />
<br /><br />
I nazisti erano letteralmente ossessionati dalla tradizione indù e soprattutto
dalle pratiche tantriche perché credevano che gli antichi conquistatori
dell’India erano gli Iperborei, una civilizzazione nordica giunta dal Polo
Nord, dall’antica Thule, la mitica terra degli “uomini-dio”. <br /><br />
Costoro sarebbero i famigerati capostipiti della cosiddetta “razza padrona” o
“razza superiore” (Herrenvolk) tanto cara ai nazisti, che dovette abbandonare
la sede artica per via di alcuni tragici eventi che la resero inabitabile.<br />
<br /><br />
Ad occuparsi dello sviluppo di queste discipline ariane, nell’intento di
fornire al regime di Adolf Hitler (1889-1945) un forte ed esclusivo carattere
tradizionale ed iniziatico, era principalmente la </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 18.6667px;">“</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Forschungsgemeinschaft
Deutsches Ahnenerbe</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 18.6667px;">”</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, ovvero la “Società di ricerca dell’eredità ancestrale”
fondata da Heinrich Himmler, meglio conosciuta semplicemente come Ahnenerbe: </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">
<br />
<br />
“ Gli unici che resteranno per sempre, gli immortali nel mondo fisico, e che
sono destinati ciclicamente a riapparire, saranno coloro che durante la loro
esistenza hanno amato, rispettato e onorato la “Madre Terribile”, quelli che
hanno con “Lei” scambiato affetto e trasformato in altro la pietà della Sua
natura divina sotto le apparenze umane. <br />Lo scambio avviene nello sguardo che,
pieno di desiderio, dà reciproca forza e illuminazione. Così nella luce ci si
unisce, immortali ”. <br />
(Traduzione di un testo indù apparso nel 1938 in un manuale ad uso interno
della SS Ahnenerbe) </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAIuQqOQk7eQ_dBs1ed_fqNTgTRjBkYN5O2MBGNowt8Z21mqkAclfRMlvJlprbvq5GIbi1sK276_qELPIFX7Ic0x7VvPo9acGKo4jYO7qzaGo7utZ8S6j7xPfiQs4AWax0ujB_NkOyavby/s1600/Brave-Goddess-Durga-and-Kali-Hindu-God-Poster.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="400" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAIuQqOQk7eQ_dBs1ed_fqNTgTRjBkYN5O2MBGNowt8Z21mqkAclfRMlvJlprbvq5GIbi1sK276_qELPIFX7Ic0x7VvPo9acGKo4jYO7qzaGo7utZ8S6j7xPfiQs4AWax0ujB_NkOyavby/s320/Brave-Goddess-Durga-and-Kali-Hindu-God-Poster.jpg" width="320" /></a></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14pt; line-height: 115%;">Per apprendere e sviluppare nel migliore dei modi le pratiche tantriche,
soprattutto quest’ultime, è di fondamenta importanza che si venga a creare
un’intensa e profonda relazione tra un maestro autentico ed il suo discepolo e,
solo dopo aver acquisito tanta esperienza per mezzo della pratica, il Sadhaka
può sperare di entrare in contatto con la divinità contemplata e di
relazionarsi ed interagire mentalmente con essa. <br />
<br />
<br />
Questi potenti insegnamenti sono principalmente custoditi e preservati, ancora
oggi, da ordini di monaci tantrici indù e buddisti presenti nel Kashmir e nel
Deserto di Gobi. <br /><br /><br />Secondo la Tradizione la coppia divina formata da Shiva e
Pārvatī siede in perenne meditazione attorno a quei luoghi, ovvero sulla vetta
del sacro monte Kailash. <br />
<br /><br />
Qui diverse correnti esaltano l’elemento femminile, “shaktico”, perché
considerato l’elemento principale su cui lavorare interiormente. <br />
<br />
<br />
Con lo sviluppo di queste pratiche il Tantrismo ha dato origine ad un nuovo
tipo di yoga capace di canalizzare le pulsioni vitali dell’essere umano a fini
trascendentali per mezzo della ritrazione del seme. <br /><br /><br />
Nello Shivaismo il Liṅgaṃ (fallo di Shiva e simbolo del principio maschile) e
la Yoni (l’organo femminile) sono considerati mezzi principali per la
trascendenza ed è per questa ragione che nei Tantra, soprattutto quelli
dedicati a Durgā e a Kālī, c’è sempre un richiamo all’unità tra le due polarità
per mezzo dell’atto sessuale. <br />
<br /><br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNQCniz1dhJa5vtyCI6SQApa3z_oxqeJxSZeUkRW08hLVWGDhG7gak0XBEGSiNb1LzDJtoeW3dojUzuXkfqBB2RCnz2lO_obg-TiLgW3kDxfYZVA1ct3GuRx2eThvVJSqQanQ4h9jdeR3P/s1600/xxxxxxxx.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="270" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNQCniz1dhJa5vtyCI6SQApa3z_oxqeJxSZeUkRW08hLVWGDhG7gak0XBEGSiNb1LzDJtoeW3dojUzuXkfqBB2RCnz2lO_obg-TiLgW3kDxfYZVA1ct3GuRx2eThvVJSqQanQ4h9jdeR3P/s320/xxxxxxxx.jpg" width="246" /></a><br /><br />
La pratica tantrica implica tutto l’essere, corpo e spirito, mente ed anima, a
divenire “tempio” per far dimorare al suo interno la divinità contemplata. <br /><br />In
sostanza la divinità è chiamata ritualmente a fine di abitare nel “corpo
trasformato” dell’officiante. <br /><br /><br />Nel Vāmācāra è inoltre presente il Pancamakâra, ovvero l’offerta alla divinità
delle “cinque M” (cibi i cui nomi sanscriti iniziano con la lettera M): carne,
pesce, alcool, cereali, oltre all’atto dell’unione sessuale. <br /><br />In India molti di
questi rituali iniziatici vengono addirittura celebrati e consumati su un
teschio di un cranio umano. <br />
<br /><br />
« “Pancatattva è, nel Tantrismo induista e shivaita, il nome del cosiddetto
«rituale segreto» riservato ai Vîra (gli eroi o iniziati tantrici). <br />
Ad esso viene data una tale importanza che in alcuni testi si afferma che senza
il suo impiego nell’una o nell’altra forma il «culto» della Shakti è
impossibile. Per il fatto che il Pancatattva comprende l’uso di bevande
inebrianti e di donne, ad esso è stato attribuito un carattere orgiastico e
dissoluto il quale presso alcuni Occidentali è valso a mettere in cattiva luce
tutto il Tantrismo. <br />L’impiego del sesso a fini iniziatico-estatici e magici,
peraltro, non è proprio al solo Tantrismo induista. Esso è attestato anche nel
Tantrismo buddhista e in varietà tantriche del vishnuismo, nella cosiddetta
scuola Sahajiyâ, fra i Nâta Siddha, ecc. Consideriamo a parte l’uso della
sessualità a livello yoghico. <br />Letteralmente Pancatattva vuol dire «i cinque
elementi». <br />Ci si riferisce a cinque sostanze da usare le quali sono state messe
in relazione coi cinque «grandi elementi» in questa guisa: alla partecipazione
della donna (maithuna) si fa riferimento all’etere; al vino o analoga bevanda
inebriante (madya) l’aria; alla carne (mamsa) il fuoco; al pesce (matsya)
l’acqua; infine a certe sostanze cereali (mudrâ) la terra. 264 Poiché i nomi di
tutte e cinque le sostanze cominciano con la lettera M, il rituale segreto
tantrico è stato anche chiamato «delle cinque M» (Pancamakâra) ” ». <br />
(tratto dal paragrafo “Il rituale segreto. L’orgiasmo. Magia sessuale
iniziatica” da Lo Yoga della Potenza di Julius Evola) <br />
<br />
<br />
L’unione sessuale non è qui intesa come mero accoppiamento, come soddisfazione
dell’istinto sessuale, ma come l’espressione dell’unione dei due princìpi
divini: Shiva e Śakti e/o Puruṣa (Purusha) e Prakṛti. <br />
<br />
<br />
Le “Teogamìe” (nozze sacre tra divinità), come ad esempio quelle tra Shiva e
Pārvatī piuttoste che tra Shiva e Kālī, sono significative sotto l’aspetto
esoterico perchè, oltre ad elevare l’intelletto, se carpite e adattate alla
nostra dimensione interiore, innalzerebbero il livello di coscienza dell’uomo
indirizzandolo in uno stadio avanzato dell’essere. <br /><br /><br /> L’iniziato ai misteri, invitato al banchetto nuziale riservato a pochi
“eletti”, beneficerebbe in tal modo degli elementi celesti o trascendentali
“ristorandosi” energeticamente con essi per mezzo della meditazione. <br /><br />
Attraverso questa esperienza contemplativa, del tutto intima e solitaria,
l’anima individuale dell’iniziato comincerebbe a realizzare verità che prima
non riusciva a concepire in modo globale ed è proprio per questa ragione che
tale esperienza viene ritenuta a tutti gli effetti sacra. <br />
<br /><br />
Oggigiorno in Occidente la “magia rossa” o “magia sessuale”, in maniera diversa
da quanto appena esposto, viene praticata negli eleganti e raffinati salotti
aristocratici dai potenti della Terra (banchieri, politici, giudici, medici,
etc.), come evidenziato nell’ultimo capolavoro del grande regista statunitense
Stanley Kubrick (1928-1999): “Eye wide shut”. <br />
<br /> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk44xofl0LNMAy3CeaP_3hYiJCPgvSlMW6ETveAK7niGJKbOXkeg-XPBtW-wbVNkSt5kL5B3HawpaJDQx5CYfTQrtdQi2Fs-Q93xSxFuRK-74SfffzyyKHEVVJ44SMQtib4O9vtlaiZsOU/s1600/Masked-Ball-Eyes-Wide-Shut.jpg" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk44xofl0LNMAy3CeaP_3hYiJCPgvSlMW6ETveAK7niGJKbOXkeg-XPBtW-wbVNkSt5kL5B3HawpaJDQx5CYfTQrtdQi2Fs-Q93xSxFuRK-74SfffzyyKHEVVJ44SMQtib4O9vtlaiZsOU/s320/Masked-Ball-Eyes-Wide-Shut.jpg" width="320" /></a><br /><br />
Scimmiottando gli antichi e nobili insegnamenti del Tantrismo queste persone
ricercano il potere per mezzo di questi strani rituali attraverso pratiche
contro-iniziatiche con l’utilizzo della “magia sessuale”. <br />
<br />Il Tantrismo è ben altra cosa.<br /><br /><br />
Continua…<br /><br />*******<br /><br />
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<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 18.6667px;">*******</span><br />
<br />
MICHELE P.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEZhmBvW1srwYWIwPrsNRhWFbXuEDby1gtga5OlEKGIQhrpJWA2NTpmCF27oSeDW9eRkpCdWlXl9gw3s9N1HXwc36stwkb8mYrUKiGJewCj4f7KN7KugRbXqi7zflcph9_qdXhWvcPFodz/s1600/Cover+-+Immagine+Libro+-+Krishna+e+la+metafisica+del+Divino+Amore.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1058" data-original-width="1600" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEZhmBvW1srwYWIwPrsNRhWFbXuEDby1gtga5OlEKGIQhrpJWA2NTpmCF27oSeDW9eRkpCdWlXl9gw3s9N1HXwc36stwkb8mYrUKiGJewCj4f7KN7KugRbXqi7zflcph9_qdXhWvcPFodz/s320/Cover+-+Immagine+Libro+-+Krishna+e+la+metafisica+del+Divino+Amore.jpg" width="320" /></a><br />
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-71275175484491241662014-01-29T10:49:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.925-08:00ESOTERISMO ED ESSOTERISMO di Michele Perrotta<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOfHUo8AJgjXg2C7SuWxMCNoih6yfu_y5LyNnzzOuSqj5lIN-f0NmEUaX1Ew5Af9_AUGGu_k7MIVBTigxzpOOPvwLFP3sAuV3u2GAOYeiS4Pk6Jz2CZ9VVRCYNE5i8oJE3JgeYXjXhP41T/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.1+-+Copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOfHUo8AJgjXg2C7SuWxMCNoih6yfu_y5LyNnzzOuSqj5lIN-f0NmEUaX1Ew5Af9_AUGGu_k7MIVBTigxzpOOPvwLFP3sAuV3u2GAOYeiS4Pk6Jz2CZ9VVRCYNE5i8oJE3JgeYXjXhP41T/s400/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.1+-+Copertina.jpg" width="307" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Esoterismo
ed Essoterismo tratto da La Bibbia Rivelata – Iniziazione al linguaggio
esoterico della Sacra Scrittura di Michele Perrotta.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’esoterismo, e con
esso l’interpretazione simbolica dei testi sacri, non ha<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nulla a che vedere
con il satanismo o con altre pratiche occulte orientate a<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">far accrescere il
male.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per “esoterismo” (dal
greco <i>esotericos </i>“interiore”) s’intende quella “scienza sacra”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che vieta di rivelare
a chi non sia iniziato ai misteri certe parti più intime<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e segrete di un rito,
di un testo sacro e/o di una dottrina religiosa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Detto ciò, e questo è sempre bene rimarcarlo, non può esistere un esoterismo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">genuino senza una
vera <i>Tradizione </i>a cui esso sia per sua stessa natura<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">in qualche modo
legato. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Come del resto non esiste l’<i>Ombra </i>senza la <i>Luce</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il termine
“essoterico” (dal greco </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">exotericos </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“esterno”), invece, è inerente a</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">quella parte di
dottrina o di una prassi religiosa la quale può essere conosciuta<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">anche dai profani (</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 18.6667px;">“</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">coloro che sono al di fuori del tempio</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 18.6667px;">”</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">) e
che è a tutti gli effetti esteriorizzata ed aperta a </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tutti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’<i>esoterismo </i>e
l’<i>essoterismo </i>sono due mondi paralleli che viaggiano all’unisono,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sono due vie capaci
di compenetrarsi l’un l’altra trasportando colui<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che sa viverle in
armonia nel proprio intimo verso superiori stati di esistenza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Oltre alle religioni
ufficiali sono sempre esistite organizzazioni esoteriche<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dedite alla
trasmissione di insegnamenti spirituali segreti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La separazione tra
riti esoterici ed exoterici fu rigorosamente osservata sin<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dall’antichità. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tuttavia i mistici da sempre possiedono nel loro cuore queste<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">due facce della
stessa medaglia proprio perchè sono vie diverse ma non separate<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tra loro. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Sarebbe
questo il primo passo essenziale che condurrebbe il<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">vero Sé verso la
trascendenza: </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">fondere e armonizzare nella propria coscienza </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">i due aspetti
apparentemente opposti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tutto questo avrebbe a che fare con </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ciò che viene
indicato con il termine “aspetto speculare della realtà”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’esoterista Rene
Guenon (1886 –1951), conosciuto anche con il nome di<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Shaykh
‘Abd al-Wahid Yahya </span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dopo la sua conversione all’Islam, nel libro<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’Esoterismo
Cristiano</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, una raccolta di alcuni suoi articoli sulle tematiche esoteriche<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">occidentali, rimarca
la connessione tra esoterismo ed essoterismo in<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">questi termini:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“
Una tradizione veramente iniziatica non può essere “eterodossa”, ed il
qualificarla<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">così significa invertire il rapporto normale e gerarchico che esiste fra l’interiore<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e
l’esteriore. L’esoterismo non e contrario all’“ortodossia” , anche se intesa<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">semplicemente
in senso religioso; esso e al di sopra o al di la del punto di vista religioso, </span></i><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e
ciò, evidentemente, non è affatto la stessa cosa; ed in effetti, l’accusa
ingiustificata </span></i><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di
“eresia” fu spesso un comodo mezzo per sbarazzarsi di certa gente</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che
poteva essere imbarazzante per tutt’altri motivi ”.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per far comprendere
al lettore come queste due vie risultino essere entrambe<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">utili le compariamo,
ma questo è solo un piccolo esempio, ad uno strumento<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">musicale in piena
attività il quale, pur essendo di natura materiale e<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tridimensionale,
fornisce al mondo la musica che però non può essere né<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">misurata e nè pesata
con gli strumenti mondani. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’aspetto nascosto, in questo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">caso la musica,
diventa in questo senso più importante di quello visivo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(lo strumento) poiché
sarebbe sostanzialmente il frutto stesso di tutto un determinato </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">processo che diviene
vivente e presente nel nostro mondo, esattamente</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">come una dolce
melodia ben suonata con gli strumenti musicali da<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">uno o piu musicisti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per ottenere tutto questo e palesemente ovvio che c’e </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">bisogno di entrambe
le cose: lo strumento, e con esso il musicista, e la musica. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’esoterismo e
l’essoterismo si servono da sempre di due differenti modalità</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di comunicazione che
sono i seguenti: <i>Simbolo </i>e <i>Logos</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il <i>Logos </i>non e
altro che la <i>parola</i>, o <i>racconto</i>, sottoposto ad uno schema mentale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">mediante una precisa
narrazione, ed è essoterico. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il <i>Logos </i>argomenta in </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sostanza ciò che è oscuro rendendolo vivente attraverso la narrazione stessa </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del racconto.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il <i>Simbolo</i>,
invece, racchiude in sé una sintesi per sua stessa natura:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">è un concentrato
raffigurativo che comunica direttamente nell’intimo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di colui che sa
comprenderlo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nonostante il suo collocamento sia esteriore, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">come può essere ad
esempio un crocefisso appeso ad un muro, il quale racchiude </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">in sé tutto il
racconto inerente alla </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Passione di Cristo </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tratta dal </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Vangelo, il suo agire è interiore, ed è quindi un veicolo esoterico a tutti gli </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">effetti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In sostanza
l’uomo da sempre entrerebbe nel simbolo per uscire dal</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tempo. Addentrandosi
in sostanza nei meandri del Sé.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Spesso i simboli
vengono presentati nel quotidiano e vengono trasmessi inconsciamente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">alle masse dando
origine ad una tradizione (senso essoterico);</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">mentre i simboli, che
invece vengono assimilati per conoscenza, quindi trasmessi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e/o ricevuti
attraverso un’iniziazione (senso esoterico), sono funzionali<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">a livello conscio e
precisamente vengono metabolizzati nella consapevolezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per far comprendere
meglio questo nostro ragionamento dobbiamo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tener conto delle
differenze tra <i>Logos </i>e <i>Simbolo</i>, più precisamente tra il <i>Logos<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e gli <i>Archetipi. </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">A
questo proposito azzardiamo un accostamento prendendo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">le parole del grande
filosofo e libero pensatore Filippo Giordano Bruno<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(1548-1600)
riguardanti il linguaggio sacro degli Egizi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nel <i>De Magia </i>il </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nolano espone il
seguente concetto che rende bene l’idea della nostra argomentazione:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">«“Essi
avevano a disposizione, per designare le singole cose, immagini<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">determinate,
desunte dalle cose della natura o da loro parti; tali scritture e<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tali
voci adoperavano gli Egizi per intrecciare colloqui con gli dei ad esecuzione<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di
effetti mirabili. Ma quando Theuth o qualcun altro invento le lettere del
genere<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che
ora utilizziamo in altro tipo di attività, si verifico una perdita gravissima<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sia
per la memoria sia per la scienza divina e la magia (gnosi/conoscenza).<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Perciò,
a similitudine degli Egizi, i maghi oggi, costruite immagini e descritti<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">caratteri
e cerimonie, che consistono in certi gesti e in certi culti, comunicano i<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">loro
desideri quasi per mezzo di cenni definiti, e questa e quella lingua degli dei<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che,
mentre le altre tutte sono mutate mille volte e quotidianamente mutano, rimane<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sempre
la stessa, come resta la stessa la specie della natura”».<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(De
Magia De Vinculis in genere)<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">I simboli, a parer
nostro, non mirano alla rivelazione in sé, semmai suggeriscono<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la via per far sì che
questo velo, che non permette la “visione” o la<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">comprensione globale
della vera essenza delle cose, venga tolto. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Possiamo affermare </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">quindi che quando
parliamo di velo in realtà non facciamo altro che menzionare </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">l’ombra stessa della
Luce (Verità) e, ovviamente, anch’essa, secondo</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">l’aspetto speculare
della realtà, per sua stessa natura fa parte del linguaggio con cui l’<i>Eterno
</i>comunica e agisce su tutto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Queste due vie
apparentemente in contrapposizione tra loro le possiamo intendere più precisamente in questo modo: la verità essoterica e immanente, mentre<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">quella esoterica e
trascendente: </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">porta la coscienza in
superiori stati di esistenza rispetto alla percezione comune che resta
attaccata alla realtà mondana (rilegata a dottrine, concetti, insegnamenti, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dogmi, tradizioni).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La funzione del
termine “religione” sarebbe appunto quella di “relegare” l’uomo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">a determinate
credenze. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La religione ha di per se il compito e la pretesa </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di contenere e
salvaguardare l’aria del sacro custodendola dalle contaminazioni </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(eresie) esterne e,
attraverso i suoi rituali, eserciterebbe una sorta di </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“magia” o controllo
sui suoi fedeli. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Anche quando si esamina la Bibbia dobbiamo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tener conto di due
tradizioni distinte che hanno messo mano in questi </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">libri sacri: quella
di tipo sacerdotale, e con essa tutto un fulcro di insegnamenti inerenti alla
morale e alla dottrina del popolo, e quella iniziatica, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che insegna, se pur
in modo velato (esoterico), a trascendere quelle stesse</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">leggi e quegli
insegnamenti a favore di un’armonia naturale con l’<i>Assoluto</i>,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">indicata il più delle
volte con il termine <i>Amore </i>o via mistica del cuore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Attraverso queste due
vie possiamo comprendere in maniera cristallina che<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">il sensibile non e
altro che il riflesso dell’intellegibile. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Sembrerebbe, infatti,
oltre che tutto abbia realmente una funzione speculare, che ogni cosa provenga dall’Uno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tra le tante
tematiche spiritualiste in questo saggio tratteremo dell’importanza<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">della cosiddetta
iniziazione al <i>Sacerdozio di Melchisedech </i>che si distinguerebbe<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">per la sua natura
mistica dal comune <i>Sacerdozio di Aronne </i>(queste<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sono le due
tradizioni all’interno della Bibbia che citavamo poc’anzi)<i>. </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tale </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">iniziazione, in
realtà si tratta di un’elevata dimensione spirituale, a differenza</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del Sacerdozio di
Aronne in mano ai Leviti (tribù di Levi), non viene conferita<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">da nessuna
confraternita iniziatica, essa avverrebbe nell’intimo del devoto<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nel momento in cui
egli riesce a far attingere la propria mente, grazie<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">alla contemplazione
del divino, direttamente all’archetipo ancestrale e primordiale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questa
contemplazione, che e totalmente mistica, risveglierebbe<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nella memoria del
devoto un’antica essenza strettamente connessa all’<i>Eterno<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che gli permetterebbe
di agire nel mondo vedendo il tutto sotto un piano<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di realtà assai più elevato. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In termini simbolici questa esperienza potrebbe </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">esser spiegata,
pressappoco, con ciò che accadde a Saulo di Tarso, divenuto </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">poi San Paolo,
folgorato nella via di Damasco, o con la rivelazione cristica </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nel momento in cui </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">l’agnello
di Dio</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">il leone della tribu di Giuda</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, apre i sigilli </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nel </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Libro della
Rivelazione</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">: si tratterebbe a tutti gli effetti di una </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Gnosi </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che, come un fuoco
purificatore, trasporta l’ego in comunione con gli elevati</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">aspetti archetipici e
simbolici dell’<i>Altissimo</i>. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il <i>Doctor Angelicus </i></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tommaso D’Aquino
(1225-1274) tra le tante sue grandi massime scrisse </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">una frase che puo ben
indicare il concetto appena espresso: </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;"><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">“Tu non possiedi </i><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la
Verità, ma e la Verità che possiede te”. </span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tornando al binomio
tra esoterismo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ed essoterismo, a
nostro avviso l’umanità è divisa in due tipologie di </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">persone: quella che
percorre la via esoterica sarebbe strettamente legata all’intuizione </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e viene associata
nella Kabbalah con la sefirot </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Chokhma</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(Sapienza), mentre
l’altra sarebbe vincolata al raziocinio, e nell’albero sefirotico<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">viene abbinata a <i>Bina
</i>(Intelligenza); quest’ultima è palesemente collocata<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nella via essoterica. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><i>Chokhma </i>ha sede nell’emisfero destro ed ha la facoltà d</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">i elaborare idee
complesse e trascendentali che giungono nella mente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dello gnostico come
la “folgore”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tale fenomeno può essere descritto an</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che come il
cosiddetto “lampo di genio”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Qui l’intuizione del mistico (l’idea) </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">coglie l’archetipo e
lo elabora come concetto nel proprio intimo arricchendolo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di immagini. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questa
via è strettamente associata all’essenza stessa </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del simbolo, del
mito, dell’enigma, ed ha una valenza artistica nell’animo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dell’essere umano,
tutte facoltà tipiche del lobo destro del cervello.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Bina</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">,
invece, risiede nel lobo sinistro, ed ha la facoltà di comprendere con
raziocinio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tutti gli elementi
esaminandoli attentamente con l’intelletto e con la logica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Quest’ultima e la via
che la maggior parte dell’umanità utilizza, soprattutto<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">per la visione dei
testi sacri che risultano, se presi alla lettera, racconti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che narrano solo
verità teologiche fine a se stesse o addirittura diventano<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">comparabili a favole
per bambini.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questa via essoterica
e in realtà la base, e l’involucro stesso, che permette all’iniziato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ai misteri di
intraprendere il cammino di penetrazione della dimensione<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del sacro. Entrambe
le vie sono indispensabili per la comprensione<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">della realtà e,
soprattutto, per l’assimilazione del messaggio simbolico<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">contenuto nella <i>Sacra
Scrittura</i>. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’iniziato, ovvero colui che si e totalmente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">immerso nel sacro
rispetto al profano (</span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">“colui che e al di fuori del tempio”</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">), ha </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">il dovere di far
congiungere questi due modi di intendere la realtà per far sì </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che gli archetipi e i
simboli ritornino vivificati nella giusta armonia attraverso </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">le immagini ed il
Logos stesso narrato nella “fabula”: la narrazione del </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">testo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tutte le
illuminanti idee che sono sbocciate in invenzioni, specialmente</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">quelle “partorite”
dalle menti geniali di vari iniziati, derivano da questo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">archetipo ancestrale,
che altri non è che una sorta di mente di Dio che<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">vede ogni cosa
(El-Roi). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il grande filosofo Aristocle, conosciuto al mondo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">più per il suo
soprannome, Platone, indica questo luogo con il termine di </span><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Iperuranio</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">E
in questo regno, o se preferiamo dimensione, “sopra il cosmo”, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che nascono le forme
(immagini), gli archetipi e, di conseguenza, tutto il linguaggio </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">simbolico che viene
proiettato e consolidato nel nostro mondo attraverso </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la Luce. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’anima
dell’uomo, sempre secondo il medesimo concetto</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">platonico, una volta
trapassata si recherebbe in questo luogo dove attingerebbe<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">a queste informazioni
dettate dagli eterni impulsi di <i>Iperuranio </i>per<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">poi reincarnarsi
nuovamente nel mondo materiale detenendo però in sé tutto<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">il sapere simbolico
che viene riposto e conservato nell’inconscio piu profondo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Sarebbe in questo
luogo che le idee prendono forma all’interno dell’intelletto</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dell’essere umano: la
Luce divina che brilla nuovamente nell’uomo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Idee,
Vestigia, Ombre</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, questa sarebbe la tripartizione secondo cui l’archetipo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">prende forma nel
mondo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMFV7YtKYdTlJ9Ux9A912Bqe3ApuWkEovR6Gl3lsX1MkOYj08zx1_DrXoqp_e3W16n26gkdTwzbfOkqMjOMkVN3R9gWhbhLorozV2KRLNO5cMv8lCDhcai32_OQAWP_g60iRyAzRkj50Cx/s1600/PAGINA+24+-+Filippo+Giordano+Bruno.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMFV7YtKYdTlJ9Ux9A912Bqe3ApuWkEovR6Gl3lsX1MkOYj08zx1_DrXoqp_e3W16n26gkdTwzbfOkqMjOMkVN3R9gWhbhLorozV2KRLNO5cMv8lCDhcai32_OQAWP_g60iRyAzRkj50Cx/s320/PAGINA+24+-+Filippo+Giordano+Bruno.jpg" width="304" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per lo meno questo era il pensiero del filosofo n</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">olano Giordano
Bruno. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per Platone la ricerca della conoscenza e la </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">vera meta dell’uomo
e, di conseguenza, conoscere tali archetipi equivarrebbe </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">in qualche modo a
conoscere il linguaggio di Dio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tornando alle illuminanti
idee dei grandi iniziati, citiamo a tal proposito<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Ruggero Bacone, il
quale descrisse come costruire un cannocchiale nel <i>De<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Optica
</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">secoli prima che fosse inventato realmente; come non parlare delle<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">idee rivelatrici di
Pico della Mirandola (1463-1494), poi ampliate dalla<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">mente di Giordano
Bruno se pur in modo differente, sul Divino, il cosmo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e sulla natura, o
quelle di Cartesio sull’essere; impossibile non citare le invenzioni<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">scientifiche di
Leonardo Da Vinci (1452-1519) e Newton (1642-</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">1727), o la musica
celestiale di W.A. Mozart (1756-1791) basata su una determinata</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">legge numerica. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questi sono solo alcuni esempi di inziati che furono </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“pervasi dallo
spirito”, o dall’illuminazione divina, e considerati da tutti </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">geni assoluti della
storia dell’umanità. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il merito di questi illustri personaggi </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">non e stato di certo
influenzato da presunti patti con il Diavolo, o da </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">un intervento di
entità extraterrestri per favorire la crescita stessa dell’umanità, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">bensi da quello che
nell’antichità veniva indicato come “</span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">sapere degli</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dei</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">”
che altro non sarebbe che la profonda ricerca interiore di potenti archetipi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che ha portato,
grazie ad un elevatissimo sforzo mentale, soprattutto<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">spirituale, al
congiungimento del proprio intimo con l’<i>Eterno</i>, il quale ha<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">in qualche modo
“suggerito”, sotto forma simbolica, tali verità riattivando<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la memoria in questi
straordinari uomini sensibili. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Secondo tale concetto le </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">opere elaborate da
questi immensi autori sarebbero dovute ad una sorta di </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">stato di grazia come
se in loro lo spirito del Creatore stesso abbia in qualche </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">modo travasato le
diverse informazioni che successivamente vennero riconosciute </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dal mondo intero come
potenti verità immortali.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Ricordare queste
verità primordiali equivarrebbe in qualche modo a riattivare<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la nostra parte
divina: la scintilla di Luce creatrice che tutto muove e<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tutto conosce. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La
dottrina platonica della <i>Reminiscenza </i>non e altro che questo:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">apprendere
attraverso il ricordo</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nell’antichità questi
archetipi erano celati nei miti; tali verità sono all’interno di storie sugli
dei che si rapportano con l’umanità e che, oltre all’antica Grecia sono
presenti anche nel simbolismo delle divinità dell’India e, se pur in modo
diverso, anche nella Bibbia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">I miti greci celano
di per sè nel loro racconto queste verità primordiali detentrici<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di un potere psichico
che porta all’evoluzione dell’intimo di chi riesce<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">a comprenderlo e a
metabolizzarlo nel proprio cuore, il <i>Sancta </i></span><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Sanctorum
</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del vero Se. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il mito costituisce la piu ricca e preziosa fonte di
informazioni </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sulla nostra storia
attraverso cui la narrazione stessa, rivestita </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sempre di sacralità,
ci narra; tutto questo viene velato nel mito stesso negli </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">strani rapporti tra
gli uomini, spesso rappresentati come eroi, e gli dei. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">verità archetipica diventa
mito sotto forma di racconto, poi muta in simbolo</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e, infine, diventa
tradizione. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questa raffigurazione vivente di idee e di </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">verità ancestrali,
che hanno tutte una loro storia nella mitologia, venivano </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">indicate
nell’antichità con il termine di </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">“statuificazione”</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La statuificazione e </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">un processo di
sintesi mnemonica in grado di concentrare attraverso il mito </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">concetti elevati e
teorie complesse. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questo sarebbe il senso stesso del linguaggio </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">simbolico
(iniziatico) che dalla “fabula” ritorna alla fonte attraverso </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">il percorso
anagogico, da </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Anagoge</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, trascendente, ovvero dall’intimo dell’iniziato </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">si espande
nell’universale, come se si trattasse realmente di un ritorno </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">al Dio padre (</span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Abba</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">). </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nell’arco della propria esistenza spesso l’uomo viene </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">attraversato dal </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Logos
di Dio, </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">anche se quasi mai se ne rende conto, soprattutto </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">grazie alla
tradizione dei testi sacri che, colmi di archetipi, realmente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">accarezzano l’anima
dei meritevoli, coloro che sono aperti alla sola legge mistica </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dell’</span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Eterno</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">:
l’</span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Agape </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Esotericamente il </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Logos </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">o </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Verbo </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di Dio
feconderebbe </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">così l’intimo dei
mistici, i quali, una volta compreso il messaggio </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">archetipico ed il
linguaggio simbolico dei testi sacri, si ricongiungerebbero </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">alla Luce da cui
tutto proviene. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In termini simbolici potremmo sintetizzare </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">il tutto in questo
modo: Il </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Sole </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e la rappresentazione simbolica del mondo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">archetipico da cui
tutto proviene, mentre la </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Terra </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">incarna il mondo fisico </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">delle forme e delle
immagini dove l’uomo, adoratore del Sole, può tuttavia </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">comprendere il tutto
per iniziare il cammino inverso sperando di far ritorno </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">alla Luce: ritornare
alla fonte. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Per lo meno questo era un pensiero in voga </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nell’antichità. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Gli
antichi avevano compreso e messo in atto una verità </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">assoluta: l’unica
maniera per preservare determinati segreti e determinate verità </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nel corso dei secoli
era mediante il mito, attraverso storie che narrano </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">vicende simboliche
capaci di rendere in comunione la mente dell’uomo con </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">l’essenza archetipica
di Dio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">«La
verita non e venuta nuda nel mondo, ma e venuta in simboli e immagini.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Non
la si puo afferrare in altro modo ».<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(Vangelo
Gnostico di Filippo)<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Paradossalmente, e
questo lo possiamo riscontrare di continuo, è più il mito<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che fa la storia che
non gli uomini. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il mito e costituito da archetipi immortali, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">mentre l’uomo è solo
di passaggio in questo longevo fiume che è la </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">vita stessa. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Ecco
perché i testi sacri, colmi di archetipi, riecheggiano intensamente<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e costantemente nei
cuori delle persone più dei normali libri di storia,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che narrano di fatto
solo vicende mondane<i>.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nel <i>Vangelo</i>,
ritenuto a nostro avviso il più grande libro iniziatico di tutti i<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tempi, queste verità vengono rappresentate dal <i>Logos </i>divino nell’uomo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Gesù, il Cristo. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il
Logos successivamente diventa, attraverso gli Apostoli, <i>kerigma</i>,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“l’annuncio” o
“proclamazione cristica” (per tutta l’umanita), ma già<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">a quel punto
l’archetipo perde purezza rispetto a ciò che era prima di essere<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">rivelato, prima di
“farsi carne”, poiché, oltre a discendere in un “mondo inferiore”,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">viene in qualche modo
“contaminato” e veicolato direttamente o<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">indirettamente dai
concetti intellettuali elaborati dagli uomini. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In questo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">senso il Logos
incarnato non rappresenta più un impulso puro e diretto dell’archetipo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ancestrale stesso,
anche se il Vangelo conserva in sé, malgrado le</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">interpolazioni,
frammenti di quella verità, come della verità assoluta stessa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tutto ciò sarebbe
pressappoco analogo allo stesso esempio che abbiamo riportato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">in precedenza sugli
Egizi tratto dal <i>De Magia </i>di Giordano Bruno:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">l’Archetipo diventa
Logos perdendo in qualche modo la sua purezza divina.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nonostante ciò nel
Vangelo Gesù appare come un uomo ma agisce come<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Dio. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">E questo vale
ancora oggi! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il suo messaggio resta divino. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nella storia </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del Nazareno
ritroviamo sacri principi primordiali che riecheggiano anche</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nelle vicende di
Horus e di tutta una determinata iniziazione egizia, da cui<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">non a caso proviene
lo stesso Mosè, colui che ha costituito il popolo ebraico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nel Vangelo troviamo
inoltre la sapienza dei Magi proveniente dallo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Zoroastrismo e,
soprattutto, una determinata continuità rilegata alla <i>stirpe<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di
Giuda</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">, la discendenza sacra agli occhi dell’<i>Eterno </i>da cui è germogliato il<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Re
Davide</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">. Su questo importantissimo tema ci soffermeremo più avanti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nel Vangelo
riscontriamo sia moltissimi simbolismi attinenti a più culture,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sia verità storiche
con nomi e luoghi riscontrabili nella storicità ufficiale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Purtroppo, come
spesso accade all’essere umano, l’uomo tende ad ontologizzare<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la storia, per questo
molte verità celate nei testi sacri, che hanno un<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">importante valore
simbolico, vengono disperse o non arrivano nei cuori delle<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">genti nella corretta
maniera ma solo sotto il loro aspetto letterale o storico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questi due aspetti
apparentemente in contraddizione (esoterico ed essoterico)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">vengono nella Bibbia
rappresentati dallo stesso Messia Gesù di<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Nazaret, il quale
incarna sia il <i>Logos di Dio</i>, sia il simbolo di tutto ciò che<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">viene descritto e
vissuto dai profeti nell’<i>Antico Testamento </i>e che, per l’iniziato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ai misteri, deve
essere <i>Via, Verita e Vita </i>(Gv. 14:6) a <i>De Imitatione Christi.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La vicenda di Gesù di
Nazaret viene infatti vissuta dal credente come storia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">realmente accaduta in
questo piano di realtà, collocabile in un determinato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">contesto storico
intorno a duemila anni fa, mentre per l’esoterista, come per<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">lo gnostico, ciò che
conta in questa vicenda è il suo significato simbolico ri</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">conducibile al
proprio essere. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In questo senso il linguaggio simbolico del testo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sacro funge da
veicolo per la coscienza la quale si connetterebbe a delle </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">verità superiori da
cui l’archetipo stesso narrato nella “fabula” proviene attivando </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">un processo di
trasformazione della psiche e dello spirito. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Cristo rappresenta </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">per i comuni
cristiani l’incarnazione di Dio, il Logos incarnato,</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">mentre per i
cristiani gnostici simboleggia la nostra parte spirituale che, se<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">riconosciuta e
“risuscitata” nel nostro intimo, ci conduce nuovamente al<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Padre. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Attraverso la
sua “alleanza”, simboleggiata dal suo sacrificio (<i>Mc.</i></span><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">14:24</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">),
il simbolismo di Cristo ci porta in comunione con l’<i>Eterno </i>rendendoci</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">partecipi di una
verità assoluta: tra l’uomo e Dio c’e distinzione, ma<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">non separazione. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">A
differenza delle religioni ufficiali, le correnti esoteriche<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sono detentrici di
una dottrina segreta che, a detta degli iniziati, sarebbe la<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">retta via per
raggiungere la realizzazione spirituale:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">« A
voi (Apostoli/Iniziati) e stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di
fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché: guardino, ma non vedano,<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ascoltino,
ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">(Marco
4:11-12)<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’esoterismo si
preoccupa di per sé, attraverso il linguaggio simbolico, di fornire<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">i frammenti di verità seminati in differenti tradizioni e che sono il più<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">delle volte rivestiti
o contornati da un velo accecante. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La funzione di tutto </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ciò sarebbe quella di
condurre nuovamente l’umanita alla vera e unica </span><i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tradizione</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Le
religioni sono per loro stessa natura settarie, i simboli al loro </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">interno, invece, sono
universali e polivalenti. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tutte queste tradizioni, come </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">le spine di un
roseto, in realtà sono figlie del medesimo seme di cui i vari </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">simboli universali
presenti al suo interno, che ne ricoprono il mistero, di per </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">sé hanno la funzione
di unire, di congiungere, determinate idee, concetti,</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">oltre che i vari
archetipi concentrati in essi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’iniziazione è sostanzialmente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la conquista di un
sapere che, attraverso il linguaggio simbolico ed esoterico </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">delle vicende narrate
nei miti e nei testi sacri, accresce l’essenza spirituale </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nell’uomo;
l’iniziazione ai misteri, che in passato veniva trasmessa da bocca</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ad orecchio, da
maestro a discepolo, vivifica a tutti gli effetti gli archetipi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">assopiti e
preesistenti nell’essere umano; non è un ripetere a pappagallo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ciò che è stato appreso
a livello teorico come una semplice catechesi. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Gli iniziati, </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">anche se sarebbe più corretto utilizzare il vocabolo </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">adepti </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">in quanto appartengono </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ad un livello più elevato rispetto ai primi, furono coloro che die-</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dero voce e forma
alla parola dell’<i>Altissimo </i>elaborando i testi sacri della<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Bibbia con un
accurato linguaggio simbolico nato appositamente per trasmettere<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">le verità trascendentali al “<i>popolo eletto</i>”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il termine <i>Adepto </i>significa
letteralmente “<i>colui che ha acquisito</i>” ed è equivalente all’iniziato che
ha raggiunto un’elevata meta spirituale. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In greco “morire” si indica con il
termine <i>Teleutan, </i>mentre “essere iniziati” si dice “<i>Teleisthai</i>”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questi due termini,
oltre all’evidente assonanza, agiscono all’unisono nel rituale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dell’iniziando poichè essi sarebbero sostanzialmente l’uno il frutto dell’altro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Bisogna, infatti,
morire simbolicamente (“morte rituale”) per divenire<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">iniziati ai misteri. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Questo processo consisterebbe nel far morire il nostro </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">essere precedente
(quello che eravamo) per donare una nuova vita all’uomo </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“nuovo” attraverso
una resurrezione simbolica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">L’iniziazione porta sostanzialmente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">a “vedere”,
attraverso l’occhio interiore (l’intuizione), il regno </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">invisibile non
percettibile con la sola ragione. Si tratterebbe a tutti gli effetti </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di riuscire ad
ottenere una “visione” che va ben al di là della comprensione </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">logica.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">La chiave di
lettura iniziatica di un testo sacro o anagogica sfugge</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">alle masse, va
conquistata, ed è faticosa da raggiungere; non serve che essa<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">venga spiegata da
qualche dotto, poichè chi non possiede in cuor suo la capacità<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">di comprendere a
livello animico tali verità velate è destinato a non<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">“vedere” mai
l’impronta di Dio nella <i>Sacra Scrittura</i>. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Dobbiamo aprire il </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">cuore e lasciarsi
impressionare da </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Sacro </i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">per accedere nel </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Regno</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tuttavia per </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">intraprendere la via
anagogica è necessario comprendere in tutti i suoi aspetti </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la chiave letterale
di un testo sacro per poi trascenderla totalmente. Solo</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">così l’impavido può scalare le alte vette della “<i>Montagna sacra</i>” e percorrere<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">un’ascesi verso gli
stati superiori del se.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Attraverso il
seguente linguaggio: <i>Silenzio-Logos-Simbolo </i>il mistico riesce a<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">conoscere la vera
“voce” di Dio, ed è grazie alla <i>mente</i>, che incanala e proietta<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">tutte le energie
dell’universo, e al <i>cuore</i>, che permette di edificare tutto ciò<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che è sacro
all’interno di noi, che egli puo raggiungere le alte cime della trascendenza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il mistico, a
differenza del razionalista, si immerge totalmente </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nelle ricerca di
qualcosa di più elevato che va ben al di là della condizione </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">mondana nella quale
egli vive; trascende la realtà attraverso la sete di conoscenza </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e non cade nelle
trappole costruite da concetti relegati alla ragione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Non si trascende
infatti la realtà con la ragione, ma con il totale abbandono<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">dell’ego. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Il mistico è a tutti gli effetti uno gnostico in perenne viaggio verso<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">la resurrezione: è un’anima alla continua ricerca della condizione paradisiaca<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">del Sé, un umile
pellegrino che ama giostrarsi nelle sfere del sovrasensibile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">In questo saggio non
faremo altro che tentare di provare a sfiorare e<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">spiegare questa
infinita ricerca di trascendenza mistica, dato che a parer nostro<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">esiste ancora il
mistero dei misteri attorno alla <i>Bibbia </i>e, di conseguenza,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">intorno a Dio: quello
che le religioni istituzionalizzate non rivelano, o<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">che forse realmente
non conoscono, e che potrebbe essere celato nella <i>filosofia<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">platonica,
</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">nella <i>dottrina pitagorica</i>, nella <i>kabbalah</i>, nell’<i>ermetismo</i>,
nell’<i>alchimia<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">e in alcuni
insegnamenti particolari dello <i>Yoga</i>. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tutte tematiche sacre
presenti all’interno del </span><i style="font-family: 'Times New Roman', serif; font-size: 14pt;">Rosicrucianesimo</i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Sembra, infatti, che
alcuni cristiani del rinascimento tutto ciò lo avessero intuito e ben compreso! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">Tali segreti, che
alcune confraternite hanno contribuito a tramandare se pur in<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">modo sotterraneo,
vengono presentati in questo nostro lavoro dopo anni e<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">anni di duro studio
con l’aggiunta di nostre personalissime interpretazioni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">«Il
Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati, perché io sappia indirizzare<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">allo
sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">ascolti
come gli iniziati. Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">resistenza,
non mi sono tirato indietro».<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Isaia 50:4-5)</span></i><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;">*******</span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px; line-height: 21.4667px;"><i>Per acquistare i due volumi del libro LA BIBBIA RIVELATA:</i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px; line-height: 21.4667px;">VOL.1:</span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px; line-height: 21.4667px;"><i><a href="http://www.booxtore.it/index.asp?itemId=3219">http://www.booxtore.it/index.asp?itemId=3219</a></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px; line-height: 21.4667px;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px; line-height: 21.4667px;">VOL.2:</span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt; line-height: 115%;"><a href="http://www.booxtore.it/index.asp?itemId=3252">http://www.booxtore.it/index.asp?itemId=3252</a></span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i>*******</i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><br /></i>
<i><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/J8EpnFePZjs" width="560"></iframe></i><br />
<i><br /></i>
<i>*******</i><br />
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;">MICHELE P.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic-X96iD3bXBYtmu8P-9uT-yX1wlpURBWFEltEzlr5QZ8hVCisBPvlFg-_Z52kadq9n41RbavvRTo3wFTKfJzS4Aloh1yOaf5DR15ctqw1orXl3PkGUaIB5yj5jc-wps_NaijjV77zEhx7/s1600/PAGINA+197+-+Dat+Rosa+Mel+Apibus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic-X96iD3bXBYtmu8P-9uT-yX1wlpURBWFEltEzlr5QZ8hVCisBPvlFg-_Z52kadq9n41RbavvRTo3wFTKfJzS4Aloh1yOaf5DR15ctqw1orXl3PkGUaIB5yj5jc-wps_NaijjV77zEhx7/s320/PAGINA+197+-+Dat+Rosa+Mel+Apibus.jpg" width="320" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-21516063244591287952014-01-29T09:24:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.756-08:00L’ORDINE DEL TEMPIO, IL NUMERO AUREO E LA FILOSOFIA RINASCIMENTALE SULL’ANIMA MUNDI E SULL’ARMONIA DELLE SFERE CELESTI di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguQNDufjiZRitgQEkACjKqJj_5hyF9-9rtgdzjBsR7svukCHdMRwmDmrRphX-Dg94dJPoaZy7XEaW2819kTMjAleHH9RCfMkC4SgZw14RyKHv9MgBKSOD7xOfD_Tns3Abn0vR3LSql7lhR/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="635" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguQNDufjiZRitgQEkACjKqJj_5hyF9-9rtgdzjBsR7svukCHdMRwmDmrRphX-Dg94dJPoaZy7XEaW2819kTMjAleHH9RCfMkC4SgZw14RyKHv9MgBKSOD7xOfD_Tns3Abn0vR3LSql7lhR/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" width="247" /></a></div>
<br />
<br />
Esponiamo nelle righe che seguono l’intero paragrafo tratto dal settimo capitolo del libro La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita di Michele Perrotta <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
L’ORDINE DEL TEMPIO, IL NUMERO AUREO E LA FILOSOFIA RINASCIMENTALE SULL’ANIMA MUNDI E SULL’ARMONIA DELLE SFERE CELESTI <br />
<br />
<br />
Ugo di Payns (1070-1136), fondatore ufficiale dell’Ordine dei Templari e primo Gran Maestro, nacque a Payns intorno al 1070.<br />
<br />
Si ritiene che abbia partecipato alla prima crociata e che conoscesse personalmente Goffredo di Buglione (1060-1100), erede diretto dei Merovingi, una potente casata strettamente legata alla Radix Davidis.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrpWdzqniafzaiYvF7Q7ciQ336D5hX8KO4zRqO61RzISLxop81ZdnfqiQ5wHy_ohe1Da_gV7Bw20v4z8OQlXb7L5rqdPZg8kN0XNW6NeGKnvoVmI6O0Y57untDeIYnR0kqlcd9v5Augjh3/s1600/a.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="383" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrpWdzqniafzaiYvF7Q7ciQ336D5hX8KO4zRqO61RzISLxop81ZdnfqiQ5wHy_ohe1Da_gV7Bw20v4z8OQlXb7L5rqdPZg8kN0XNW6NeGKnvoVmI6O0Y57untDeIYnR0kqlcd9v5Augjh3/s320/a.gif" width="239" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
I Merovingi sono ritornati recentemente di moda grazie a delle sciocche leggende, divenute poi Best sellers, inerenti al Santo Graal secondo cui questi in realtà non sarebbe altro che la progenie nata dall’unione fisica di Cristo e della Maddalena, sua sposa.<br />
<br />
<br />
Diversi libri e altrettanto materiale cinematografico è stato prodotto su questo argomento totalmente frainteso.<br />
<br />
Ma lasciamo questa sorta di “gossip esoterico” al profano e andiamo a vedere invece quali interessanti aspetti storici vi sono in questa vicenda.<br />
<br />
Intorno all’anno 1118 nove cavalieri timorosi di Dio condotti da Ugo di Payns si presentarono a Gerusalemme dal Re appena salito al trono Baldovino II (1060-1131) manifestando la voglia di difendere i pellegrini che volessero recarsi in Terra Santa, nei luoghi dove un tempo camminava il Cristo.<br />
<br />
<br />
Il sovrano accettò di buon occhio l’arrivo di costoro e donò loro una parte del suo palazzo.<br />
<br />
Le stanze in questione sorgevano nel luogo dove era posto il Tempio di Salomone, da qui il nome di “Cavalieri del Tempio”: “Templari”. <br />
<br />
<br />
Nel 1125 entrò a far parte della confraternita Ugo conte di Champagne il quale impose a tutti i membri della confraternita lo studio di testi ebraici.<br />
<br />
Ugo di Champagne rinnegò la moglie e il figlio per unirsi in Terra Santa all’Ordine dei Templari per perseguire una causa nobile non di poco conto: la ricerca del Santo Graal.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
Il Graal che ricercavano i Templari non è la coppa materiale in cui fu raccolto il sangue di Cristo, ma un sapere strettamente legato anche all’Arca dell’alleanza di cui si dice essere stata rinvenuta dagli stessi Templari.<br />
<br />
Oltre a questi due grandi cavalieri del Tempio, di particolare rilievo è Bernardo di Clairvaux o Chiaravalle (1090-1153) il quale istituì la regola ufficiale dell’ordine, nonostante negli ambienti iniziatici si sostiene che i Templari in realtà seguissero la regola di Sant’Agostino d’Ippona (354-430 DC.), uomo illuminato di cui poco sappiamo riguardo al senso esoterico dei suoi scritti.<br />
<br />
Agostino, prima di convertirsi al Cristianesimo per poi divenire Vescovo d’Ippona, fu iniziato ai misteri del Manicheismo ed è molto probabile che egli conoscesse benissimo gli aspetti mistici di alcune pratiche orientate volte all’accrescimento del sè.<br />
<br />
<br />
Tra il 1118 e il 1128 i Cavalieri Templari non parteciparono a nessuna battaglia nonostante furono ufficialmente istituiti per questo.<br />
<br />
<br />
Anche per questo motivo pensiamo che in realtà la loro vera missione non fu appunto quella di proteggere i pellegrini diretti in Terra Santa ma quella di ricercare la vera sapienza: la Sophia, mistero dei misteri.<br />
<br />
<br />
I veri Templari in sostanza erano uomini pii alla ricerca della vera Tradizione di cui l’Arca dell’alleanza, come lo stesso Graal, ne conserverebbe il segreto.<br />
<br />
<br />
La ricerca di Sophia avrebbe condotto i Templari a riscoprire antichi rituali e gli arcani segreti legati a due antichissime civiltà perdute: gli Iperboreei e gli Atlantidei.<br />
<br />
<br />
In diversi ambienti iniziatici si sostiene che i superstiti di questi due antichi popoli si rifugiarono sotto terra dopo lo scioglimento dei ghiacci o dopo un terribile cataclisma. Sarebbe proprio dall’antica Tradizione di questi che sarebbe legato, tra le tante cose, il segreto della Creazione o del Fiore della Vita.<br />
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<br />
<br />
Nel libro dell’autorevolissimo Louis Charpentier (1905-1979) “Il Mistero dei Templari” viene infatti rivelato che il segreto dei segreti che ricercavano i Templari, custodito all’interno dell’Arca dell’alleanza insieme alle Tavole della Legge, altro non era che il “numero d’oro” o “aureo” di cui la creazione stessa sarebbe il frutto divino.<br />
<br />
<br />
Lo stesso Tempio di Salomone sarebbe stato costruito attraverso la legge del numero aureo ed è, infatti, considerato Microcosmo e/o espressione terrena del Macrocosmo.<br />
<br />
Il Tempio di Salomone è a tutti gli effetti una struttura che indica per numeri ed immagini l’ordine divino o il codice dell’universo stesso.<br />
<br />
<br />
Sulla creazione i Pitagorici sostenevano testuali parole: “Tutto è numero”.<br />
<br />
<br />
Anche la scienza rimarca oggi giorno che tutto in realtà sarebbe misura, numero e peso, come peraltro ci ricorda anche la Sacra Scrittura:<br />
<br />
«“…Ma Tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso”».<br />
(Sapienza 11:20)<br />
<br />
<br />
È molto probabile che questi testi, di cui i Faraoni erano in possesso, furono davvero portati via dall’Egitto da Mosè, o chi per lui, durante l’Esodo biblico.<br />
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<br />
Questo numero d’oro (Phi = 1,618033...) è in sostanza ciò che permetterebbe il passaggio geometrico dalla retta alla curva; dalle leggi celesti alle leggi terrestri e viceversa.<br />
<br />
Nella Bibbia il Signore Dio nel libro della Genesi dichiara testuali parole: “Io ho fatto il mondo con misura, numero e peso”.<br />
<br />
<br />
Da queste parole si intuisce come gli iniziati che hanno redatto i testi sacri indicassero il Creatore come Grande Architetto.<br />
<br />
Non a caso la Massoneria indica da sempre Dio in questo modo: A.G.D.G.A.D.U. acronimo di:<br />
<br />
“Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo”.<br />
<br />
<br />
Citiamo tutto ciò non perché noi siamo massoni (infatti non lo siamo) ma per esaltare l’aspetto geometrico e matematico dell’essenza stessa dell’intera Creazione di cui Pitagora, e ancor prima di lui gli antichi Egizi, avevano intuito e ben compreso.<br />
<br />
<br />
<br />
Tutta la creazione divina sottostà alla legge di questo numero aureo e delle sue divine proporzioni.<br />
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<br />
È secondo la medesima legge che si forma, oltre al tempio fisico, il tempio interiore: la Merkabah.<br />
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<br />
Probabilmente le stesse piramidi egizie, per altro disposte esattamente secondo le tre stelle che formano la “Cintura di Orione”, secondo la loro posizione all’epoca, furono costruite secondo il medesimo rapporto aureo, la cui espressione si può riscontrare anche nella natura stessa come testimoniano ad esempio la spirale del Nautilus, la disposizione dei semi di girasole, della pianta chiamata Taràssaco comune o il formarsi degli uragani e dei fiocchi di neve, così come di tutto ciò che c’è in natura.<br />
<br />
<br />
Questa “Geometria solidificata” presente in natura è riscontrabile soprattutto nei Rosoni delle Chiese e delle Cattedrali costruite secondo la medesima legge dagli iniziati o costruttori denominati “Maestri scalpellini”, depositari di questa antica scienza che fu preservata dalle confraternite sin dall’antichità.<br />
<br />
<br />
La Costellazione di Orione, presso gli egizi, veniva accostata al culto del dio Osiride, e secondo il mito, e presso gli iniziati, questa sede sarebbe la mèta ultima delle anime pure che, una volta trapassate, ritornerebbero nella casa del dio dell’iniziazione ai misteri per eccellenza, colui che trasmette la Luce, il sapere delle verità iniziatiche, a coloro che sono degni.<br />
<br />
<br />
La stella Sirio, invece, chiamata anche “Stella del cane”, veniva associata dagli egizi alla dea Iside, colei che, secondo il mito, ha generato la Luce salvifica avversa alla Tenebre del Caos del dio Seth: Horus.<br />
<br />
<br />
Il mistero di Osiride, essenziale negli ambienti iniziatici, fu ripreso da Pitagora e fu introdotto da lui in Grecia e adattato, se pur in modo non del tutto identico, al mito di Dioniso.<br />
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<br />
<br />
Come abbiamo già indicato nel primo volume, le tre stelle che formano la Cintura di Orione sono associate ai Re Magi della tradizione cristiana, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre; un accostamento non di poco conto se consideriamo che costoro, nell’epico racconto della natività di Cristo, simboleggiano i sapienti che si inginocchiano e consacrano il Messia di Betlemme, il Liberatore: simbolo strettamente legato all’Altissimo e al Corpo di Gloria.<br />
<br />
<br />
I Magi cercavano il Saošyant (“Salvatore”) in Giudea proprio perché in quel luogo sarebbe comparsa nella Costellazione dei Pesci una triplice congiunzione planetaria tra Giove-Saturno, simbolo della stella che spunta da Giacobbe (Nm 24:7), la quale, in quanto già avvenuta nei Pesci ai tempi del secondo Messia d’Israele, era ritenuta la “Stella di David”: l’astro che confermava la nascita del Liberatore e che ci indica inoltre come il mondo superiore sia totalmente connesso al mondo inferiore (il Divino nell’uomo e viceversa).<br />
<br />
<br />
<br />
Questo simbolo, esaltato da tutto il mondo ebraico, anche se viene raffigurato in modo bidimensionale, ricorda la forma del Cubo di Metatron che per sua stessa natura è invece tridimensionale.<br />
<br />
<br />
Oggi giorno la scienza conferma che intorno al 7 a.C., data della presunta nascita di Gesù secondo i biblisti odierni, ci fu davvero una triplice congiunzione planetaria tra Giove e Saturno nella Costellazione dei Pesci.<br />
<br />
<br />
Ancora una volta, quindi, vengono in qualche modo vivificate le verità archetipiche nel nostro mondo dando adito alle credenze.<br />
<br />
Anche per questi motivi la storia di Gesù, che viene ritenuta una potente via simbolica dai mistici cristiani, viene inoltre creduta veritiera sotto l’aspetto storico dai cristiani letteralisti.<br />
<br />
<br />
Attraverso lo studio profondo della proporzione aurea, tanto cara agli iniziati, soprattutto ai Pitagorici, si può trattare di filosofia, di matematica, di teologia e di altre scienze.<br />
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<br />
<br />
Come possiamo notare dalle diverse informazioni a riguardo la caratteristica aurea dell’ordine presente nella creazione costituisce il carattere divino di tutto ciò che esiste, ed è questo il segreto legato al “Fiore della vita” di cui il massimo artefice è il Creatore stesso: Dio onnipotente.<br />
<br />
<br />
Analogamente l’essere umano, che, ricordiamo ancora una volta, non è un essere finito, attraverso un processo alchemico, inteso come cammino di crescita interiore a carattere spirituale e di profonda trasformazione psichica, trasformerebbe nella maniera del tutto simile il “piombo”, nonché il falso Ego e i connotati materiali presenti in esso, in “oro”, stato di totale purezza connesso allo Spirito Santo o Anima Mundi.<br />
<br />
<br />
Non a caso il termine “aureo” fa riferimento a qualcosa di prezioso ed elevato strettamente associato alla regalità, alla purezza e alla bellezza, tutti attributi propri del divino che vengono rappresentati nel mondo fisico dall’elemento ultimo della ricerca degli alchimisti: l’oro.<br />
<br />
<br />
Questa è l’antica sapienza relegata ad Orione e al “Fiore della vita” che dal Faraone Akhenaton, e soprattutto al culto a cui fu iniziato Mosè, passò in mano alla Radix Davidis.<br />
<br />
<br />
Mistero dei misteri che fu studiato anche dai Pitagorici, dai Cabbalisti e dai Neoplatonici.<br />
<br />
<br />
«“ Che Tu sia benedetto per sempre sul trono di gloria. Tu che dimori nelle stanze delle Altezze e nel luogo della sublimità. Poiché Tu hai rivelato i misteri e i misteri dei misteri e i segreti e i segreti dei segreti a Mosè e Mosè li ha rivelati a Israele”».<br />
(Maaseh Merkavah, vv. 11-15) <br />
<br />
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<br />
<br />
Questa scienza segreta, legata in maniera inequivocabile alla Merkavah, fu riscoperta dai Cavalieri Templari, le cui tracce sono presenti soprattutto in Oriente e di cui i Rosa+Croce ne divennero gli eredi e i veri custodi.<br />
<br />
<br />
Anche l’Ankh, la Croce ansata , o “Chiave della vita”, aveva una notevole importanza simbolica nell’Antico Egitto; questo potente simbolo, che ricordava il dono della vita e dell’immortalità, essendo indicato anche come “chiave di Iside”, la “chiave” per aprire lo scrigno del mistero, è strettamente assosciato all’immortalità dei defunti ed è la rappresentazione simbolica dell’energia vitale capace di concedere al “morto”, l’iniziato, la Vita eterna facendolo “rinascere”.<br />
<br />
<br />
Sostanzialmente è anch’esso un simbolo che indica il mistero dell’energia divina latente nell’uomo, la stessa che edificherebbe il Corpo di Luce nell’iniziato che vuole ottenere il segreto per raggiungere l’immortalità.<br />
<br />
<br />
Gran parte della Bibbia è di per sè una “statuificazione” di queste verità simboliche, narrate peraltro in diversi miti, le stesse che sono alla base dell’evoluzione dell’uomo e, soprattutto, della sua trasformazione.<br />
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<br />
Tutti i simboli e i numeri presenti all’interno della Sacra Scrittura sarebbero infatti legati alla “mente” del Creatore e, soprattutto, all’alchimia trasformativa della creazione stessa che da spirito muta in materia e di cui il numero aureo ne sarebbe il frammento principale con cui “misurare” l’immagine della Luce.<br />
<br />
<br />
Luce che, come il Tutto, prende consistenza attraverso la vibrazione nell’universo materiale che sottostà alle medesime regole o leggi universali dei numeri.<br />
<br />
<br />
Oltre alla Stella di David il segreto della “Divina Proporzione” era incentrato soprattutto sul mistero della figura geometrica denominata Stella a cinque punte o Pentagramma di Venere (chiamato così per le orbite del pianeta Venere intorno alla Terra che traccerebbero il medesimo Pentacolo), simbolo erroneamente associato al Satanismo.<br />
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<br />
<br />
La Stella a cinque punte veniva utilizzata in passato dal grande Pitagora per dimostrare il segmento aureo legato al segreto del “numero d’oro”.<br />
<br />
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<br />
Il Pitagorismo si basa proprio sulla comprensione del mistero della scienza dei numeri di cui la creazione ne sarebbe il frutto stesso.<br />
<br />
I numeri venivano considerati dai Pitagorici idee archetipiche e forme o manifestazioni di svariati modelli geometrici.<br />
<br />
<br />
Il Mondo stesso era per i Pitagorici stato tratto dal Caos, dall’Armonia del Suono e creato secondo i princìpi dei rapporti musicali.<br />
<br />
Per i Pitagorici il numero 10 era la perfezione incarnata dalla Tetraktýs.<br />
<br />
Questo simbolo, associato al numero 10 e a Dio, come i “dieci comandamenti di Mosè” (il numero non è inserito a caso nella Sacra Scrittura), esprimeva un numero espresso da una disposizione geometrica rappresentata da un triangolo alla cui base erano quattro punti che decrescevano fino alla punta; la somma di tutti i punti dava il 10, il numero perfetto composto dalla somma dei primi 4 numeri (1+2+3+4=10), che combinati tra loro definivano le quattro specie di enti geometrici: il punto, la linea, la superficie, il solido.<br />
<br />
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<br />
<br />
La Tetraktýs aveva un carattere sacro e i pitagorici giuravano infatti su di essa.<br />
<br />
Questo potente simbolo era ritenuto il modello teorico della loro visione dell’universo, un regno non dominato dalle oscure forze del caos, ma dall’armonia dei numeri e dei rapporti numerici.<br />
<br />
La Tetraktýs permetteva ai Pitagorici di imitare con la musica l’Armonia delle Sfere celesti avvicinandoli alla perfezione divina e ricorda inoltre il Tetragrammaton ebraico che contiene, non a caso, i 72 nomi di Dio (72 che è un multiplo di 8).<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Il Pentagramma (il 5 come metà del 10), invece, nasce dalla costruzione di un pentagono regolare con le sue 5 diagonali; queste ultime si intersecano formando un successivo pentagono regolare.<br />
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<br />
In ciascun caso, un punto d’intersezione delle diagonali divide una diagonale in due segmenti tale che il rapporto dell’intera diagonale al segmento maggiore è uguale al rapporto di questo al segmento minore.<br />
<br />
<br />
Questa suddivisione della diagonale dà origine alla sezione aurea.<br />
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<br />
<br />
All’interno della Stella a cinque punte se sommiamo i due segmenti più brevi otteniamo il terzo, il quale contiene le proporzioni della sezione aurea, così come se sommiamo il secondo ed il terzo otteniamo come risultato il quarto.<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
Nella Stella a cinque punte è inoltre presente il segreto della costruzione del rettangolo aureo che gli antichi greci apprezzavano molto per le sue particolari proporzioni e considerarono principio matematico della bellezza (si noti ad esempio il Partenone).<br />
<br />
<br />
Gli architetti medievali che costruirono le Cattedrali Gotiche ravvisavano nella Stella a cinque punte, o Stella dell’Iniziazione, il valore numerico del Numero aureo (1,618…), come indicato da Pitagora, con cui nelle costruzioni stabilivano il rapporto di 3 a 5.<br />
<br />
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<br />
<br />
I Pitagorici, veri iniziati ai misteri, raffiguravano sul palmo della loro mano proprio la Stella a cinque punte poiché intendevano essa, e con lei il numero aureo al suo interno, il mistero dei misteri da custodire per perfezionare l’uomo, creatura sacra creata con le medesime leggi della natura.<br />
<br />
<br />
Questi rapporti sintetizzati dal Pentacolo furono scoperti da Pitagora attraverso uno strumento musicale: il Monocordo.<br />
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<br />
<br />
Il Monocordo fu usato da Pitagora soprattutto per comprendere determinate esperienze acustiche presenti in tutto l’universo materiale, le stesse che sono alla base della vibrazione sonora di cui è composta la materia (fisica delle vibrazioni).<br />
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<br />
<br />
Il corpo di questo strumento musicale è formato da una lunga cassa di risonanza nella quale è tesa una corda. Sotto la corda, e sopra una scala a intervalli determinati, scorre un ponticello mobile che, a seconda del grado della scala nel quale è posto, divide la corda così da ottenerne il suono desiderato con varie frequenze sonore.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Al grande Pitagora, come abbiamo indicato nel corso di questa nostra ricerca, si attribuisce la cosiddetta Armonia delle sfere: secondo la tradizione, infatti, sarebbe lui il primo che udì la sinfonia planetaria riconoscendola attraverso la somiglianza dei suoni provocati dai colpi di martello sull’incudine.<br />
<br />
<br />
Utilizzando il Monocordo Pitagora avrebbe determinato i rapporti numerici corrispondenti alle consonanze musicali: 1/2 per l’intervallo di ottava, 2/3 per la quinta, e 3/4 per la quarta.<br />
<br />
<br />
Tutto questo collima con la credenza del mondo greco antico secondo la quale il cosmo sarebbe assimilabile ad una scala musicale dove sia il Sole che ogni pianeta corrispondono ad un determinato suono.<br />
<br />
<br />
Di particolare interesse sono i cosiddetti intervalli di quinta, ovvero l’intervallo esistente tra due note distanti tra loro 7 semitoni (rimandiamo ancora una volta all’importanza del numero 7).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Il suono, che è vibrazione, alla stessa maniera di un “concerto angelico”, consolida la nostra essenza, l’anima, nell’universo fisico.<br />
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«“Cantate al Signore un canto di grazie, intonate sulla cetra inni al nostro Dio”».<br />
(Salmo 147:7) <br />
<br />
<br />
Attraverso il medesimo processo vi sarebbe il passaggio dell’anima spirituale che prende consistenza, attraverso le intense vibrazioni, nel regno materiale.<br />
<br />
“La Geometria delle forme (la creazione materiale) è musica solidificata”.<br />
(Pitagora) <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Si dice che Pitagora acquisì queste sacre conoscenze dopo un suo presunto viaggio in terra d’Egitto.<br />
<br />
<br />
Sul piano sapienziale Pitagora, ispirato soprattutto dal mito di Orfeo, attribuì al suono un’elevata valenza cosmica.<br />
<br />
<br />
Il suono è, a nostro avviso, l’armonia di un linguaggio musicale connesso al Tutto che si trasforma, attraverso la voce di ogni essere vivente, in una sorta di richiamo rivolto alla continua voglia di entrare in comunione con tutto ciò che ci circonda.<br />
<br />
<br />
La voce umana assume, in questo senso, la rappresentazione terrena del Logos di Dio.<br />
<br />
La filosofia stessa era concepita da Platone come alla base della Mousiké, ovvero dell’insieme delle Arti presiedute dalle Muse: poesia, letteratura, musica.<br />
<br />
<br />
Nel mito greco Armònia è figlia degli opposti: del dio della guerra (Ares) e della dea dell’amore (Afrodite).<br />
<br />
<br />
Il filosofo greco Eraclito di Efeso (535aC.-475aC.), infatti, concepisce in questi termini l’essenza dell’origine dell’Armonia:<br />
<br />
<br />
“Ciò che è opposizione è accordo, e dalle cose discordi sgorga bellissima Armonia, e tutte le cose nascono per legge di contesa” (Fr.8).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
L’origine stessa della rotazione delle galassie, dei corpi celesti, degli atomi, è dovuta alla dualità di forze opposte che creano un movimento rotatorio ciclico.<br />
<br />
<br />
Il filosofo neoplatonico Plotino nelle Enneaidi compara addirittura il nostro pianeta ad un danzatore che ci ricorda l’insegnamento indù sulla danza cosmica del dio Shiva:<br />
<br />
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<br />
<br />
“L’intero mondo è un vivente che danza secondo una legge musicale”.<br />
(Enneaidi)<br />
<br />
<br />
Il filosofo e teologo greco antico Porfirio (233ca-305d.C.), allievo di Plotino, nel libro Vita di Pitagora scrive:<br />
<br />
“Pitagora udiva l’armonia dell’universo, cioè percepiva l’universale armonia delle sfere e degli astri muoventisi con quelle; la quale noi non udiamo, per la limitatezza della nostra natura”.<br />
<br />
<br />
Dante allude all’Armonia delle sfere nel primo Canto del Paradiso indicando l’Amore come governatore assoluto delle Sfere Celesti (Paradiso 1,76-81).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
Anche nel De Harmonia mundi del frate francescano Francesco Giorgio Veneto, o Zorzi (1466-1540), si menziona l’armonia universale attraverso uno sviluppo ermetico-cabalistico tra Macrocosmo e Microcosmo.<br />
<br />
<br />
L’armonia universale di cui parla Francesco Giorgio Veneto era basata sul numero pitagorico e sugli studi cabalistici ripresi dai circoli ficiniani di Firenze.<br />
<br />
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<br />
<br />
Lo stesso Leonardo da Vinci fu iniziato a questo antico sapere sulla legge vibrazionale del Cosmo, come ci dimostrano alcuni suoi dipinti, conoscenza confinata nel campo esoterico perché combattuta dal potere religioso costituito che voleva imporre la propria “verità” su Dio e sul creato. <br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigKz-Iy9UmHoSLqON_Ti8RFtSbZoL9Je0vnG3gi0Aa4xzlYoiJ8_0CqYyo9ReM8_ie3glfldh5A0En2wkZIrDopKSSIX_wTqZlnxrA6U4Cm2mkjtpmuRYNZzQ9d0gZkBKreQc8UC1qgfbw/s1600/Pletone.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigKz-Iy9UmHoSLqON_Ti8RFtSbZoL9Je0vnG3gi0Aa4xzlYoiJ8_0CqYyo9ReM8_ie3glfldh5A0En2wkZIrDopKSSIX_wTqZlnxrA6U4Cm2mkjtpmuRYNZzQ9d0gZkBKreQc8UC1qgfbw/s1600/Pletone.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Tutto ciò, si presume, è dovuto agli influssi delle teorie di unificazione delle varie correnti filosofico-religiose del filosofo neoplatonico bizantino Giorgio Gemisto Pletóne (1355 ca.-1452) fiorite nel primo Rinascimento italiano, e anche grazie alla riscoperta dei Classici per mano dello storico umanista Poggio Bracciolini (1380-1459). <br />
<br />
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<br />
<br />
Poggius Florentinus, nome umanistico del Bracciolini, è ricordato nella storia, infatti, per aver riportato alla luce diversi capolavori della letteratura latina, scritti che furono in passato occultati dal potere costituito.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgljVaZ9CWwdhQzZMBVX5PGVDw28cboebv76MdC6XfsTJcJu10z2P8ijNC_bXWm1jiDrG-xKMYYKbwxhBSQoIEhUsBc2TwTyfcfmNwDdDdKTG_ALXEcjHOWkbZhf_o-0sAc_umbTiocl-I7/s1600/petra.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="269" data-original-width="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgljVaZ9CWwdhQzZMBVX5PGVDw28cboebv76MdC6XfsTJcJu10z2P8ijNC_bXWm1jiDrG-xKMYYKbwxhBSQoIEhUsBc2TwTyfcfmNwDdDdKTG_ALXEcjHOWkbZhf_o-0sAc_umbTiocl-I7/s1600/petra.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Prima di lui, circa un secolo prima, fu Francesco Petrarca (1304-1374), filosofo, poeta, scrittore, studioso della lingua greca, ammiratore di Platone, e membro dei Fedeli d’Amore, a rivisitare alcuni di questi scritti.<br />
<br />
<br />
Petrarca in qualche modo anticipò ciò che un secolo dopo venne conosciuto come Umanesimo.<br />
<br />
<br />
L’Umanesimo è sostanzialmente un movimento ideologico-culturale incentrato sull’interesse per il mondo antico; la tradizione umanistica si basa in pratica sul ritrovamento e la rivisitazione di testi latini, soprattutto sulla letteratura romana. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYwa7UZr_zeUtMAHSRbnuUyhW-3PySERNCVvl6fUEHqc6s-ddTgMxGP5F4KmlooNvxZ1vaWo2PG_GaxOiKSTszb5JvoZD7UFoXImYfjpqV5j_7dr1wEJPJmUQwHaNpVy_AeJdg7EapKRXs/s1600/filippo-brunelleschi-9229632-1-402.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYwa7UZr_zeUtMAHSRbnuUyhW-3PySERNCVvl6fUEHqc6s-ddTgMxGP5F4KmlooNvxZ1vaWo2PG_GaxOiKSTszb5JvoZD7UFoXImYfjpqV5j_7dr1wEJPJmUQwHaNpVy_AeJdg7EapKRXs/s1600/filippo-brunelleschi-9229632-1-402.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Oltre che nella letteratura, l’Umanesimo diede spunto nella riscoperta degli antichi anche nel campo dell’architettura, un esempio su tutti ce lo offre Filippo Brunelleschi (1377-1446) sulla costruzione della Cupola della Cattedrale di San ta Maria del Fiore di Firenze, la cupola del duomo, che fu ripresa da un’altra cupola, quella del Pantheon di Roma, antico tempio dedicato al culto degli dèi pagani. <br />
<br />
<br />
Nella Cupola del Brunelleschi non mancano elementi che compongono le proporzioni auree che danno in maniera inequivocabile la sensazione di equilibrio ed armonia, tipico dell’insegnamento pitagorico.<br />
<br />
<br />
La Cupola del Brunelleschi è un’opera straordinaria; rappresenta una delle maggiori sfide architettoniche più ardue che l’uomo abbia mai realizzato (è stata la cupola più grande del mondo e rimane ancora oggi la più grande cupola in muratura mai costruita) di cui le metodologie esatte per la sua costruzione restano ancora oggi ignote.<br />
<br />
<br />
Intorno all’anno 1438 diversi illustri filosofi orientali, tra cui l’immenso genio di Giorgio Gemisto Pletóne e Giovanni Bessarione da Trebisonda (1395-1472), sostenitore dell’unione delle due Chiese d’Oriente e d’Occidente, giunsero in terra italiana al seguito dell’imperatore bizantino Giovanni VIII (1392-1448) per partecipare al Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze convocato da Papa Martino V (1417-1431) nel 1431, in applicazione del decreto del Concilio di Costanza (il decreto Frequens), che prevedeva la tenuta periodica di un concilio della Chiesa cattolica. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP8Q_yulh5cbauogdYLMcOefqzKwYP_s2Ye_fcjq4XJRIQdC8dGZ1wATbdErQkIqnsMVAUvQ-oRE9u90btPkasi88x7rp2LKT3brkvbRqfyph6219m6hxEoiSKIjImI5vRDA5nY4UCCr3F/s1600/Medici_family_%2528Bronzino_atelier%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="482" data-original-width="1100" height="140" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP8Q_yulh5cbauogdYLMcOefqzKwYP_s2Ye_fcjq4XJRIQdC8dGZ1wATbdErQkIqnsMVAUvQ-oRE9u90btPkasi88x7rp2LKT3brkvbRqfyph6219m6hxEoiSKIjImI5vRDA5nY4UCCr3F/s320/Medici_family_%2528Bronzino_atelier%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Nel 1439, anche grazie a cospicue elargizioni in denaro, il carisma della famiglia dÈ Medici, nonostante non avesse sangue reale (a differenza delle altre famiglie regnanti d’Europa non erano nobili), convinse il papato a spostare il concilio di Ferrara nella umanistica Firenze, giocando sul fattore della peste che minacciava in quel periodo la città di Ferrara. <br />
<br />
<br />
Lo scopo di questo concilio era centrato soprattutto sulla valutazione delle possibili basi su cui si potesse risolvere lo scisma e riunire la cristianità dato che nel XV secolo l’Impero Bizantino (con il nome Impero bizantino gli studiosi moderni indicano l’Impero romano d’Oriente, di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale (l’Impero romano d’Occidente), di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nell’anno 395) si trovava sotto minaccia islamica da parte dei turchi. <br />
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In difesa della cristianità si unì persino il famigerato Vlad III di Valacchia (1431-1476), detto Vlad “l’Impalatore”, figlio di Vlad II soprannominato il “Diavolo” (1390-1447), principe di Valacchia e primo membro della stirpe dei Draculesti; ad entrambi si deve la leggenda di Dracula.<br />
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<br />
Furono tutti e due membri dell’Ordine del Drago. <br />
<br />
La Societas Draconistrarum, chiamata anche "Ordine del Dragone", fu un ordine militare del Sacro Romano Impero Germanico, istituito dall’imperatore Sigismondo di Lussenburgo (1368-1437) per distruggere l’eresia hussita e contenere il potere dell’Impero Ottomano.<br />
<br />
<br />
Anche se il concilio di Firenze non riuscì a riunire la cristianità, ebbe enormi conseguenze di tutt’altro genere; da esso si svilupparono scambi interculturali di natura filosofica non di poco conto. Fino ad allora gran parte della filosofia, sia greca che romana, venne in qualche modo confinata e/o combattuta dal Clero ma, come per “magia”, in quegli anni tutto cambiò.<br />
<br />
<br />
Fu proprio in quel periodo in cui la cristianità entrò in difesa della Chiesa Ortodossa che iniziarono a circolare gli scritti classici, soprattutto quelli degli antichi filosofi greci, libri ritenuti proibiti e pericolosi dal potere costituito.<br />
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Tutto ciò avvenne grazie all’illustre erudito Gemisto Pletóne trasferitosi a Firenze sotto la famiglia di Cosimo dÈ Medici (1389-1464), banchiere del Papa, padre di Piero il gottoso (1416-1469) e nonno di sua magnificenza Lorenzo dÈ Medici e Giuliano (1453-1478), fratello del “magnifico”, ucciso durante la cosiddetta “congiura dei Pazzi”.<br />
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<br />
In quel periodo Firenze fu senz’ombra di dubbio la culla della tradizione umanistica e del pensiero filosofico, ed è lì che le idee, i concetti filosofici, e gli archetipi che pian piano prendevano forma, divennero azioni, germogliando in tutta l’Europa come uno straordinario giardino prezioso.<br />
<br />
<br />
Fu così che la Luce dell’antica sapienza illuminò nuovamente le tenebre dell’ignoranza.<br />
<br />
<br />
È esattamente in questo contesto storico che ebbe inizio la “Rinascenza” delle anime più evolute d’Europa.<br />
<br />
<br />
Dagli scritti di Marsilio Ficino risulterebbe che Cosimo dÈ Medici ascoltando i discorsi del potente nobile di Costantinopoli Giorgio Gemisto Pletóne si convinse della necessità di un ritorno agli antichi valori politici e spirituali derivanti dalla filosofia platonica.<br />
<br />
<br />
Gli insegnamenti di Pletóne erano incentrati sulla filosofia spirituale di Platone, sugli Oracoli caldaici, quindi sull’antica sapienza babilonese, e sugli insegnamenti dello Zoroastrismo.<br />
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Secondo Pletóne, infatti, Zarathustra (Zoroastro), vero sapiente tanto caro ai Rosa+Croce, fu il “Priscus Theologus” da cui erano successivamente derivate le filosofie di Pitagora e dello stesso Platone.<br />
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<br />
Lo scopo della Radix Davidis, che ha come fine il perfezionamento interiore, attraverso Gemisto Pletóne e Cosimo dÈ Medici, uomini saggi legati agli ambienti iniziatici, non fu vincolato né da confini geografici, né tantomeno da vari dogmi di differenti fedi, esso, come il sacro sapere stesso, doveva scorrere nell’arco dei millenni come un fiume in piena nelle coscienze degli uomini giusti.<br />
<br />
Tutte queste tematiche fondamentali per l’accrescimento interiore presenti nella filosofia rinascimentale furono successivamente riprese e custodite nel XVII secolo dai Rosa+Croce.<br />
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Dopo Zoroastro, la personalità più importante, sempre secondo Gemisto Pletóne, fu Ermete Trismegisto.<br />
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<br />
Gli scritti attribuiti ad Ermete Trismegisto, come i classici della filosofia, non a caso, furono alla base della cultura rinascimentale.<br />
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Pletóne morì in Grecia, a Mistra, a quasi cent’anni d’età, nell’anno 1452.<br />
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Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417-1468), signore di Rimini e patrono delle arti, riportò i resti di Gemisto Pletone in Italia nel 1456 facendoli riporre in un’arca sulla fiancata destra del Tempio Malatestiano, nella Cattedrale di Santa Colomba a Rimini, accanto a quelle di diversi importanti umanisti che avevano impreziosito la sua corte.<br />
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<br />
Anche da queste informazioni si può comprendere l’importanza di quest’uomo che ha sicuramente influenzato, e non poco, il pensiero filosofico-spirituale rinascimentale di molti importantissimi dotti.<br />
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<br />
Si dice infatti che è soprattutto grazie a Pletóne che gli uomini del Rinascimento italiano hanno potuto riscoprire il concetto filosofico sull’Armonia delle sfere celesti e l’immortale essenza divina dell’Anima Mundi.<br />
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Quella di Gemisto Pletóne è una figura che continua ancora oggi a restare avvolta nel mistero; nel 1393 a Mistra (l’antica Sparta) era a capo di una scuola filosofico-religiosa di impronta neoplatonica, mentre durante il suo soggiorno in Italia insegnò all’Accademia platonica fiorentina, istituzione culturale fondata a Firenze nel 1462 da Marsilio Ficino per incarico di Cosimo dÈ Medici, dove si rivisitava, oltre alla tradizione filosofica di Platone, quella di Pitagora, dell’Orfismo, di Socrate, di Porfirio, di Plotino, e di Aristotele, e dove inoltre si esaminavano gli scritti di Ermete Trismegisto.<br />
<br />
<br />
Pletóne fu colui che in qualche modo contribuì ad “illuminare” le menti dei vari personaggi del Rinascimento attraverso la rifioritura dei classici, scritti ricchi di archetipi primordiali, essenziali per comprendere le verità platoniche trascendentali in perenne antitesi con l’aristotelismo; allo stesso tempo Pletóne fu anche tacciato di ateismo dai poteri forti, soprattutto dal teologo bizantino Giorgio Scolario (1405-1472), patriarca di Costantinopoli, perchè ritenuto un pericoloso sovvertitore della religione costituita, il Cristianesimo.<br />
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Lo stesso Sigismondo Malatesta fu scomunicato dalla Chiesa Cattolica per via della sapiente Filosofia di cui era venuto a conoscenza, oltre che dei vari interessi che entrarono in qualche modo in conflitto col Papato; di lui fu persino messo al rogo una sua effigie a Roma durante l’anno 1462.<br />
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<br />
Anche i libri di Pletóne subirono la stessa fine dell’effige di Sigismondo Malatesta: furono dati al rogo.<br />
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Il Platonismo, unito agli insegnamenti di Zoroastro e, soprattutto, al culto del dio Sole (il culto solare), veniva concepito da Giorgio Gemisto Pletóne come un punto di riferimento fondamentale per una possibile unificazione, su base filosofica, delle differenti fedi religiose, tema che riprese successivamente il teologo e filosofo tedesco Nicola Cusano (1401-1464) e anche il grande Pico della Mirandola.<br />
<br />
<br />
Sulle orme di Gemisto Pletóne un’importantissima cerchia di artisti e saggi filosofi, infatti, durante il Rinascimento continuò questa sorta di “rivoluzione spirituale”, soprattutto filosofica-intellettuale, nel tentativo di riformare in qualche modo, laddove fosse possibile, la religione ufficiale imposta a tutti i credenti di mezza Europa, cercando di riportare nella memoria delle persone la “Magia naturalis” e/o l’armonia universale delle leggi della creazione del cosmo di cui l’Anima mundi, lo Spirito di Dio, pensante e creativo, ne sarebbe la causa.<br />
<br />
<br />
Questi sapienti, tra cui i già citati Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, lo stesso Leonardo da Vinci, Paracelso, Giordano Bruno, ed altri ancora, videro negli insegnamenti ermetici, soprattutto nel Corpus Hermeticum, una teologia eterna, potentemente simbolica, che, insieme alle teorie di Pitagora e di Platone, potevano realmente innalzare l’uomo a Dio attraverso una Gnosi, un sapere celeste.<br />
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<br />
Per questi sapienti il Corpus Hermeticum rappresentava un’originale trattato mistico-teologico-filosofico della realtà umana, vista come manifestazione stessa del divino.<br />
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Oltre a Leonardo, altri artisti furono abbagliati dalla sapienza di Gemisto Pletóne, tra questi spiccano Piero della Francesca (1415-1492) e Giorgione (1478-1510).<br />
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Tornando all’antica conoscenza, gli stessi antichi Egizi più che una religione vera e propria detenevano nel loro culto il sapere della Magia Astrologica o Magia Naturale, sapienza basata sulla matematica e sugli influssi del Cosmo e delle stelle, insegnata agli uomini dal dio Thot, divenuto successivamente Hermes (nome greco del dio Mercurio).<br />
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Quell’Hermes che spesso e volentieri veniva raffigurato con il mano il Caduceo, simbolo stesso della Medicina e della Rinascita spirituale (risveglio di Kundalinī).<br />
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<br />
Gemisto Pletóne, nel suo viaggio che ebbe come mèta Firenze, aveva portato con sè da Bisanzio gli Oracoli Caldaici, un’antologia sapienziale di aforismi attribuita alla tradizione misterica dei Magi persiani.<br />
<br />
<br />
Nella visione neoplatonica e Zoroastriana di Pletóne l’universo, analogamente alla filosofia sull’Armonia delle sfere celesti, veniva considerato un sistema di rivelazioni armoniche in cui tutto è inequivocabilmente collegato:<br />
<br />
<br />
“L’Anima svolge in tutto così bene le sue funzioni che gli esseri mortali sono uniti agli immortali mediante l’uomo, e il tutto è accordato in un’unica armonia”<br />
(Giorgio Gemisto Pletóne – Commento ad Oracoli Caldaici, Mag. XI).<br />
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<br />
Il Rinascimento, anche grazie a tutti questi antichi scritti, fu a tutti gli effetti un processo evolutivo prodotto da mastodontiche “energie” psico-emotive espresse in simboli, concetti, parole, e azioni, che ha illuminato in maniera straordinaria la mente e i cuori degli uomini migliorandoli.<br />
<br />
<br />
La filosofia platonica, attraverso le sue energie legate agli archetipi, alla stessa maniera del linguaggio inziatico presente nei testi sacri, toccando le corde emotive delle “anime elette”, disturba e rivoluziona l’intelletto dell’uomo mite e ordinato innescando, laddove il terreno (la coscienza) è fertile, quel processo di accrescimento del sé che conduce alla realizzazione interiore.<br />
<br />
<br />
È in questo periodo storico, con nuove modalità, che in Europa la Radix Davidis continuò a trasmettere e al tempo stesso preservare il sapere connesso alla Tradizione di cui è figlia.<br />
<br />
<br />
È molto probabile che questa antica sapienza di cui parlavano gli antichi filosofi greci e romani, oltre i magi della Persia, rifiorita in epoca rinascimentale sotto forma di Gnosologia ermetica, in passato venne in qualche modo soppressa o più precisamente dispersa intorno all’anno 391 d.C., per mano dell’imperatore romano Teodosio I (347-395d.C.) il quale emanò un decreto che proclamava tutti i culti precedenti a quello Cristiano Religio illicita ("Religioni illecite"), ordinando la chiusura di tutti i templi pagani.<br />
<br />
<br />
Alcuni anni dopo, sempre in Egitto, esattamente nel 415 d.C., ad Alessadria d’Egitto, luogo sacro per la conoscenza, alcuni fanatici monaci cristiani chiamati Parabolani distrussero la famosa Libreria d’Alessandria, tempio dell’antico sapere, bruciando moltissimi libri sapienziali e fondamentali per la conoscenza, uccidendo addirittura diverse persone tra cui la filosofa, astronoma e matematica Ipazia (355/370ca-415), rinomata per i suoi studi matematici inerenti alle curve coniche.<br />
<br />
<br />
<br />
Secondo diversi storici ad ordinare l’assassinio della scienziata e filosofa neoplatonica Ipazia fu Cirillo (370-444), vescovo d’Alessandria, venerato addirittura come santo dalla Chiesa Cattolica e Ortodossa. Dopo i culti pagani, la persecuzione si accanì contro i Giudei.<br />
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La Radix Davidis preservò questo sapere per mezzo dei cosiddetti Cristiani Pitagorici, membri della medesima confraternita.<br />
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Intorno alla fine del XVI secolo, circa 1200 anni dopo la morte di Ipazia, il Rosa+Croce Giovanni Keplero, famoso astronomo, scoprì che una delle curve coniche tanto care alla filosofa d’Alessandria, l’Elisse, governa da sempre il movimento dei pianeti.<br />
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<br />
A nostro avviso, è molto probabile, che è proprio da allora che questo sapere, tanto combattuto dalla Chiesa, divenne in qualche modo una conoscenza esoterica riservata a pochi eletti.<br />
<br />
<br />
Divenne a tutti gli effetti un sapere iniziatico inequivocabilmente volto alla verità cosmogonca da cui discende la vera Tradizione.<br />
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<br />
<br />
Secondo le nostre ricerche le credenze incentrate sulla divina energia dell’Anima Mundi, come quelle sull’Armonia delle sfere celesti, proprio perché sono di natura astronomica oltre che scientifica-filosofica, furono nel 1534 addirittura abbracciate e gelosamente custodite dagli iniziati o confratelli del potente ordine ecclesiastico della Compagnia di Gesù (Societas Iesu) o Gesuiti, gruppo appena istituito da Ignazio di Loyola (1491- 1556), potente personaggio fatto santo da Papa Gregorio XV nell’anno 1622.<br />
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L’emlbema dell’ordine dei Gesuiti è, infatti, un disco raggiante e fiammeggiante, che ricorda il Sole nero, la spirale cosmica da cui deriverebbe l’energia creatrice, con all’interno le lettere IHS con una croce e i tre chiodi inerenti alla Passione di Cristo.<br />
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<br />
<br />
Ancora oggi i Gesuiti sono i maggiori studiosi all’interno della Chiesa Cattolica di Astronomia, gestiscono la Specola vaticana e dirigono l’osservatorio astronomico fondato da Leone XIII (1810-1903), oggi in Arizona sul Monte Graham, e, secondo recenti interviste rilasciate da alcuni membri dell’ordine, sono coloro che nel mondo cattolico si interessano inoltre alla vita extraterrestre.<br />
<br />
<br />
La teoria pitagorica del Monocordo e della “Musica delle sfere” si sviluppò nella visione magico-ermetica nel concetto del Monocordo di Robert Fludd, nel quale le sfere dei quattro elementi, dei pianeti e degli angeli sono disposte verticalmente sul Monocordo, accordato dalla mano di Dio.<br />
<br />
L’Altissimo, dunque, risulta essere architetto e musicista supremo di tutto il creato, mentre i corpi celesti sono i suoi “strumenti armonici” e matematici.<br />
<br />
<br />
Anche Giovanni Keplero (1571-1630), astronomo, matematico e musico, nel suo Harmonices Mundi, descrive l’Universo come un ente guidato da precise regole musicali.<br />
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Lo stesso Athanasius Kircher (1602-1680), filosofo e storico gesuita, autore di diverse opere sviluppate in differenti campi del sapere, dalla filosofia alla liturgia sacra, e dalla matematica alla musica, nella sua opera Musurgia Universalis espose le basi teoriche e pratiche della musica, rimarcando quanto potesse concernere il fenomeno sonoro sotto tutti i punti di vista, soprattutto sui medesimi concetti pitagorici di Monocordo e sull’Armonia delle sfere celesti.<br />
<br />
<br />
Addirittura il filosofo e politico romano Marco Tullio Cicerone (106 aC.- 43aC.), a differenza di Eraclito che come abbiamo già visto concepiva il mondo come armonia dei contrari (aspetto speculare), nel Somniun Scipionis, la parte conclusiva della sua opera denominata De re Publica, sull’astronomia e sulla descrizione dei cieli, menziona il “suono” generato dai corpi celesti ricordando, oltre alla filosofia Platonica, la credenza dei pitagorici sull’armonia cosmica, la legge vibrazionale della Musica delle sfere.<br />
<br />
<br />
In questo trattato viene inoltre presentata la Via Lattea come dimora eterna delle anime, concetto espresso in passato già dal grande Pitagora:<br />
<br />
<br />
«“…una vita simile è la via che conduce al cielo e a questa adunanza di uomini che hanno già terminato la propria esistenza terrena e che, liberatisi del corpo, abitano il luogo che vedi» - si trattava, appunto, di una fascia risplendente tra le fiamme, dal candore abbagliante -, «che voi, come avete appreso dai Greci, denominate Via Lattea”».<br />
(Somniun Scipionis – De Re Publica)<br />
<br />
<br />
Tutto ciò ci conferma che queste credenze erano in tempi antichi ben radicate in diverse zone del globo.<br />
<br />
<br />
E sono queste che vennero riassorbite nelle geniali menti di diversi personaggi del Rinascimento italiano.<br />
<br />
Oggi diversi fisici, e la Fisica quantistica lo confermerebbe, sono convinti che la realtà circostante non sia costituita da particelle puntiformi ma da stringhe, minuscole corde, infinitamente piccole, che si estendono nello spazio e in diverse dimensioni.<br />
<br />
<br />
“Tutto è Energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è un’altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica.<br />
(Albert Einstein)<br />
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<br />
Le stringhe di cui parla la fisica dei quanti sarebbero in questo senso analoghe alle corde del Monocordo di Pitagora che mediante la vibrazione emana un suono specifico.<br />
<br />
<br />
La cosiddetta Teoria delle stringhe si basa sul principio secondo cui la materia, la radiazione e lo spazio e il tempo sarebbero in realtà la manifestazione di entità fisiche fondamentali che, a seconda del numero di dimensioni in cui si sviluppano, vengono denominate stringhe; si tratta sostanzialmente di una Teoria del tutto dove si congiungono, nello specifico, la teoria fisica della Relatività e la Meccanica quantistica.<br />
<br />
<br />
Secondo questa teoria applicando a queste ipotetiche stringhe le leggi della Meccanica quantistica sarebbe possibile che esse iniziano a vibrare e a suonare come le corde di un Monocordo, e, a ogni nota di questo “strumento cosmico”, corrisponderebbe una particella o una forza naturale.<br />
<br />
<br />
In sostanza tutto l’universo risulterebbe essere la manifestazione di una “forza energetica vibratoria e armonica” creatrice e trasformativa, come sostenevano i Pitagorici e i Neoplatonici, dove in ogni particella sarebbe presente un filamento che “vibra”, “suona” e “danza”.<br />
<br />
<br />
Tornando ai Templari, il loro motto era il seguente:<br />
<br />
“Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam”.<br />
<br />
Ovvero “Non a noi, o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria”.<br />
<br />
<br />
Per i Templari, influenzati dall’antica corrente religiosa dei Mandei, da sempre ostile al Cristianesimo, il vero Cristo era Giovanni Battista e non Gesù.<br />
<br />
<br />
Questo ci ha portato a sostenere l’ipotesi che, secondo tale pensiero, Giovanni fu un grandissimo iniziato e che, una volta trasformata la sua essenza ottenendo la realizzazione spirituale, divenne quello che noi conosciamo come il Cristo.<br />
<br />
Secondo quest’ottica, Yeshua Nazir, Gesù Nazareno, sarebbe stato un titolo o un elevatissimo grado iniziatico conquistato dal Battista stesso, non un nome di persona.<br />
<br />
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<br />
<br />
È addirittura molto probabile che lo stesso Leonardo Da Vinci, membro della Radix Davidis, abbia subìto l’influenza di questa credenza mandea, o, a quanto pare, ne era a conoscenza, e che ce l’abbia addirittura indicata se pur in maniera velata; a rivelarcelo sarebbe stato lo stesso artista toscano nel dipinto intitolato “La Vergine delle rocce”, dove vengono raffigurati insieme a Maria due piccoli bambini apparentemente identici, Gesù e Giovanni, che si guardano l’un l’altro (aspetto speculare) intensamente mentre un angelo indica con l’indice della sua mano il futuro Battista (non indica Gesù).<br />
<br />
<br />
<br />
Noi non vogliamo entrare in merito a tutto ciò, anche perché, a detta di diversi esoteristi, la vera Tradizione a cui si rifanno i Templari sarebbe di origine atlantidea e non semitica; a tal riguardo possiamo solo sostenere che secondo il nostro punto di vista il Gesù menzionato nel Vangelo non rappresenta solo un simbolo, ma un’entità che, se carpita e assimilata correttamente nelle coscienze degli uomini, veicola l’essere spirituale in qualcosa di molto più grande della semplice dimensione umana.<br />
<br />
Anche per questo motivo non ci sembra corretto ridurre il Cristo a quest’idea secondo la quale Gesù sarebbe stato in realtà l’evoluzione spirituale del Battista.<br />
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<br />
<br />
Il Cristo rappresenta qualcosa di molto più grande di un semplice simbolo, e va ben oltre l’ipotesi mandea di cui i Templari ne ereditarono in qualche modo il credo.<br />
<br />
<br />
Per il credente cristiano l’incarnazione rappresenta la spiritualità divina calata nella realtà concreta, come a voler rimarcare che, tutto sommato, le cose disincarnate, o quelle simboliche fine a sé stesse, prive di essenza sacra, non sono riconducibili alla vera spiritualità e a Dio.<br />
<br />
<br />
Del resto, e la presunta storicità dell’uomo Gesù lo confermerebbe, il Nazareno non era un uomo ordinario ma bensì un uomo straordinario, basti pensare che il simbolismo adattato alla sua persona e alla sua storia, sia nelle lettere paoline che nei Vangeli, ha cambiato il corso degli eventi in diverse parti del mondo.<br />
<br />
<br />
Il Suo nome è quindi alla base del cambiamento stesso, e resta alla base della trasformazione.<br />
<br />
Questo nome risiede, come abbiamo ricordato, nel tetragramma, YHWH, ed è celato nel nome ebraico di Gesù, YESHUA, che letteralmente significa “Dio salva”.<br />
<br />
<br />
È un nome-simbolo realmente salvifico e trasformativo come lo è nel Vangelo lo stesso Cristo.<br />
<br />
Gesù rappresenta nei testi sacri il Novello Adamo, l’uomo nuovo, che ha trasformato il proprio corpo vincendo il mondo, la morte, e con esso tutte le leggi fisiche.<br />
<br />
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È Lui, come il Numero aureo, la chiave di volta del Tempio spirituale dei Rosa+Croce.<br />
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Continua...<br />
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La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al Linguaggio esoterico della Sacra Scrittura:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php</a><br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php</a><br />
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<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/BFbw7e7hE9g" width="560"></iframe><br />
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Potrebbe interessarvi anche quest'altro paragrafo tratto dal primo volume del libro La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al Linguaggio Esoterico della Sacra Scrittura:<br />
L'origine della Radix Davidis, la Stirpe di Giuda e il simbolismo del Pellicano e della Rosa:<br />
<a href="https://lamisticadellanima.blogspot.com/2014/01/lorigine-della-radix-davidis-la-stirpe.html">https://lamisticadellanima.blogspot.com/2014/01/lorigine-della-radix-davidis-la-stirpe.html</a><br />
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MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFDYnn7wey2gDhJ1s2hEUFtk3AMpbH7-nCXFE2y3a9g_2G83W04FDop3hDK9yOkMFd_FYPQ5JF0uxpIiwl0Jdm0HdZYjedYbKGN55satVE8O0DCDcjlGNXejiBzLV3x5OIAqMUdJ0GkCmm/s1600/la-bibbia-rivelata-vol-i-112413.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="856" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFDYnn7wey2gDhJ1s2hEUFtk3AMpbH7-nCXFE2y3a9g_2G83W04FDop3hDK9yOkMFd_FYPQ5JF0uxpIiwl0Jdm0HdZYjedYbKGN55satVE8O0DCDcjlGNXejiBzLV3x5OIAqMUdJ0GkCmm/s320/la-bibbia-rivelata-vol-i-112413.jpg" width="228" /></a></div>
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-48540080579418185782014-01-29T09:20:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.857-08:00L'ORIGINE DELLA RADIX DAVIDIS, LA STIRPE DI GIUDA E IL SIMBOLISMO DEL PELLICANO E DELLA ROSA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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L'origine della Radix Davidis, la Stirpe di Giuda e il simbolismo del Pellicano e della Rosa - Intero paragrafo tratto dal libro La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al Linguaggio Esoterico della Sacra Scrittura di Michele Perrotta:</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Nel libro della Genesi il patriarca Giacobbe profetizza la regalità di suo figlio Giuda e della sua stirpe: <br />
<br />
«“Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre. Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare? <br />
Non sarà tolto lo scettro da Giuda nè il bastone del comando tra i suoi piedi, finchè verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli. Egli lega alla vite il suo asinello e a scelta vite il figlio della sua asina, lava nel vino la veste e nel sangue dell’uva il manto; lucidi ha gli occhi per il vino e bianchi i denti per il latte”». <br />
(Genesi 49:8-12) <br />
<br />
<br />
Seguono passi della Bibbia dove si menziona la salvezza regale della Radix Davidis (Stirpe di David) e la salvezza sacerdotale, soprattutto, quella simbolica e universale che è propria del Cristo: <br />
<br />
<br />
«Ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con cui lo chiameranno: Signore nostra giustizia». <br />
(Geremia 23:5-6) <br />
<br />
<br />
«Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei». <br />
(Giovanni 4:22) <br />
<br />
<br />
«È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda e di questa tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. Ciò risulta ancor più evidente dal momento che, a somiglianza di Melchìsedek, sorge un altro sacerdote, che non è diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile. Gli è resa infatti questa testimonianza: Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek (il Cristo)». <br />
(Ebrei 7:14-17) <br />
<br />
<br />
La Sacra Scrittura ci dice più volte che il Germoglio avrebbe dovuto nascere in seno alla tribù di Giuda: <br />
<br />
«Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. All’angelo della Chiesa di Filadelfia scrivi: Così parla il Santo, il Verace, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, e quando chiude nessuno apre. Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, pure hai osservato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ebbene, ti faccio dono di alcuni della sinagoga di Satana, di quelli che si dicono Giudei, ma mentiscono perché non lo sono: li farò venire perché si prostrino ai tuoi piedi e sappiano che io ti ho amato. Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch’io ti preserverò nell’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Verrò presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo». <br />
(Apocalisse 3:6-12)<br />
<br />
<br />
«Uno dei vegliardi mi disse: “Non piangere più; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli”. Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. E l’Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno un’arpa e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. Cantavano un canto nuovo: “Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra”. Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: “L’Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione”. Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: “A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli”. E i quattro esseri viventi dicevano: “Amen”. E i vegliardi si prostrarono in adorazione». <br />
(Apocalisse 5:5-14) <br />
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Questi versetti, che dalla Genesi arrivano sino all’Apocalisse di Giovanni, ci indicano che gli iniziati ai misteri, i quali hanno redatto questi magnifici testi sacri ricchi di linguaggio simbolico non di poco conto, rimarcano con molta importanza la santa discendenza davidica del Messia, mettendo in luce la Radix Davidis, la confraternita tanto esaltata dall’Abate Gioacchino da Fiore nata dalla stirpe di Giuda, figlio di Giacobbe, che successivamente si spostò in Europa dove, a detta di alcuni dotti, sarebbe ancora oggi attiva, se pur in maniera differente. <br />
<br />
Tale confraternita, che poi divenne conosciuta con il nome di “Fidelis in Amore” (Fedeli d’Amore) e successivamente, almeno secondo il pensiero della storica Frances A. Yates (vedere nota 32), ne prese l’eredità la confraternita chiamata “Giordaniti” (Giordanisti) guidata dal grande filosofo Filippo Giordano Bruno. <br />
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La Radix Davidis divenne infine conosciuta come la confraternita della Rosa+Croce.<br />
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Tale confraternita nacque per ristabilire una nuova comunione con l’Inviolato, Dio, attraverso l’eterno Sacerdozio di Melchisedech. <br />
<br />
Attraverso il simbolismo di Melchisedech, alla stessa maniera di Cristo, infatti, il mistico può riunire nuovamente nel suo intimo, in senso esoterico, i due aspetti che sono divenuti separati: quello regale e quello sacerdotale, divenendo un tutt’uno con la dimensione spirituale interiore che connetterebbe il l’ego (in realtà il Sè) all’Altissimo in maniera diretta. <br />
<br />
Si è Rosa+Croce, infatti, nel momento in cui si raggiunge un elevato grado di realizzazione interiore. <br />
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Si ottiene tale titolo non per appartenenza ad una società segreta, ma per aver conquistato nel proprio intimo un arricchimento spirituale collegato in maniera diretta e invisibile alla vera Tradizione. <br />
<br />
Secondo la storia ufficiale, come abbiamo già accennato, tale confraternita sarebbe, oltre che custode dei misteri legati alla Bibbia, depositaria di segreti inerenti all’Alchimia (vedere nota 33). <br />
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<br />
Le origini dei suoi insegnamenti, tuttavia, come d’altronde anche quelle di Mosè, deriverebbero dall’Egitto (vedere nota 34).<br />
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L’esistenza della confraternita della Rosa+Croce fu resa pubblica nel XVII secolo quando una mattina nell’anno 1623 apparvero a Parigi dei manifesti che dichiaravano: <br />
<br />
“Noi delegati del collegio principale dei fratelli della Rosa+Croce facciamo soggiorno visibile e invisibile in questa città per grazia dell’Altissimo verso il quale si volge il cuore dei giusti. Noi mostriamo ed insegniamo senza libri e né segni a parlare la lingua dei paesi nei quali vogliamo dimorare per salvare gli uomini, nostri simili, dall’errore e dalla morte. <br />
Se qualcuno fosse preso dal desiderio di vederci solo per curiosità non comunicherà mai con noi, se invece la volontà lo spingerà realmente a scriversi nel registro della nostra confraternita, noi, che giudichiamo le intenzioni, gli mostreremo la verità delle nostre promesse, per ciò non dichiariamo il luogo della nostra dimora in questa città; certi che i pensieri uniti alla volontà reale del lettore saranno sufficienti a farci conoscere a lui e lui a noi”. <br />
<br />
<br />
Qualche anno prima apparvero altri manifesti rosicruciani tra cui: <br />
<br />
Fama fraternitatis (1614) – Confessio Fraternitatis (1615) – Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreuz (1616). <br />
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A creare questi manifesti furono gli adepti di un collegio di Rosa+Croce denominato Cerchio di Tubinga (Tubingen), tra essi vi era l’importantissimo pastore luterano Johann Valentin Andreae, Johan Arndt, Tobias Hesse, Wilelm Von Wens, Tobias Adami, Christophe Besold ed altri iniziati considerati eretici dalla Chiesa cattolica. <br />
<br />
<br />
I Rosa+Croce, nonostante l’adorazione del libro di Kempis, “L’Imitazione di Cristo” e la loro venerazione per il Vangelo, furono dei cristiani (seguaci del messaggio di Cristo) “particolari” i quali detenevano nel loro credo anche alcuni insegnamenti gnostici, zoroastriani, ermetici, alchemici e cabalistici. <br />
<br />
Riteniamo personalmente i Rosa+Croce a tutti gli effetti cristiani poiché, a differenza del Giudaismo e dell’Islam, nel loro credo è presente la trinità: Padre, Figlio, Spirito Santo. <br />
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Diverse leggende narrano che la confraternita si distaccò dell’Europa per poi giungere in Tibet e poi in India dopo le dure persecuzioni che subirono e che durarono secoli, sia da parte della Chiesa, sia da altri poteri costituiti. <br />
<br />
Anche il Nazismo perseguitò la confraternita proprio perché essa fu la vera custode dei segreti dei Giudei, più precisamente di quella tribù che era discendente diretta del Cristo. <br />
<br />
<br />
Il Nazismo esoterico è pregno di simbologia rosicruciana che mira alla trasformazione alchemica- spirituale dell’essere.<br />
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Lo stesso Irminsul, l’albero della vita nordico, sarebbe in realtà l’espressione simbolica della Sushumna, il canale principale delle Nadi (Ida e Pingala), dove Kundalinī si innalza come un serpente di fuoco per edificare il Corpo di Luce dello yogi o del sacerdote-guerriero: le SS.<br />
<br />
<br />
Questo potente simbolo, o vettore di potenti energie trascendentali, richiama la forma del Tau tanto caro a Francesco, il santo d’Assisi, ed è strettamente legato all’Yggdrassil (l’albero cosmico/ l’albero del mondo) dove secondo la mitologia norrena fu crocifisso il dio Wotan (Odino), la divinità nordica per eccellenza che ha iniziato ai misteri i popoli nordici. <br />
<br />
<br />
Le SS, l’ordine iniziatico occulto di Heinrich Himmler, nonostante furono improntate seguendo il modello dei gesuiti, oltre alle pratiche tantriche e lo studio approfondito delle rune e dell’Ariosofia, inseguivano gli insegnamenti orientali e le scienze esoteriche della Rosa+Croce nel loro centro iniziatico, il castello di Wewelsburg. <br />
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<br /></div>
Adolf Hitler, come molti gerarchi nazisti, fu un importantissimo iniziato ai misteri (fu membro della famigerata Thule-Gesellschaft), egli chiamava le SS i suoi “monaci guerrieri”, come a voler rimarcare la sacralità occulta che aleggiava intorno a questo ordine nero. <br />
<br />
<br />
Tutta la filosofia del Nazionalsocialismo si basa su una determinata simbologia occulta inerente alla deificazione dell’uomo nuovo analoga, pressappoco, a quella di matrice tantrica buddista del Tibet di cui parleremo più avanti. <br />
<br />
I nazisti volevano spazzar via i Giudei colpendo tutto il mondo ebraico perché ritenuti pericolosi della loro sapienza spirituale, un po’ come fece il Cattolicesimo con le popolazioni del Mesoamerica dove, oltre allo sciamano, facevano scempio di quasi tutta la popolazione. <br />
<br />
<br />
Fu così anche quando la Chiesa fece la sua crociata contro il Catarismo ritenuta un’eresia pericolosissima che doveva essere estirpata.<br />
<br />
Sembrerebbe, e la storia non fa altro che confermarcelo, che sia questa la vera “magia nera” esercitata dalle caste sacerdotali, che siano esse il Sinedrio piuttosto che la Chiesa o il Nazismo stesso, che da sempre condizionano le masse attraverso il potere terreno strumentalizzando di continuo i simboli sacri a proprio uso e consumo. <br />
<br />
<br />
«“Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo. Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari! Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli” ». <br />
(Matteo 10:17-33)<br />
<br />
<br />
Nella confraternita della Rosa+Croce si custodiva il segreto del Santo Graal: il sangue reale. <br />
<br />
Il Graal, a parer nostro, avrebbe due funzioni: una terrena, una ultra-terrena. <br />
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Quella terrena sarebbe inerente alla discendenza del sangue reale che da Giuda arriva fino a Davide e Salomone, per poi giungere a Gesù di Nazaret. <br />
<br />
Quella ultraterrena, invece, ha una valenza esoterica, e sarebbe inerente agli insegnamenti segreti per ottenere l’Elisir della vita eterna: la costituzione del Corpo di Gloria. <br />
<br />
I Rosa+Croce erano tutti appassionati di Ermetismo, Alchimia e Kabbalah. <br />
<br />
<br />
Il Rosacroce Michael Maier per descrivere l’origine della confraternita in uno dei suo scritti dichiara: <br />
<br />
“Le nostre radici sono egizie, bramaniche, provenienti dai misteri di Eleusi e di Samotracia, dai Magi <br />
della Persia, dai Pitagorici e dagli Arabi”. <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Maier sostiene inoltre che le regole fondamentali della confraternita sono quelle di temere Dio sopra ogni cosa, di fare tutto il bene possibile al proprio prossimo, di rimanere onesti e moderati, di scacciare il Diavolo, di non cadere nel vizio e di accontentarsi delle piccole cose. <br />
<br />
Uno dei simboli della confraternita della Rosa+Croce è il Pellicano che, attraverso il suo sacrificio, il quale ricorda quello di Cristo, con il suo sangue nutre e risuscita i suoi piccoli. <br />
<br />
«Pie Pellicáne, Jesu Dómine, Me immúndum munda tuo sánguine, Cujus una stilla salvum fácere, Totum mundum quit ab ómni scélere» ("Oh pio Pellicano, Signore Gesù, purifica me, immondo, col tuo sangue, del quale una sola goccia può salvare il mondo intero da ogni peccato”). <br />
(Tommaso D’Aquino - Adoro Te Devote)<br />
<br />
<br />
È assai curioso il fatto che il grande teologo Tommaso d’Aquino, uomo illuminato, di cui abbiamo appena riportato un suo breve scritto in cui compara Cristo al Pellicano, fu addirittura esaltato dall’eretico per eccellenza, Filippo Giordano Bruno, ex monaco domenicano, proprio come lo stesso Tommaso, il quale viene indicato più volte dal nolano stesso con le seguenti parole: “Divino aquinate”. <br />
<br />
<br />
<br />
Motivo questo che ci porta ancora una volta a sostenere quello che noi abbiamo sempre pensato: le religioni e il loro contenuto simbolico non sono affatto un male per gli uomini, semmai lo sono le istituzioni religiose che strumentalizzano quei messaggi spirituali per fini materiali.<br />
<br />
<br />
Tornando al simbolismo del Pellicano, anche Dante cita questo potente simbolo associandolo al Cristo:<br />
<br />
«“Questi è colui che giacque sopra’l petto del nostro Pellicano, e Questi fue di su la croce al grande officio eletto”». <br />
(Divina Commedia - Paradiso canto XXV, 112-114) <br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Questi versetti del Sommo poeta si riferiscono nello specifico al passo evangelico Gv. 13:23-25 in cui l’apostolo che Gesù amava più degli altri appoggia il capo sul petto del Cristo durante l’ultima cena. </div>
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<br /></div>
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Gesù simboleggia il pellicano poiché anticamente si credeva che questo uccello nutrisse i suoi sette piccoli, i quali, secondo alcune leggende, verrebbero al mondo totalmente deboli e quasi privi di forze; squarciandosi il petto il Pellicano li salvava così da morte certa nutrendoli col proprio sangue.</div>
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<br />
<br />
<br />
I sette pulcini nutriti dal sangue di questo potentissimo simbolo sono un’allegoria dei sette chakra che devono essere risvegliati o vivificati per poter far proiettare la coscienza al di fuori del corpo fisico per sperimentare infine i mondi superiori del Divino nello spazio senza limite. <br />
<br />
La Sacra Scrittura ci dice in maniera inequivocabile che il sangue di Cristo è il simbolo della nuova alleanza con Dio (Mc.14:24) ed è nutrizione e salvezza per le anime degli uomini: <br />
<br />
• Nutrizione – Insegnamenti (senso essoterico) <br />
<br />
• Salvezza – Risurrezione – Realizzazione spirituale – “Corpo di Gloria” (senso esoterico). <br />
<br />
<br />
La Rosa deriva dagli alchimisti persiani: “Rosa Tea” (vedere nota 35). <br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
Questo fiore, che indica l’iniziazione ai misteri e l’evoluzione dell’anima presso le tradizioni esoteriche, potrebbe essere associato anche all’energia Kundalinī, colei che sboccia e fiorisce nel punto esatto di unione delle braccia orizzontali e verticali della Croce, quest’ultima intesa come un’allegoria del corpo umano o corpo fisico. <br />
<br />
La Rosa, simbolo di purezza, a differenza del corpo (Croce), è immortale e sempre in evoluzione. <br />
<br />
Il simbolismo della Rosa deriva inoltre dalla cosiddetta “riforma di Martin Lutero” che diede origine al protestantesimo, il movimento religioso che ebbe risvolti politici di tipo rivoluzionario che interessò la Chiesa nel XVI secolo e che portò alla nascita del “cristianesimo evangelico” o “protestante”. <br />
<br />
La corrente di Lutero aveva come simbolo una rosa bianca con una croce all’interno di un cuore rosso (questo simbolo è chiamato “Rosa di Lutero”).<br />
<br />
Martin Lutero, che prima di esser stato etichettato come eretico dalla Chiesa fu un sacerdote cattolico, dopo aver visto in prima persona le depravazioni di alcuni preti dopo un suo viaggio a Roma, si scagliò contro la vendita delle indulgenze che la Chiesa esercitava sul popolo per far loro ottenere il perdono dei peccati.<br />
<br />
Questo evento diede origine alla riforma con l’affissione da parte di Lutero di 95 tesi da discutere in un pubblico dibattito sulle indulgenze e in generale sull’operato ipocrita dell’intera Chiesa Cattolica. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
A nostro avviso i Rosa+Croce adottarono questi tre simboli per rimarcare l’elevata importanza simbolica di questi tre fondamentali aspetti iniziatici: <br />
<br />
• Rosa = Nascita/Crescita/Evoluzione<br />
<br />
• Croce = Morte<br />
<br />
• Pellicano = Resurrezione<br />
<br />
<br />
“… Il fatto che i pellicani adulti curvino il becco verso il petto per dare da mangiare ai loro piccoli i pesci che trasportano nella sacca, ha indotto all’errata credenza che i genitori si lacerino il torace per nutrire i pulcini col proprio sangue, fino a divenire emblema di carità.<br />
…Questo emblema è presente nell’iconografia alchemica: da un lato raffigura un genere di storta, ossia un recipiente nel quale veniva riposta la materia liquida per la distillazione, il cui “beccuccio” è piegato in direzione della cupola convessa; dall’altro costituisce un’immagine della “pietra filosofale” dispersa nel piombo allo stato fluido, nel quale si fonde al fine di determinare la trasmutazione del “vile metallo in oro”. <br />
Questo volatile è quindi la metàfora dell’aspirazione non egoistica all’ascesa verso la purificazione, della generosità assoluta, in mancanza della quale, nell’iniziazione, tutto resterebbe irrimediabilmente vano …Per i Rosa+Croce, il pellicano, che alimenta con il proprio sangue i suoi piccoli, insegna l’amore senza il quale il più colto e potente degli umani non saprebbe essere, secondo San Paolo, che una campana che risuona o un cimbalo fragoroso. Si è sempre riconosciuto che il saggio più perfetto sarà colui che saprà amare meglio”. <br />
(Oswald Wirth, 1860 –1943) <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Come abbiamo già indicato più volte in questo lavoro, la tradizione sacra per essere giustamente interpretata e compresa nel migliore dei modi, necessita di essere colta nella sua valenza simbolica più che di quella storica. <br />
<br />
Questo ragionamento lo possiamo applicare proprio alla leggenda del pellicano attraverso il seguente concetto: <br />
<br />
Non è importante se in natura il pellicano squarci realmente il proprio corpo per nutrire i propri piccoli ma è importante, invece, ciò che questo simbolo detiene in sé e che a sua volta insegna per far progredire a livello spirituale colui che sa carpirne il mistero. <br />
<br />
<br />
«“ Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perchè sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira. Seguiranno il Signore ed egli ruggirà come un leone: quando ruggirà, accorreranno i suoi figli dall’occidente, accorreranno come uccelli dall’Egitto, come colombe dall’Assiria e li farò abitare nelle loro case. Oracolo del Signore ” ». <br />
(Osea 11:9-11) <br />
<br />
<br />
Nel passo di Osea che abbiamo riportato in precedenza la divinità viene rappresentata da tre simboli strettamente legati a ciò che rappresenta il Messia Gesù di Nazaret nell’Evangelo: <br />
Il leone, simbolo messianico della regalità davidica; il Pellicano, l’uccello d’Egitto che risuscita i suoi piccoli attraverso il proprio sangue; la colomba, associata da sempre allo Spirito Santo che discende dal regno celeste per consacrare i “giusti”. <br />
<br />
<br />
Tutti simboli che mirano alla trascendenza. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
L’aspetto simbolico della Bibbia era essenziale per i Rosa+Croce, poiché esso è detentore di ricche tradizioni vicine alle verità superiori, il simbolo che riconnette all’Archetipo ancestrale e primordiale: la verità ultima. <br />
<br />
<br />
Non è casuale che il simbolismo del Pellicano, tra le tante tradizioni, compare anche tra i simboli nella sintesi dell’Opera illustrata del "Rosarium philosophorum" (opera del XIII secolo) di Arnaldo da Villanova (vedere nota 36) di cui parleremo più dettagliatamente nel secondo volume. <br />
<br />
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<br /></div>
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<br />
<br />
<br />
Nel libro Storia e dottrina dei Rosacroce di Paul Sedir, quando si menziona il Leges Societatis, gli statuti della società per lo studio della Sapienza Divina, troviamo, oltre alle regole della confraternita, le seguenti informazioni: <br />
<br />
<br />
“La parola magia significa saggezza divina. Ve ne sono tre specie. <br />
La prima è la magia celeste, chiamata Merkabah dagli Ebrei, o dalla Kabbalah (della Merkabah ne parleremo dettagliatamente nel secondo volume - La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita). <br />
La seconda, che deriva dalla prima, è la magia umana, o dottrina platonica; essa comprende molte divisioni. <br />
La Terza è la magia superstiziosa o diabolica, piena di idolatrie, di scongiuri e di incantesimi. <br />
Essa comprende la necromanzia, assai in uso presso i popoli del Nord… <br />
…Sono i necromanti che hanno screditato la vera magia: poiché essa non insegna che il bene: conoscere il Creatore e la creatura, glorificare il nome del Signore, ricevere lo Spirito di Dio, la vera Saggezza ed i segreti divini, comprende la parola sacra, prevedere le cose future, salire verso Dio, farsene un amico, unirsi a lui, conversare con gli angeli, avere delle visioni, ricevere delle rivelazioni, fare dei miracoli, pregustare in questo mondo le gioie eterne e passare la propria vita in una gioia tranquilla e costante…<br />
Questa magia viene dallo stesso Dio, essa è stata trasmessa, per mezzo dei patriarchi, fino a Mosè ed al suo consiglio degli anziani; questi settanta costituivano una specie di collegio o di università, che distribuì la sapienza su la classe scelta di Israele fino alla venuta di Cristo. <br />
Il Cristo, la Sapienza stessa discesa, dal seno del Padre, fondò per alcuni suoi discepoli una nuova scuola di magia, mostrò non solamente la strada della sapienza, ma anche quella della vita eterna. <br />
I discepoli del Cristo hanno scritto queste cose secondo l’obbligo che si erano assunti, in modo oscuro e velato, soprattutto l’evangelista Giovanni e l’apostolo Paolo. <br />
Origene ci dice che San Paolo ebbe dei discepoli scelti ai quali svelò i misteri, come il suo maestro Gesù” <br />
(Storia e dottrina dei Rosacroce di Paul Sedir – cap. Dell’iniziazione rosicruciana; pag.140-141) <br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Il Pellicano, l’uccello bianco d’Egitto, da cui si dice che derivi il nome stesso del paese in lingua geroglifica, potrebbe essere l’ennesima prova di come la tradizione sacra sia realmente uscita dalla terra d’Egitto e che è successivamente emigrata altrove. <br />
<br />
Di questa trasmissione di sapere nella Bibbia ne è simbolo Mosè che porta, infatti, l’iniziazione a tali misteri al “suo nuovo popolo” per fonderla in un nuovo credo verso il Dio unico e verso nuovi orizzonti spirituali: la “terra promessa”. <br />
<br />
<br />
Questa valenza archetipica, presente in differenti culture e racchiusa nel simbolismo del Pellicano, ci induce a sostenere la tesi che l’Eterno utilizzi realmente gli uomini della Sacra Scrittura come mezzi simbolici. <br />
<br />
Questo concetto è adattabile soprattutto ai profeti della Bibbia che altro non sarebbero, secondo i principi della Kabbalah, che simboli viventi o uomini veicolati nella storia da Dio che ci indicano di continuo un disegno più grande di noi. <br />
<br />
Come il Pellicano stesso, che vola ed emigra da un punto ad un altro ben preciso portando con sé la tradizione sacra del sacrificio, della trasformazione e, soprattutto, dell’Amore. <br />
<br />
<br />
Il Pellicano è presente sotto forma di geroglifico egizio anche nella parola Mer-Ka-Ba: <br />
<br />
l’arcana scienza legata alla costituzione del Corpo di Luce o Corpo di Gloria di cui ci occuperemo nell’ultima parte di questo lavoro. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
Nell’Ars Symbolica il sangue scaturente dal petto del Pellicano, che in Alchimia simboleggia il recipiente in cui avviene la distillazione, rappresenta per l’alchimista la "Forza Spirituale" che, con grande amore e sacrificio, alimenta l’Opus e che condurrebbe alla perfezione attraverso la trasformazione delle sostanze terrestri e celesti. <br />
<br />
<br />
La parola Mer, si riferisce a un tipo specifico di luce che era noto negli ambienti esoterici dell’antico Egitto al tempo della XVIII dinastia, quando le religioni furono orientate nuovamente alla venerazione di un solo Dio della creazione. <br />
<br />
Tale energia era intesa come due campi rotanti (swastike) di luce che ruotano nello stesso spazio. <br />
<br />
Lo Swastika è un simbolo solare di buon auspicio presente in differenti culture, esso sostanzialmente rappresenta il polo. <br />
<br />
<br />
Le due svastiche, quella destrogira che ruota in senso orario e quella levogira che ruota in senso antiorario, rappresentano l’attività dei due poli (positivo/negativo) che reggono l’armonia e l’equilibrio del macrocosmo e del microcosmo e che permettono all’essere in sé di esistere grazie a questa energia motoria presente sia nella creazione che nella creatura stessa a livello sottile. <br />
<br />
<br />
Il mistico, attraverso una profonda meditazione, è capace di alterare le due swastike nel proprio intimo attivando e controllando così tali energie a suo piacimento. <br />
<br />
Secondo differenti tradizioni esoteriche queste tecniche di trascendenza porterebbero alla costituzione del Corpo di Gloria. <br />
<br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Queste tecniche sono pressappoco analoghe al risveglio di Kundalinī per l’attivazione dei sette Chakra.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Lo Swastika rappresenta inoltre a livello simbolico, come il numero aureo, la spirale cosmica della galassia dove ebbe origine il tutto e da cui proverrebbe la vera Luce: fonte di vita. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Infatti se osserviamo attentamente lo Swastika ci accorgiamo sin da subito che il suo centro rappresenta l’inizio, il punto centrale da cui fioriscono le sue infinite braccia: l’Uno da cui tutto proviene. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Stesso principio cosmico legato al “fiore della vita” di cui la sezione aurea ci rivela la Divina Proporzione.<br />
<br />
<br />
Nel Pistis Sophia, più precisamente nel capitolo denominato Purificazione delle anime – Opera di Melchisedech, il Cristo rivela ai suoi discepoli come egli abbia invertito il corso regolare delle sfere degli Arconti salvando così l’umanità. <br />
<br />
A nostro avviso il testo ci rivela come dovremmo riuscire anche noi ad esser capaci di invertire il campo energetico (swastike) dei nostri “Arconti”, espresso se vogliamo anche nell’immobilità dei Chakra presenti all’interno di noi, affinchè possiamo nuovamente riattivare liberamente, senza essere soggetti allo spazio e al tempo, quella Luce del vero Dio simboleggiata nel Pistis Sophia dallo splendente “abito di Cristo”(allegoria del Corpo di Gloria) e giungere alla trascendenza mistica. <br />
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Di questa complessa tematica, come abbiamo già ripetuto più volte, ne parleremo nel secondo volume di questo lavoro. <br />
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La parola Ka, indica lo spirito individuale dell’essere umano. <br />
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La parola Ba, raffigurata dal pellicano, si riferisce al corpo fisico, in realtà al corpo fisico in trasformazione (come quello di Cristo risorto) che nel simbolismo rosicruciano viene anche indicato con la rosa che fiorisce dalla croce. <br />
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Solo un caso che il simbolo del Pellicano indichi questo archetipo presente in diverse culture? <br />
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Assolutamente no! <br />
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Il Pellicano, come lo stesso mistero della resurrezione di Cristo, è strettamente legato alle scienze esoteriche, alchemiche e, di conseguenza, alla realizzazione spirituale in sé, che le confraternite di matrice iniziatica, soprattutto i Rosa+Croce, hanno custodito e tramandato in maniera segreta ai suoi adepti nel corso dei secoli. <br />
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Secondo gli Egizi, inoltre, le influenze astrali delle stelle, oggetto di studio anche da parte della Magia Naturale rinascimentale, erano maggiori quando i raggi celesti della forza del cielo discendono perpendicolarmente ad angolo retto formando una croce che, come lo swastika (anche lo swastika è di per sè una croce), congiunge i quattro angoli cardinali. <br />
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Motivo, questo, che portò Marsilio Ficino (vedere nota 37) a pensare che gli egizi furono profeti dell’avvento di Cristo. <br />
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Questa Magia Naturalis, divulgata da Ficino e successivamente abbracciata dal filosofo Filippo Giordano Bruno, era, infatti, propria anche di Cristo, considerato da alcuni iniziati del rinascimento, tra cui lo stesso Bruno, un “mago” e “terapeuta”. <br />
<br />
Tale scienza sacra sarebbe giunta in Giudea attraverso gli insegnamenti di sacerdoti caldei legati all’astrologia e alla medicina e, successivamente giunse in Europa attraverso la riscoperta della figura di Ermete Trismegisto, simbolo per eccellenza del messaggio iniziatico e dell’Ermetismo (vedere nota 38). <br />
<br />
<br />
Il rivoluzionario Bruno voleva in cuor suo riformare le religioni, soprattutto la Chiesa cattolica, attraverso una gnoselogia ermetica e, soprattutto, attraverso l’Amore, quell’amore che tutto smuove e trasforma e che in quei tempi bui non fu certo una virtù delle religioni costituite, soprattutto della Sancta Mater Ecclesia; la filosofia platonica rinascimentale di Bruno, in perenne antitesi con l’aristotelismo, entrò in conflitto con tutte le religioni istituzionalizzate dell’Europa dell’epoca e fu, senz’ombra di dubbio, un sistema di pensiero fuori dal tempo che lo condusse al rogo con la mordacchia, un diabolico congegno che fora e blocca la lingua del condannato. <br />
<br />
<br />
Prima di tappargli letteralmente la bocca, è ormai nota l’immortale frase che Bruno rivolse ai suoi aguzzini mentre gli pronunciavano la sentenza di morte: <br />
<br />
“Maiore forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam” – “Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla”. <br />
<br />
“Eretico, pertinace, impenitente”, questa fu la condanna emessa dal tribunale della Santa Inquisizione nei confronti del Nolano. <br />
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Come Gesù, Bruno fu messo a morte dai sacerdoti del suo tempo perché portava un messaggio spirituale e una visione sul divino del tutto differente. <br />
<br />
«“E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna” ». <br />
(Matteo 10:28) <br />
<br />
<br />
Ancor prima di Bruno, Giovanni Pico della Mirandola, contemporaneo di Ficino, abbracciò la Magia naturalis ficiniana e la mise in armonia riadattandola alla sua Cabala pratica o Magia cabalistica. <br />
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Pico, con la sua Prisca Theologia (vedere nota 39), voleva conciliare differenti dottrine rendendole in armonia con il cristianesimo in una concordia universalis alla base della filosofia pichiana. <br />
<br />
Oltre ad attingere alle energie dello Spiritus Mundi, come nella Magia naturale, e alla Magia Orfica (gli inni orfici dell’Orfismo), la Cabala pratica veniva considerata da Pico come una scienza esoterica che conferma la verità cristiana e, di conseguenza, la divinità di Cristo. <br />
<br />
<br />
Tale dottrina viene sostanzialmente indicata come Cabala cristiana rinascimentale. <br />
<br />
Tutto questo andava a braccetto con la filosofia del rinascimento comunemente indicata con il nome di Umanesimo, la quale innalzava l’uomo dalla scolastica, ritenuta dogmatica come il sistema aristotelico stesso, verso un’ascesi più profonda la quale apriva a scenari rivoluzionari che portarono anche alla teoria eliocentrica di Copernico. <br />
<br />
Anche Pico della Mirandola pagò con la propria vita per la sua libera ricerca, si dice infatti che fu avvelenato con l’arsenico per questioni politico- religiose. <br />
<br />
<br />
Il Rinascimento fu un periodo straordinario per l’anima dell’essere umano che, infatti, “rinasceva” da un periodo oscuro (l’oscurantismo) dove un sistema pregiudiziale capeggiato dalla Chiesa cattolica si opponeva al progresso, alle vie eterodosse, e alle idee innovative. <br />
<br />
<br />
Gli ermetici, discepoli del “Trismegisto”, amavano il neoplatonismo, soprattutto Plotino e le sue Enneadi dove si credeva che l’anima, svincolata dal corpo, fosse libera dalla causalità “esterna” e che essa poteva seguire la ragione, ossia poteva agire in base alla “provvidenza” e, dopo, grazie ad un’ascesa ritornare all’Uno: il Tutto, Dio. <br />
<br />
Questo Uno (Monade) ha come essenza simbolica la Luce, quella Luce che è alla base della sostanza stessa dell’Eterno e del “Corpo di Gloria”, specchio della Sua immagine e, di conseguenza, di un determinato pensiero mistico-alchemico che esamineremo più avanti. <br />
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<br />
La Cabala pratica di Pico si basava sostanzialmente sull’invocazione di angeli, arcangeli, delle dieci Sefirot e, addirittura, di Dio stesso. <br />
<br />
<br />
<br />
Durante il Rinascimento vi era la comune credenza secondo cui Ermete Trismegisto fosse un contemporaneo di Mosè, e lo stesso Pico credeva che questa dottrina esoterica, assimilata alla Cabala, avesse un’origine egizia e che fu trasmessa successivamente agli ebrei tramite un’iniziazione. <br />
<br />
<br />
Sia Ficino che Pico della Mirandola erano affascinati dalla figura di Ermete Trismegisto, soprattutto da due opere contenute nel Corpus Hermeticum: il Pimandro (Pimander), considerato il libro egizio della Genesi, e l’Asclepio (Asclepius), un importantissimo trattato di magia. <br />
<br />
La tradizione ermetico-cabalistica, con l’aggiunta della tradizione pitagorica, fu praticamente fondata da Pico della Mirandola durante il Rinascimento. <br />
<br />
I suoi influssi neoplatonici si devono alle teorie del filosofo bizantino Giorgio Gemisto Pletóne (1355 ca.-1452). Di questo illustre personaggio ci soffermeremo più dettagliatamente nel secondo volume di questa nostra opera.<br />
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<br />
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Questa immensa gnosi esoterica, insieme all’opera magica di Cornelio Agrippa denominata De Occulta Philosophia (vedere nota 40), influenzò non poco Giordano Bruno, il quale si autodefinì da sempre un seguace di Hermes: Ermete Trismegisto (il tre volte grande). <br />
<br />
<br />
Nell’ordine della Rosa+Croce, oltre a queste dottrine rinascimentali, si riscopre l’eredità e l’influsso dei Templari, dei Trovatori, dei Fedeli d’Amore e dei Catari. <br />
<br />
La Rosa, elemento femminile, è analoga in questo senso alla Vergine Nera, Iside, il Fuoco astrale, Kundalinī, Shakti (śakti ), la consorte di Shiva, la Sophia degli gnostici, la Beatrice di Dante. <br />
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<br />
<br />
<br />
Si tratta di espressioni del femminino sacro che se congiunte al Giglio, simbolo del mascolino sacro, conducono a Dio attraverso il matrimonio (unione) dei due aspetti apparentemente in contrapposizione tra loro e perennemente vivi nel nostro intimo. <br />
<br />
<br />
Tutto ciò viene narrato in un linguaggio simbolico nel libro "Le Nozze Chimiche di Christian Rosenkreuz". <br />
<br />
<br />
Questo fondersi dell’ego attraverso l’elemento maschile con quello femminile, analogo ad un ritorno a Dio mediante lo Yoga (unione) o “nozze mistiche” (Sizigia), resta il fine ultimo delle tradizioni esoteriche rosacrociane per una corretta realizzazione spirituale. <br />
<br />
<br />
Questo è il vero amore che i mistici ricercano nel proprio intimo e che non ha niente a che fare con l’amore comune tra uomini e donne. <br />
<br />
<br />
Secondo Eugène Canseliet (1899 – 1982) scrittore, alchimista e unico discepolo del grande Fulcanelli, un importantissimo alchimista del XX secolo, simbolicamente la Rosa viene associata alla Pietra Filosofale, mentre la Croce al Crogiolo; entrambi i simboli uniti indicherebbero la Rugiada Cotta. <br />
<br />
La virtù della Rugiada è quella di sollevare, sotto l’effetto del calore veicolato con prudenza, tutti i sali terrestri. <br />
<br />
<br />
La Croce era anticamente il geroglifico del Crogiolo ed era simbolo di colui che raccoglie il liquido terrestre e lo condensa nell’astrale attraverso la “via secca”. <br />
<br />
<br />
Mentre la cosiddetta “via umida” consiste nel trattamento liquido o di un materiale solvente denominato anche con il termine “fuoco segreto” e la sua durata è lunga.<br />
<br />
<br />
La “via secca” è una pratica eseguita esclusivamente nel forno e con crogioli refrattari. <br />
<br />
È una via complessa e non accessibile a tutti; viene indicata da Fulcanelli e dal suo discepolo Canseliet con il termine di Lupo Grigio o Drago Nero.<br />
<br />
<br />
<br />
A parer nostro queste informazioni indicherebbero il fine ultimo dell’alchimia stessa che è analogo a quello dello Yoga tantrico: <br />
<br />
«La trasformazione dell’ego in qualcosa di immortale che, attraverso l’edificazione del “Corpo di Gloria” riesce a vincere le leggi fisiche dello spazio e del tempo divenendo non più vincolata al Samsāra, il ciclo delle nascite e morti».<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
Questa sarebbe la perfetta trasformazione e la vera liberazione dell’uomo verso la sua divinizzazione, la sua fusione con l’Energia Divina per ottenere l’Elisir del Santo Graal: la vita eterna. <br />
<br />
------------------------------------<br />
<br />
Nostre considerazioni sull’evoluzione della confraternita dalla Genesi fino ai giorni nostri: <br />
<br />
<br />
• Genesi: Melchisedech - Abramo - Isacco - Giacobbe - Giuda (Tribù di Giuda). <br />
<br />
• Esodo: Sacerdozio/Iniziazione Egizia – Mosè - Costituzione del “Popolo Eletto”.<br />
<br />
• Re David e Salomone (Stirpe di Giuda - Albero di Iesse - Radix Davidis). <br />
<br />
• Deportazione del popolo ebraico in Babilonia - Influenze dei Terapeuti - Esseni - Magi (Essenismo/Mazdeismo/Zoroastrismo). <br />
<br />
• Gesù di Nazaret - Giuseppe D’Arimatea - Giacomo “Il Giusto” - Saulo di Tarso (Cristianesimo delle origini – Simbolismo del Graal - Druidismo). <br />
<br />
• Radix Davidis <br />
<br />
• Monachesimo <br />
<br />
• Massenia <br />
<br />
• Catarismo <br />
<br />
• Templari <br />
<br />
• Fidelis In Amore o “Fedeli D’amore” <br />
<br />
• Rinascimento, Umanesimo, Neoplatonismo, Pitagorismo, Gnosticismo, Ermetismo, Kabbalah, Magia Naturalis, Cabala Cristiana, Alchimia, Yoga, Tantrismo. <br />
<br />
• Rosa+Croce <br />
<br />
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<br />
«Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». <br />
(Giovanni 8:31-32) <br />
<br />
<br />
«“Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria”». <br />
(1Corinzi 2:6-7) <br />
<br />
<br />
La discendenza regale (Davidica) di Gesù viene indicata nel primo capitolo del Vangelo di Matteo e nel terzo capitolo del Vangelo di Luca. <br />
<br />
<br />
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<br />
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<br />
Nel libro di Henri Martin Histoire de France troviamo scritto: <br />
<br />
«Nel Titurel, la leggenda del Graal arriva alla sua ultima e splendida trasfigurazione sotto l’influenza di idee che Wolframo (autore del Parceval) sembrava aver attinto in francia e specialmente dai Templari del mezzogiorno della Francia. Un eroe chiamato Titurel fonda un tempio per deporvi il Santo Vessel, e chi dirige questa costruzione misteriosa è il profeta Merlino, dal momento che Giuseppe d’Arimatèa in persona l’ha iniziato al piano del tempio di Salomone. <br />
La Cavalleria del Graal diventa qui la Massenia, cioè una framassoneria ascetica, i cui membri si chiamano Templisti, e si può vedere qui l’intenzione di legare ad un centro comune, figurato di questo tempio ideale, l’Ordine dei Templari e le numerose confraternite di costruttori che rinnovavano allora l’architettura del Medio evo… ». <br />
(Historie de France, t. III p.398.) <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Paul Sedir nel suo illuminante libro “Storia e dottrina dei Rosa+Croce - Edizione Dioscuri” ci rivela le origini della Rosa+Croce e le sue influenze in questo schema che riportiamo fedelmente: <br />
<br />
1 - Corrente dello gnosticisno, continuata dai Catari e dai Valdesi, dagli Albigesi e dai Templari di cui il geniale interprete è Dante<br />
<br />
2 - Corrente della Chiesa cattolica con i “monaci” <br />
<br />
3 - Corrente degli iniziati ermetisti ed alchimisti, fra i quali bisogna contare molti ebrei cabbalisti. <br />
<br />
La corrente massonica nelle sue origini è derivata dalla fusione di gruppi gnostici (sotto la forma templare) e degli ermetisti. <br />
<br />
La corrente rosicruciana è sostanzialmente la sintesi di questi tre stadi e di queste tradizioni.<br />
<br />
<br />
Le fonti della tradizione occidentale verso il sedicesimo secolo erano le seguenti: <br />
<br />
1 - Gruppi gnostici tra cui – Kabbalah e Mazdeismo o Zoroastrismo informati dal Vangelo<br />
<br />
2 - Dottori della Chiesa cattolica<br />
<br />
3 - Alchimisti (che studiano la natura)<br />
<br />
4 - Kabbalisti spagnoli<br />
<br />
5 - Tradizioni autoctone legate alla leggenda dal Graal e da correnti druidiche<br />
<br />
6 - Corrente araba – molto probabilmente legata al Sufismo<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
Inoltre, come abbiamo già indicato, la confraternita ha un’origine anche da altri gruppi iniziatici tra cui i Terapeuti, gli Esseni e il neo-platonismo di Alessandria.<br />
<br />
Le origini esoteriche mazdeo-cristiane affondano le loro radici nelle grandi sintesi spirituali fiorite all’epoca dell’Impero Partico (247 a.C.–224 d.C.). <br />
<br />
Questo breve periodo storico che va dal III sec. a.C al III secolo d.C. è forse uno di quei periodi di maggiore rilievo spirituale nella storia umana; è in questo contesto storico che si è registrata la più feconda sinergia tra diversi pensieri spirituali del mondo. <br />
<br />
<br />
In questo tempo si manifestarono le forme più mistiche dell’Ebraismo (l’Essenismo e la Kabbalah), il Cristianesimo, e con esso quello gnostico delle origini, il Manicheismo, la religione mandea, l’Ermetismo alessandrino, e le idee neo-pitagoriche e neo-platoniche. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Tuttavia sembra che l’influenza maggiore sia dovuta grazie al filosofo, matematico, astronomo e “mago” Pitagora, figura storica che, ancora oggi, è messa in discussione da diversi studiosi. <br />
<br />
La sua storia si mischia alla leggenda narrata nelle numerose biografie o “Vite di Pitagora”, composte nel periodo del tardo neoplatonismo e del neopitagorismo, nelle quali il filosofo viene presentato addirittura come figlio del dio Apollo. <br />
<br />
Di questo personaggio a metà strada tra l’umano e il divino sappiamo solo che è nato in grecia, si dice nell’isola di Samo, e che fondò con certezza una sua scuola iniziatica in Italia, a Crotone, allora Magna Grecia, intorno al 530 a.C., ed è da questa e dalle sue illuminanti dottrine che molti pensatori della storia furono in qualche modo influenzati, da Platone a Plotino, da Gioacchino da Fiore a Dante, da Luca Pacioli a Leonardo da Vinci, da Pico della Mirandola a Giordano Bruno, da Copernico a Keplero, etc., etc. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
Il pensiero universale dei pitagorici in sostanza era quello di vedere nel numero e nella misura la possibilità di mettere ordine nel mondo umano, dimensione spesso sopraffatta dal caos: discordie, disuguaglianze, conflitti, guerre. etc., etc.<br />
<br />
Tutta la creazione materiale, e con essa l’uomo stesso, è misura di Dio. <br />
<br />
<br />
Lo stesso Platone, influenzato dal pensiero pitagorico, come lo stesso filosofo greco Protagora, sostenevano in ugual modo: <br />
<br />
«“L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in quanto non sono”» <br />
(Protagora, fr.1, in Platone, Teeteto, 152a) <br />
<br />
<br />
A Pitagora, oltre al famoso teorema che riprende il suo nome e la credenza secondo la quale egli sarebbe stato uno dei primi a seguire la via del vegetarianismo, si attribuisce la cosiddetta armonia delle sfere: secondo la tradizione, infatti, sarebbe lui il primo uomo che udì la sinfonia planetaria riconoscendola attraverso la somiglianza dei suoni provocati dai colpi di martello sull’incudine. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
Utilizzando un monocordo inoltre Pitagora avrebbe determinato i rapporti numerici corrispondenti alle consonanze musicali: 1/2 per l’intervallo di ottava, 2/3 per la quinta, e 3/4 per la quarta. <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Tutto questo collima con la credenza del mondo greco antico secondo la quale il cosmo sarebbe assimilabile ad una scala musicale dove sia il Sole che ogni pianeta corrispondono ad un determinato suono. <br />
<br />
Possiamo senz’ombra di dubbio affermare che il Pitagorismo, sostanzialmente, resterà immortale. Come immortale resta, infatti, il linguaggio dei numeri. <br />
<br />
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<br />
<br />
Il Compasso aperto a novanta gradi raffigurato sopra il Pellicano dei Rosa+Croce, come da immagine della copertina di questo nostro libro, richiama proprio al pensiero pitagorico e alla Geometria sacra, aspetti di fondamentale importanza per la confraternita (l'altro simbolo è la corona sopra il compasso che rappresenta l'Arte Regia, ossia l'Alchimia).<br />
<br />
«“Fare o dire cose futili e sciocche è da uomo misero; tu, invece, fa cose di cui non abbia a pentirti”». <br />
(Versi Aurei - attribuiti a Pitagora)<br />
<br />
<br />
« Non so di nessun altro uomo (Pitagora) che abbia avuto altrettanta influenza nella sfera del pensiero. <br />
…Ciò che appare come il platonismo, si trova già, analizzandolo, nell’essenza del pitagorismo. L’intera concezione di un mondo eterno rivelato all’intelletto, ma non ai sensi, deriva da lui. Se non fosse per lui, i Cristiani non avrebbero pensato a Cristo come al Verbo; se non fosse per lui i teologi non avrebbero cercato prove logiche di Dio e dell’immortalità. Ma in lui tutto ciò è ancora implicito.» <br />
(Storia della filosofia occidentale Bertrand Russell, filosofo, logico e matematico 1872-1970)<br />
<br />
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<br />
Nel XVII secolo la confraternita della Rosa+Croce, indicata anche come i Fratelli della Rugiada cotta (R+C), racchiudeva in sè una ricca sintesi di tutte queste antiche tradizioni esoteriche che hanno viaggiato nei secoli in circoli ristretti, ciononostante il cuore del rosicrucianesimo è inequivocabilmente legato all’esoterismo cristiano. <br />
<br />
<br />
Questi insegnamenti, ricevuti grazie ad una iniziazione, avrebbero avuto origine, come abbiamo già ricordato in precedenza, dal ritorno alla venerazione di Dio attraverso la costruzione del Tempio; questo fu il simbolo dell’alleanza voluto da Davide e che suo figlio Salomone terminò di costruire sotto forma di tempio esteriore. <br />
<br />
Il Re Salomone, figlio del grande Re Davide, fu considerato, come Melchisedech, “Re di Giustizia”, ed è lui che secondo la tradizione ebraica ha redatto il libro “Il Cantico dei Cantici”. <br />
<br />
<br />
L’amore presente nel libro Il Cantico dei cantici è un amore “magico” che va ben al di là dell’amore mondano; come l’amore presente nello gnosticismo cristiano tra Cristo e la Maddalena, non è un amore fisico. <br />
<br />
È qualcosa di molto più sacro che va ben al di là dell’amore terrestre. <br />
<br />
<br />
Come lo stesso principio di unità tramandato dal sacro Tantra, che nulla ha a che vedere con il sesso. <br />
<br />
<br />
Ricordiamo, infatti, che la dottrina rosacrociana è impregnata di concetti orientali per ottenere una perfetta unione con l’anima e Dio: lo Yoga. <br />
<br />
<br />
Gli insegnamenti nascosti nel libro attribuito a Salomone, che successivamente furono ripresi dai Rosa+Croce nel libro scritto dal teologo rosacrociano Johann Valentin Andreae (1586-1654) "Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreuz", deterrebbero un determinato simbolismo che, a nostro avviso, cela la via per far ritorno allo stato androgino dell’essere e, di conseguenza, porta a sperimentare le dimensioni spirituali attraverso l’alchimia e lo Yoga tantrico. <br />
<br />
Tale vissuto è un’esperienza che porta alla liberazione dalla materia attraverso il fondersi degli elementi sottili maschili e femminili. <br />
<br />
<br />
«Un Giglio che spicca tra le spine; come un Melo tra gli alberi del bosco». <br />
(Cantico 2:2-3) <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
La donna del Cantico dei cantici sembrerebbe avere inequivocabilmente una stretta analogia con l’energia Shakti presente nel Tantrismo, indicata come la consorte di Shiva: essa rappresenterebbe la “donna-angelo”, la “Madonna Intelligenza” di Dino Compagni e dei “Fedeli d’Amore” che Dante ritrova nel Paradiso attraverso Beatrice e che, secondo i principi dello Yoga (ricordiamo ancora una volta che la parola yoga significa “unione” con la propria anima e con Dio), permetterebbe di completare l’essere nel suo stato estatico trasportandolo nell’ascesi mistica. <br />
<br />
È questo, sostanzialmente, l’Amor, che come Dio, tutto può. <br />
<br />
<br />
I Fedeli d’Amore, eredi della conoscenza iniziatica templare, miravano ad una sola cosa: <br />
<br />
“Amare e tendere al cielo attraverso una donna (la sapienza)”. <br />
<br />
<br />
Il Cor Gentile a cui miravano i Fidelis in Amore simboleggia il cuore purificato e libero da tutto ciò che l’universo materiale può contaminare, si tratta a tutti gli effetti di una liberazione spirituale e totale. Tale concetto è presente anche nel Taoismo. <br />
<br />
<br />
È forse questo il segreto dei segreti di questa con fraternita che, dai tempi di Re Davide e Salomone, arrivò mille anni dopo attraverso gli insegnamenti segreti di Gesù di Nazaret, e che successivamente fu tramandato dai suoi discepoli in tutto il mondo, dove in Europa fu abbracciato dai Cavalieri Templari e poi dai Fidelis in Amore, per poi esser custodito infine dai Rosa+Croce? <br />
<br />
<br />
Della confraternita di Dante il filosofo italiano Julius Evola (1898-1974) scrive: <br />
<br />
“Quanto alla corrente dei Fedeli d’Amore, essa in Italia sembra essersi continuata fino al Boccaccio e al Petrarca; assumendo però caratteri sempre più umanistici, finchè l’aspetto “arte” andò a prevalere decisamente su quello esoterico. <br />
I simboli si tramutarono allora in mere allegorie, il loro significato non fu compreso, nemmeno da coloro che continuarono ad usarli nelle loro poesie. <br />
All’affacciarsi del seicento il principio vitale della tradizione sembra essersi del tutto esaurito, non solo nell’insieme, ma anche nei singoli autori. Per una relativa continuazione, bisogna riferirsi ad altri gruppi, al altre correnti”. <br />
(Il Mistero del Graal - Dante e i “Fedeli d’Amore” come milizia Ghibellina)<br />
<br />
<br />
Dopo quel periodo menzionato da Evola rifiorì la Rosa sulla Croce, aggiungiamo noi. <br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
Un’importantissima visione sull’esoterismo di Dante ce la offre nel suo libro “Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d’Amore” Luigi Valli, nel capitolo “Per Crucem et Aquilam ad Rosam”, che riportiamo per intero, in cui troviamo espressi i seguenti concetti: <br />
<br />
“Ma v’è nella Divina Commedia un simbolo importantissimo, la cui derivazione dalla simbologia settaria è per me indiscutibile ed è proprio il più vecchio, il più comune, il più diffuso, il più abusato simbolo dei “Fedeli d’Amore”: la Rosa. <br />
Il fatto che lo spirituale luogo della perfetta contemplazione celeste, la mèta di tutto il viaggio, la perfezione ultima di chi contempla Iddio sia raffigurata come una “candida Rosa”, come quella “Rosa” e quel “Fiore” (Quando scendean nel “Fior” di banco in banco - Paradiso, XXXI) che era la mèta di tutti i mistici viaggi e di tutti i mistici ardori dei poeti, non può essere pensato come casuale se non da chi abbia risoluto di non voler intendere assolutamente nulla in tutto questo mondo di simboli. <br />
La Divina Commedia è uno dei tanti poemi e romanzi, tutti a base mistica, diffusi dall’ Indostan alla Loira, nei quali il dramma ha per mèta la conquista della “Rosa”, del “Fiore”, o di una misteriosa Biancofiore. <br />
Partendo dalla selva oscura dell’antica “ignorantia”, Dante, sanato dalla Croce, aiutato e integrato da Virgilio che fu sanato dall’Aquila, giunge alla Sapienza santa: Beatrice. <br />
Ed è questa Sapienza santa che di sfera in sfera lo porta all’atto della suprema contemplazione che si attua in una “Rosa” e ivi, nella Rosa, la Sapienza lo abbandona e Dante si trova d’accanto Bernardo, l’atto della contemplazione pura, nel qua le la Sapienza si è risolta, Bernardo che è fedele di Maria, pura carità come Dante era fedele di Beatrice pura sapienza. <br />
Si ripete ancora in una forma completamente diversa e meravigliosamente poetica e umanizzata, la simbologia di Riccardo da S. Vittore, secondo la quale Rachele muore nel dare alla luce Beniamino, la Sapienza muore all’atto della contemplazione pura, Beatrice scompare lasciando al suo posto il mirabile contemplante. <br />
Ma questo avviene nel giallo della “Rosa sempiterna” simbolo che veniva a Dante dalla tradizione eterodossa e iniziatica (Rosa Tea - nota nostra). <br />
Era, mirabilmente raffigurata, quella mistica Rosa che i poeti avevano in così diverse forme esaltato contrapponendola alla Chiesa corrotta, alla Babilonia odiata, “Fiore” contro “Pietra”, come vera dottrina della verità, vera visione e contemplazione di Dio. <br />
La Chiesa che tutto seppe incamerare e che già aveva simboleggiato talora nella rosa Maria o il Cristo, incamerò anche la “Mistica Rosa” e ne fece definitivamente un attributo della Vergine. <br />
Nel secolo XIV furono composte le litanie lauretane e si ritrovò ormai fissato per sempre tra gli attributi della Vergine quello di “Mystica Rosa”! <br />
E oggi nelle nostre chiesette di campagna, odorate dalle rose di maggio, le donne ignare del nostro popolo ancora dolcemente chiamano e invocano “Rosa Mystica” e “non sanno che si chiamare”! <br />
Ma intanto, in un’altra corrente di misticismo più o meno segreto, rimane viva una formula che, se non storicamente, certo per la spirituale analogia, si ricollega in parte al pensiero della Divina Commedia. <br />
La formula dei Rosacruciani riassumente il processo d’innalzamento attraverso il dolore e attraverso la fede fino alla verità santa, contemplazione di Dio, suona com’è noto: <br />
“Per Crucem ad Rosam”.<br />
L’idea se non la formula, è tutt’altro che estranea ai “Fedeli d’Amore”. <br />
Abbiamo visto nella figura rivelatrice di Francesco da Barberino (grande iniziato ai misteri - nota nostra) i “Fedeli d’Amore” che nei primi gradi, della scienza fati cosa e della prova dolorosa, son trafitti dai dardi d’Amore, negli ultimi, nella conquista gioiosa, hanno in mano le rose, quelle stesse rose che Amore tiene in fascio nelle sue mani come promessa di conoscenza beatificante (Dante canta alla vigilia della mistica morte di Beatrice: Si lungiamente m’ha tenuto amore Che sì com’elli m’era forte in pria così mi sta soave ora nel core).<br />
Ebbene se si voglia riassumere in una formula brevissima il pensiero di Dante nella Divina Commedia, nel quale non la Croce sola, ma anche l’Aquila sono i mezzi attraverso i quali la Grazia conduce l’uomo alla visione beatificante di Dio che avviene in una Rosa candida nell’Empireo, potremmo usare la formula:<br />
“Per Crucem et Aquilam ad Rosam”. <br />
La grande idea della Croce veniva a Dante dalla tradizione cristiana e cattolica, la grande idea dell’Aquila dalla tradizione di Roma e dal suo fervore di ricostituzione civile nell’ideale universalistico dell’Impero; la grande idea della Rosa dalla tradizione mistica dei “Fedeli d’Amore”. Questa è la sintesi più breve del suo gigantesco pensiero”. <br />
<br />
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<br />
<br />
Ma andiamo a vedere chi ereditò direttamente dal Cristo questi insegnamenti segreti.<br />
<br />
<br />
Continua....<br />
<br />
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<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-michele-perrotta-libro.php?pn=3448&adw_kyw=&gclid=CjwKCAiAy-_iBRAaEiwAYhSlA8pOEQhXHaRgz9lOMU_nU0TF2CtzR0YjpKEi7SkSV33LClocxJfTMxoCwpMQAvD_BwE">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-michele-perrotta-libro.php?pn=3448&adw_kyw=&gclid=CjwKCAiAy-_iBRAaEiwAYhSlA8pOEQhXHaRgz9lOMU_nU0TF2CtzR0YjpKEi7SkSV33LClocxJfTMxoCwpMQAvD_BwE</a><br />
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Potrebbe interessarvi anche quest'altro paragrafo tratto dal secondo volume del libro La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
L'Ordine del Tempio, il Numero Aureo e la filosofia rinascimentale sull'Anima Mundi e sull'Armonia delle Sfere Celesti:<br />
<a href="https://lamisticadellanima.blogspot.com/2016/01/lordine-del-tempio-il-numero-aureo-e-la.html?fbclid=IwAR0ETvIVIkQ2QbogD9MvIkz4mbMAxu2e0rwZbZqeKDE2FG2XKllzAqk3I6o">https://lamisticadellanima.blogspot.com/2016/01/lordine-del-tempio-il-numero-aureo-e-la.html?fbclid=IwAR0ETvIVIkQ2QbogD9MvIkz4mbMAxu2e0rwZbZqeKDE2FG2XKllzAqk3I6o</a><br />
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MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcnA48JYrRwejMVuOQ969lG9uPRF7LIuBt1c0i4NwnK7famZ1dAT5Aneh8h_-QjPhN5NyuOupLxVuG8axQjPAg0cdbY2IJl2wbZxnk_rDF2wdso40G89MfGb89nRdqfHAdHBUnHU0iB4Re/s1600/rosepiagheManoscritto+in+pergamena%252C+scritto+in+gotico+per+l%25E2%2580%2599uso+in+un+monastero+Cistercense%252C+forse+quello+di+Saint-Remi-lez-Rochefort%252C+collabile+tra+il+1490+e+il+1510..jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="644" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcnA48JYrRwejMVuOQ969lG9uPRF7LIuBt1c0i4NwnK7famZ1dAT5Aneh8h_-QjPhN5NyuOupLxVuG8axQjPAg0cdbY2IJl2wbZxnk_rDF2wdso40G89MfGb89nRdqfHAdHBUnHU0iB4Re/s320/rosepiagheManoscritto+in+pergamena%252C+scritto+in+gotico+per+l%25E2%2580%2599uso+in+un+monastero+Cistercense%252C+forse+quello+di+Saint-Remi-lez-Rochefort%252C+collabile+tra+il+1490+e+il+1510..jpg" width="320" /> </a></div>
Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-34171479977690946512014-01-29T05:08:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.798-08:00KABBALAH EBRAICA - COSMOGONIA di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH3jpFanxYywx74aHi4cy_TjhOqlzZSfZ2475Digpu3Yf8MoSNaGDyFuQ7Vsf5zBMgNPm4AppegcT_7d8KzXkuMPpA_4VPNzyefqq0O1YSt3gY0stuUIcGBKuLCtfhspfVgxUE_o9NJ-Yl/s1600/Ein-Sof.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1337" data-original-width="1028" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH3jpFanxYywx74aHi4cy_TjhOqlzZSfZ2475Digpu3Yf8MoSNaGDyFuQ7Vsf5zBMgNPm4AppegcT_7d8KzXkuMPpA_4VPNzyefqq0O1YSt3gY0stuUIcGBKuLCtfhspfVgxUE_o9NJ-Yl/s320/Ein-Sof.jpg" width="246" /></a></div>
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Secondo la Cabalà Lurianica, chiamata così perché prende il nome dal suo ideatore, Rabbi Ytzhak Luria (1534 – 1572), la Luce divina è discesa nel mondo fisico nel momento in cui l’Altissimo (YHWH) ha avviato il “processo di ritrazione” (Tzimtzum) creando intorno a sé uno spazio vuoto (lo Zohar indica questo spazio vacuo con il termine Tehiru) che a sua volta diede origine al regno fisico o mondo delle forme per mezzo della Luce infinita (Or En Sof) rimasta impressa in quella sede.<br />
<br />
<br />
In questo modo ebbe origine la prima forma geometrica in assoluto, base stessa del Cosmo: un cerchio perfetto.<br />
<br />
<br />
Lo spazio svuotato di Luce preservò tuttavia l’impronta del Divino, la Luce originaria (Reshimu).<br />
<br />
Tramite un canale, una linea verticale, la Luce esterna penetrò nello spazio vuoto creato manifestandosi in dieci cerchi concentrici. <br />
<br />
<br />
Attraverso questa ritrazione/contrazione divina, grazie alla rottura dei “vasi” (Sheviràt hakelìm), espressioni delle Sephiroth dell’Albero della Vita (Etz Haim), la Luce dell’Eterno ha potuto animare la materia dando origine a tutto il creato.<br />
<br />
<br />
I “vasi” non poterono reggere l’urto e di conseguenza contenere tale Potenza divina emanata dalla Luce primordiale dell’Eterno.<br />
<br />
<br />
Secondo molti esperti di Kabbalah, nella Cabala lurianica vi sarebbe concentrata tutta la metafisica della mistica ebraica, ovvero quella scienza esoterica che, al di là di ciò che viene esposto dall’ortodossia, tratta, nello specifico, dei principi universali che stanno dietro la creazione del mondo fisico e del mondo incorporeo.<br />
<br />
<br />
La dottrina fondata da Yitzhak Luria ha infatti rivoluzionato nel XVI secolo tutto il pensiero cabbalistico precedente portando nuovi concetti cosmogonici rendendoli in sintonia con l’aspetto esoterico della Torah.<br />
<br />
<br />
L’Arì (abbreviazione di Ashkenazi Rav Yitzhak Luria), oltre ad essere stato il fondatore della Scuola Lurianica di Kabbalah, fu considerato il più grande cabbalista del tempo e, ancora oggi, tutti i più grandi cabbalisti si rifanno alla sua scuola di pensiero e alla teoria da lui elaborata della rottura dei “vasi” (Sheviràt hakelìm).<br />
<br />
<br />
Nell’Europa del Medio Evo il concetto di “ricostruzione” dei cosiddetti “vasi”, intesi come livelli di coscienza da edificare nuovamente nell’interiorità dell’uomo era un punto centrale anche dell’Ermetismo. <br />
<br />
Attraverso varie pratiche volte all’incanalamento delle energie presenti nel corpo umano, gli alchimisti avrebbero dovuto conquistare uno stadio elevato di consapevolezza che gli avrebbe addirittura permesso di trascendere la materia e con essa tutte le leggi della fisica per mezzo della cosiddetta Opera: la creazione di un nuovo ed immortale corpo sottile, il “Corpo di Luce” (Merkabah/Merkavah).<br />
<br />
<br />
Queste nozioni, che sono alla base della locuzione benedettina “Ora et Labora” (“Prega e Lavora”), oltre ad essere concetti propri del Cristianesimo esoterico, dell’Ermetismo e dell’Alchimia medievale, erano e sono tutt’oggi ben vive in gran parte della Mistica ebraica.<br />
<br />
<br />
" In principio Dio creò il cielo e la terra. [2] Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. [3] Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu".<br />
(Genesi 1:1-3)<br />
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Continua...<br />
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Per maggiori Info. potete acquistare il seguente libro dove troverete i medesimi concetti: <br />
<a href="https://www.youcanprint.it/corpo-mente-e-spirito-spiritualismo/krishna-e-la-metafisica-del-divino-amore-9788827843154.html">https://www.youcanprint.it/corpo-mente-e-spirito-spiritualismo/krishna-e-la-metafisica-del-divino-amore-9788827843154.html </a><br />
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Michele P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV8uZi5FZ5UKNtIcjwVlEFyKZFuGwvWQxCKFiizPxzd5TpkuIkUhD4jOEYHuRvi0mezztWmULXNyV4c8DNkhN7leJxZvKhtn_NRNaFl-QznU5Zy_DtUueapquUANuoyb0EqlF3jzqm7UnP/s1600/bereshit-big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="486" data-original-width="800" height="194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV8uZi5FZ5UKNtIcjwVlEFyKZFuGwvWQxCKFiizPxzd5TpkuIkUhD4jOEYHuRvi0mezztWmULXNyV4c8DNkhN7leJxZvKhtn_NRNaFl-QznU5Zy_DtUueapquUANuoyb0EqlF3jzqm7UnP/s320/bereshit-big.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-1956152948655876232014-01-29T01:14:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.741-08:00L'INTERPRETAZIONE ESOTERICA DEL CARRO DI ARJUNA E LE COMPARAZIONI CON LA MERKAVAH DELLA MISTICA EBRAICA di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzrqr3Eq8Bq6LXe4TC4QiPLYQPQxIGp0gNz_0ruDlUnOkzeumeL77sO022XhRf3AVQwzEkAmCNDR62H2IQrq_geGMd5hOhvm4jnQisuTfHw3aAjqcwcq3B7ZIIDfk6iZXiZqld4jmmmNhm/s1600/mahabarata-2_f_improf_1280x720.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzrqr3Eq8Bq6LXe4TC4QiPLYQPQxIGp0gNz_0ruDlUnOkzeumeL77sO022XhRf3AVQwzEkAmCNDR62H2IQrq_geGMd5hOhvm4jnQisuTfHw3aAjqcwcq3B7ZIIDfk6iZXiZqld4jmmmNhm/s320/mahabarata-2_f_improf_1280x720.jpg" width="320" /></a></div>
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Spezzone tratto dal libro "Krishna e la metafisica del Divino Amore" di Michele Perrotta:<br />
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Secondo la nostra personalissima interpretazione esoterica, la vicenda presentata nella Bhagavad Gita sarebbe comparabile ad un elevato stato di coscienza legato al concetto di Merkavah, il carro o cocchio divino, presente nella tradizione cabbalistica del mondo ebraico.<br />
<br />
<br />
La guerra di Kuruksetra si svolge, infatti, su un carro (qui vi sarebbe il richiamo al cocchio celeste che vide il profeta Ezechiele nella Bibbia). <br />
<br />
E’ attraverso questo mezzo che Krishna, archetipo del lobo destro legato all’intuito e alla fantasia, agisce da cocchiere e consigliere di Arjuna, espressione simbolica del lobo sinistro (lobo connesso alla razionalità).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiM5fKbSjggvvS6QKeKWkRqq31HQm2pglRI3yXC7iLzd0pw87CYSxUcFtcqjf9YR0NkTRiryn6o2BoMO3tJRshZIV-pQWrgXgovQGWoSWYluFp-bVoMqzE4URCU-KKMs1q0ujIZHksXx0x/s1600/arj.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="647" data-original-width="918" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiM5fKbSjggvvS6QKeKWkRqq31HQm2pglRI3yXC7iLzd0pw87CYSxUcFtcqjf9YR0NkTRiryn6o2BoMO3tJRshZIV-pQWrgXgovQGWoSWYluFp-bVoMqzE4URCU-KKMs1q0ujIZHksXx0x/s320/arj.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
Il carro in questione, quindi, è simbolo del nostro cervello, lo strumento principale con cui possiamo contemplare, indirizzare, e allo stesso tempo veicolare, tutti nostri pensieri e le nostre energie psichiche. <br />
<br />
<br />
Tutto il corpo umano agisce grazie a ciò che comanda il cervello.<br />
<br />
L’invito nascosto (sotterraneo/esoterico) della Bhagavad Gita, così come per certi versi anche quello della Bibbia, sarebbe dunque quello di non avere più una netta separazione tra il lobo destro (“Oriente”) e il lobo sinistro (“Occidente”) del cervello affinché si possa realmente ottenere la visione trascendentale che, attraverso una profonda meditazione, tutti i “meritevoli” possono ottenere per sperimentare lo stadio multidimensionale della realtà; si tratta di una visione estatica analoga a quella dovuta allo sviluppo del terzo occhio (la visione interiore) che nelle filosofie orientali viene associata al sesto Chakra, Ajna, situato al centro della fronte. <br />
<br />
<br />
Nella Bibbia tutto questo viene esposto, se pur in modo diverso, anche nella vicenda del profeta Elia o del patriarca Enoch, dove vengono adottati gli stessi termini: Carro; Cavalli di fuoco; Cocchio, espressioni simboliche totalmente connesse all’elevazione spirituale e all’edificazione del Corpo di Luce.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlQ2EFxHGhimoPlxw37LYR-Wap0kepnfQGij55-Z994tdPAbbEuTOwbEmbfUhh41O9gfs-OzoBl0wIh19PTmZNUDLbtjdL05Qza6FKqtwbioS7F208x-FgomtI-4OcVy6Kmz0e8FgqL60t/s1600/Ezekiel%2527s_vision.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="323" data-original-width="417" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlQ2EFxHGhimoPlxw37LYR-Wap0kepnfQGij55-Z994tdPAbbEuTOwbEmbfUhh41O9gfs-OzoBl0wIh19PTmZNUDLbtjdL05Qza6FKqtwbioS7F208x-FgomtI-4OcVy6Kmz0e8FgqL60t/s320/Ezekiel%2527s_vision.jpg" width="320" /></a><br />
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<br />
La Merkavah o “Misticismo del carro” rappresenta il “veicolo” o Corpo di Luce, spesso rappresentato da una stella tetraedro a otto punte, creato per proiettare la coscienza del mistico verso altri mondi e/o altre dimensioni.<br />
<br />
Si tratta sostanzialmente di un corpo sottile (corpo mentale) o mezzo eterico che permetterebbe all’iniziato a questa pratica segreta di sperimentare la coscienza multidimensionale in totale connessione con il tutto. <br />
<br />
<br />
Con questo nome si fa riferimento anche ad una antica scuola di misticismo ebraico che si focalizzava sulle visioni spirituali del profeta Ezechiele descritte nel primo capitolo del Libro di Ezechiele e della letteratura Hekhalot, la quale riporta le storie di ascese ai cosiddetti “palazzi celesti”. <br />
<br />
Ovviamente questi “palazzi” non devono essere intesi letteralmente come costruzioni fisiche poiché, in realtà, sarebbero espressioni simboliche dell’ascesi mistica a più livelli che la coscienza affronterebbe in prima persona in questo complesso viaggio mistico. <br />
<br />
Ricordiamo che questa scienza esoterica segreta, essendo pericolosa per le potenti energie che poteva scaturire, era iniziatica e quindi proibita ai profani. <br />
<br />
<br />
Le omelie sulla Merkabah consistevano in descrizioni dettagliate di cieli a livelli multipli, di solito in numero di sette come gli stessi Chakra, spesso custoditi dagli angeli e circondati da fiamme e fulmini: espressioni simboliche dei guardiani della soglia che il mistico deve saper riuscire a superare.<br />
<br />
Il più alto dei cieli contiene sette palazzi (Heikhalot) e nel palazzo più interno risiede un’immagine divina suprema (la “Gloria di Dio”/Kavod) seduta su un Trono, circondata da schiere maestose di angeli che cantano le lodi dell’Altissimo. <br />
<br />
<br />
La parola ebraica Merkavah, (“carro” o “biga”/ “cocchio”), derivante dalla radice consonantica r-k-b, con significato “cavalcare”, è usata nel Libro di Ezechiele (Ezechiele 1:4-26) con riferimento al carro/trono di Dio con angeli detti Chayyot (“esseri viventi”o “creature”).<br />
<br />
La visione di Ezechiele ebbe luogo agli inizi della sua missione profetica. <br />
<br />
Questa potente visione del Trono di Dio è preliminare e funzionale alla consegna di un libro sacro che ha l’incarico di predicare questa scienza spirituale segreta (Ezechiele 3:4). <br />
<br />
Per maggiori approfondimenti su questa tematica misterica propria del misticismo ebraico rimandiamo al Vol.2 del nostro saggio La Bibbia Rivelata – Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita. (<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php</a>) <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip8adQk5q47P1H2CkL6qG8md8XbbjKYrmrQ8HI0-MsfsInPC6v7Gqmj3YLIaStoilTIW_OM-cnAT5WQ2QtsdGHqD1eiYStoo54Xb0RpyiVbJxFr-jD3_Hp0HVvh27yC1aBsMg1oN5xOsK3/s1600/emisferi_cerebrali.gif" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip8adQk5q47P1H2CkL6qG8md8XbbjKYrmrQ8HI0-MsfsInPC6v7Gqmj3YLIaStoilTIW_OM-cnAT5WQ2QtsdGHqD1eiYStoo54Xb0RpyiVbJxFr-jD3_Hp0HVvh27yC1aBsMg1oN5xOsK3/s1600/emisferi_cerebrali.gif" /></a><br />
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<br />
Tornando al cervello umano, l’emisfero destro, rispetto a quello sinistro, trasmette alla corteccia celebrale impulsi ben precisi secondo i quali risulterebbe più semplice pensare per immagini invece che per concetti.<br />
<br />
Il lobo destro ha la capacità di percepire in modo globale una mappa o un insieme di immagini, cogliendo i rapporti presenti tra gli elementi che li compongono, ed ha la competenza di favorire l’istinto, la percezione, lo spirituale, l’intuito, l’onirico, l’esoterico (ciò che è nascosto alla vista comune), la fantasia, l’arte, la musica, etc., tutte facoltà tipiche dell’emisfero destro.<br />
<br />
<br />
Attraverso una profonda meditazione, come riportato in precedenza, si otterrebbe un’unione o un ponte tra i due emisferi del cervello che favorirebbe una sorta d’introspezione della realtà di tipo cosmico come accadde ad Arjuna nel paragrafo descritto in precedenza. <br />
<br />
<br />
Tutto ciò avverrebbe attraverso un processo che porta i due lobi del cervello ad interagire tra loro in armonia dopo una profonda meditazione per mezzo di un secondo processo psichico-emotivo ben preciso.<br />
<br />
In questo modo, secondo i principi dello Yoga, oltre a portare nel nostro tempio (corpo) frammenti della Luce divina, si otterrebbe una visione non dualistica delle cose dove sarebbe possibile comprendere e sperimentare in prima persona, attraverso l’esperienza diretta, che tutto è Uno e al tempo stesso scisso da quest’ultimo nel regno fisico.<br />
<br />
<br />
La realtà è infatti duale nel mondo materiale, maschile e femminile, giorno e notte, etc., etc., mentre risulta essere unica nel mondo spirituale dove però resta sempre dipendente dall’Ente Supremo: Dio.<br />
<br />
<br />
Le scritture vediche ci dicono che a donare il carro ad Arjuna fu Agni, il dio del fuoco, un importantissimo Deva del pantheon indù, archetipo del “Principio Igneo” che genera nell’iniziato a livello sottile “Luce” e “Calore” (poteri mistici).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimtF4ZXBj1Gs5Y4JxR05zChWZCo0-Ky0KP2R1ldkS5Jd_hmsPS9AIBu_eKRkluS3sDFowUyTD_X824vDYHwpRKuNNE3qfVNuu9ucipgWjwVeDx7QzEnm0wIN2lcsxIR1JwZgNysoU9RD5N/s1600/agni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="431" data-original-width="352" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimtF4ZXBj1Gs5Y4JxR05zChWZCo0-Ky0KP2R1ldkS5Jd_hmsPS9AIBu_eKRkluS3sDFowUyTD_X824vDYHwpRKuNNE3qfVNuu9ucipgWjwVeDx7QzEnm0wIN2lcsxIR1JwZgNysoU9RD5N/s320/agni.jpg" width="261" /></a><br />
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<br />
Nella tradizione orientale Agni simboleggia l’Ariete, ed è figlio del cielo e della terra, rispettivamente di Dyaus e Prthivi. <br />
<br />
Questa divinità, secondo il Bhāgavata Purāṇa, uscì dalla bocca di Vishnu all’inizio della creazione.<br />
<br />
<br />
Agni è la divinità del fuoco ed incarna la potenza della Luce divina; è menzionato nella tradizione vedica come un invincibile guerriero e Signore del luogo della cremazione.<br />
<br />
<br />
Il suo fuoco brucia i demoni (Asura) che tentano di dissacrare i sacrifici ed egli è anche ritenuto il mediatore tra gli uomini e i Deva.<br />
<br />
Questo fuoco, in sostanza, rappresenta il fuoco sacro che viene inoltre associato alla “Dea Kundala” (arrotolata) o Kundalinī (nota 58), il serpente eterico o “serpente di fuoco” della tradizione yogica, l’energia creatrice dell’universo che nell’uomo è “arrotolata” alla base della spina dorsale e che, sotto forma di Śakti (Potenza), risveglia i sette Chakra e fa proiettare la coscienza dello yogi verso superiori stadi esistenziali.<br />
<br />
<br />
La fioritura (Sphurati) di tutti e sette i Chakra trasforma sostanzialmente il normale sentiero che percorre il sè in una “via regia” volta all’illuminazione.<br />
<br />
I medesimi archetipi sono comparabili e comprensibili, se pur in modo non del tutto identico, attraverso un attento studio sull’Albero della vita cabbalistico (nota 59) dove tra le Sephirot (nota 60) più elevate (la triade superiore), ci riferiamo soprattutto a quella situata sotto Kether, nella parte destra dell’albero, ovvero a Chokmà (la Sefirà legata all’intuito mentre l’altra è Binà, associata alla razionalità), si ottengono le visioni e le intuizioni associate alla folgore o al cosiddetto “lampo di genio”, analogo al Nous (νοῦς), la “divina ragione” che, secondo il pensiero degli antichi filosofi greci, avrebbe la facoltà di far comprendere solo ad alcuni le realtà superiori sconosciute ai più.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_nIdNYRCMDzgkVhs7keAyJiuxsqgToVXwpw2QN9v7Uchg9nMY1eFqE0FMEvTCOJDO2RZ7uSBaswaWwegIsC8ZT25K52ySLAzQISDflwsNw8MtWegIRTjx8prxg0PyVJsLTBp8g3r3z8kg/s1600/7.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_nIdNYRCMDzgkVhs7keAyJiuxsqgToVXwpw2QN9v7Uchg9nMY1eFqE0FMEvTCOJDO2RZ7uSBaswaWwegIsC8ZT25K52ySLAzQISDflwsNw8MtWegIRTjx8prxg0PyVJsLTBp8g3r3z8kg/s1600/7.jpg" /></a>Il concetto legato alla folgore è strettamente connesso alla Gnosi o “conoscenza celeste”, e quindi ad una conoscenza trascendentale che edifica in qualche modo e in maniera diretta il divino nell’uomo conducendolo a condizioni coscienziali elevatissime; questa sublime conoscenza è legata, come appena espresso, anche all’ascesi stessa di Kundalinī che si sveglia e ascende a livello sottile all’interno dell’uomo per far proiettare la coscienza del mistico nelle dimensioni astrali dove non esiste né spazio e né tempo. <br />
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I 7 Chakra sono comparabili ai 7 cieli o ai 7 palazzi dove ascende la Merkavah, e questi simboli sono inoltre associati ai 7 sigilli dell’Apocalisse di Giovanni in cui il Cristo, rappresentazione simbolica della nostra parte divina, situata all’interno di noi, analogamente al concetto di Paramātmā, è il solo a poter aprire (nella nostra prefazione avevamo ricordato l’importanza del numero 7 negli ambienti iniziatici).<br />
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Nel Vana Parva, il terzo dei diciotto libri presenti all’interno del Mahābhārata, viene raccontato di come Arjuna, dopo il suo straordinario incontro con Shiva sulle montagne, visitò i pianeti celesti vivendo esperienze straordinarie attraverso un “carro” dove in quell’occasione potette addirittura interloquire con suo padre Indra, re degli esseri celesti.<br />
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Tutto questo, a nostro avviso, non avvenne su questo piano di realtà bensì mediante uno stato alterato di coscienza in cui fu possibile utilizzare il corpo astrale o Corpo di Luce (Merkabah) per visitare questi pianeti superiori. Non è infatti possibile arrivare in quelle dimensioni, più sottili e allo stesso tempo più intense della nostra, con il corpo fisico.<br />
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In conclusione, come la Merkavah, “il cocchio celeste” di Ezechiele, anche il “carro” di Arjuna rappresenta simbolicamente un mezzo per l’ascesi mistica; una via verticale che tutti quanti noi, se siamo degni e se Dio lo consente, possiamo intraprendere e sperimentare nel nostro intimo: è il viaggio della coscienza in altri “piani di realtà” in perfetta beatitudine.<br />
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Si tratta sostanzialmente di un “mezzo” eterico simile al concetto di Vimāna che i Deva utilizzano per spostarsi nei vari “mondi” e dimensioni.<br />
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Per la mistica ebraica esistono quattro livelli di Merkavah, ognuno per ogni “universo/mondo cabbalistico” (Olamot): Atzilut, Briah, Yetzirah, Assiah.<br />
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Secondo la tradizione orale ebraica, si dice che addirittura Dio stesso sperimenterebbe questo “mezzo eterico” per discendere nel nostro mondo, in sostanza per illuminare le coscienze dei giusti e rettificarle mediante l’ irradiazione della Luce divina.<br />
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Il concetto di Merkavah o Merkabah sarebbe inoltre strettamente legato alla realizzazione interiore e alla costituzione del Corpo di Luce; non si tratta di un veicolo materiale o di un oggetto volante fisico come sostengono invece gli ufologi i quali citano per dar forza alle loro teorie il Vaimānika Śāstra (nota 61), un testo controverso risalente agli inizi del XX secolo scritto in sanscrito e spacciato per un antico libro sacro dell’India dove si menzionano i Vimana, indicati come “macchine volanti degli dèi” capaci di volare grazie all’utilizzo dell’energia solare.<br />
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<br />
Questo libro particolarmente sospetto fu pubblicato in forma scritta nel 1919 ed è tutt’oggi oggetto di discussioni tra chi lo considera un prezioso documento e chi lo definisce invece come un falso clamoroso.<br />
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In realtà questi potenti velivoli descritti in vari scritti indiani sono da intendere come corpi sottili capaci di trasportare la coscienza degli individui nelle sfere del sovrasensibile e nelle varie dimensioni, in altri piani di realtà.<br />
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<br />
Spesso questi mezzi vengono rappresentati trainati da cavalli o da un cigno (Haṃsa), ovvero da una simbologia specifica, di tipo strettamente iniziatica, che rimanda, secondo ciò che viene insegnato dalla tradizione indù, alla pratica meditativa, e quindi, analogamente al concetto della Merkavah ebraica, questi Vimana rappresenterebbero il prodotto interiore di un particolare processo mistico realizzato dai Deva o dagli yogin e non astronavi provenienti da altre galassie.<br />
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Il cigno o haṃsa, oltre a rappresentare la meditazione, il controllo del respiro (inspirazione- espirazione) e del Prâna, è un simbolo della nostra anima che migra da un’esistenza all’altra, e quindi, a maggior ragione, indica una simbologia spirituale che nulla ha a che vedere con una presunta ed avanzata tecnologia aeronautica bensì un preciso stato del sé di colui che tende al cielo “cavalcando il cigno” per raggiungere l’illuminazione.<br />
<br />
Una volta raggiunto questo obiettivo, immergendosi nel Samādhi, il mistico acquisisce il grado di Paramahamsa, ovvero colui che dissolve l’ego e va “oltre il cigno” per poi divenire un Siddha, un essere perfetto che, pur avendo ancora il corpo fisico, è tuttavia un’entità realizzata pronta a viaggiare nei vari mondi.<br />
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<br />
Solo allora il mistico può andare oltre quest’ultima illusione (Māyā) e divenire un Avadhūta, “colui che ascende al cielo e passa oltre” (tutte queste tappe sono espressioni o gradi della realizzazione interiore).<br />
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Nelle ere precedenti alla nostra attuale, come abbiamo già avuto modo di spiegare, la materia era meno densa e questo, molto probabilmente, facilitava i Deva, che hanno una struttura corporea differente da quella umana, e gli uomini ad interagire con la manifestazione materiale (Prakṛti) in maniera diversa da come ci rapportiamo noi oggigiorno.<br />
<br />
Secondo la letteratura vedica nell’antichità era più facile intercedere con entità non di questo mondo proprio perché la materia non aveva contaminato in tutto e per tutto la realtà circostante, come invece accadde dall’avvento del Kali Yuga.<br />
<br />
Anche per questo motivo il carro di Arjuna non è da considerarsi solo un mezzo simile a quelli che conosciamo noi oggi bensì uno strumento eterico capace di trasportare la coscienza individuale in altri piani di realtà del tutto eterici e non fisici (se non altro non solidi o intensi come il nostro piano di realtà).<br />
<br />
<br />
Dobbiamo comprendere che tali mezzi non si spostano nell’universo materiale o nel cosmo da un punto A ad un punto B bensì trasferendo il corpo etereo del vettore presso altre realtà o dimensioni più impalpabili rispetto alla nostra realtà fisica. <br />
<br />
Anche per queste ragioni sosteniamo che gli ufologi sbagliano nell’ostinarsi a vedere mezzi volanti fisici o astronavi aliene nei testi sacri.<br />
<br />
A differenza dell’esoterista, del simbolista, e dello spiritualista, che scorge invece in tutto ciò un significato più profondo legato a determinati concetti spirituali volti alla trascendenza e/o all’edificazione interiore, l’ufologo ci vede sempre e solo lo zampino degli alieni.<br />
<br />
Tutto ciò è solo un piccolo assaggio di cosa realmente può testimoniare, celare, e al tempo stesso trasmettere l’aspetto simbolico di un testo sacro di cui i mistici erano i veri custodi.<br />
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Questi archetipi, racchiusi nei racconti presenti nelle varie tradizioni sacre, sono senza tempo e provengono da un altro piano di realtà molto più elevato e più sensibile del nostro, e per essere compresi nel migliore dei modi sarebbe preferibile riuscire a conquistare un’iniziazione.<br />
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<br />
Se non si è iniziati a tali misteri, infatti, tutto ciò può essere frainteso e non compreso nella corretta maniera, ed è proprio per questo motivo che oggigiorno molti confondono il contenuto narrativo e simbolico delle Sacre Scritture interpretandole erroneamente.<br />
<br />
<br />
Questi insegnamenti, rivestiti di potenti simboli e immagini, essendo universali e senza tempo, aiutano, ancora oggi, ogni anima condizionata a trovare quella forza interiore e quella rettitudine collocata nella via intima che migliora l’esistenza per mezzo della rinascita spirituale.<br />
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<br />
«“Dopo avermi raggiunto, le grandi anime, yogi colmi di devozione, non tornano mai più in questo mondo temporaneo e pieno di sofferenza perché hanno ottenuto la perfezione più alta.<br />
Tutti i pianeti del mondo materiale, dal più alto al più basso, sono luoghi di miseria dove nascita e morte si susseguono ripetutamente. Ma chi raggiunge la Mia dimora, o figlio di Kunti, non rinasce più”».<br />
(Bhagavad Gita Cap.8 verso 15-16)<br />
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Continua…<br />
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MICHELE P.<br />
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<br />
...Lo scopo di queste difficilissime pratiche cabalistiche, che conducono alla “visione del carro/cocchio” di Ezechiele (Merkavah), sono volte alla contemplazione dell'Eterno e a divenire un tutt’uno con la Sua essenza attraverso un'esperienza diretta.<br />
Tutto ciò è comparabile a dei viaggi per esplorare lo “spazio” interiore, le sfere o le dimensioni astrali. <br />
Queste operazioni di natura mistica sarebbero strettamente legate alla costituzione del Corpo di Luce; non si tratta, quindi, di fenomeni esterni a noi o di veicoli materiali come ad esempio oggetti volanti fisici come sostengono invece gli ufologi, ma si tratterebbe, invece, di un'emanazione di un corpo sottile capace di trasportare la coscienza del mistico nelle differenti sfere del sovrasensibile o nelle diverse dimensioni.<br />
Molti cultori della Paleoastronautica oggi giorno scambiano erroneamente la Merkavah, e analogamente il Kavod, in astronavi aliene guidate da entità extraterrestri, allorchè basterebbe informarsi sulle fonti dei Midrashim (“normali”) o nella letteratura degli Heikhalot, dove i termini che finiscono con la parola Kavod indicano la “Gloria” di Dio come profonda ricerca mistica a cui è chiamato nella ricerca il puro devoto e non navicelle spaziali. <br />
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Ma andiamo ad esaminare queste complesse tematiche più dettagliatamente nelle righe che seguono.<br />
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INTRODUZIONE ALLA MERKABAH<br />
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La Tradizione Sacra e le diverse scuole misteriche chiamano Merkaba (Merkabah), “Corpo di Luce”, o più esattamente “Corpo di Gloria”, o Merkavah , “Carro Divino” o “Trono di Dio”, un processo interiore che porta il mistico ad ottenere una trasformazione del Sè a seguito di un duro e lunghissimo percorso meditativo e soprattutto operativo, che comporta ad uno sforzo fisico ed emotivo su sé stesso e che è capace di congiungere e rendere in comunione l’Io con Dio. <br />
<br />
Tale processo mira alla difficilissima impresa di riuscire a costituire e a manifestare il famoso Corpo di Luce delle tradizioni esoteriche. <br />
<br />
Questi insegnamenti, oltre che nell’alchimia medievale, la quale curava molto gli aspetti di matrice esoterica inerenti alla trasformazione delle energie sottili, erano presenti e ben radicati nel mondo giudaico, soprattutto nella Kabbalah, più precisamente nella letteratura denominata Ma‛ăsēh Merkābāh. <br />
<br />
<br />
Molti gruppi mistici, che erano incentrati sull’interpretazione esoterica della “visione del Carro” del profeta Ezechiele (da qui il concetto di Merkavah - “carro celeste”), ereditarono questa conoscenza segreta dagli gnostici greci e persiani i quali a loro volta l’avevano ereditata da una tradizione caldea di origine arcaica sumera. <br />
Lo stesso Avraham (Abramo), padre delle tre religioni monoteiste, proveniva da questi luoghi; si dice infatti che fosse di Ur, un’antica città della bassa Mesopotamia. <br />
<br />
Questa scienza del “Carro Divino”, insegnata esclusivamente nelle scuole misteriche, era sottoposta ad una rigida selezione e, secondo alcune tradizioni, lo studio della “visione del Carro celeste” era proibito a coloro che non avevano ancora compiuto quarant’anni. <br />
<br />
Quaranta sono pure gli anni passati da Mosè nel deserto per costituire il “popolo di Dio”, e sono analoghi ai quaranta giorni dell’iniziazione intima di Cristo avvenuta nel deserto narrata nel Vangelo. <br />
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<br />
Il numero quaranta ha quindi una valenza simbolica non di poco conto all’interno della Sacra Scrittura. <br />
<br />
Nel mondo ebraico circolano molte leggende su questa antica e segreta dottrina, tra le più curiose vi sarebbe quella secondo cui alcuni discepoli sarebbero impazziti o addirittura rimasti folgorati dalle potenti energie derivanti da questa potente meditazione. <br />
<br />
<br />
Secondo alcune storie che circolano in ambienti cabalistici diversi apprendisti presero addirittura fuoco nel tentativo di imitare l’ascesa al Trono Divino (Merkavah) del profeta Ezechiele. <br />
<br />
Sostanzialmente questi insegnamenti servivano per far un ritorno allo stato spirituale dell’essere dopo la caduta, ovvero prima che l’anima prendesse corpo e divenisse un essere vivente materiale soggetto al giogo del piacere dei sensi, come viene ricordato nell’altro importantissimo libro della Kabbalah: Ma’aseh Bereshit (“Libro della Creazione”). <br />
<br />
<br />
Questa conoscenza segreta, oltre che nel misticismo ebraico, in passato era presente all’interno della confraternita degli Esseni. Successivamente questa dottrina mistica fu abbracciata dagli gnostici e, infine, fu adottata dalle diverse scuole misteriche occidentali: alchimisti e confraternite segrete tra cui i Rosa+Croce eredi degli insegnamenti segreti della Radix Davidis. <br />
<br />
Tali segreti, secondo le concezioni delle antiche tradizioni iniziatiche, erano rivelati solo ai meritevoli e ai timorati di Dio. <br />
<br />
«Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: “Perché parli loro in parabole?”. Egli rispose: “Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono” ». (Matteo 13:10-13) <br />
<br />
<br />
Questa complessa tematica non è materia per profani (“coloro che sono al di fuori del Tempio”) proprio perché, da sempre, i mistici siedono al di sopra delle moltitudini. <br />
<br />
Continua… <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
MERKAVAH (IL CARRO O “GLORIA DI DIO”) <br />
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<br />
La Merkavah o Misticismo del carro, analogamente alla Mer-Ka-Ba, parole egiziane che significano MER (Luce), KA (Spirito) e BA (Corpo), simboleggia il “veicolo” o Corpo di Luce, spesso rappresentato da una stella tetraedro a otto punte, creato per proiettare la coscienza del mistico verso altri mondi e/o altre dimensioni. <br />
<br />
Si tratta sostanzialmente di un corpo sottile o mezzo eterico che permetterebbe all’iniziato a questa dottrina segreta di sperimentare la coscienza multidimensionale in totale connessione con il tutto. Con questo nome si fa riferimento anche ad una antica scuola di misticismo ebraico che si focalizzava sulle visioni spirituali del profeta Ezechiele descritte nel primo capitolo del Libro di Ezechiele e della letteratura Hekhalot (vedere la Nota 55 all'interno del nostro saggio), la quale riporta le storie di ascese a “palazzi celesti”. <br />
<br />
<br />
Ovviamente questi “palazzi” non devono essere intesi letteralmente come costruzioni fisiche poiché, in realtà, sarebbero espressioni simboliche dell’ascesi mistica a più livelli che la coscienza affronterebbe in prima persona in questo complesso viaggio mistico. <br />
<br />
<br />
Il corpus principale della letteratura Merkabah fu composto in Israele nel periodo che va dal 200 al 700 e.v. (era volgare) ancorché i riferimenti posteriori alla tradizione del “Carro” si possano trovare anche nella letteratura Chassidei Ashkenaz del Medioevo. <br />
<br />
<br />
Uno dei testi principali di questa tradizione è chiamato Ma’aseh Merkavah (“Opere del Carro”) dove troviamo scritto le seguenti parole: <br />
<br />
«“ Che Tu sia benedetto per sempre sul trono di gloria. Tu che dimori nelle stanze delle Altezze e nel luogo della sublimità. Poiché Tu hai rivelato i misteri e i misteri dei misteri e i segreti e i segreti dei segreti a Mosè e Mosè li ha rivelati a Israele... ”». (Maaseh Merkavah, vv. 11-15) <br />
<br />
<br />
L’opera del XII secolo La guida dei perplessi di Mosè Maimonide (1135-1204) fu in parte intesa a spiegare i passi del Ma’aseh Bereshit e del Ma’aseh Merkabah. <br />
<br />
<br />
Nel terzo volume Maimonide inizia l’esposizione dei brani mistici delle dottrine esoteriche presenti nei passi inerenti alla Merkavah giustificando questo “oltrepassare i confini permessi” con allusioni all’istruzione diretta. In quest’opera Maimonide spiega praticamente i concetti mistici basilari mediante termini che fanno riferimento alle Sfere, agli Elementi e alle Intelligenze. <br />
<br />
In questi capitoli tuttavia vi sarebbe ancora ben poco che possa fornire una spiegazione diretta e razionale su questa arcaica scienza esoterica poiché questa resta ancora oggi a tutti gli effetti una dottrina segreta proibita ai profani. <br />
<br />
«“Abbiamo spesso citato in questo trattato il principio dei nostri Saggi “non discutere la Merkabah anche in presenza di un solo alunno, eccetto che sia saggio e intelligente; e poi dagli solo i titoli dei capitoli.” Dobbiamo quindi iniziare con l'insegnamento di tali materie in base alla capacità dell'alunno e a due condizioni, in primo luogo, che egli sia saggio, cioè che abbia superato con successo gli studi preliminari e, in secondo luogo, che egli sia intelligente, di talento, lucido e di percezione rapida, cioè “abbia una mente propria", come i nostri saggi definirono” ». (La guida dei perplessi, cap. XXXIII) <br />
<br />
<br />
Continua… <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKLyQ8zsArCPBEgkUkv5OM7aot9yZf7fVOJ7UWfU07izCOIV7n2Kdc8ncBVPB8Ijd0sa_ZsGELPkaaq7eAnxX2UxdFXHMc7ztKdVbGpn2yKWp7TBq0bGyNedsM7XcZdti5KFasNtceMbPY/s1600/METATRON+CUBE+-+FIORE+DELLA+VITA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="751" data-original-width="1024" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKLyQ8zsArCPBEgkUkv5OM7aot9yZf7fVOJ7UWfU07izCOIV7n2Kdc8ncBVPB8Ijd0sa_ZsGELPkaaq7eAnxX2UxdFXHMc7ztKdVbGpn2yKWp7TBq0bGyNedsM7XcZdti5KFasNtceMbPY/s320/METATRON+CUBE+-+FIORE+DELLA+VITA.jpg" width="320" /></a><br />
Cubo di Metatron con Fiore della Vita al suo interno (codice della Creazione)<br />
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*******<br />
<br />
Seguono alcuni paragrafi tratti dal libro di Gershom Scholem “La Cabala” Ediz. Mediterranee per facilitare il lettore in questa difficilissima tematica: <br />
<br />
<br />
ESOTERISMO APOCALITTICO E MISTICISMO DELLA MERKABAH<br />
<br />
<br />
Dal punto di vista cronologico è nella letteratura apocalittica che vediamo apparire per la prima volta idee di carattere specificamente mistico riservate agli eletti. Gli studiosi non sono d’accordo nel ritenere se le origini di questa letteratura siano da ricercare tra i farisei e i loro discepoli o tra gli esseni, ed è possibile che tendenze apocalittiche apparissero negli uni e negli altri. <br />
<br />
Sappiamo da Giuseppe che gli esseni possedevano una letteratura di contenuto tanto magico quanto angelologico. Il suo silenzio per quanto concerne le loro idee apocalittiche può essere interpretato come desiderio di nascondere ai lettori pagani questo aspetto dell’ebraismo contemporaneo. <br />
<br />
<br />
La scoperta delle testimonianze letterarie della setta di Qumran dimostra che queste idee vi avevano trovato ricetto. <br />
<br />
Essi possedevano il Libro di Enoch originale, sia in ebraico che in aramaico, benchè molto probabilmente fosse stato composto nel periodo antecedente alla scissione tra i farisei e i membri della setta di Qumran. <br />
<br />
<br />
In effetti, tradizioni simili a quelle incorporate nel Libro di Enoch pervennero al Giudaismo rabbinico al tempo dei tannaim e degli amoraim, ed è impossibile accertare con precisione il terreno di coltura di questo tipo di tradizione, fino a quando i problemi presentati dalla scoperta degli scritti di Qumran non saranno stati risolti. Il libro di Enoch fu seguito da testi apocalittici fino al tempo dei tannain e, in modi diversi, anche più tardi. <br />
<br />
La conoscenza esoterica contenuta in questi libri riguardava non soltanto la rivelazione della fine del tempo e dei suoi terrori, ma anche la struttura del mondo occulto e i suoi abitatori: il cielo, il Giardino dell’Eden, e Gehinnom, gli angeli e gli spiriti maligni, e il fato delle anime in questo mondo occulto. Vi sono poi rivelazioni relative al Trono di Gloria e al suo Occupante, che dovrebbero venire apparentemente identificate con “i meravigliosi segreti” di Dio, menzionati dai Rotoli del Mar Morto. <br />
<br />
<br />
Qui è possibile stabilire un nesso tra questa letteratura e le tradizioni assai più tarde relative al Ma’aseh Bereshit e al Ma’ashe Merkabah. Non soltanto il contenuto di queste idee è considerato esoterico ma anche i loro autori nascondono la propria individualità e i propri nomi, celandosi dietro personaggi biblici come Enoch, Noè, Abramo, Mosè, Baruch, Daniele, Ezra ed altri. Questa operazione, perfettamente riuscita, ha reso estremamente difficile per noi determinare l’ambiente storico e sociale degli autori. <br />
<br />
<br />
Tale modello pseudoepigrafico continuò nella tradizione mistica durante i secoli successivi. <br />
<br />
La chiara tendenza all’ascetismo quale mezzo per prepararsi alla ricezione della tradizione mistica, già attestata nell’ultimo capitolo del Libro di Enoch, diviene un principio fondamentale per gli apocalittici, gli esseni, e la cerchia dei mistici della Merkabah che li seguirono. <br />
<br />
Fin dall’inizio, questo ascetismo pietista suscitò un’opposizione attiva che portò ad abusi e persecuzioni divenuti in seguito fattori caratteristici dell’intera evoluzione storica delle tendenze pietiste (hasidut) nel Giudaismo rabbinico. I misteri del Trono costituiscono qui un tema particolarmente elevato che, in larga misura, stabilì il modello delle prime forme del misticismo ebraico. <br />
<br />
<br />
Questo non aspirava alla comprensione della vera natura di Dio ma a una percezione del fenomeno del Trono sul suo Carro, quale è descritto nel primo capitolo di Ezechiele, intitolato tradizionalmente Ma’aseh merkabah. <br />
<br />
I misteri del mondo del Trono, insieme a quelli della Gloria Divina che vi sono rivelati, sono nella tradizione esoterica ebraica, paralleli alle rivelazioni sul regno del divino nello Gnosticismo. <br />
<br />
<br />
Il XIV capitolo del Libro di Enoch, che contiene l’esempio più antico di questo tipo di descrizione letteraria, fu la fonte di una lunga tradizione visionaria della descrizione del mondo del Trono e dell’ascesa visionaria ad esso che troviamo nei libri dei mistici della Merkabah. <br />
<br />
<br />
Oltre alle interpretazioni, alle visioni e alle speculazioni basate sul Ma’aseh merkabah, altre tradizioni esoteriche cominciarono a cristallizzarsi intorno al primo capitolo della Genesi chiamato Ma’aseh Bereshit. <br />
<br />
Questi due termini furono successivamente usati per descrivere tali argomenti. Misnah e Talmud (Hag. 2:1, e la corrispondente Gemara nel Talmud babilonese e in quello di Gerusalemme) mostrano che, nel primo secolo dell’era comune, in queste aree esistevano tradizioni esoteriche e vi erano limiti severi alla discussione pubblica di questi argomenti: “La storia della creazione non deve essere esposta dinanzi a due persone, né il capitolo sul Carro dinanzi a una persona, a meno che questi sia un saggio e già abbia una comprensione dell’argomento”. <br />
<br />
<br />
Le indicazioni esistenti della partecipazione di Johanna b. Zakkai e dei suoi discepoli a questa sorta di esposizione provano che questo esoterismo poteva crescere nel centro stesso del Giudaismo rabbinico in fase di sviluppo e che di conseguenza questo Giudaismo aveva fin dall’inizio un aspetto esoterico particolare. <br />
<br />
<br />
D’altra parte è possibile che la nascita delle speculazioni gnostiche, non accettate dai rabbini, inducesse molti di loro a procedere con grande cautela e ad adottare un atteggiamento polemico. <br />
<br />
Tale atteggiamento è espresso nella continuazione della Misnah citata più sopra: “Chiunque ponderi su quattro cose, meglio sarebbe per lui che non fosse mai venuto al mondo: ciò che vi è sopra, ciò che vi è sotto. Ciò che vi era prima del tempo, ciò che vi sarà dopo”. <br />
<br />
<br />
Abbiamo qui la proibizione delle stesse speculazioni che sono caratteristiche dello Gnosticismo, così come è definito negli “Estratti dagli scritti dello gnostico Teodoto” (Extraits de Thèodote, a cura di F. Sagnard, 1948, para.78). <br />
<br />
<br />
In realtà, questa proibizione veniva largamente ignorata, a quanto si può giudicare dalle molte affermazioni di tannaim ed amoraim riguardanti tali argomenti e sparse nel Talmud e nei Midrashim. In cui un’epoca di risveglio spirituale e di profondi rivolgimenti religiosi, sorse nel Giudaismo un gran numero di sette con idee eterodosse, risultanti da una mescolanza di pulsioni interiori e di influenze esterne. <br />
<br />
<br />
Che esistessero o meno sette gnostiche alla periferia dell’Ebraismo prima dell’avvento del Cristianesimo è oggetto di congetture ma non vi è dubbio che esistevano minim (“eretici”) nel periodo tannaitico e soprattutto nel terzo e nel quarto secolo. In questo periodo una setta gnostica ebraica con nette tendenze antinomistiche era attiva a Sepphoris. <br />
<br />
<br />
Vi erano inoltre, ovviamente, gruppi intermedi dai quali i membri di queste sette acquisivano una vasta conoscenza del materiale teologico sul Ma’aseh beresit e sul Ma’aseh merkabah e tra questi devono essere inclusi gli Ofiti (adoratori del serpente) che erano sostanzialmente più ebrei che cristiani. <br />
<br />
<br />
Da questa fonte, una massa considerevole di tradizioni esoteriche venne trasmessa agli gnostici al di fuori del Giudaismo, i cui libri, molti dei quali sono stati scoperti nel nostro tempo, sono pieni di tale materiale che si trova non soltanto in testi greci e copti del II e del III secolo ma anche negli strati più antichi della letteratura mandaica, scritta in aramaico colloquiale. <br />
<br />
Nonostante tutte le profonde differenze nel punto di vista teologico, lo sviluppo del misticismo della Merkabah tra i rabbini costituisce una concomitante ebraica della Gnosi, e può venire chiamato “Gnosticismo ebraico e rabbinico”. <br />
<br />
<br />
In questi ambienti le idee teosofiche e le rivelazioni ad esse collegate si ramificano in molte direzioni, e quindi è impossibile parlare di un unico sistema. Fu creata inoltre una particolare terminologia mistica. In parte, essa si riflette nelle fonti del Midrashim “normali” mentre in parte è limitata alle fonti letterarie dei mistici: la letteratura dei heikhalot e del ma’aseh bereshit. <br />
<br />
Verbi come histakkel, zafah, iyyen, e higgi’s hanno significati specifici, e così pure i sostantivi come ha-kavod, ha-kavod ha-gadol, ha-kavod ha-nistar, mara di-revuta, yozer bereshit, heikhalot, hadrei merkabah e altri. <br />
<br />
<br />
Particolarmente importante è l’uso consacrato del termine Kavod (“gloria”), quale nome per indicare Dio come oggetto d’una profonda ricerca mistica (e non come un mezzo volante, UFO, n.d.a.), nonché l’area generale della ricerca teosofica. <br />
<br />
<br />
Questo termine acquisisce un significato specifico, distinto dal suo uso scritturale, già nel Libro di Tobit e alla fine del Libro di Enoch, e continua a venire usato in questo modo nella letteratura apocalittica. <br />
<br />
Per contrasto, l’uso della parola sod (“mistero”) in questo contesto era relativamente raro, e divenne generale soltanto nel Medioevo, mentre nei testi antecedenti viene usato più spesso raz (“segreto”). La terminologia della Merkabah si trova in un frammento d’inno nei Rotoli del Mar Morto, dove gli angeli lodano “l’immagine del Trono del Carro” (Strugnell). <br />
<br />
<br />
I membri della setta univano idee relative al canto degli angeli che stanno dinanzi al Carro, ad altre idee sui nomi e sui doveri degli angeli: e tutto questo è comune alla setta di Qumran e alle successive tradizioni del ma’aseh merkabah. <br />
<br />
<br />
Fin dall’inizio, queste tradizioni erano circonfuse da un alone di particolare santità. <br />
<br />
<br />
L’aggadah talmudica collega l’esposizione della Merkabah alla discesa del fuoco del cielo, che circonda colui che effettua l’esposizione. Nella letteratura dei heikhalot sono usate altre espressioni più ardite per descrivere il carattere emotivo ed estatico di queste esperienze. <br />
<br />
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<br />
<br />
Distinta dall’esposizione della Merkabah, che i rabbini davano durante la permanenza sulla terra, vi era la contemplazione estatica della Merkabah, un’esperienza compiuta come in un’ascesa ai cieli, cioè la “discesa alla Merkabah”, tramite l’entrata nel Pardes (“Paradiso” - di questo segreto cabbalistico ne parliamo nel primo volume del nostro saggio La Bibbia Rivelata - Iniziazione al Linguaggio esoterico della Sacra Scrittura). <br />
<br />
<br />
Questa non era soggetta all’esposizione e all’interpretazione, bensì alla visione e all’esperienza personale. <br />
<br />
La transizione, che ancora una volta collega la rivelazione dalla Merkabah alla tradizione apocalittica, è menzionata dal Talmud accanto alle tradizioni esegetiche (Hag.14b). Riguarda i quattro saggi che “entrarono nel pardes”. <br />
<br />
<br />
Il loro fato dimostra che qui ci troviamo di fronte ad esperienze spirituali raggiunte mediante la contemplazione e l’estasi. Simeon b. Azzai “guardò e morì”; Ben Zoma “guardò e fu colpito” (mentalmente); Elisha b. Avuyah, chiamato aher (“altro”), dimenticò il Giudaismo rabbinico e “tagliò i germogli”, diventando apparentemente uno gnostico dualista; solo R. Akiva “entrò in pace e discese in pace”, oppure secondo un’altra lettura, “ascese in pace e discese in pace”. <br />
<br />
<br />
Quindi R. Akiva, una figura centrale nel mondo del Giudaismo rabinico, è anche il legittimo rappresentante di un misticismo nell’ambito dei suoi confini. <br />
<br />
(Per maggiori Info su Rabbi Akiva:<br />
<a href="http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/rabbi-akiva-e-shimon-bar-yochai.html">http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/rabbi-akiva-e-shimon-bar-yochai.html</a>).<br />
<br />
<br />
Apparentemente, è per questo che Akiva e Ishmael, che era il suo compagno ed anche il suo avversario nelle questioni halakhiche, furono le colonne centrali e i principali portavoce nella successiva letteratura pseudoepigrafica dedicata ai misteri della Merkabah. <br />
<br />
<br />
Inoltre, il sorprendente carattere halakhico di questa letteratura dimostra che i suoi autori avevano solide radici nella tradizione halakhica e non nutrivano opinioni eterodosse. <br />
<br />
Negli ambienti mistici furono stabilite particolari condizioni per coloro che venivano ritenuti idonei ad essere iniziati alle dottrine e alle attività incluse in questi campi. <br />
<br />
<br />
Gli insegnamenti fondamentali venivano comunicati “in un sussurro” (Hag.13b; Bereshit Rabbah, a cura di Theodor Albeck (1965), 19-20). Le condizioni più antiche che governano la scelta degli idonei erano di due tipi. Nella Gemara (Hag.13b) venivano formulate condizioni sostanzialmente intellettuali, oltre ai limiti di età (“allo stadio mediano della vita”); e nella prima parte di Heikhalot Rabbati sono enumerate certe qualità motali richieste nell’iniziato. <br />
<br />
<br />
Oltre a questo, a partire dal III e IV secolo, secondo Sherira Gaon (Ozar ha-Ge’onim a Hagigah (1931), Teshuvot, n.12, p.8) vengono usati metodi esteriori di valutazione, basati sulla fisiognomica e sulla chiromanzia (hakkarat panim ve-sidrei sirtutin). Seder Eliyahu Rabbah, capitolo 29, cita una baraita aramaica dei mistici della Merkabah sull’argomento della fisiognosmica. <br />
<br />
<br />
Il frammento di un’altra baraita, scritta in ebraico con il nome di R. Ishmael, è stato conservato, e non vi è dubbio che facesse parte della letteratura della Merkabah. <br />
<br />
Lo stile e il contenuto provano che risale a una data antica (un altro frammento Genizah fu pubblicato da I. Gruenwald). <br />
<br /><br />Leggi anche questo argomento:<br /><a href="http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/tempio-esteriore-e-tempio-interiore-di.html">http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/tempio-esteriore-e-tempio-interiore-di.html</a><br /><br /><br />
Continua… <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP4GPuJLtWia1Ro7PoY3OoBJSSORDB-CbqpSjN_ZkR_a5OJ3Th75q_fL6cRosncNPPDP3c_Qkivj1d6KeazVvoQLPHqxCpHAWqILtcc1Kql8FUZtiK3p5o1NTge9nsXFC2TGBtyyWHKcrM/s1600/MER-KA-BA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="414" data-original-width="359" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP4GPuJLtWia1Ro7PoY3OoBJSSORDB-CbqpSjN_ZkR_a5OJ3Th75q_fL6cRosncNPPDP3c_Qkivj1d6KeazVvoQLPHqxCpHAWqILtcc1Kql8FUZtiK3p5o1NTge9nsXFC2TGBtyyWHKcrM/s320/MER-KA-BA.jpg" width="277" /></a><br />
<br />
<br />
Per approfondire questi argomenti: <br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php</a><br />
<br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php</a><br />
<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/BFbw7e7hE9g" width="560"></iframe><br />
<br />
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<br />
«Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l’elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. <br />
Era circondato da uno splendore il cui aspetto era simile a quello dell’arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l’aspetto della gloria del Signore. <br />
Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava». <br />
(Ezechiele 1:25-28)<br />
<br />
*******<br />
<br />
MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy4kxMtgXde-SX6Gytsbkt45-kldPaSFl6SPQ3uoH7m-q2O8klXRuOXa4vIbuULtv3Hxn2plV9aprelYopSFdBHFdVkvop5WQfgUeMA3xssLb__OieJmGW-RAoT2XnqwFBj3qkeLu8zJMf/s1600/tempio.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="901" height="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy4kxMtgXde-SX6Gytsbkt45-kldPaSFl6SPQ3uoH7m-q2O8klXRuOXa4vIbuULtv3Hxn2plV9aprelYopSFdBHFdVkvop5WQfgUeMA3xssLb__OieJmGW-RAoT2XnqwFBj3qkeLu8zJMf/s320/tempio.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Tempio esteriore e Tempio interiore - Tratto da La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura e La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita di Michele Perrotta: </div>
<br />
<br />
Il Tempio di Salomone è, presso la tradizione iniziatica, il simbolo del sacro che deve essere nuovamente edificato all’interno dell’uomo. <br />
<br />
...Sulla misteriosa opera di Simon Studion (importantissimo membro dei Rosa+Croce) "Naometria", nella quale sarebbe contenuto il segreto per la misurazione del Tempio di Salomone, sappiamo ben poco. <br />
<br />
Lo studioso Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), architetto, massone, ossessionato dai miti greci, studiò tale mistero attraverso un libro scritto da due sacerdoti gesuiti (Prado e Villalpando), anch’essi detentori di questo arcano segreto inerente alle proporzioni auree della sacra struttura. I due gesuiti, autori del libro "Ezechielem explanationes", a parer nostro, oltre che ai misteri del tempio essoterico, ricercavano il segreto per il tempio esoterico: la Merkabah. <br />
<br />
<br />
Ricordiamo ancora una volta la legge universale divina di doppia valenza menzionata dal Rabbì Gesù nel Padre Nostro: “Come in cielo, cosi’ in terra”. <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgF95hFE7-GWxCJHlDTOIrb77iY15coMjEzi_Jqg_BSROw-lXR_Dx5DZbKuTdLTkx4CHfVIrV3NSSwwZIhRAM_cbENd44z40bIYiDwz5F5xWfhirKDyLLzsE7TfuJ5HaTsfmdCk3RauIm9/s1600/ez.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="529" data-original-width="800" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgF95hFE7-GWxCJHlDTOIrb77iY15coMjEzi_Jqg_BSROw-lXR_Dx5DZbKuTdLTkx4CHfVIrV3NSSwwZIhRAM_cbENd44z40bIYiDwz5F5xWfhirKDyLLzsE7TfuJ5HaTsfmdCk3RauIm9/s320/ez.jpg" width="320" /></a><br />
<br />
Non a caso il loro libro fu chiamato con il nome del profeta che ebbe la visione del “Carro celeste” (Merkavah) studiata dal misticismo ebraico, che tratteremo nel secondo volume, e che è strettamente legata alla costituzione del Corpo di Luce. <br />
<br />
Come non è un caso che tutta la Massoneria sia legata al simbolismo del “figlio della vedova”, l’architetto del Tempio di Salomone, Hiram Abif. <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio24M_wh7MvOvmsCpj8yWXO6GysCFcNP9hnhN4sNlRV9uL6mRhEoWcaiy-ISGf5JpOTdxK9u2JWDbLnKryOEGRUu2hXk1BaXiQ30UPT_-C0MaRHAZJLsIKYdR9ylGEtCDrQ2nr39tPHyEX/s1600/St_John%2527s_Church%252C_Chester_-_Hiram-Fenster_2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1071" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio24M_wh7MvOvmsCpj8yWXO6GysCFcNP9hnhN4sNlRV9uL6mRhEoWcaiy-ISGf5JpOTdxK9u2JWDbLnKryOEGRUu2hXk1BaXiQ30UPT_-C0MaRHAZJLsIKYdR9ylGEtCDrQ2nr39tPHyEX/s320/St_John%2527s_Church%252C_Chester_-_Hiram-Fenster_2.jpg" width="214" /></a><br />
<br />
La storia di Hiram Abif, narrata nella Bibbia (1Re 2:13-51), è sostanzialmente un’allegoria di un’iniziazione che dalla sua morte, dovuta per non aver divulgato i segreti intorno all’edificazione del tempio, porta alla resurrezione simbolica del Hiram risorto nei cuori dei confratelli. <br />
<br />
<br />
Tutto questo sapere intorno al simbolismo del tempio sarebbe in realtà la ricerca per l’edificazione del tempio interiore di cui i Templari e successivamente i Rosa+Croce ne furono i custodi. <br />
<br />
Naometria, che è stato recentemente “sdoganato”, anche se ancora non è stato tradotto dal latino, esordisce con un accenno alla Radix Davidis, la stirpe di Davide, indicandola come “Stella Splendida”. <br />
<br />
<br />
Qualsiasi tempio per esser sacro deve raccontare con il suo simbolismo il principio del mondo: la legge aurea divina che forma la creazione stessa narrata nel libro di fra’ Pacioli, maestro di Leonardo da Vinci, De Divina Proportione. <br />
<br />
<br />
Analogamente il Corpo di Luce, il tempio interiore di cui il Cristo trasfiguarato e risorto ne è la massima espressione, si edifica e si cristallizza alla stessa maniera, secondo la medesima legge divina. <br />
<br />
<br />
Nel creato sia i fiori, sia il formarsi degli uragani, sia i fiocchi di neve etc, si formano secondo le medesime proporzioni auree che sono universali. <br />
<br />
<br />
A nostro avviso l’anima, il nostro vero Sé, la scintilla di luce divina, può evolere divenendo a tutti gli effetti Corpo di Gloria, l’ultimo stadio di illuminazione del Sé alchemico-trasformativo seguendo le medesime leggi divine alla stessa maniera del Crogiolo che raccoglie il liquido terrestre e lo condensa nell’astrale come abbiamo già indicato in precedenza. <br />
<br />
<br />
Questo sarebbe il vero segreto della Radix Davidis (Stirpe Davidica della Tribù di Giuda), la Stella Splendente che spunta da Giacobbe, la stessa che ci indica in chiave simbolica la nascita del Messia santo (Gn.24:17), archetipo della realizzazione spirituale stessa della nostra parte animica: l’Emmanuel – Dio con noi.... <br />
<br />
<br />
....Il Tempio di Salomone è a tutti gli effetti una struttura che indica per numeri ed immagini l’ordine divino o il codice dell’universo stesso. Sulla creazione i Pitagorici sostenevano testuali parole: “Tutto è numero”. Anche la scienza rimarca oggi giorno che tutto in realtà sarebbe misura,numero e peso, come peraltro ci ricorda anche la Sacra Scrittura: <br />
<br />
«“…Ma Tu (Signore - YHWH) hai tutto disposto con misura, calcolo e peso”». <br />
(Sapienza 11:20) <br />
<br />
<br />
È molto probabile che questi testi (ci riferiamo ad alcuni presunti scritti contenuti nell'Arca dell'Alleanza insieme alle Tavole della Legge), di cui i Faraoni erano in possesso, furono davvero portati via dall’Egitto da Mosè, o chi per lui, durante l’Esodo biblico. <br />
<br />
<br />
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<br />
Questo numero d’oro (Phi = 1,618033...) è in sostanza ciò che permetterebbe il passaggio geometrico dalla retta alla curva; dalle leggi celesti alle leggi terrestri e viceversa. <br />
<br />
Nella Bibbia il Signore Dio nel libro della Genesi dichiara testuali parole: “Io ho fatto il mondo con misura, numero e peso”. <br />
<br />
Da queste parole si intuisce come gli iniziati che hanno redatto i testi sacri indicassero il Creatore come Grande Architetto. <br />
<br />
<br />
Non a caso la Massoneria indica da sempre Dio in questo modo: A.G.D.G.A.D.U. acronimo di: “Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo”. <br />
<br />
Citiamo tutto ciò non perché noi siamo massoni (infatti non lo siamo) ma per esaltare l’aspetto geometrico e matematico dell’essenza stessa dell’intera Creazione di cui Pitagora, e ancor prima di lui gli antichi Egizi, avevano intuito e ben compreso. <br />
<br />
<br />
Tutta la creazione divina sottostà alla legge di questo numero aureo e delle sue divine proporzioni. <br />
<br />
È secondo la medesima legge che si forma, oltre al tempio fisico, il tempio interiore: la Merkaba. <br />
<br />
<br />
«Davide diede a Salomone suo figlio il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani di sopra e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, inoltre la descrizione di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio e ai tesori delle cose consacrate, alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l’attività per il servizio del tempio e a tutti gli arredi usati nel tempio. Relativamente a tutti gli oggetti d’oro, gli consegnò l’oro, indicando il peso dell’oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell’argento di ciascun oggetto destinato al culto. <br />
Gli consegnò anche l’oro destinato ai candelabri e alle loro lampade, indicando il peso dei singoli candelabri e delle loro lampade, e l’argento destinato ai candelabri, indicando il peso dei candelabri e delle loro lampade, secondo l’uso di ogni candelabro. Gli indicò il quantitativo dell’oro per le tavole dell’offerta, per ogni tavola, e dell’argento per le tavole d’argento, dell’oro puro per i ganci, i vassoi e le brocche. Gli indicò il quantitativo dell’oro per le coppe, per ogni coppa d’oro, e quello dell’argento, per ogni coppa d’argento. <br />
Gli diede l’oro puro per l’altare dei profumi, indicandone il peso. Gli consegnò il modello del carro d’oro dei cherubini, che stendevano le ali e coprivano l’arca dell’alleanza del Signore. “Tutto ciò - disse - era in uno scritto da parte del Signore per farmi comprendere tutti i particolari del modello”. <br />
Davide disse a Salomone suo figlio: “Sii forte, coraggio; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio ». <br />
( 1 Cronache 28:11-20) <br />
<br />
<br />
...I numeri sono la chiave per comprendere le emozioni con cui Dio e l’uomo agiscono in simbiosi mediante la natura, in tutto l’universo materiale e spirituale. In sostanza i numeri sono matrici di Luce e compenetrano le Tenebre del mistero narrato nei testi sacri in cui Dio stesso ha “parlato”. <br />
<br />
Sono Luce per calcolare e misurare la Luce stessa. Per l’uomo è necessario, quindi, attingere con la mente a questa Luce per divenire a tutti gli effetti anch’esso Luce mediante la cristallizzazione e la scomposizione (morte e resurrezione) del nostro Corpo energetico: eterico, emozionale, mentale. <br />
<br />
Nei loro scritti esoterici gli Ebrei sostengono addirittura che nei numeri presenti nella Kabbalah sarebbe nascosta tutta la matematica dell’universo. <br />
<br />
La parola Kabbalah in ebraico ha una valenza numerica di 137.<br />
<br />
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<br />
Questo numero è oggi giorno associato nella Fisica al rapporto tra la velocità della Luce e quella dell’Elettrone in orbita intorno al nucleo dell’Atomo d’idrogeno. <br />
<br />
<br />
In sostanza la fisica, come la Kabbalah stessa, ci confermerebbe l’importanza di questo sapere esoterico legato ai numeri e ci indicherebbe che questi fungono realmente da collanti tra la materia e la Luce.... <br />
<br />
...La stessa Matematica e la Geometria Sacra che riscontriamo in natura non sono altro che l’effetto e non la causa della verità divina; sono mezzi o strumenti elaborati dagli uomini per comprendere il disegno e/o la “mente” di qualcosa di molto più grande di noi che da sempre e in ogni luogo interferisce “informando” il tutto. <br />
<br />
La codifica della creazione, come del cosmo stesso, è possibile proprio perché essa non ha un’origine caotica, ma ha una sua ben precisa struttura e una sua matrice. <br />
<br />
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<br />
Sta all’essere umano trasformare e vivificare queste nozioni teoriche e questo linguaggio simbolico, una volta appreso, presente nella Sacra Scrittura attraverso le difficilissime pratiche mistiche tramandate dagli iniziati segretamente e che attraverso la Mente, composta anch’essa da Luce (barlume d’intelletto), può innalzare realmente l’uomo a Dio nonostante la Mente possa più volte sviarlo o vincolarlo a dogmi o a concetti sterili. <br />
<br />
Si raggiunge Dio, infatti, non con l’intelletto, ma con il totale abbandono dell’ego mediante l’istintività, mediante il Cuore. <br />
<br />
<br />
Continua... <br />
<br />
<br />
Leggi anche questo argomento: Introduzione alla Merkabah/Merkavah:<br />
<a href="http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/introduzione-alla-merkabah-merkavah-il.html">http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/introduzione-alla-merkabah-merkavah-il.html</a><br />
<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/WViwfsnMl6g" width="560"></iframe><br />
<br />
<br />
Per approfondire questi argomenti in maniera più dettagliata consigliamo la lettura dei nostri saggi pubblicati:<br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php</a><br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php</a><br />
<br /><br />Giordano Bruno e la dimensione simbolica del Mondo delle Idee: <br /><a href="https://www.amazon.it/dp/1693844745">https://www.amazon.it/dp/1693844745</a><br /><br />
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<br />
MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcfkeKl3KYuItxYyIIFG1SzGtYmOZKjgE8fjI1vmDexgXU8NvTmri2if6EKQN65P35bP7hs73GF1zhKdjq1TAWh3zLVqA7nzMp4v-6C0We58AHt7lWKYWIXbWk7dX3LA-bqTNp195kByh0/s1600/tempio+di+salomone.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="535" data-original-width="827" height="207" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcfkeKl3KYuItxYyIIFG1SzGtYmOZKjgE8fjI1vmDexgXU8NvTmri2if6EKQN65P35bP7hs73GF1zhKdjq1TAWh3zLVqA7nzMp4v-6C0We58AHt7lWKYWIXbWk7dX3LA-bqTNp195kByh0/s320/tempio+di+salomone.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-4698205515611201912014-01-29T00:09:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.849-08:00SULL'ALCHIMIA di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLNIht7vXEE565rVRtXeGShJca9OCJPZDZQfOoL4p-J349YgsEXcQu3Ft1vbcCuMUHyi5kf-u_fxa4ruh6OkNdXrpZzSwCERKGsFC46Ko8kF9qs8CC7kajkHCRE7z8Mvhx7aUaxKEzBpYK/s1600/Magnum_Opus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="610" data-original-width="1200" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLNIht7vXEE565rVRtXeGShJca9OCJPZDZQfOoL4p-J349YgsEXcQu3Ft1vbcCuMUHyi5kf-u_fxa4ruh6OkNdXrpZzSwCERKGsFC46Ko8kF9qs8CC7kajkHCRE7z8Mvhx7aUaxKEzBpYK/s320/Magnum_Opus.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Alchimia ed Esoterismo cristiano - spezzoni tratti dal saggio La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al Linguaggio esoterico della Sacra Scrittura e La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita di Michele Perrotta: <br />
<br />
<br />
L’Opus Alchimicum è sostanzialmente la trasformazione del Piombo in Oro, la grande opera iniziatica che, passando dal Nigredo, il momento oscuro, giunge all’Albedo, per arrivare infine al compimento dell’ultimo stadio chiamato Rubedo, la fase finale, quando l’officiante ha creato l’oro ed ha immortalato il suo corpo, rivestendolo di materia incorruttibile rossa, il Vajra (diamante -fulmine - folgore) della tradizione tantrica indù e buddista: il Corpo di Luce. <br />
<br />
<br />
Tale Opera viene concepita dai mistici come il compimento stesso della realizzazione spirituale mediante le energie emotive che comportano all’annientamento dell’Ego e all’edificazione del Corpo di Luce o Corpo di Gloria, la quintessenza spirituale non vincolata alle leggi fisiche, indicata anche con il termine di Corpo di Diamante/Folgore. <br />
<br />
<br />
In termini simbolici i tre processi alchemici per ottenere questo stadio sono analoghi ai tre giorni in cui il corpo di Cristo fu posto nel sepolcro prima di risorgere con il suo nuovo Corpo Glorioso. <br />
<br />
Secondo varie tradizioni chi raggiunge questo stadio diviene “immortale”. <br />
<br />
<br />
Nella fisica greca viene indicato tutto ciò con il termine di quinto elemento aggiunto agli altri quattro di Empedocle (terra, acqua, aria, fuoco). <br />
<br />
Tale processo trasformativo del Sè incarnerebbe un principio incorruttibile di vita e di moto intermedio tra il corpo e l’anima; questo “corpo” viene assimilato al “fuoco stoico” o all’“anima mundi neoplatonica”. <br />
<br />
<br />
Il termine quintessenza è presso la tradizione alchemica l’elemento ultimo e costitutivo dei corpi; oggetto proprio della ricerca alchemica stessa in quanto, una volta individuato, renderebbe possibile trasformare un elemento in un altro per ottenere materiali preziosi come ad esempio l’oro. <br />
<br />
<br />
La nostra ricerca mira a risvegliare nell’uomo quella curiosità necessaria affinchè si possa realmente investigare su questo arcano mistero legato alla costituzione del Corpo di Gloria (Merkabah) che, anche all’interno della Bibbia stessa, viene in qualche modo rivelato e al tempo stesso celato. <br />
<br />
<br />
Questo lavoro vuole restituire la pienezza delle cose magnifiche situate all’interno della Sacra Scrittura poiché riteniamo che esse siano un tesoro donato da Dio agli uomini. <br />
<br />
<br />
«“Il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e Nessuno dirà: “Eccolo qui, o: Eccolo là. Perché il Regno di Dio è Dentro di Voi!”». <br />
(Luca 17:21) <br />
<br />
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<br />
<br />
...Nel Vangelo il Battista battezza le persone con l’acqua, mentre Gesù, che gli è superiore, battezza con il fuoco. <br />
<br />
In termini simbolici il Cristo donerebbe all’umanità qualcosa di molto più grande. <br />
<br />
<br />
Il fuoco del battesimo cristico è pura energia divina (Igne Natura Renovatur Integra). <br />
<br />
L’Opera alchemica avviene mediante sette procedimenti (7 sono pure i gradi dei Fedeli d'Amore e de Rosa+Croce), divisi a loro volta in quattro operazioni: Putrefazione, Calcinazione, Distillazione e Sublimazione – Soluzione-Coagulazione- Unione. <br />
<br />
Attraverso queste operazioni la materia prima, mescolata con lo Zolfo ed il Mercurio, e scaldata nella fornace, trasmuterebbe l’essenza stessa del metallo lavorato. <br />
<br />
<br />
Questa trasformazione viene contraddistinta dal colore assunto dalla materia durante la trasmutazione. <br />
<br />
I tre stadi fondamentali di questo procedimento alchemico sono i seguenti: <br />
<br />
<br />
* Nigredo (“opera al nero” - "corvo"/"teschio"), in cui la materia si dissolve - putrefazione. <br />
<br />
* Albedo (“opera al bianco”, simboleggiata nel Rosicrucianesimo da un Giglio bianco), durante la quale la sostanza si purifica - sublimazione. <br />
<br />
* Rubedo (“opera al rosso”, simboleggiata nel Rosicrucianesimo da una Rosa rossa), l’ultimo stadio dell’opera - termine della mutazione. <br />
<br />
<br />
Quest’ultima fase viene anche associata all’atto finale dell’iniziazione dove il cuore “rinato” della nuova personalità dell’iniziato comincia a battere e il sangue a pulsare. <br />
<br />
Qui ha inizio la nuova vita spirituale di colui che cerca “l’invisibile” e l’Eterno per ricongiungersi con Lui. <br />
<br />
<br />
Il grande iniziato ai misteri, mago e alchimista Nicolas Flamel (1330-1418) sosteneva sulla trasformazione del Sé questo pensiero alchemico che riportiamo nelle righe sottostanti: <br />
<br />
«La nostra opera è la conversione e la trasformazione di un essere in un altro essere, di una cosa in un’altra cosa, dalla debolezza alla forza, dal corporeo allo spirituale». <br />
(Nicolas Flamel) <br />
<br />
<br />
Negli ambienti iniziatici si dice che l’Alchimia fu inventata dalla sorella di Mosè, Maria o “Miriam la Giudea” (troviamo ancora la Tribù di Giuda - Radix Davidis - anche se essa, come lo stesso Mosè e Aronne, faceva parte della Tribù di Levi, la classe sacerdotale). <br />
<br />
<br />
Tale scienza mirava alla trasformazione psichica e spirituale dell’essere. <br />
<br />
L’Alchimia sarebbe in sostanza la via che indica all’uomo come riuscire a spogliarsi dei “metalli” (falso ego e gli ostacoli che non permettono la realizzazione spirituale). <br />
<br />
<br />
Solo attraverso la trasmutazione delle energie psichiche negative in positive, le quali favoriscono la via spirituale senza condizionare l’Io, sarebbe davvero possibile ottenere nell’interiorità dell’alchimista questa liberazione. <br />
<br />
<br />
Tutto questo, a livello spirituale, è ciò che in Alchimia viene indicato con il procedimento di "Solve et Coagula". <br />
<br />
Il processo che sta alla base della trasformazione alchemica, infatti, si basa proprio sulla pratica del Solve et Coagula, vale a dire, “scioglimento” e “riunificazione”. <br />
<br />
Sciogliere il Piombo e trasformarlo in Oro. <br />
<br />
<br />
La via simbolica, di cui i Rosa+Croce sono gli esperti massimi, è una via esoterica che mira al risveglio di potenti archetipi trasformativi presenti in noi. <br />
<br />
<br />
La pratica alchemica è sia esoterica, poiché lavora interiormente attraverso il simbolo, sia essoterica, perché trasforma le energie sottili cristallizzandole o materializzandole. <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb46NbfowlwrPREBeIN3pC5sx6dDTslGvNTgvY1x50savC6SzZ-bQ5as5RzlG3ZYNfiG-i9WZMK_n0jPHNn45-_a06jdxWb-oUyVJalbYhke_ECX-HBrOQu2Axud__RdQIwYT8yf0Bsc6g/s1600/Ark+of+Covenant.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="385" data-original-width="686" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb46NbfowlwrPREBeIN3pC5sx6dDTslGvNTgvY1x50savC6SzZ-bQ5as5RzlG3ZYNfiG-i9WZMK_n0jPHNn45-_a06jdxWb-oUyVJalbYhke_ECX-HBrOQu2Axud__RdQIwYT8yf0Bsc6g/s320/Ark+of+Covenant.jpeg" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
Nel XIII secolo il mago e alchimista Arnaldo da Villanova (1240-1312) , rosacroce ante litteram, dichiarò che il nome della cottura di materiali nel bagno con acqua bollente (“Bagnomaria”) riprendeva il nome dalla prima alchimista, la sorella di Mosè, Miriam (Maria), facendo così intendere che molte pratiche che sono alla portata di tutti, anche oggi giorno, provengono in realtà da un sapere riservato ai soli iniziati che dall’Egitto sono giunti in Europa grazie agli ebrei.... <br />
<br />
<br />
L’uomo è in eterno divenire, in continuo viaggio verso l’ignoto. La trasformazione è la sua mèta finale. <br />
<br />
<br />
L’iniziato ai misteri, medico, alchimista, astrologo e “mago”, Paracelso (1493-1541) utilizzava nei suoi lavori l’espressione “Corpo astrale” per indicare l’entità che nel corpo umano riceverebbe l’influsso e l’energia direttamente dagli astri. <br />
<br />
<br />
Questo corpo sottile viene indicato da Cornelio Agrippa (1486-1535), altro grande iniziato, con il nome di Eidolon. <br />
<br />
Questi “maghi”, o più semplicemente “sapienti”, sostenevano con fermezza che tale “essenza di Luce” potesse essere proiettata al di fuori del loro stesso corpo fisico “materializzandola”, trascendendo così la nostra natura tridimensionale fortemente polarizzata. <br />
<br />
<br />
Ed è questo il tema che adesso affronteremo per tentare di comprendere come si possa ottenere tale trasformazione derivante da un difficile cammino iniziatico-spirituale solitario presente, se pur in modo nascosto, all’interno della Bibbia. <br />
<br />
“Ho osservato tutti gli esseri: pietre, piante e animali e mi sono sembrate come lettere sparse rispetto alle quali l’uomo è parola viva e piena”. <br />
(Philippus Theophrastus Bombast von Hohenheim, detto Paracelsus o Paracelso) <br />
<br />
<br />
“Et Verbum caro factum est, et habitávit in nobis...”. <br />
(Ioannes 1:14) <br />
<br />
<br />
...Nella Bibbia, attraverso il Vangelo, l’Eterno ha esaudito le profezie con l’avvento del Messia Gesù di Nazaret, il Cristo: l’Amore del Dio che si fa uomo e che salva l’umanità attraverso il suo insegnamento e il suo simbolismo. <br />
<br />
<br />
Questi archetipi, o profonde verità primordiali, possono, se carpiti, agire nella coscienza dell’individuo e trasformare il suo ego (inteso come l'Io) trasportandolo in altre realtà più sensibili. <br />
<br />
Queste sono in pratica le vie rilegate all’ascesi mistica per raggiungere la “santità”. <br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNCAtYnaWYi6ufjkudGgEAad3LTySSUiDzSD4JlOlSfNxPHr5BpjoM9k54UfBR0FHkC-ykTiR2vA6aeM5XnaejgSK8PVIGTaRKgiq71pMVcj-i1FqlT1nRrtXLxChhxI7D4XsCi4DGV2yz/s1600/IMMANUEL+-+ROSENKREUZ.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1100" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNCAtYnaWYi6ufjkudGgEAad3LTySSUiDzSD4JlOlSfNxPHr5BpjoM9k54UfBR0FHkC-ykTiR2vA6aeM5XnaejgSK8PVIGTaRKgiq71pMVcj-i1FqlT1nRrtXLxChhxI7D4XsCi4DGV2yz/s320/IMMANUEL+-+ROSENKREUZ.jpg" width="232" /></a><br />
<br />
Il Cristo stesso simboleggia l’alchimia (la trasformazione) attraverso la sua vicenda narrata nel Vangelo. <br />
<br />
La stessa Maria, madre di Gesù, potrebbe indicarci come la perfetta trasformazione alchemica possa essere ricondotta a sé medesima: la Madonna è colei che attraverso il suo ventre mescola e custodisce la natura umana e divina del Logos di Dio. <br />
<br />
<br />
In chiave simbolica Maria funge da ampolla mentre Dio da alchimista che utilizza tramite lei la sostanza sacra per la salvezza dell’uomo, il Cristo, espressione dell’amore di Dio. <br />
<br />
<br />
<br />
Il Corpo di Luce in cui risiederebbe la nostra vera essenza quando non è identificabile con il corpo fisico, è lo stadio ultimo di questo processo alchemico che l’uomo può e deve ottenere nell’arco della propria esistenza.... <br />
<br />
<br />
... La Sacra Scrittura ci dice in maniera inequivocabile che il sangue di Cristo è il simbolo della nuova alleanza con Dio (Mc.14:24) ed è nutrizione e salvezza per le anime degli uomini: <br />
<br />
• Nutrizione – Insegnamenti (senso essoterico) <br />
<br />
• Salvezza – Risurrezione – Realizzazione spirituale – “Corpo di Gloria” (senso esoterico). <br />
<br />
<br />
...La Rosa, associata negli ambienti cristiani a Maria, madre del Cristo, deriva dagli alchimisti persiani: “Rosa Tea”. <br />
<br />
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<br />
<br />
Questo fiore, che indica l’iniziazione ai misteri e l’evoluzione dell’anima presso le tradizioni esoteriche, potrebbe essere associato anche all’energia Kundalinī, colei che sboccia e fiorisce nel punto esatto di unione delle braccia orizzontali e verticali della Croce, quest’ultima intesa come un’allegoria del corpo umano o corpo fisico. <br />
<br />
<br />
La Rosa, simbolo di purezza, a differenza del corpo (Croce), è immortale e sempre in evoluzione. <br />
<br />
<br />
Questo simbolo, associato all'elemento femminile, è analogo in questo senso alla Vergine Nera, Iside, il Fuoco astrale, Kundalinī, Shakti, la consorte di Shiva, la Sophia degli gnostici, la Beatrice di Dante. <br />
<br />
Si tratta di espressioni del femminino sacro che se congiunte al Giglio, simbolo del mascolino sacro, conducono a Dio attraverso il matrimonio (unione) dei due aspetti apparentemente in contrapposizione tra loro e perennemente vivi nel nostro intimo. <br />
<br />
Tutto ciò viene narrato in un linguaggio simbolico nel libro Le Nozze Chimiche di Christian Rosenkreuz. <br />
<br />
<br />
Questo fondersi dell’ego attraverso l’elemento maschile con quello femminile, analogo ad un ritorno a Dio mediante lo Yoga (unione) o “nozze mistiche”, resta il fine ultimo delle tradizioni esoteriche rosacrociane per una corretta realizzazione spirituale. <br />
<br />
<br />
Questo è il vero amore che i mistici ricercano nel proprio intimo e che non ha niente a che fare con l’amore comune tra uomini e donne. <br />
<br />
<br />
Secondo Eugène Canseliet (1899 – 1982) scrittore, alchimista e unico discepolo del grande Fulcanelli, un importantissimo alchimista del XX secolo, simbolicamente la Rosa viene associata alla Pietra Filosofale, mentre la Croce al Crogiolo; entrambi i simboli uniti indicherebbero la Rugiada Cotta (la "forza celeste" tanto ricercata dagli alchimisti). <br />
<br />
La virtù della Rugiada è quella di sollevare, sotto l’effetto del calore veicolato con prudenza, tutti i sali terrestri. <br />
<br />
<br />
La Croce era anticamente il geroglifico del Crogiolo ed era simbolo di colui che raccoglie il liquido terrestre e lo condensa nell’astrale attraverso la “via secca”. <br />
<br />
Mentre la cosiddetta “via umida” consiste nel trattamento liquido o di un materiale solvente denominato anche con il termine “fuoco segreto” e la sua durata è lunga. <br />
<br />
La “via secca” è una pratica eseguita esclusivamente nel forno e con crogioli refrattari. <br />
<br />
È una via complessa e non accessibile a tutti; viene indicata da Fulcanelli e dal suo discepolo Canseliet con il termine di Lupo Grigio o Drago Nero. <br />
<br />
A parer nostro queste informazioni indicherebbero il fine ultimo dell’alchimia stessa che è analogo a quello dello Yoga tantrico: <br />
<br />
«La trasformazione dell’ego in qualcosa di immortale che, attraverso l’edificazione del “Corpo di Gloria”, riesce a vincere le leggi fisiche dello spazio e del tempo divenendo non più vincolata al Samsāra, il ciclo delle nascite e morti». <br />
<br />
<br />
Questa sarebbe la perfetta trasformazione e la vera liberazione dell’uomo verso la sua divinizzazione, la sua fusione con l’Energia Divina per ottenere l’Elisir del Santo Graal: la vita eterna. <br />
<br />
<br />
«E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». <br />
(Giovanni 3:14-15)<br />
<br />
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<br />
Continua... <br />
<br />
Leggi anche questo argomento: Introduzione alla Merkabah/Merkavah: <a href="http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/introduzione-alla-merkabah-merkavah-il.html">http://lamisticadellanima.blogspot.it/2014/01/introduzione-alla-merkabah-merkavah-il.html</a><br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/0GsQkDwwVik" width="560"></iframe><br />
<br />
<br />
Per approfondire questi argomenti in maniera più dettagliata consigliamo la lettura dei nostri due saggi pubblicati: <br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php </a><br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php</a><br />
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<br />
MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimTufP3QHebqfNZCt_rIlYl4CVARme7BU1G8GjnrWj-iQ7oa_qaDeOXqqdhB_x6CRlKHx8zUdO0eNMiL-FnYVxIYaShED0ee0Kyk96iGY7brgnmAenvk76sC4jdN8l4aBynUNLhyrVAcWA/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.1+-+Copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="616" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimTufP3QHebqfNZCt_rIlYl4CVARme7BU1G8GjnrWj-iQ7oa_qaDeOXqqdhB_x6CRlKHx8zUdO0eNMiL-FnYVxIYaShED0ee0Kyk96iGY7brgnmAenvk76sC4jdN8l4aBynUNLhyrVAcWA/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.1+-+Copertina.jpg" width="246" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Tn5ca69RXzqCIHlWyudqcCx1cCweymV5GP36is-QsjLspeY4k7EqGa1ATkpM-d3alLtpFd-KxNxOwQWuLkwGoW7x4Ycdj1oY9Ok6zNyN1qSPg5reICYGriLRycu9lw9s-9QnVA_K3LFJ/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="635" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Tn5ca69RXzqCIHlWyudqcCx1cCweymV5GP36is-QsjLspeY4k7EqGa1ATkpM-d3alLtpFd-KxNxOwQWuLkwGoW7x4Ycdj1oY9Ok6zNyN1qSPg5reICYGriLRycu9lw9s-9QnVA_K3LFJ/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" width="247" /></a></div>
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<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-26888432135459881062014-01-28T23:18:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.765-08:00TRASFORMAZIONE ALCHEMICA E YOGA TANTRICO di Michele Perrotta<div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8rGD8uDHYNpfVKMk5J6l-7qafMZZ4EyeHyLwINOgneU1v1NVjXw9GUfJs_2UPz2Ol7GwAwWYxGNElOpVBm4s4shL2Dkqec27VEFWgUy3AN9sM1fyLmGry4zlV-94KMHJdBpw2wH_6ZZtT/s1600/SHIVA+E+SHAKTI+-+IMMAGINE+ALTERNATIVA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8rGD8uDHYNpfVKMk5J6l-7qafMZZ4EyeHyLwINOgneU1v1NVjXw9GUfJs_2UPz2Ol7GwAwWYxGNElOpVBm4s4shL2Dkqec27VEFWgUy3AN9sM1fyLmGry4zlV-94KMHJdBpw2wH_6ZZtT/s320/SHIVA+E+SHAKTI+-+IMMAGINE+ALTERNATIVA.jpg" width="240" /></a></div>
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Questo post è un piccolo estratto tratto dal paragrafo “Il Corpo di Luce” - Immagine dell’Uomo-Sole (la Stella) nelle tradizione esoteriche e nel Tantrismo” dal libro La Bibbia Rivelata Vol.2 – Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita di Michele Perrotta - Ediz. Xpublishing: <br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">"...Questa trasformazione a cui miravano gli iniziati di diverse confraternite è analoga, come abbiamo già ricordato nel primo volume di questo saggio, alla trasformazione del piombo che muta in oro dell’Opus Alchimicum, la grande opera iniziatica che, passando dal Nigredo, il momento oscuro (teschio/corvo nero-morte), avanza all’Albedo (colomba bianca-trasformazione), per arrivare infine a raggiungere l’ultimo stadio chiamato Rubedo (fenice rossa-completamento), la fase finale, quando l’officiante ha creato l’oro ed ha immortalato il suo corpo, rivestendolo di materia incorruttibile rossa, il Vajra (diamante/fulmine/folgore) della tradizione tantrica, il Corpo di Luce. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIBMkmnB1JGRmEwoRzrmLegEpnv0A5TUDhJj1YAqI8HfdV900P2f342Q0zGllyxL73kXT7GlthNFTXRPqXqojxrzrOIn78-sluPyhWdSMErXPrwx_tAwzvGFWUQ3RSYYARobmoZRkhkk-v/s1600/PAGINA+282+-+Opus+alchimichum.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIBMkmnB1JGRmEwoRzrmLegEpnv0A5TUDhJj1YAqI8HfdV900P2f342Q0zGllyxL73kXT7GlthNFTXRPqXqojxrzrOIn78-sluPyhWdSMErXPrwx_tAwzvGFWUQ3RSYYARobmoZRkhkk-v/s320/PAGINA+282+-+Opus+alchimichum.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questo fuoco, proveniente dal corpo stesso dell’iniziato, è analogo a quello di Enoch che trasformò la sua carne in “torcia ardente” per “salire ai cieli” e “vedere Dio”. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Tale processo è pericolosissimo per l’uomo comune poiché sarebbe in grado di far bruciare il corpo fisico fino a consumarlo e, di conseguenza, portare il soggetto alla morte attraverso una sorta di autocombustione. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questa via o pratica spirituale, è sempre bene ricordarlo, oltre che nell’alchimia, è alla base dello Yoga tantrico e tali insegnamenti sono tutt’oggi inaccessibili ai profani.</span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">In questa tradizione è Rudra o Shiva ad essere indicato come “Signore della Folgore”, la personificazione stessa della divinità distruttiva o “dio della morte”, colui che uccide il corpo vecchio dell’iniziato per trasformarlo in un corpo nuovo. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzmj6BAuHkchSYElzQm2lr7Wbp9B6-wZYpIbET1lBT4FbPgTkzy2sSEi66DXwhkw_jSSog96_mEhnOsTZwquzN5Gtz8ykrM_L5hdqJBwXh5RuzYtNmRYKwUV7OxTr8EXOiOWpbB-Dq6KJS/s1600/shiva_mandala.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzmj6BAuHkchSYElzQm2lr7Wbp9B6-wZYpIbET1lBT4FbPgTkzy2sSEi66DXwhkw_jSSog96_mEhnOsTZwquzN5Gtz8ykrM_L5hdqJBwXh5RuzYtNmRYKwUV7OxTr8EXOiOWpbB-Dq6KJS/s320/shiva_mandala.jpg" width="243" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questa divinità è presso lo Shivaismo l’Essere Supremo ed assume i tratti sia del creatore, sia del distruttore. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Nell’Induismo Shiva è il distruttore dei mondi, soprattutto grazie alla sua ormai famosa “danza distruttrice”, ma nelle assunzioni tantriche è, quando unito ad una delle sue consorti, il veicolo primario per la trascendenza. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Secondo varie tradizioni religiose Shiva e sua moglie Pārvatī risiederebbero sul monte Kailash (Kailāśā Parvata) situato nel Tibet, considerata la montagna sacra per eccellenza, e trono degli dei dall’Induismo, dalla religione Bön, e dal Buddismo tibetano. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">E' in questa montagna che tra i vari fiumi nasce anche il Gange, il sacro fiume dell’India. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Tra le varie correnti dello Shivaismo spicca lo Shivaismo Kashmiro, un sistema filosofico monista sviluppatosi nell’ambito delle più antiche tradizioni tantriche, maturato tra il VIII e il IX secolo D.C. nella zona del Kashmir nel nord dell’India. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<span style="text-align: center;">Questa via esoterica è considerata una delle più elevate vie di yoga mai esistite, un sentiero spirituale supremo che ha come fine ultimo l’identificazione totale con la Coscienza Universale stessa incarnata dal dio Shiva. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">La caratteristica principale del pensiero shivaita risiede nel concetto di “monismo” che si contrappone per sua natura al “dualismo” Vedantico. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Presso la tradizione Indù Shiva rappresenta l’archetipo del dio che si manifesta quale Grande Iniziatore degli esseri limitati ed ignoranti e, proprio per questo motivo, il Tantrismo avrebbe la pretesa di essere la sola dottrina adeguata ai giorni nostri, gli ultimi tempi, il Kali-yuga o era della dissoluzione. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqLp4cRzDoRyRH4KS-JY0pddRH4uCdnKLEhlUVUrDckY18VX8vSgbg1n2JqhxolKkdyqqOXgDAElMXinsxe71fkLnfVFeNFmFBjA5B5hwq2Nx5s7bJhNFx43dywmpiZaUi6CWAv_g5XqRx/s1600/SHIVA+cosmo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqLp4cRzDoRyRH4KS-JY0pddRH4uCdnKLEhlUVUrDckY18VX8vSgbg1n2JqhxolKkdyqqOXgDAElMXinsxe71fkLnfVFeNFmFBjA5B5hwq2Nx5s7bJhNFx43dywmpiZaUi6CWAv_g5XqRx/s1600/SHIVA+cosmo.jpg" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Shiva è il Signore di tutti gli yogin, ed è l’archetipo dell’asceta perfetto, simbolo di colui che domina i sensi e la mente, perennemente immerso nella beatitudine, ānanda, e nel samādhi. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Il Tantra è la pratica di uno speciale e particolare tipo di Yoga; tale dottrina è l’insieme di tecniche e vie tenute in precedenza segrete a causa della loro pericolosità. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Il Tantrismo affiora nell’area dove si era sviluppata la grande civiltà indo-aria nei primi secoli dell’era cristiana nonostante si dica che la sua origine fosse ancora più antica e si diffuse in maniera poderosa come nuova corrente religiosa e spirituale. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Esso penetrò sin da subito in tutto l’Induismo influenzando non di poco le varie scuole dello Yoga, soprattutto lo Hatha-Yoga, inteso come “Yoga del potere del Serpente”, e il Kundalinī-Yoga, lo yoga basato sul risveglio della Potenza latente nell'uomo, Shakti, per ottenere la “liberazione” o Mukti. </span><br />
<br />
<span style="text-align: center;">A subire maggiori influssi del Tantrismo furono i culti di Vishnu e Shiva. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigBcVZweNjp7VilsROzUFV-3QhpWGDXBcvxtfu0KUlow8pB8Ux8kZriwklMdpCyyKScS60Sv325du0na3Au2aBQu33bLvdwfVpwiqpi7toDtzIEljnTsBW6U_DN3Ji1HCFrc3d1O4PnyFS/s1600/TANTRA+-+-+-.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigBcVZweNjp7VilsROzUFV-3QhpWGDXBcvxtfu0KUlow8pB8Ux8kZriwklMdpCyyKScS60Sv325du0na3Au2aBQu33bLvdwfVpwiqpi7toDtzIEljnTsBW6U_DN3Ji1HCFrc3d1O4PnyFS/s320/TANTRA+-+-+-.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Anche il Buddismo venne influenzato dal sacro Tantra, da questo, infatti, fiorì in Tibet la corrente del cosiddetto Vajrayāna , la “via del Diamante” o “della Folgore”. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span><span style="text-align: center;">Questa dottrina esoterica, strettamente iniziatica, si sposò immediatamente anche ai vari culti e alle differenti pratiche magiche-sciamaniche presenti nel territorio. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Al Tantrismo, in quanto estensione stessa della tradizione indù e degli insegnamenti tradizionali dei Veda, gli si attribuisce addirittura il titolo di “quinto Veda”. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Tra gli accademici viene inoltre affermato, come abbiamo già indicato, che gli insegnamenti del Tantrismo sono gli unici adatti alla nostra era attuale, il Kali Yuga, poiché, mentre altre vie sarebbero oggi giorno impotenti nell’atto pratico, solo le tecniche yogiche-tantriche basate sulla potenza divina di Shakti sarebbero adatte e funzionali all’uomo nell’era oscura. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Anche se il Tantrismo non rigetta l’antica sapienza, specialmente in quello denominato “via della mano destra”, i suoi insegnamenti innovativi e temibili, che in precedenza furono tenuti segreti, possono essere rivelati purchè si metta in guardia il praticante dall’enorme pericolo che potrebbero soprattutto riscontrare i non iniziati. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">A differenza dell’Induismo, nel Tantrismo il mondo non è Māya (“ciò che non è”), un’energia illusoria creata da Īśhvara, il Signore supremo, ma "Potenza". </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyW_MQtiRgU0_N2IH7_fHtzKxrBuB-GI_K294Rhm0hLGYrUr6hu3Qyp4Rkfm6WpE9q21V807hT7XBCVD43A2uyT6X-n5iXVMti1W3ZBNbi-zyfz0W05bM6z2O7oZ-eDb_GDr7t-JPW_X8C/s1600/Shakti.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyW_MQtiRgU0_N2IH7_fHtzKxrBuB-GI_K294Rhm0hLGYrUr6hu3Qyp4Rkfm6WpE9q21V807hT7XBCVD43A2uyT6X-n5iXVMti1W3ZBNbi-zyfz0W05bM6z2O7oZ-eDb_GDr7t-JPW_X8C/s320/Shakti.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questa "Potenza" è Shakti, che diventa attiva nell’impassibilità di Shiva portando frutto. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br />Questo ci indica un ulteriore elemento fondamentale del Tantrismo: lo Shaktismo, dove si esalta sotto questo aspetto tutte le varie forme delle Devi, madri divine o divinità femminili: <br /><br />Shakti, Kālī, Durgā, Pārvatī, accompagnate dai loro rispettivi consorti (divinità maschili). </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Nei Tantra rientra inoltre la cosiddetta “Via della Mano Sinistra”: l’uso del sesso a fini mistici, la materia che muta lo spirito. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">L’essenza del Tantra, il suo sistema, la sua dottrina, e le sue tecniche, non hanno una univoca classificazione: sono un insieme di insegnamenti spirituali ed esoterici di origine indù, buddiste, giainiste e derivanti dell’antica religione tibetana pre-buddista Bönpo. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questi insegnamenti hanno diramazioni diffuse in Tibet, Cina, Giappone, Indonesia, Corea e molte altre zone dell’Estremo Oriente. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">La via chiamata della Mano Destra, in sanscrito Dakṣiṇācāra, si incentra nella creazione e protezione del Logos (nome e forma) che corrisponde al culto rituale, alla realizzazione delle leggi divine, al mantenimento della dottrina, essa è attribuita a Brahma (creazione) e Vishnhu (mantenimento). </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Qui viene praticato lo Yoga tantrico puramente simbolico, che esclude il possesso fisico e reale del sesso opposto. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">L’unione che otteniamo percorrendo questa via sarebbe totalmente mentale ed è questo, sembrerebbe, lo Yoga tantrico utilizzato dai Catari, i Trovatori, e dai Fedeli d’Amore. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiny58m1pYjHenEslpBvpKklkl15yikR9N5SBhr-Wocvbm3XM-55lW6mMqg8oK1j66akop6X9tUiPaB2TA9yn4DEajz3vC3q7Uh-uj-zVWYEkAm1-8N6lsGWiCP8pmApnF08OKv6vh6X6ZL/s1600/shiva.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiny58m1pYjHenEslpBvpKklkl15yikR9N5SBhr-Wocvbm3XM-55lW6mMqg8oK1j66akop6X9tUiPaB2TA9yn4DEajz3vC3q7Uh-uj-zVWYEkAm1-8N6lsGWiCP8pmApnF08OKv6vh6X6ZL/s320/shiva.jpg" width="213" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">La via della Mano Sinistra, in sanscrito Vāmācāra, invece, mira alla distruzione del nome e della forma ed è sotto la guida di Shiva (distruzione). </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">In questa “via umida”, a differenza dell’altra, la “via secca” (utilizzata dalla via della mano destra), si pratica il contatto fisico reale, l’atto sessuale, dove tuttavia non è permessa alcuna eiaculazione. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Entrambe le vie seguono la direzione shivaistica, la via dei Siddha, che mira all’immortalità attraverso l’edificazione del "Corpo di Diamante" ottenuta grazie alla condizione androgina spirituale che favorirebbe il totale dominio delle energie emotive e psichiche. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Qui, in termini simbolici, l’uomo impregnerebbe se stesso e partorirebbe la sua "parte divina": il Corpo di Luce. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Tutto ciò, in sostanza, si otterrebbe dominando totalmente la mente ed il proprio ego, destando in questo modo Kundalinī. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNnP1UNfR8yuXA3bYmBng0vatmjZf-PWcNzWTPq5YwWbt6Wr4iGmOprRVuzKRaCi7Gk5rP9YmJDa-QuyaQKBTl0FqVR2DpVNSwNaL1clv-oIYUH5EB5Hzv7VAta_zRhyphenhyphenOW7SwYABrPseQ8/s1600/ESPANSIONE+CHAKRA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNnP1UNfR8yuXA3bYmBng0vatmjZf-PWcNzWTPq5YwWbt6Wr4iGmOprRVuzKRaCi7Gk5rP9YmJDa-QuyaQKBTl0FqVR2DpVNSwNaL1clv-oIYUH5EB5Hzv7VAta_zRhyphenhyphenOW7SwYABrPseQ8/s320/ESPANSIONE+CHAKRA.jpg" width="239" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">E’ attraverso la mente, infatti, veicolando questa potente energia, che possiamo catapultare l’Ego (in realtà il Sè) nel “mondo delle idee”, la dimensione spirituale, e da questo luogo archetipico attingere alle verità più elevate per poi riporle nella memoria, dimora della dea Mnemosine (a tal riguardo rimandiamo al primo Volume di questa nostra opera), attraverso la mente, barlume dell’uomo. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">A nostro avviso entrambe le vie, essendo speculari, portano all’Uno. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Queste vie sono salvifiche e trascendentali per mezzo della “mente” (intasa come concetto di Intelligenza superiore o buddhi), il solo strumento che permetterebbe realmente all’uomo di “illuminarsi” portando in questo mondo il frutto delle sue “idee”. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Del resto, secondo il medesimo ragionamento, non ci sarebbe stata scienza senza la protoscienza; niente in questo mondo sarebbe stato realizzato se prima non fosse stato pensato “dal mondo delle idee al mondo fisico”: l’Esoterismo che “imbocca” in tal modo l’Essoterismo. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Tutte le costruzioni derivanti dall’architettura, le opere d’arte, la musica, la letteratura, la poesia, etc., etc., sono tutte creazioni elaborate da uomini che hanno in qualche modo attinto al “mondo delle idee”…. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">….Tornando al Tantrismo, il Tantra intende collocarsi al di là del dualismo Samkhya indù; superando la dualità esso si incentra ad ottenere lo stato androgino dell’essere perfetto, o eroe tantrico, attraverso l’unione di Shiva e Shakti. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuWvJl-ZpOH0856RRxdjYYTnRIccqVTPQ1-7BV-0CNUqtphGlIByb0oc1X_i5kk1xvVGYPmVlaB5JScTdfAFnVbykXnP6RY_2dHJSm-R5UZIx1V7vCZeTZF08tom7JiHTqG4FX6T40eWDq/s1600/PAGINA+449+-+Il+re+e+la+sposa+uniti+a+nozze+-+archetipo+del+mascolino+e+femminino+sacro+uniti.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuWvJl-ZpOH0856RRxdjYYTnRIccqVTPQ1-7BV-0CNUqtphGlIByb0oc1X_i5kk1xvVGYPmVlaB5JScTdfAFnVbykXnP6RY_2dHJSm-R5UZIx1V7vCZeTZF08tom7JiHTqG4FX6T40eWDq/s320/PAGINA+449+-+Il+re+e+la+sposa+uniti+a+nozze+-+archetipo+del+mascolino+e+femminino+sacro+uniti.jpg" width="234" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Riscontriamo ancora una volta la via dello </span><span style="text-align: center;">“</span><span style="text-align: center;">sposalizio</span><span style="text-align: center;">”</span><span style="text-align: center;"> tra il maschile e il femminile (tipico dei Rosa+Croce) all’interno dell’iniziato, simbolo della dualità che, se unita a “nozze”, sfocia nell’unità psichica dell’androginia spirituale dove la coscienza raggiungerebbe la dimensione archetipica-spirituale dell’Uno o Monade, l’Iperuranio platonico, il Regno dell’Eterno. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questi due aspetti erano esaltati dagli iniziati dell’Antico Egitto attraverso le rispettive divinità: Nun (aspetto maschile), l’Oceano primordiale, e Nunet (aspetto femminile), le Acque primieve. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">L’eroe tantrico (Vīrya ) sarebbe in pratica un retto iniziato alla perenne ricerca della perfezione; esso incarna, similmente agli eroi dei miti greci che si rapportano con gli dei, il mistico percorso gnostico dell’uomo Pneumatico, colui che, distaccatosi dal mondo (concetti, leggi, dottrine, etc.) supera gli arconti (qualsiasi forma di ostacolo che blocca l’evoluzione dell’essere) e si mette alla ricerca del Dio occulto (la vera Tradizione, la via nascosta/interiore) per ottenere una liberazione totale attraverso una pratica meditativa solitaria che lo condurrebbe ad ottenere la realizzazione spirituale. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Nel corso della sua esistenza il Tantrismo fu, soprattutto in Occidente, dapprima poco conosciuto e, successivamente, poco ben visto dalle varie istituzioni religiose, soprattutto dalla Chiesa Cattolica che lo ha sempre indicato come un sistema religioso deviato e deviante proprio perché in esso si erano esaltati gli eccessi “dionisiaci” tra cui le assunzioni di bevande sacre e le pratiche orgiastiche, presenti all’interno di alcune sue tradizioni (ci riferiamo soprattutto a quelle legate alla “via della mano sinistra” dove è presente il “rituale segreto” o Pancatattva riservato ai Vîra, il virile/iniziato tantrico), che per forza di cose entravano in contrasto con la mentalità puritana e perbenista del sistema religioso. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span><span style="text-align: center;">Ancora oggi, purtroppo, c’è questo pregiudizio accompagnato da molta ignoranza intorno al Tantrismo. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU6l88RJdJlq8sw3jR8owFW-fY_EdooaUiob4sIX6ZeMjHh7MMJFPIip4GXYPHWd-eJGAX_aKJ0RcviGHykKeCsY3g6v1zlG3h9Q4RXxYPiB9vTGiAWTSwkOq0uphlSq33JuD8jExP5rHj/s1600/Mount+Kailash.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU6l88RJdJlq8sw3jR8owFW-fY_EdooaUiob4sIX6ZeMjHh7MMJFPIip4GXYPHWd-eJGAX_aKJ0RcviGHykKeCsY3g6v1zlG3h9Q4RXxYPiB9vTGiAWTSwkOq0uphlSq33JuD8jExP5rHj/s320/Mount+Kailash.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">A parer nostro lo Yoga tantrico dei Siddha, e con esso la cosiddetta “via della mano sinistra”, non hanno nulla di satanico, anzi, entrambe le vie sarebbero essenziali per intraprendere il percorso spirituale che comporta alla comprensione della realtà dualistica e ad ottenere l’armonia degli opposti nel nostro inconscio più profondo attraverso la loro unione. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Nella Bibbia la “via della mano sinistra”, oltre ad essere indicata come malvagia, viene rappresentata esotericamente dal simbolismo di Caino, il famigerato fratello omicida di Abele; da Caino discenderà Enoch, uomo di Dio che “ascese ai cieli” attraverso la Merkavah (secondo l’apocrifo Libro di Enoch) e che entrò nel “Regno”. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Da tutto ciò si eccepisce che la stirpe di Caino, non solo non viene condannata da il Signore Dio (YWHW) come ci dice peraltro la Scrittura, ma addirittura dal suo seme discende un uomo eletto: Enoch.</span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Motivo, questo, che ci conferma come il Signore vigili anche sulla “via della mano sinistra”. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Tutte le strade conducono a Lui. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">…Questi concetti esoterici ci confermano che l’essere umano, o meglio l’anima condizionata, sarebbe a tutti gli effetti un’entità spirituale intrappolata nel corpo grossolano che deve riuscire a superare i tre stadi di trasformazione alchemica per riconquistare la sua “purezza” mediante una perfetta realizzazione spirituale, liberandosi così dalla materia stessa, il suo sepolcro. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM4SEfOpA1k4Kn8hU2QK_cKpfa2XJuWsKRKneilrcF100RpB_KMxOB9pHO8qZSL5hflwGotmrJ_uuhRfAUwqzt5VfVPiROnNrtOn8lFST7z0q2Xt_yai0aPybhgWfj8Hoy4xwjLQo4cygk/s1600/CORPO+DI+LUCE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM4SEfOpA1k4Kn8hU2QK_cKpfa2XJuWsKRKneilrcF100RpB_KMxOB9pHO8qZSL5hflwGotmrJ_uuhRfAUwqzt5VfVPiROnNrtOn8lFST7z0q2Xt_yai0aPybhgWfj8Hoy4xwjLQo4cygk/s320/CORPO+DI+LUCE.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Solo cosi l’anima, la divina goccia di Luce, si svincola dal ciclo infinito delle nascite e morti, il Samsāra, e può far ritorno nel regno di Dio, l’infinito oceano di Luce o Brahman, il Suo aspetto impersonale. </span><span style="text-align: center;"></span><span style="text-align: center;"><br /></span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">L’uomo deve riuscire sostanzialmente ad evadere da questo ergastolo rappresentato come un carcere fisico per l’anima spirituale dal mondo materiale liberando così la sua vera essenza. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8TO7oYjicVXdW4YTHMpuzluHCUbfJGKJM7kSWNps24v6-v12qTw6Y3w7RtAZbuJjpDqCjTSsG8WbuZN_Dxp0RGlXsRlxtV30isVzYjOexQtd8Mq70pwH5ClLwmwqE-yDGzYKNpCoiMViM/s1600/hamsa.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8TO7oYjicVXdW4YTHMpuzluHCUbfJGKJM7kSWNps24v6-v12qTw6Y3w7RtAZbuJjpDqCjTSsG8WbuZN_Dxp0RGlXsRlxtV30isVzYjOexQtd8Mq70pwH5ClLwmwqE-yDGzYKNpCoiMViM/s1600/hamsa.jpg" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">Questo è sostanzialmente il simbolismo del “volo del Pellicano” o del “Cigno” (Haṃsa), ovvero dell’anima individuale che ritorna alla fonte da cui tutto proviene. </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;">La vita materiale e sostanzialmente una trappola mortale per l’essere vivente, ecco perché lo spiritualista deve mirare ad ottenere la realizzazione spirituale per poter così liberarsi da ogni vincolo fisico che tende a spingere l’anima verso gli Inferi: i mondi inferiori"... </span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<span style="text-align: center;"><br /></span><span style="text-align: center;">«“…Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?”». </span><br />
<span style="text-align: center;">(Marco 8:36)</span></div>
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<br />
Continua...</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpxQr4wrHWdQRr_hv4VbpEqWu1YAiu96Xe-7b0g50oX42Cd-YP_kHQBiPpvhbpKEif-ywxIlGsPGsXnc967uikputpTt8FQlpJTW5WjkNrTMhLEUxAHZgauMRPCeiwuE3eXVNYgvWnhL3I/s1600/SHIVA+E+SHAKTI.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpxQr4wrHWdQRr_hv4VbpEqWu1YAiu96Xe-7b0g50oX42Cd-YP_kHQBiPpvhbpKEif-ywxIlGsPGsXnc967uikputpTt8FQlpJTW5WjkNrTMhLEUxAHZgauMRPCeiwuE3eXVNYgvWnhL3I/s320/SHIVA+E+SHAKTI.jpg" width="320" /></a></div>
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Nell'immagine a destra Shiva e Shakti uniti formano l'Androgino o Rebis ("Cosa Doppia") <br />
<br />
<br />
<br />
" Noi invochiamo la Paradevatā unita con Shiva, la cui sostanza è nettare purissimo di beatitudine, rosso come il giovane fior vermiglio dell'ibisco e come il cielo al tramonto; Lei che, apertasi la via attraverso il turbine sonante nasce dall'urto e dal cozzo dei due venti in seno alla Sushumnā, s'innalza sino alla sfalvillante Energia che scintilla con lo splendore di dieci milioni di folgori. Possa Kundalinī, Lei che rapida sale a Shiva e ne discende, concederci il frutto dello Yoga: quand'è ridestata, Ella è ai Kaula la Vacca dell'Abbondanza, è il Gancio Kalpa che afferra ogni cosa desiderata per coloro che l'adorano ". <br />
(Shāradā Tilaka, XXXV, 70)<br />
<br />
<br />
" Shakti è immanente in Shiva, e Shiva è immanente in Shakti, dunque vedi che non vi è nessuna differenza tra i due, come tra la luna e la luce lunare ".<br />
(Siddha-Siddhdnta-Paddhati)<br />
<br />
<br />
"Igne Natura Renovatur Integra"<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGRcquOch3ADYTvnUwLFCW53M-hreOmmyIK2qy6s_agieZfoX9vqwciuhoWyc71Ne1SjA259X4YcMLrWONI10JLYY1vUK4B9s9M3lal8JcW2cyi7wcAr30bRv66o2dYwVplpij-kxc8CET/s1600/shiva+nel+fuoco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="598" data-original-width="960" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGRcquOch3ADYTvnUwLFCW53M-hreOmmyIK2qy6s_agieZfoX9vqwciuhoWyc71Ne1SjA259X4YcMLrWONI10JLYY1vUK4B9s9M3lal8JcW2cyi7wcAr30bRv66o2dYwVplpij-kxc8CET/s320/shiva+nel+fuoco.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
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<br />
LA BIBBIA RIVELATA VOL.2<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/BFbw7e7hE9g" width="420"></iframe><br />
<br />
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<br />
Per approfondire questi argomenti in maniera più dettagliata consigliamo la lettura dei nostri due saggi pubblicati:<br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-i-libro.php</a><br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
<a href="https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php">https://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia-rivelata-vol-ii-libro.php</a></div>
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MICHELE P.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWJX4saagSXn6h_eo4XML7jwIv7yS2jo_QKUwx16ZEjSmABT49PGTniUZQj6w6z7bYmTBYKkxcruA1AGMfoDGPlaDozbbJ87aOf0pEnQOg2T4qSwliqfUuttbP04VUeC26PL6ygNypMhGV/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWJX4saagSXn6h_eo4XML7jwIv7yS2jo_QKUwx16ZEjSmABT49PGTniUZQj6w6z7bYmTBYKkxcruA1AGMfoDGPlaDozbbJ87aOf0pEnQOg2T4qSwliqfUuttbP04VUeC26PL6ygNypMhGV/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" width="247" /></a></div>
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Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-31582763623104401482014-01-28T13:25:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.792-08:00L'ALCHIMIA TRASFORMATIVA DEL ROSARIUM PHILOSOPHORUM di Michele Perrotta<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy64ovZXx5jqMAln6rXPYDTANJq3XGPLAM8Rm9_Ga3uWLlh7E54KPKOJ3PvW8gNuqGwx-ReG91aE82ub0fmISE_pAaXB8FJrd9dYYPaPqaNqv6pZklczYLxLNCCLPiHOkViu2IrhUoZniR/s1600/ROSARIUM+-+COPERTINA+II.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy64ovZXx5jqMAln6rXPYDTANJq3XGPLAM8Rm9_Ga3uWLlh7E54KPKOJ3PvW8gNuqGwx-ReG91aE82ub0fmISE_pAaXB8FJrd9dYYPaPqaNqv6pZklczYLxLNCCLPiHOkViu2IrhUoZniR/s1600/ROSARIUM+-+COPERTINA+II.jpg" width="314" /></a></div>
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Questo articolo è tratto dal saggio “La Bibbia Rivelata Vol.2 – Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita di Michele Perrotta - XPublishing srl. <br />
<br />
Tutti i diritti sono riservati.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEGRsditUyjMJO1n75xO7BGGqNI8oFEW4pUPcqe3-SCbUQYQn-OLCfdrd2t-NAbYDf2bGO2wXPXlcIq_SG5CYW_tKIwAxg9YVbdoW6wcZ-sPEqGxnxYQ3hbi3_npExZmAlax1WRNifWwf0/s1600/ROSARIUM+PHILOSOPHORUM+-+COPERTINA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEGRsditUyjMJO1n75xO7BGGqNI8oFEW4pUPcqe3-SCbUQYQn-OLCfdrd2t-NAbYDf2bGO2wXPXlcIq_SG5CYW_tKIwAxg9YVbdoW6wcZ-sPEqGxnxYQ3hbi3_npExZmAlax1WRNifWwf0/s1600/ROSARIUM+PHILOSOPHORUM+-+COPERTINA.jpg" width="252" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Nel Rosarium Philosophorum, detto anche “Rosario dei filosofi”, un testo alchemico del XIII secolo, ricco di simbologia rosicruciana (i Rosa+Croce sono successivi ma la tradizione iniziatica dell’autore è la medesima), attribuito al misterioso medico e alchimista Arnaldo da Villanova (1235-1315), troviamo scritto: <br />
<br />
<br />
“Notate bene che, nell’arte del nostro magistero, niente è nascosto ai Filosofi, eccetto il segreto dell’arte, che non è legittimo rivelare ad alcun uomo, perché chi lo facesse sarebbe maledetto, ed incorrerebbe nell’indignazione del Signore e morirebbe con la paralisi”. <br />
<br />
<br />
Questo è un monito per chi si avventura nella difficile via trasformativa alchemica senza esser degno, come peraltro ci ricordano anche i cabbalisti sulla meditazione inerente alla visione del Carro di Ezechiele “Merkavah”.<br />
<br />
<br />
E’ da questo testo, oltre che da “Le Nozze Chimiche di Chirstian Rosenkreuz”, che Carl Gustav Jung elaborò la sua idea dell’Androgino come archetipo dell’essere perfetto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnPCw2NU9GZTYrY3UUErGzMtvW8q6h1NnQLvXOcvY-w_4k298x4SItTKS8DCAwqILdyvzew1Fy8anUNcmG2Ip_frspdxbIWyr14S_C_-Xl3O1aROqqpV9ctC8inrSpOaew5Bzq1bp5aaNE/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnPCw2NU9GZTYrY3UUErGzMtvW8q6h1NnQLvXOcvY-w_4k298x4SItTKS8DCAwqILdyvzew1Fy8anUNcmG2Ip_frspdxbIWyr14S_C_-Xl3O1aROqqpV9ctC8inrSpOaew5Bzq1bp5aaNE/s1600/2.jpg" width="260" /></a></div>
<br />
<br />
Nel mito dell’Androgino vi è la fusione perfetta simboleggiata dall’amore fra il dio Ermes (Mercurio/Sole) e la dea Afrodite (Venere/Luna), archetipo della trasmutazione di colei che muta le sensazioni in immagini, i sentimenti in allegorie e le emozioni in metafore, dalla quale nasce Ermafrodito (il nome stesso è la fusione delle due divinità unite dall’“amore magico”). <br />
<br />
<br />
Nel Rinascimento l’archetipo di Afrodite si manifesta sotto forma d’arte per esaltare le caratteristiche archetipiche della Dea che funge da mediatrice tra Anima ed Eros, tra Amore e Psiche, tra Ragione e Istinto.<br />
<br />
A Firenze nasce, sulla spinta di Marsilio Ficino e dell’Accademia Fiorentina frequentata dagli iniziati Michelangelo Buonarroti e Leonardo Da Vinci, una forma nuova di “simbologia esoterica” che si dispiega per immagini e che tocca il culmine nel dipinto di un altro iniziato, Sandro Botticelli, “La nascita di Venere”.<br />
<br />
<br />
<br />
L’opera del Botticelli ha una valenza esoterica non di poco conto:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_pGQnQlPMYd56b4RLApI3Wnizmr0-hKbU7yyKBWJgolaRytI6K3SEEfa75PlvArZ9YBkyIp2Fde5G8iO6Rke36_scGraFXsWMGRr6nDDhOQ9HAMc6yOX6NnAXCoQmdWOHL7CYXXC3n2Eq/s1600/PAGINA+154-+Nascita+di+Venere+dell%2527iniziato+Sandro+Botticelli+ricca+di+segmenti+aurei.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_pGQnQlPMYd56b4RLApI3Wnizmr0-hKbU7yyKBWJgolaRytI6K3SEEfa75PlvArZ9YBkyIp2Fde5G8iO6Rke36_scGraFXsWMGRr6nDDhOQ9HAMc6yOX6NnAXCoQmdWOHL7CYXXC3n2Eq/s320/PAGINA+154-+Nascita+di+Venere+dell%2527iniziato+Sandro+Botticelli+ricca+di+segmenti+aurei.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Venere emerge dalle acque profonde dell’inconscio collettivo per condurre l’iniziato verso quell’alchimia trasformativa che armonizza e che unisce interiormente gli opposti: il maschile e il femminile. <br />
<br />
<br />
<br />
Nel simbolismo alchemico il Sole e la Luna sono le due entità fondamentali apparentemente in antitesi tra loro e che rappresentano rispettivamente il maschile e il femminile. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhehfuahTAohvTpFAlhQpypdw5UbWCDhDMVAngKsL0KpRiL1g4oAq-xSRG8Wt_dnXIyJ5OAQ9oStIVaCCag1snFRflrvYkOzRTR5Q9FnZNWNh8TpLwKM_WfHoyg_ne69uQum5WH90b1vrbl/s1600/6.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhehfuahTAohvTpFAlhQpypdw5UbWCDhDMVAngKsL0KpRiL1g4oAq-xSRG8Wt_dnXIyJ5OAQ9oStIVaCCag1snFRflrvYkOzRTR5Q9FnZNWNh8TpLwKM_WfHoyg_ne69uQum5WH90b1vrbl/s1600/6.jpg" /></a></div>
<br />
Dalla loro congiunzione fisica deve nascere un Ermafrodito che deve però fiorire interiormente mediante diversi processi alchemici. <br />
<br />
Nel Rosarium Philosophorum l’Ermafrodito nasce morto e nel linguaggio alchemico viene collocato in uno stato di putrefazione indicato come Nigredo o Opera al Nero. <br />
Dopo questo stadio si passa alla trasformazione mediante un secondo stadio, Albedo, per poi giungere all’ultimo processo trasformativo denominato Rubedo. <br />
<br />
<br />
L’intera opera alchemica viene raffigurata attraverso le immagini simboliche raccolte nel “Rosario dei Filosfi” e viene indicata con i seguenti termini:<br />
“Putrefactio”, “Rosa Alba”, “Rosa Rubea”. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6cI9vy1dtEqX9ubSEv_UJxM8GOqw75tmecKWz3vmleS_m5gwgbIpJpHf906vmTfaCoVCd6KCo2-0IbbBU6rChSioF56sQ1dhR828zuA_XfCDga8nqU0iHTgY3dRUY_e-Bq4QDxWZqMtkD/s1600/PAGINA+15+-+Opus+alchimichum+-+Nigredo+-+Albedo+-+Rubedo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6cI9vy1dtEqX9ubSEv_UJxM8GOqw75tmecKWz3vmleS_m5gwgbIpJpHf906vmTfaCoVCd6KCo2-0IbbBU6rChSioF56sQ1dhR828zuA_XfCDga8nqU0iHTgY3dRUY_e-Bq4QDxWZqMtkD/s320/PAGINA+15+-+Opus+alchimichum+-+Nigredo+-+Albedo+-+Rubedo.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0S1Va3N7dLhZ7QTsrI_7HwnqsojQCMqgNWBF_4yHOtbU83Tv25XnzSRjLwLyPEWqr_dthujGGPPQuasmw_h-XOnTS48B2m-pElPXlAe782XUbzQwanhBiPa1ym4_KdNVvWpkg-hkZFDj/s1600/11.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0S1Va3N7dLhZ7QTsrI_7HwnqsojQCMqgNWBF_4yHOtbU83Tv25XnzSRjLwLyPEWqr_dthujGGPPQuasmw_h-XOnTS48B2m-pElPXlAe782XUbzQwanhBiPa1ym4_KdNVvWpkg-hkZFDj/s1600/11.jpg" /></a></div>
A livello simbolico dal corpo in putrefazione si eleva l’anima maschile lasciando il corpo alla passività femminile.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
L’anima si impregna e viene vivificata nell’alto del cielo dove successivamente troviamo la purificazione attraverso l’acqua che permette all’anima impregnata dallo Spirito di ritornare al corpo dell’Ermafrodito ottenendo una nascita completa a vita nuova con ali che mostrano la volatilità simbolica di colui che può ogni cosa.<br />
<br />
<br />
<br />
Inoltre si invertono i ruoli del maschile e del femminile mediante uno stato superiore di purificazione dove, a livello simbolico, la donna diviene attiva e l’uomo passivo.<br />
<br />
Questa unione viene indicata con il termine di “fermentazione”. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg06bBGVe0Cp1ccYeaLxqRaPA9ePz7asjadVA6mmY4zLxGlHf1F5wU37MOc1k3Sj47tDJCPq354oulvQ5DAKSLdPIdLGsX2nCyoZnWkQz4PGH_j5SRqvaHyJcSandO81Wh0OE_sFQz9wXG9/s1600/12.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg06bBGVe0Cp1ccYeaLxqRaPA9ePz7asjadVA6mmY4zLxGlHf1F5wU37MOc1k3Sj47tDJCPq354oulvQ5DAKSLdPIdLGsX2nCyoZnWkQz4PGH_j5SRqvaHyJcSandO81Wh0OE_sFQz9wXG9/s1600/12.jpg" /></a></div>
<br />
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<br />
<br />
Nelle immagini del Rosarium Philosophorum troviamo inoltre un disco solare alato che discende nel vaso della trasformazione contenente il mercurio vivente. <br />
<br />
<br />
“Qui il Sole muore ancora ed è coperto dal Mercurio dei Filosofi”.<br />
<br />
<br />
L’anima vivificata a nuova vita rappresenta la solidificazione.<br />
<br />
Il ritorno dell’anima nel corpo dell’Ermafrodito che prima era nato morto simboleggia la resurrezione. <br />
<br />
Tra le ultime immagini simboliche del Rosarium Philosophorum si trova la rappresentazione di un leone verde che divora il Sole.<br />
<br />
Nel linguaggio alchemico questo evento raffigurerebbe il mercurio in grado di penetrare in tutti i corpi elevandoli. Tale elemento se mescolato con un altro corpo lo anima modificando le sue proprietà.<br />
<br />
Questo Sole è tutto ciò che mediante le precedenti trasformazioni ha fino ad ora ottenuto l’alchimista e che viene ancora modificato e divorato dal Leone verde, l’Aqua Regia, l’acido verdastro che dissolve l’oro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkpPhsm6_nAuSe18QNnJ6g13NBnwL5gjyhT-TQgp4UuTKEolH6SlWzmcmSr0-3NGIWWBfBChYRwYxz4wtFcm2qyHbZHPpE-XGV2SupGWQdtZSBNasWF1v-SkjSuM0o4jTXiesab_sS_uBd/s1600/18.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkpPhsm6_nAuSe18QNnJ6g13NBnwL5gjyhT-TQgp4UuTKEolH6SlWzmcmSr0-3NGIWWBfBChYRwYxz4wtFcm2qyHbZHPpE-XGV2SupGWQdtZSBNasWF1v-SkjSuM0o4jTXiesab_sS_uBd/s1600/18.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
L’acqua règia (o acido nitroclorico o acido cloronitrico o acido nitromuriatico) è una miscela, instabile a temperatura ambiente, composta da un volume di acido nitrico e tre volumi di acido cloridrico concentrati.<br />
<br />
I due acidi danno la seguente reazione: <br />
<br />
HNO3 + 3HCl → Cl2 + NOCl + 2H2O. <br />
<br />
Il suo nome deriva dalla sua capacità di sciogliere l’oro, il platino e il palladio. <br />
<br />
L’acqua règia è considerato dagli alchimisti il “Re dei metalli” in quanto praticamente inattaccabile dalle altre sostanze.<br />
<br />
Dopo quest’ultima raffigurazione le immagini si concludono con la rappresentazione del Cristo risorto, che fuoriesce dal sepolcro vittorioso.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbbLdbQ7q_9R0AhByZK5PL9t1PapHGVxMfGPl1jP3L7P56cwd2cF3ReQTy7z1WBIH3DfKF7_MbPqoytMygP8fpJwcMvL8JUK_VkFiunq6mPffjML8wDWmaho668483B7KvTKWOG1PPA_XN/s1600/Baphomet.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbbLdbQ7q_9R0AhByZK5PL9t1PapHGVxMfGPl1jP3L7P56cwd2cF3ReQTy7z1WBIH3DfKF7_MbPqoytMygP8fpJwcMvL8JUK_VkFiunq6mPffjML8wDWmaho668483B7KvTKWOG1PPA_XN/s1600/Baphomet.png" width="217" /></a></div>
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<br />
Il fine ultimo della simbologia alchemica nascosta nel Rosarium Philosophorum sembrerebbe analoga ai principi del Tantra e del Cristianesimo delle origini di matrice gnostica: liberare i principi che animano l’essere umano tramite fermentazione e la fusione dei corpi sottili affinchè si possa ottenere un nuovo corpo o una nuova vita come l’Ermafrotite, l’Androgino, il Bafometto dei Cavalieri Templari.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvZoQe5Ox3QKtTZBtcZ0vWmrQmJ1zuQZl45-P-f8wkK6Cx9EFRhyphenhyphengSCtoljLoUECC2MzoTsvVIhHmrREcZIFA-V5I-OIf21YkuAE8Iio2R8_9qw9BHDHEoapyfqr7-WUr6zHyJwrW4Yu3g/s1600/20.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvZoQe5Ox3QKtTZBtcZ0vWmrQmJ1zuQZl45-P-f8wkK6Cx9EFRhyphenhyphengSCtoljLoUECC2MzoTsvVIhHmrREcZIFA-V5I-OIf21YkuAE8Iio2R8_9qw9BHDHEoapyfqr7-WUr6zHyJwrW4Yu3g/s1600/20.jpg" width="253" /></a></div>
<br />
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<br />
Si tratta di modi differenti di rappresentare colui che ha ottenuto in sé la trasformazione alchemica perfetta divenendo “Corpo di Gloria”. <br />
<br />
<br />
Questa trasmutazione è strettamente connessa al numero 3.<br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBPSv2enwaW5Oq5bccZy8aEbnDvH0WtaO-hCItvc1Y6da8_rwrHkvJB9akNd9Sp6Eb3iF21BOUIw8B_Yx4MIiRSECOci-NdMaR0U-NEsJ5-MXZVBeXLHD3MxCZuuEbm9vtd_z0r1qcaJSP/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.1+-+Copertina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBPSv2enwaW5Oq5bccZy8aEbnDvH0WtaO-hCItvc1Y6da8_rwrHkvJB9akNd9Sp6Eb3iF21BOUIw8B_Yx4MIiRSECOci-NdMaR0U-NEsJ5-MXZVBeXLHD3MxCZuuEbm9vtd_z0r1qcaJSP/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.1+-+Copertina.jpg" width="246" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="text-align: center;">Il numero tre è presente nei Canti della Divina Commedia di Dante, realizzata peraltro in terzine, ed è comparabile alle seguenti tripartizioni oltre che alla trinità stessa Padre, Figlio, Spirito Santo: tre sono le virtù teologiche (fede, speranza e carità) e tre sono inoltre gli elementi alchemici, oltre che tre stadi, per realizzare l’Opus Alchimicum o “La Grande Opera” (zolfo, mercurio e sale).</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Lo zolfo è associato all’anima, il mercurio allo spirito mentre il sale al corpo. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3_hxScXlqs9JM9dVuCfqiHQzk3pl-0JZWRhJUnJVJjwdcnDPDnLwi2aqtWqTL_tmVhLOLAqNXgP-XOWYVPlKfYJqEsogIf701X6XAgPHF_Dk6V3ZIrH22H85EG1GbANzRfTKgwL3WIBYn/s1600/DANTE+ALIGHIERI.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="307" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3_hxScXlqs9JM9dVuCfqiHQzk3pl-0JZWRhJUnJVJjwdcnDPDnLwi2aqtWqTL_tmVhLOLAqNXgP-XOWYVPlKfYJqEsogIf701X6XAgPHF_Dk6V3ZIrH22H85EG1GbANzRfTKgwL3WIBYn/s1600/DANTE+ALIGHIERI.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Tutto questo sapere nascosto alla base dell’Alchimia e che Dante, “il templare” dei Fidelis in Amore (Fedeli d’Amore) conosceva, è in sostanza l’iniziazione che, se conquistata dall’adepto, migliora l’ego (o meglio il Sè) e lo trasporta su un altro piano di realtà interiore più elevato dove gli permetterebbe di contemplare il Divino sotto un aspetto diretto e individuale.<br />
<br />
E’ qui, nell’intimo, che l’archetipo dell’Eterno discende nell’uomo e lo innalza fino a Lui.<br />
<br />
<br />
L’iniziato a tali misteri vive un’esperienza straordinaria quando assimila il linguaggio simbolico-ermetico-alchemico nella propria coscienza.<br />
<br />
Questi simboli fioriscono nell’intimo dell’iniziato trasportando la sua coscienza in un altro piano di realtà più elevato.<br />
<br />
<br />
L’iniziazione è una conquista che l’uomo spiritualista ottiene quando comprende il linguaggio iniziatico delle sacre scritture, colme di archetipi.<br />
<br />
L’archetipo è il modello originario ed è una verità primordiale che inconsciamente l’umanità detiene in sé.<br />
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Una volta conquistato questo sapere che è alla base dell’iniziazione il mistero si dischiude ed esce il significato più profondo che viene carpito ed assimilato nella coscienza del mistico nella giusta maniera. <br />
<br />
Questo è il tesoro che con gelosia l’Altissimo custodisce per gli eletti. <br />
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<br />
<br />
....Con la distruzione dell’Ordine del Tempio (i Templari) iniziò il vero declino della civiltà occidentale che perse ufficialmente, salvo le confraternite che ne ereditarono i segreti, questa arcana conoscenza in grado di trasmutare l’uomo in un essere nobile e connesso all’Altissimo.<br />
<br />
<br />
In poche parole l’Occidente perse quel mistero strettamente connesso alla sapienza, di cui è archetipo Sophia.<br />
<br />
<br />
Il mistero dell’Androgino, il Bafometto venerato dai Templari, è sostanzialmente il culto di Sophia (a confermarlo è la decodificazione del nome stesso del Baphomet nel cifrario Atbash), la Dea degli gnostici che, similmente a Venere/Afrodite, riconcilia le anime pleromatiche (spirituali) conducendole nel regno di Dio.<br />
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<br />
Quest’idea di archetipo femminile ci ricorda la Dea madre che nell’Inno ad Iside detiene in sé gli aspetti speculari delle contraddizioni: <br />
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<br />
“Perché io sono colei che è prima e ultima, Io sono colei che è venerata e disprezzata, Io sono colei che è prostituta e santa, Io sono sposa e vergine, Io sono madre e figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono sterile, eppure sono numerosi i miei figli, Io sono donna sposata e nubile, Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito, Io sono colei che consola dei dolori del parto.<br />
Io sono sposa e sposo, E il mio uomo nutrì la mia fertilità, Io sono Madre di mio padre, Io sono sorella di mio marito, Ed egli è il figlio che ho respinto. Rispettatemi sempre, Poiché io sono colei che da Scandalo e colei che Santifica”. (Inno a Iside III-IV secolo a.C) <br />
<br />
<br />
<br />
Il culto ad Iside venne adottato per la venerazione delle cosiddette “Madonne nere”.<br />
<br />
Ancora oggi pochi sanno che il culto alle Madonne nere non ha niente a che fare con la mariologia per come ci viene comunemente presentata, ma ha un'origine derivante dal culto di Iside.<br />
<br />
Detto ciò, le Litanie cristiane offerte alla Madonna non devono essere intese come un plagio, ma bensì come un’esaltazione dell’aspetto archetipico inerente alla divinità Madre.<br />
<br />
<br />
Per i Cristiani il termine “Madre di Dio”, rivolto a Maria, sottintende il riconoscimento di Gesù come espressione dell’amore di Dio (“Figlio di Dio”), o Dio incarnato, poiché la Sua divinità è inscindibile dalla sua umanità.<br />
<br />
Anche per questo motivo è assai importante comprendere l’aspetto trinitario di Dio: Padre, Figlio, Spirito Santo.<br />
<br />
Maria assunse il titolo tardivo di Theotókos, ovvero “Madre di Dio”, nel Terzo Concilio Ecumenico della Chiesa presieduto ad Efeso nel 431 d.C..<br />
<br />
<br />
Anche Iside, come Venere/Afrodite, è riconducibile a Sophia, la Dea della sapienza che gli gnostici ricercano perennemente per unire gli aspetti opposti situati nell’uomo e trascendere il mondo.<br />
<br />
Iside, sposa di Osiride, è l’archetipo del femminile che deve congiungersi con il maschile, come Sophia che nella gnosi vuole a tutti costi congiungersi con l’Eterno.<br />
<br />
<br />
E’ questo il fine ultimo di ogni cosa che è alla base del Tao: l’armonia degli opposti. <br />
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<br />
<br />
La storia di Sophia è stata oggetto di molteplici varianti, fu l’amore dell’Eone Sophia per il Pleroma e per l’Altissimo che trasformò il suo desiderio bramoso di unirsi a Lui e che diede origine ad una caduta.<br />
<br />
Da questo evento nato da una sorta di “perversione” tuttavia una scintilla divina penetrò nella creazione materiale ed è questa che se risvegliata negli uomini riconduce l’umanità spirituale a Dio.<br />
<br />
<br />
...Tutta questa conoscenza faceva parte di un bagaglio esoterico custodito dai Templari seguaci di Sophia. <br />
<br />
I Templari, cavalieri del tempio di Salomone, furono a tutti gli effetti dei sacerdoti-filosofi, amanti della gnosi.<br />
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<br />
Erano una confraternita iniziatica che mirava all’edificazione del tempio interiore: questo è il vero significato esoterico da cui deriverebbe il loro nome “Cavalieri del Tempio”. <br />
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I Templari erano monaci guerrieri che fecero voto di povertà e castità ma la loro guerra avveniva nel proprio intimo per conquistare,attraverso la via mistica, Sophia la sapienza.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
E’ da questo archetipo che deriva infatti il termine philo-sophia (filosofia). </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipD6Q1Y9dLsimptsBxftMPF59ZW50pV_AV1JT3rfmpADE-c_CZ72_o4VekxRtVH3EXp5ImYa1Vw41lyFnXmkEd510VLQKkhnwkgWvKNLluf4Ux9lR15kWe2p92j2h5dn_MfPV6gkfU_dOu/s1600/PAGINA+161+-+Sigillo+dei+Templari.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipD6Q1Y9dLsimptsBxftMPF59ZW50pV_AV1JT3rfmpADE-c_CZ72_o4VekxRtVH3EXp5ImYa1Vw41lyFnXmkEd510VLQKkhnwkgWvKNLluf4Ux9lR15kWe2p92j2h5dn_MfPV6gkfU_dOu/s320/PAGINA+161+-+Sigillo+dei+Templari.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Questa filosofia spirituale o dottrina esoterica è una sapienza gnostico-ermetica che fu successivamente ripresa dai </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Fedeli d’Amore e dai Rosa+Croce. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Continua…<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCTkEK7WRmTA79qLjhGL_CYQ-w7O9ONcGWWa_sciUGstU4D7PtoXPrz3-ff21tWLH16Rg1DDrmavqDkXKuiY92ZeS6bPmv2j3Crsi9rvfFadBIwRw2Vb_C2LctioIKLlzX01RLLUzLaCzQ/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCTkEK7WRmTA79qLjhGL_CYQ-w7O9ONcGWWa_sciUGstU4D7PtoXPrz3-ff21tWLH16Rg1DDrmavqDkXKuiY92ZeS6bPmv2j3Crsi9rvfFadBIwRw2Vb_C2LctioIKLlzX01RLLUzLaCzQ/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" width="247" /></a></div>
<br />
Per maggiori info:<br />
<a href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_michele-perrotta.php">http://www.macrolibrarsi.it/autori/_michele-perrotta.php</a><br />
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IMMAGINI DEL ROSARIUM PHILOSOPHORUM<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/fbQYkACKXRY" width="560"></iframe><br />
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MICHELE P. <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtAg_IygHjmFH3aulqW4h2bWyrvExL1k49-g93t7YzYnO2h1drYP-8BfqEFhfA8mAs2y5DkFG32vHQTvO0NChlWjKWDRr87SNrfdQeHXcW4kid2a9taQ9fqJNeFAcRoQ8GzND6qKAVBoav/s1600/ROSARIUM+PHILOSOPHORUM+-+SEQUENZE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtAg_IygHjmFH3aulqW4h2bWyrvExL1k49-g93t7YzYnO2h1drYP-8BfqEFhfA8mAs2y5DkFG32vHQTvO0NChlWjKWDRr87SNrfdQeHXcW4kid2a9taQ9fqJNeFAcRoQ8GzND6qKAVBoav/s1600/ROSARIUM+PHILOSOPHORUM+-+SEQUENZE.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-15287105055119588902014-01-28T00:35:00.000-08:002020-01-28T08:11:32.834-08:00 LA DONNA ANGELO DEI FEDELI D’AMORE E IL SEGRETO DELLA COSTELLAZIONE DEL CIGNO di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTJfQg4sNLSB0pSWMiXg4T6MtMaNWsICi6ABeTiFHYdkKqqv63K_T9egt7W2L_lNUuQwM4gpCUkoOnp5545iztWcTHEVGkPf_uiYLMcit7yEaD8n9SiriPKZsTLxsbWFafvFjm2KklpUKT/s1600/cygnus_costellazione.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="414" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTJfQg4sNLSB0pSWMiXg4T6MtMaNWsICi6ABeTiFHYdkKqqv63K_T9egt7W2L_lNUuQwM4gpCUkoOnp5545iztWcTHEVGkPf_uiYLMcit7yEaD8n9SiriPKZsTLxsbWFafvFjm2KklpUKT/s320/cygnus_costellazione.gif" width="304" /></a></div>
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Espongo in questo post l'intero paragrafo tratto dal secondo volume del mio saggio 'La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della vita':<br />
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LA DONNA ANGELO DEI FEDELI D’AMORE E IL SEGRETO DELLA COSTELLAZIONE DEL CIGNO <br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-RrlXCWPNJPx6Lb5KhFLbRHSkA5E_hCS3V28dFmwEYt-u4ErJn2ssbky2LkjL0HffEc5WBKrkNXtJRRpBWBCR5hgMKa50fKRNxwNlQYubXMVPetd6-8kchOjX8uzik_bn5uOsFKmkB1te/s1600/Cygnus+-+disegno+rosacruciano.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="290" data-original-width="700" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-RrlXCWPNJPx6Lb5KhFLbRHSkA5E_hCS3V28dFmwEYt-u4ErJn2ssbky2LkjL0HffEc5WBKrkNXtJRRpBWBCR5hgMKa50fKRNxwNlQYubXMVPetd6-8kchOjX8uzik_bn5uOsFKmkB1te/s320/Cygnus+-+disegno+rosacruciano.jpg" width="320" /></a></div>
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...La Beatrice menzionata nella Divina Commedia, per quanto se ne dica, non e Beatrice Portinari (1266-1290), figura storica, figlia di Folco Portinari, che a detta di molti studiosi sarebbe stata l’amata di Dante.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Come tutte le donne dei Fedeli d’Amore, Beatrice e' un simulacro della Santa Sapienza e dell’energia femminile combattuta e perseguitata dai poteri forti del passato.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf-raH83LShNrhW1-gaqsNrxBO3czLq2TTE7AoKMJxSgkT8_Qn9D45hC_bgSqq6w4fqWfMH2DUxJEm5jFaMl6bFxTRSgaIJxVTxpjU7-HMm9W3ZgpTbPDXuwEi6RbU7PHsDpbjxFea8ISM/s1600/PAGINA+206+-+Beatrice+archetipo+della+Donna-Angelo+o+Madonna+Intelligenza+nel+gergo+dei+Fedeli+d%2527Amore.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="814" data-original-width="650" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf-raH83LShNrhW1-gaqsNrxBO3czLq2TTE7AoKMJxSgkT8_Qn9D45hC_bgSqq6w4fqWfMH2DUxJEm5jFaMl6bFxTRSgaIJxVTxpjU7-HMm9W3ZgpTbPDXuwEi6RbU7PHsDpbjxFea8ISM/s320/PAGINA+206+-+Beatrice+archetipo+della+Donna-Angelo+o+Madonna+Intelligenza+nel+gergo+dei+Fedeli+d%2527Amore.jpg" width="255" /></a></div>
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Su questa magnifica figura se ne sono dette molte; interessante e la teoria secondo la quale la Beatrice presente nel Poema di Dante in realtà rappresenterebbe la filosofia pitagorica tanto cara al Sommo Poeta e ai suoi confratelli. <br />
<br />
A nostro avviso, nonostante l’enorme influenza del pensiero di Pitagora su Dante, Beatrice sarebbe in realtà un’espressione simbolica di Shakti, la divina potenza femminile, l'energia latente che risiede nell’uomo sotto forma di Kundalinī.<br />
<br />
<br />
Questa particolare energia, secondo le filosofie orientali, sarebbe la sola capace di condurre lo yogi, come la stessa Beatrice nella “Commedia” con Dante, in “Paradiso”, nell’ascesi mistica, attraverso il suo “speciale” incontro o unione (Sizigia).<br />
<br />
Sarebbe in questa sede o dimensione, denominata anche “gloriosa città di Dio”, che secondo i Rosa+Croce proverrebbe un simbolo potentissimo legato alla salvezza: Elia Artista.<br />
<br />
<br />
Tornando al simbolismo della donna amata dal Sommo Poeta, è lo stesso Dante che nella 'Vita Nova' (I, 2) ci rivela come gli uomini comuni hanno totalmente frainteso chi e cosa fosse in realtà Beatrice:<br />
<br />
“Gloriosa donna della mia mente … fu chiamata da molti Beatrice, li quali non sapevano che sì chiamare” (non sapevano di cosa veramente si trattasse).<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoM09E9-2IpNkvCrQfTlBJEdN57J7GdKlNHDB1JjwS193rKGcBl0xgmYKu7nHKGFhwaQdmMMxBKQUdKM79xNH3Ejg4hCf0Bakw0AV9Du5cMt0R0TZ70n3Nkt0PAc4KFZFreqnuG7YhlVAe/s1600/SHIVA+E+SHAKTI+-+IMMAGINE+ALTERNATIVA.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoM09E9-2IpNkvCrQfTlBJEdN57J7GdKlNHDB1JjwS193rKGcBl0xgmYKu7nHKGFhwaQdmMMxBKQUdKM79xNH3Ejg4hCf0Bakw0AV9Du5cMt0R0TZ70n3Nkt0PAc4KFZFreqnuG7YhlVAe/s320/SHIVA+E+SHAKTI+-+IMMAGINE+ALTERNATIVA.jpg" width="240" /></a></div>
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Anche da queste parole scritte dall’immenso genio fiorentino e' possibile comprendere che la Donna-sapienza o Donna-angelo dei Fedeli d’Amore sia inequivocabilmente analoga alla potenza divina femminile tanto esaltata nello Shaktismo (“dottrina della Dea”), la stessa che presso le filosofie orientali conduce il Siddha (l'uomo realizzato) nell’ascesi mistica.<br />
<br />
<br />
Il Paradiso di Dante sarebbe dunque uno stato interiore, una condizione tipica del mistico, capace di far “comunicare” l’Io con i regni superiori spirituali; i suoi “cieli” non sono altro che iniziazioni che lo stesso Dante ha raggiunto e conquistato nel suo cammino, e che ha successivamente tramandato come esperienza diretta sotto forma di allegoria simbolica nella sua immensa opera.<br />
<br />
La stessa montagna presente nel Purgatorio sarebbe in realtà l’espressione simbolica della cosiddetta 'Montagna Sacra' che ogni mistico deve con difficolta scalare nel proprio intimo per raggiungere gli orizzonti perduti.<br />
<br />
E' in questo “luogo” che risiederebbe l’Inviolato, Dio.<br />
<br />
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<br />
<br />
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<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
Lucifero, intrappolato nel ghiaccio dell’Inferno dantesco, rappresenterebbe invece la forza contraria alla dilatazione, ovvero quella forza avversa all’evoluzione del calore del Sole, simbolo associato a Dio che dona vita alle creature e a tutto il creato.<br />
<br />
Il freddo, infatti, contrae e congela tutto il ciclo naturale di una normale evoluzione.<br />
<br />
Esso in sostanza blocca ogni forma di vita e simboleggia in questo caso specifico un ostacolo per la crescita spirituale che deve ritornare alla Fonte: al Padre di tutte le cose.<br />
<br />
<br />
Il Ghiaccio eterno in cui Lucifero e congelato esprime la totale assenza dell’amore di Dio: Satana lontano dalla grazia dell’Altissimo.<br />
<br />
Come il buio che esiste grazie all’assenza della Luce.<br />
<br />
<br />
Nel gergo dei cosiddetti 'Stilnovisti', infatti, sia il “Vento” che il “Gelo” erano considerati simboli avversi all’Amore.<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
L’Inferno di Dante resta a tutti gli effetti una rappresentazione simbolica delle viscere del mondo che il mistico e' costretto ad affrontare prima di risalire alla Luce, allo stato paradisiaco del sé: si tratta dunque di un’allegoria simbolica di colui che discende agli inferi (nell’ignoranza) per poi vincere la morte attraverso la resurrezione (iniziazione ai misteri e/o conquista spirituale - stato di trascendenza mistica).<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Nei tre Canti della Divina Commedia riscontriamo analogie con il concetto della tripartizione gnostica.<br />
<br />
<br />
Gli gnostici erano soliti dividere il mondo in tre categorie - a tal riguardo consultate questo post:<br /><br />Il segreto di Dante e le quattro chiavi della Divina Commedia<br /><a href="http://lamisticadellanima.blogspot.com/2012/01/il-segreto-di-dante-e-le-quattro-chiavi.html">http://lamisticadellanima.blogspot.com/2012/01/il-segreto-di-dante-e-le-quattro-chiavi.html</a><br />
<br /><br /><br />
Il viaggio di Dante nell’Aldilà, come il “rapimento” di Enoch ed Elia, e la visione del Carro Divino di Ezechiele (Merkavah), sarebbe in realtà una palese allegoria di un percorso mistico che vede, in differenti gradi di elevazione di coscienza, una perenne trascendenza verso le dimensioni superiori del Sé.<br />
<br />
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<br />
<br />
Ogni Canto (Inferno, Purgatorio, Paradiso) si chiude con un riferimento alle stelle, come a voler rimarcare il raggiungimento di un traguardo elevato non accessibile a tutti, una sorta di simbologia legata al raggiungimento alchemico del Corpo di Luce che, guarda caso, passa anch’esso per tre stadi: Nigredo-Albedo-Rubedo.<br />
<br />
<br />
«Salimmo sù, el primo e io secondo, tanto ch’i’ vidi de le cose belle che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo. E quindi uscimmo a riveder le stelle».<br />
(Inferno 34, 136-139)<br />
<br />
<br />
«Io ritornai da la santissima onda rifatto sì come piante novelle rinnovellate di novella fronda, puro e disposto a salire a le stelle».<br />
(Purgatorio 33, 142-145)<br />
<br />
<br />
«A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle».<br />
(Paradiso 33, 142-145)<br />
<br />
<br />
A nostro avviso le stelle, oltre a simboleggiare la “retta via” da seguire (“seguire la propria stella”), come peraltro fecero i Magi prima di giungere in Giudea per consacrare il Messia Santo, in termini simbolici rappresentano l’ultimo stadio realizzato del vero sé: il Corpo di Gloria.<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Nel linguaggio alchemico, infatti, le stelle indicano una fase alchemica-trasformativa conclusa: sono la rappresentazione simbolica di una trasformazione completa a tutti gli effetti.<br />
<br />
<br />
Questo processo trasformativo sarebbe inoltre strettamente legato al Fiore della vita, simbolo della creatività divina di cui parleremo più avanti.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Secondo alcune forme di Tantra sarebbe proprio attraverso il medesimo procedimento spirituale che il Corpo sottile prende vita entrando cosi in contatto con gli astri e con il Brahmarandhra.<br />
<br />
<br />
Il Brahmarandhra, indicato anche come 'foro del Brahman', e' presso gli insegnamenti orientali la residenza dell’anima; e' conosciuto anche come decima apertura o porta.<br />
<br />
Si dice che quando lo yogi muore e si separa dal corpo fisico il Brahmarandhra si dischiude e il Prana fuoriesce da questo foro, il kapala moksha.<br />
<br />
<br />
Il Paradiso di Dante potrebbe quindi indicare anche questa perfetta ascesi o “morte mistica”.<br />
<br />
<br />
Molti di questi concetti erano a nostro avviso vivi e ben radicati nella confraternita esoterica di Dante, i Fedeli d'Amore, e restano ancora oggi presenti, se pur in modo velato, nei suoi scritti.<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
I tre stadi iniziatici, essenziali ed esistenziali, presenti nell’esoterismo e nell’alchimia sono i seguenti:<br />
<br />
<br />
* Passione - Morte - Resurrezione<br />
<br />
* Inferno - Purgatorio - Paradiso<br />
<br />
* Nigredo - Albedo - Rubedo<br />
<br />
<br />
Nel mondo gnostico vengono velatamente indicati con i seguenti termini:<br />
<br />
<br />
* Ilici <br />
<br />
* Psichici <br />
<br />
* Pneumatici o Pleromatici<br />
<br />
<br />
L’anima pleromatica, nostalgica dei regni spirituali, attraverso un processo per la realizzazione spirituale, trasformerebbe la propria essenza in Luce, in maniera del tutto simile al piombo che muta in oro nell’Alchimia:<br />
<br />
<br />
«La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose».<br />
(Filippesi 3:20-21)<br />
<br />
<br />
«E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Per. noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita”».<br />
(2 Corinzi 4:6-12)<br />
<br />
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<br />
<br />
Nella Divina Commedia Dante incarna sostanzialmente il vero Cristiano, il perfetto “Seguace di Cristo”, colui che ritrova se stesso e che, nel nome dell’amore, cerca il perfezionamento del Sè e, di conseguenza, di tutta la società, andando incontro a mille sofferenze e, come il Nazareno “figlio di Davide”, così come anche gli stessi Rosa+Croce che ne ereditarono lo spirito, combattendo in vita il potere costituito del tempo.<br />
<br />
<br />
<br />
Si dice infatti che Dante entrò a far politica in quei tempi bui in cui egli viveva proprio per questo motivo: per portare e trasmettere l’amore e la conoscenza al suo prossimo.<br />
<br />
<br />
Dante simboleggia a tutti gli effetti l’emblema del perfetto Rosa+Croce, custode dei segreti iniziatici e perfetto devoto dell’amore.<br />
<br />
<br />
E' per eccellenza l’innamorato di Dio e della Donna-Angelo, la sapienza gnostica, la Sophia o l’Anima celeste, la Madonna Intelligenza, la Potenza divina, Shakti (la "bella addormentata", ossia l'energia latente che risiede a livello sottile all'interno dell'uomo).<br />
<br />
<br />
Dante Alighieri è un mistico perennemente innamorato dell’Eterno, è un perfetto Bhakta, nato sotto la “stella” della benevolenza, “fedele in Amore” per sempre.<br />
<br />
“L’amor che move il sole e l’altre stelle” e' il cavallo di battaglia di Dante Alighieri che esalta il suo pensiero sul Divino e sul creato.<br />
<br />
<br />
Questa, infatti, è la forza motrice divina dell’Anima Mundi che muove il Sole e tutti gli altri astri, la sola che può alimentare e condurre alla realizzazione spirituale e di conseguenza a Dio:<br />
<br />
L’Amor Divino (Àgape).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Dante chiama questo Amore anche con il termine di “glorioso sire”(Vita Nova II,22) poiché, a parer nostro, è indubbiamente legato a Dio, il Gran sovrano dell’universo.<br />
<br />
La Vita Nuova (Vita Nova), la prima opera di attribuzione certa di Dante, è un richiamo all’iniziazione, a colui che “rinasce”, l’iniziato che sorge a nuova vita.<br />
<br />
Sugli astri e le stelle presenti nella Divina Commedia ci sarebbe da dire molto altro ancora.<br />
<br />
<br />
In alcuni passi del Purgatorio Dante, ad esempio, sembra addirittura accennare alla Costellazione della Croce del Sud (chiamata in astronomia in tal modo per contrastarla alla Croce del Nord), una costellazione visibile solo dall’emisfero australe, impossibile osservarla dall’Europa e dal Medio Oriente ai tempi dell’Alighieri:<br />
<br />
<br />
«“I’ mi volsi a man destra, e puosi mente a l’altro polo, e vidi quattro stelle. Non viste mai fuor ch’a la prima gente. Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle: oh settentrional vedovo sito, poi che privato sÈ di mirar quelle!”».<br />
(Purgatorio 1, 22-27)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br />
L’accenno a queste stelle, che tra l’altro detengono un simbolismo di interesse particolare per i Rosa+Croce legato al Cigno (più precisamente alla Costellazione del Cigno connessa però alla Croce del Nord – le due costellazioni rientrano nell’aspetto iniziatico speculare della realtà), ci porta ancora una volta a sostenere che Dante, come molti altri iniziati del suo tempo, era a conoscenza di segreti che gran parte dell’umanità profana ignorava e che, quasi sicuramente, ignora tutt’oggi.<br />
<br />
<br />
Il Cigno è sostanzialmente legato alla tradizione sacra degli Iperborei, il misterioso popolo dell’estremo nord abitato caro al dio Apollo di cui parleremo più avanti, ed è un simbolo strettamente associato ai popoli nordici tra cui i Normanni e i Celti, oltre che al Templarismo.<br />
<br />
<br />
Il Cigno, oltre ad essere un importante costellazione settentrionale, viene attraversato dalla Via Lattea e ciò, oltre a costituire una caratteristica che facilita nel distinguerla, gli conferisce uno sfondo costellato da miriadi di puntini luminosi.<br />
<br />
Le stelle più brillanti di questa splendida costellazione sono visibili ad occhio nudo e costituiscono l’asterismo che noi conosciamo con il nome di Croce del Nord.<br />
<br />
Da non confondersi, come già ricordato, con la Croce del Sud dell’emisfero australe situata sotto le zampe anteriori del Centauro (Alfa Centauri).<br />
<br />
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<br />
La Costellazione del Cigno e' dominante e brillante, ed e' una costellazione di enormi dimensioni, visibile soprattutto nei cieli notturni dell’estate boreale.<br />
<br />
<br />
La Via Lattea percorre per intero la Costellazione del Cigno dove sono inoltre visibili molti ammassi aperti e nebulose, oltre alla recente scoperta di un buco nero.<br />
<br />
I Maya chiavavano questo luogo sacro 'Xibalba', l'oltretomba governato da spiriti celesti.<br />
<br />
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<br />
Dalla Costellazione del Cigno, fonte dell’energia cosmica, a detta degli antichi, proverebbero gli impulsi e le potenti energie dell’Anima Mundi che danno vita alle figure che si formano, attraverso la fisica vibrazionale, nella creazione materiale del nostro pianeta riconosciute dalla Geometria sacra.<br />
<br />
<br />
Questa forza, che attraversa la Via Lattea entrando dal Cigno e uscendo in corrispondenza ad Orione, la costellazione associata nel mito al “Cacciatore” e dagli egizi ad dio Osiride, e assimilabile ad un fascio di energia che da sempre animerebbe la nostra galassia.<br />
<br />
<br />
Gli egizi stessi indicavano il Nilo, fonte di vita per tutto l’Egitto, come la rappresentazione terrena della Via Lattea da cui in qualche modo le anime giungono sulla terra.<br />
<br />
«“…E ignori”, Ermete disse ad Asclepio, “che l’Egitto è la copia del cielo o, per meglio dire, il luogo dove si trasferiscono e si proiettano qui, sulla terra, tutte le operazioni che le forze celesti governano e mettono in opera?<br />
Anzi, per dire tutta la verità, la nostra terra è il tempio del mondo intero”».<br />
(Asclepio, 24)<br />
<br />
<br />
L’Anima Mundi, associata alla mente e alla mano creativa di Dio, rappresenta sostanzialmente l’insieme delle vibrazioni del cosmo di cui le forme presenti nella Geometria sacra sarebbero una sua conseguenza o manifestazione.<br />
<br />
La natura, attraverso l’intensità della materia, decodifica questi impulsi che sottostanno ad una specifica legge numerica e geometrica legata al rapporto aureo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Le vibrazione presenti nel cosmo consolidano tutta la creazione materiale, dal formarsi degli astri alle conchiglie, o alla stessa nostra struttura del DNA, modellandola a forma di chiocciola o elica (non a caso Kundalinī assume la medesima forma).<br />
<br />
<br />
Tutto l’universo fisico sarebbe quindi il frutto di questo ciclico e intenso processo creativo di forma spiralica dove lo spirito assumerebbe corpo grazie alla materia.<br />
<br />
<br />
E' attraverso questo evento che le viventi forme geometriche mutano la loro essenza da semplici impulsi a creature emozionali.<br />
<br />
«“Re Osiride possa tu attraversare la Via Lattea, il sinuoso fiume. Possa la vita ultraterrena condurti per mano, là dove è Orione”».<br />
(Inno tratto dai Testi delle Piramidi)<br />
<br />
<br />
Questa conoscenza, sempre stando a ciò che tramandano gli antichi, era in passato disponibile a tutti, in ogni cultura, prima dell’avvento degli impianti fideistici e dei dogmi (verità imposte) delle varie religioni.<br />
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<br />
Da allora questo sapere “esoterico”, come un tesoro che doveva essere tenuto nascosto, venne gelosamente custodito dalle confraternite iniziatiche.<br />
<br />
Ed è questa la “potenza divina” che tutto crea e tutto muove (“move il sole e l’altre stelle”) che in passato gli iniziati indicavano e al tempo stesso celavano nei loro lavori.<br />
<br />
<br />
“A le stesse leggi obbediscono le onde sia de l’acqua sia del suono e della Luce”.<br />
(Leonardo da Vinci)<br />
<br />
<br />
<br />
L’interpretazione medievale sulla creazione e sulle vibrazioni sonore dell’Armonia cosmica si rifà alla triade sapienziale secondo cui Dio avrebbe creato l’universo attraverso la medesima legge basata su numero (aritmetica), misura (geometria) e peso (musica e/o “armonia delle sfere”).<br />
<br />
<br />
Secondo questa credenza Dio risulterebbe essere il grande architetto, geometra, e musico supremo di tutta la creazione.<br />
<br />
<br />
Questi segreti che sono alla base della creazione, oltre ad essere rappresentati nei dipinti e nelle varie raffigurazioni presenti in diverse parti del globo, sono celati in molti testi sacri.<br />
<br />
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<br />
Il Salmo di Davide, artista e musicista di Dio per eccellenza, conferma la magnificenza del Creatore e del creato con le seguenti parole:<br />
<br />
«“I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera Sua”».<br />
(Salmo 19:2)<br />
<br />
<br />
La maestosa Costellazione del Cigno, “sorgente del Paradiso”, comprende anche una Nebulosa di importante valore simbolico, quella del Pellicano, in passato ritenuta anch’essa una costellazione, legata alla tradizione atlantidea, come ci conferma un’antica marca templare.<br />
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<br />
Il simbolo del Pellicano è indiscutibilmente legato ai Rosa+Croce, ordine collaterale ai Cavalieri Templari, per la medesima ragione (rimandiamo al paragrafo "L’origine della Radix Davidis, la stirpe di Giuda e il simbolismo del Pellicano e della Rosa" presente nel primo nostro volume).<br />
<br />
<br />
Tutti questi segreti legati agli astri, al cosmo, e alla cosmogonia della vita terrestre erano molto intensi durante il Rinascimento, soprattutto negli ambienti iniziatici, grazie al Neoplatonismo, ai Classici della filosofia greco-romana, e agli scritti attribuiti ad Ermete Trismegisto, tutti sbocciati nuovamente nel cuore di Firenze durante quel magnifico periodo storico.<br />
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<br />
Anche di questo parleremo dettagliatamente più avanti.<br />
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L’Ordine dei Cavalieri Templari fu eloquentemente associato alla figura simbolica del Cigno; secondo la leggenda, Goffredo di Buglione (1060-1100), soprannominato 'Cavaliere del Cigno', sarebbe stato il figlio del re Helias, uno dei tre figli della regina Bietris, tramutati, per salvare loro la vita, in cigni.<br />
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<br />
<br />
Secondo questa leggenda fu lo stesso Goffredo di Buglione a concedere ai nove cavalieri di fondare l’Ordine del Tempio: i Templari.<br />
<br />
La leggenda medievale del Cavaliere del Cigno è improntata soprattutto su un salvatore che arriva su una barca a forma di cigno per difendere una damigella.<br />
<br /><br />
Anche lo stemma dell’Ordine dei Cistercensi di Bernardo di Chiaravalle raffigura una Cicogna, emblema equivalente al Cigno e alla medesima Tradizione.<br />
<br />
<br />
La Costellazione del Cigno fu sin dall’antichità di fondamentale importanza per i nostri antenati.<br />
<br />
<br />
Oggi vi sarebbe la credenza secondo cui in ogni parte del mondo differenti centri di culto furono indirizzati verso il cielo del nord e ognuno di questi intendeva “leggere” i segni della Costellazione del Cigno.<br />
<br />
In questa costellazione splende la stella Deneb, situata sullo sfondo della Via Lattea e, secondo alcuni studiosi contemporanei, considerata la stella polare in un’era antica.<br />
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<br />
<br />
La venerazione di questo 'uccello celestiale' associato al 'getto di Luce cosmico' che attraversa la Via Lattea e che sarebbe alla base della nostra stessa esistenza, sarebbe presente in tutto il mondo, a partire dai differenti racconti narrati nei miti, alle diverse raffigurazioni presenti nelle caverne dell’Europa occidentale, oltre che nei dipinti e nella letteratura rinascimentale propria degli iniziati tra cui i resoconti e i vari siti templari recentemente scoperti in diverse zone del pianeta.<br />
<br />
<br />
La mitologia greca ci narra che Zeus si tramutò in un cigno per sedurre Leda, l’affascinante regina di Sparta, figlia di Testio, moglie di Tindaro e madre di Clitennestra, che fu poi moglie di Agamennone, di Egisto, ed Elena, colei che per la sua bellezza fece scatenare la mitica guerra di Troia.<br />
<br />
Dalla loro unione venne alla luce un Uovo che diede a sua volta vita a due gemelli, i Dioscuri: Castore, gran domatore di cavalli, e Polluce, invincibile lottatore.<br />
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<br />
Anche Brahma, il dio creatore e architetto dell’universo, secondo le Scritture indù, cavalcava questo animale sacro: Hamsa, il 'Cigno'.<br />
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<br />
<br />
L’Hamsa è l’uccello spirituale nato dall’ 'Uovo cosmico' ed è l’archetipo dell’anima individuale che migra da un’esistenza all’altra, ma e anche il simbolo dell’energia creatrice di cui il dio Brahma stesso ne è uno dei principali artefici.<br />
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<br />
Anche Sarasvatī, 'dea del sapere' e moglie di Brahma, viene raffigurata seduta sopra un Cigno, rimarcando la simbologia associata, alla stessa maniera di Shakti o della Donna Angelo dei Fedeli d’Amore, alla divina energia femminile.<br />
<br />
<br />
Lo stesso l’Apollo Iperboreo cavalcava un Cigno secondo il mito.<br />
<br />
<br />
Leda col Cigno, e con esso tutto il simbolismo inerente al ciclo cosmico della vita, è raffigurato in uno splendido dipinto di Leonardo da Vinci databile al 1505-1510 circa.<br />
<br />
<br />
Il Cygnus, l’Aquila e la Lira sono le tre costellazioni, delle 48 elencate dall’astrologo, astronomo e geografo greco Tolomeo (100-175ca d.C.), che costituiscono il cosiddetto 'Triangolo Estivo', un vero e proprio triangolo rettangolo i cui vertici sono segnati dalle tre stelle più luminose di ciascuna costellazione (Deneb, Altair e Vega).<br />
<br />
<br />
La Costellazione della Lira nel mondo antico veniva associata a Orfeo, l’artista per eccellenza del mondo greco antico che incarna lo sciamano e, come il Re musico Davide nella Bibbia, i valori eterni del rapporto continuo tra l’umano e il Divino.<br />
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<br />
L’Aquila, invece, nel gergo dei Fedeli d’Amore, era un simbolo associato all’Impero spalleggiato dai Ghibellini di cui Dante ne fu in qualche modo “seguace” in quanto Guelfo bianco.<br />
<br />
<br />
Tornando al simbolismo del Cigno, vettore di potenti archetipi, secondo la leggenda, e questo vale anche per chi raggiunge l’elevato grado spirituale di Rosa+ Croce, questo animale percepirebbe l’avvicinarsi della morte e perciò si narra che egli, conficcandosi una penna nel cervello, “canta” prima della sua dipartita.<br />
<br />
<br />
Il Cigno canterebbe per festeggiare la sua libertà poiché la sua vera essenza, una volta morto il corpo fisico, sarebbe cosi svincolata dal mondo materiale e farebbe ritorno nel regno della Luce.<br />
<br />
<br />
Diversi poeti e filosofi greci, tra cui anche lo stesso Aristotele (384aC.-322a.C.), hanno fatto menzione al cosiddetto “Canto del Cigno” dandogli un elevato valore simbolico.<br />
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<br />
<br />
Brunetto Latini (1220-1295), scrittore, poeta e politico, che nella Divina Commedia Dante colloca all’Inferno nel VII cerchio, quello dei sodomiti, nel suo Libro dei Tesori (Livres dou tresor) descrive così gli ultimi momenti del Cigno:<br />
<br />
“Una delle penne del capo si conficca nel suo cervello, ed egli dunque ha percepito la sua morte, ed allora comincia a cantare così dolcemente che meraviglia è udire, e cantando così finisce la sua vita”.<br />
(Il Cigno – Libro dei Tesori; Libro I, CLXIII).<br />
<br />
<br />
Platone nel Fedone dichiara invece quanto segue:<br />
<br />
“Gli uomini, riferisce il filosofo greco, mentono anche sui cigni e sostengono che essi, prima di morire, cantino per il dolore. …Ma nessun altro uccello se ha fame, freddo o altro inconveniente esprime col canto la sua sofferenza....<br />…I cigni, sacri ad Apollo, al termine dei loro giorni, prevedendo il bene che troveranno nel ricongiungersi al loro dio, si rallegrano.<br />
Allo stesso modo Socrate, compagno di servitù dei cigni e non meno di essi indovino, gioisce. Egli è certo che, nel momento in cui la sua anima si sarà liberata dalle catene del corpo, potrà finalmente ritornare alla vera luce”.<br />
(Fedone 85 a-b)<br />
<br />
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<br />
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<br />
Il mito del ciclo cosmico sulla creazione divina Giordano Bruno lo narra cosi:<br />
<br />
«“Quel dio che scuote il folgore sonoro, Asterie vedde furtivo aquilone, Fu di Cadmo a le suore bianco toro, A Leda cigno, a Dolide dragone: Io per l’altezza de l’oggetto mio Da suggetto più vil dovegno un dio. …Ed io, mercé d’amore, Mi cangio in dio da cosa inferiore ”».<br />
(De gli Eroici furori - Giordano Bruno)<br />
<br />
<br />
Sin dall’antichità questo animale ha in qualche modo conservato e trasmesso un potente messaggio archetipico che esalta il ciclo cosmico dell’esistenza: nascita, morte e rinascita.<br />
<br />
<br />
Oggi è l’inglese Andrew Collins, scrittore e ricercatore eterodosso che indaga sui vari misteri archeologici, ad investigare sull’arcano mistero e mito siderale (relativo agli astri) della Costellazione del Cigno che, come abbiamo visto, sin dai tempi antichi richiama l’attenzione dell’uomo.<br />
<br />
Collins addirittura sostiene che le tre piramidi presenti sulla piana di Giza non sarebbero state costruite a guisa de le tre stelle che formano la Cintura di Orione, ma delle tre stelle che formano il braccio orizzontale della Croce del Nord, cioè le ali nel Cygnus.<br />
<br />
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Il Cigno è inoltre un simbolo connesso a Pitagora, considerato non a caso “figlio di Apollo”, e nel mondo giudeo-cristiano e un simbolo legato alla figura di Davide, l’orante di Dio, poiché spesso viene rappresentato con la Lira, lo strumento musicale suonato anche dal dio Orfeo.<br />
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Anche il Cristo viene accostato al simbolismo del Cigno proprio perché esso è emblema dell’ascensione al Regno celeste.<br />
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A quanto pare, la Musica delle sfere, sembrerebbe essere la vera e sola melodia intonata dal “Canto del Cigno”, espressione armonica e simbolica dell’Anima Mundi; questa vibrazione sonora, pensante e creatrice, emigra in questo universo materiale dal Cygnus per volare in ogni luogo generando vita attraverso le intense vibrazioni che producono a loro volta vari segmenti aurei nelle differenti figure presenti nella creazione.<br />
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Il Cigno, come il Pellicano, la Cicogna e il Pesce, sono tutti simboli associati alla “rinascita” e alla Resurrezione, legata, a sua volta, all’emblema dello Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr:<br />
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“Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore” (Ichthys).<br />
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La stessa Croce del Nord, presente nel Cygnus, è la rappresentazione simbolica e celeste della croce terrena in cui e morto Gesù, ed essa, è molto probabile, che fosse ritenuta dagli iniziati durante il Rinascimento un potentissimo simbolo connesso all’elevazione spirituale proprio per ciò che evoca sia a livello astronomico che a livello esoterico.<br />
<br />
<br />
[nota - Il Giovanni dipinto da Leonardo che con l’indice della mano destra indica l’alto, il trascendente, e nella mano sinistra tiene una croce, a nostro avviso, indicherebbe la Croce del Nord, l’asterismo delle stelle più luminose presenti nella Costellazione del Cigno - la figura di San Giovanni Battista è infatti estremamente connessa in maniera inequivocabile al culto segreto dei Templari di cui Leonardo conosceva certi aspetti]<br />
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<br />
Il Pesce rimanda inoltre all’Era dei pesci in cui visse Gesù e in cui furono redatti i Vangeli, gli stessi che sopravvivono ancora oggi nell’era attuale: l’Acquario.<br />
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Il Pesce, infatti, come la vera Tradizione, non può affogare: sopravvive anche nelle torbide acque prodotte dalla New Age: l’Acquario.<br />
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<br />
La tradizione sacra degli Iperborei, come quella degli Atlantidei, sarebbe centrata, come il simbolismo stesso di Cristo, sulla rinascita e sulla trasmutazione dell’uomo semplice in uomo solare e divino, allegoria del Corpo Glorioso: il Corpo di Luce.<br />
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<br />
Questo sarebbe in sostanza il segreto alchemico e trasformativo del Cigno e del Pellicano legato alla divina creazione e al Fiore della vita.<br />
<br />
<br />
Di questo principio archetipico legato ai misteri del Fiore della vita, al numero aureo, alla condizione edenica del sé, e all’Androginia spirituale, ne parleremo più dettagliatamente al termine di questa nostra ricerca.<br />
<br />
<br />
Il termine 'Mythos' (“Mito”) significa “parola”, “discorso”, “racconto”, “favola”, e nel pensiero filosofico questo termine indica, sin dall’antichità, il racconto straordinario, associato alla “conoscenza nascosta”, che non prevede una dimostrazione storica o scientifica ed e per questo in qualche modo contrapposto al Logos a cui si associa invece l’argomentazione razionale.<br />
<br />
<br />
Le verità inerenti all’Anima Mundi, alla Costellazione del Cigno, e al “Cacciatore” Orione, come quelle associate agli “uomini divini”, come anche la leggenda sull’Elias Artista, anche se non sono accettate scientificamente, sono tra le più maestose verità celate all’interno dei cosiddetti Miti.<br />
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Tutte queste immortali storie, simili a delle favole, raccontano all’umanità determinate verità; verità essenziali per l’evoluzione stessa e per il perfezionamento del sé.<br />
<br />
All’interno di questi racconti è inequivocabilmente nascosto il segreto divino della creazione del Macrocosmo e del Microcosmo.<br />
<br />
Su queste affascinanti tematiche torneremo a far luce alla fine di questa nostra ricerca. <br />
<br />
<br />
Continua…<br />
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La Bibbia Rivelata Vol.1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura:<br />
<a href="https://www.ibs.it/bibbia-rivelata-vol-1-iniziazione-libro-michele-perrotta/e/9788897286219">https://www.ibs.it/bibbia-rivelata-vol-1-iniziazione-libro-michele-perrotta/e/9788897286219 </a><br />
<br />
La Bibbia Rivelata Vol.2 - Il Corpo di Luce e il Segreto del Fiore della Vita:<br />
<a href="https://www.ibs.it/bibbia-rivelata-vol-2-libro-michele-perrotta/e/9788897286240">https://www.ibs.it/bibbia-rivelata-vol-2-libro-michele-perrotta/e/9788897286240</a><br />
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<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/l-gev2O1aQE" width="560"></iframe><br />
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MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg899Yu8NWqr_aisCtnMoaihVPf7Z5NmwO7oGpeWAKFZ37YVx7IMEMXvTQlFTvO9f3JxiSWHhMHB-7-zSuIwzuq74XVXUZflNsFYybbYp-e0g515HBwSbe3RfL2QEoAk7h18RB23dyLncpP/s1600/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="820" data-original-width="635" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg899Yu8NWqr_aisCtnMoaihVPf7Z5NmwO7oGpeWAKFZ37YVx7IMEMXvTQlFTvO9f3JxiSWHhMHB-7-zSuIwzuq74XVXUZflNsFYybbYp-e0g515HBwSbe3RfL2QEoAk7h18RB23dyLncpP/s320/LA+BIBBIA+RIVELATA+VOL.2+-+Copertina.png" width="247" /></a></div>
<br />Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-16648731700215836972014-01-27T16:32:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.732-08:00LA LETTERA "SHIN" - IL FUOCO INIZIATICO di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCxrTIH2VIUuZaRGn4rEcb0ctGWeQxKwV0lyI0Q1RjfT17KQQcmi89tjTgKWQ1qWJhMRirdeuoHya7N_SPv9dksdgOcmwKjY4WZJOy1YqhAihHdTJe2KVTwbrBYhlDTnl5wfFU5EuQEisz/s1600/shin.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="744" data-original-width="736" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCxrTIH2VIUuZaRGn4rEcb0ctGWeQxKwV0lyI0Q1RjfT17KQQcmi89tjTgKWQ1qWJhMRirdeuoHya7N_SPv9dksdgOcmwKjY4WZJOy1YqhAihHdTJe2KVTwbrBYhlDTnl5wfFU5EuQEisz/s400/shin.jpg" width="394" /></a></div>
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La Lettera "Shin" ha un valore numerico di 300. <br />
<br />
Questo numero è associato alla sapienza e allo Spirito di Dio: "Ruach Elohim". <br />
<br />
<br />
La Shin simboleggia inoltre il fuoco interiore dell'inziiato e/o la scintilla divina nel cuore del giusto. <br />
<br />
<br />
Viene associata anche al simbolo della perfetta trasformazione, dell'insegnamento profondo (rettificazione) e/o del cambiamento interiore. <br />
<br />
<br />
Per i Cristiani la "Shin" è l'emblema del Cristo stesso, il Divino nell'uomo (Equilibrio, Grazia, Giustizia). <br />
<br />
<br />
La sua forma, oltre a ricordare il "Roveto ardente", la presenza di Dio che arde senza consumare, ricorda la Trinità: Dio Uno e Trino ... <br />
<br />
<br />
...Da La Bibbia Rivelata Vol. 1 - Iniziazione al linguaggio esoterico della Sacra Scrittura di Michele Perrotta: <br />
<br />
"Esotericamente la Rivelazione del Roveto, simbolo dell’amore eterno di Dio che brucia ma che non si consuma mai (Esodo 3:2), indica a Mosè che in questo mondo materiale, simboleggiato dall’Egitto, le anime incarnate sono tutte schiave del Faraone, l’Arconte di questo mondo. <br />
<br />
Il fine ultimo dell’alleanza tra l’uomo e Dio narrata nella vicenda di Mosè sarebbe in fin dei conti quello di far raggiungere all’entità spirituale la liberazione attraverso l’ascesi mistica e la “comunione” con l’Altissimo.... <br />
<br />
<br />
...La parola Torah significa Luce o Istruzione: sostanzialmente il suo vero significato indicherebbe, alle anime degli iniziati ai misteri, il saper essere capaci di entrare nei regni spirituali attraverso la luce che, in questo breve arco di esistenza (la vita stessa), è possibile cogliere e veicolare secondo determinate dottrine mistiche. <br />
<br />
Questa via ascetica fu fornita al popolo Israelita dallo stesso Mosè per far accrescere spiritualmente l’anima condizionata di ogni individuo rinchiusa nel corpo fisico e per far comprendere che, nonostante noi siamo solo piccoli frammenti dell’Eterno, possiamo cogliere nel nostro intimo l’Altissimo alla stessa maniera del liberatore dell’Esodo. <br />
<br />
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<br />
<br />
In altre parole questa scienza di profonda natura spiritualista permetterebbe al mistico di divenire in prima persona parte attiva del tutto e, di conseguenza, di entrare così in sintonia con l’Eterno attraverso la comunione intima dell’Io con i mondi superiori cabalistici. <br />
<br />
Si tratterebbe della coscienza che, attraverso una profonda meditazione, si espanderebbe al di fuori del mondo fisico fino a fondersi con il tutto su differenti piani astrali o cieli (mondi spirituali)...." <br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
" Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. <br />
L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. <br />
Mosè pensò: "Voglio avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?". Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: "Mosè, Mosè!". Rispose: "Eccomi!". Riprese: "Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!". <br />
E disse: "Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio. <br />
Il Signore disse: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo. Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. <br />
Ora và! Io ti mando dal faraone. Fà uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!". Mosè disse a Dio: "Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?". Rispose: "Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte". Mosè disse a Dio: "Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?". Dio disse a Mosè: "Io sono colui che sono!". Poi disse: "Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi". Dio aggiunse a Mosè: "Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. Và! Riunisci gli anziani d'Israele e dì loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi in Egitto. <br />
E ho detto: Vi farò uscire dalla umiliazione dell'Egitto verso il paese del Cananeo, dell'Hittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re di Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. <br />
Ci sia permesso di andare nel deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. <br />
Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte. Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare. Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. Ogni donna domanderà alla sua vicina e all'inquilina della sua casa oggetti di argento e oggetti d'oro e vesti; ne caricherete i vostri figli e le vostre figlie e spoglierete l'Egitto ". <br />
(Esodo 3:1-22)<br />
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MICHELE P.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf6EDafUlGHVH9DtWDPRAsT_HqGcio9iXBCskmIuopU995kXsJXbcmy90nsRxc4P0RhSkAmLZxtfjqiyvmztK_ZOE6_lAR1EfjS0hXgplig95w94al5zKer5I94Fe_wB4YUL8D7tb5moBo/s1600/XXX.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="480" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf6EDafUlGHVH9DtWDPRAsT_HqGcio9iXBCskmIuopU995kXsJXbcmy90nsRxc4P0RhSkAmLZxtfjqiyvmztK_ZOE6_lAR1EfjS0hXgplig95w94al5zKer5I94Fe_wB4YUL8D7tb5moBo/s320/XXX.jpg" width="320" /></a>Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3838109159502855332.post-64008172090912917132014-01-27T00:30:00.000-08:002020-01-27T06:34:51.912-08:00IL MESSIA E LE CORRISPONDENZE GHEMATRICHE CON LA LETTERA SHIN (valore 300) di Michele Perrotta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG93uRo64GYaf9L8CfsH_hxoeJQ_VAqxR7if0R982ZITS3mPblPFCZlN3mt2bF3RLxQSPf-HPQlGx_c6V4PJfQH1Z_a5ILBuYVK2OBoaGZyxRdCJlF3HqbV7ylFHmNHOEMaCG5bOM9mO8E/s1600/s.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="539" data-original-width="960" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG93uRo64GYaf9L8CfsH_hxoeJQ_VAqxR7if0R982ZITS3mPblPFCZlN3mt2bF3RLxQSPf-HPQlGx_c6V4PJfQH1Z_a5ILBuYVK2OBoaGZyxRdCJlF3HqbV7ylFHmNHOEMaCG5bOM9mO8E/s320/s.jpg" width="320" /></a></div>
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Shiloh, oltre ad essere il luogo in cui gli israeliti custodivano l'Arca dell'Alleanza, è un nome segreto che fu pronunziato dal patriarca Giacobbe per indicare il Messia. <br />
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<br />
La Torah ci rivela che il Re consacrato da Dio, l'unto, il Messia, sarebbe disceso dalla Tribù di Giuda perchè ad essa fu affidato lo scettro di comando su Israele: <br />
<br />
" Non sarà tolto lo scettro da Giuda nè il bastone del comando tra i suoi piedi, finchè verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli ". <br />
(Genesi 49:10) <br />
<br />
<br />
La Lettera SHIN, come abbiamo già indicato più volte, oltre ad avere una stretta attinenza con il termine SHILOH e con la parola MESSIA (מָשִׁיחַ - Mašīaḥ), ha un valore numerico di 300. <br />
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<br />
Le corrispondenze ghematriche di questo numero sono le seguenti: <br />
<br />
* RUACH ELOHIM ("Spirito di Dio") - 300 <br />
<br />
*BEN AVRAHAM ("Figlio di Abramo") - 300 <br />
<br />
* TZIR ("Inviato/Messaggero") - 300 <br />
<br />
*KAFAR ("Negare/Essenza eretica") - 300 <br />
<br />
*KOFER ("Riscatto") - 300 <br />
<br />
*KIPER ("Perdonare/Rimettere i peccati") - 300 <br />
<br />
*PAKHAR ("Distruggere/Sconfiggere") - 300 <br />
<br />
<br />
Tutte queste corrispondenze sono caratteristiche proprie del Messia d'Israele per come lo conosciamo attraverso la Sacra Scrittura. <br />
<br />
<br />
L'unto dell'Eterno, infatti, detiene in sè lo Spirito di Dio, è figlio di Abramo in quanto ebreo (discendente da Giuda, figlio di Giacobbe), è un inviato celeste che porta il Lieto Annunzio sulla Verità divina, è colui che riscatta la sofferenza degli ultimi donando la liberazione; il Messia perdona e può rimettere i peccati in quanto Figlio di Dio (Mc. 2:1-11), ed incarna soprattutto colui che distrugge i poteri mondani costituiti dagli arconti (oppressori/ostacoli/guardiani) i quali lo etichettarono come sobillatore ed eretico: il potere politico (Roma), il potere religioso (il Sinedrio). <br />
<br />
<br />
Il Messia è sostanzialmente un'entità celestiale giunta nel mondo, non per perpetuare nel mondo, ma per sconfiggerlo attraverso la PAROLA (VERBO) DI DIO. <br />
<br />
E' egli stesso il Verbo o Logos di Dio (Gv.1:1-14).<br />
<br />
<br />
Il Messia è il LIBERATORE, l'EMMANUELE ("Dio con noi"), l'ELETTO, è colui che rivoluziona e/o trasforma tutto ciò che esiste nel nome dell'AMORE riequilibrando e rinsavendo in tal modo i cuori dei giusti dispersi in questo mondo malsano. <br />
<br />
<br />
" Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. <br />
Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele (Dio con noi) ". <br />
(Isaia 7:14) <br />
<br />
<br />
" E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele (il Messia); le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. <br />
Egli starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra ".<br />
(Michea 5:1-3) <br />
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La Lettera SHIN risalta a livello esoterico e non solo soprattutto nel nome aramaico YESHUA (יֵשׁוּעַ) che significa "Colui che Salva" - il Salvatore. <br />
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Per noi cristiani è lui il Messia, figlio del Dio vivente: YHWH. <br />
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<br />
" In principio era il Verbo, Il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.... <br />
... E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità ". <br />
(Giovanni 1:1;14) <br />
<br />
<br />
" Gesù (Yeshua) nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi (Sapienti) giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". <br />
(Matteo 2:1-2) <br />
<br />
<br />
" Un angelo del Signore si presentò davanti a loro (i pastori) e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore". <br />
(Luca 2:9-11) <br />
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Per maggiori Info. sulla Ghematria: <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Gematria">https://it.wikipedia.org/wiki/Gematria</a><br />
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MICHELE P.<br />
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Michele P.http://www.blogger.com/profile/10878171597797140732noreply@blogger.com